CHIUSI, A CINEMA SOTTO LE STELLE UN FILM GIRATO IN CITTA’, MA NESSUNO LO SAPEVA. PECCATO

lunedì 15th, agosto 2022 / 21:19
CHIUSI, A CINEMA SOTTO LE STELLE UN FILM GIRATO IN CITTA’, MA NESSUNO LO SAPEVA. PECCATO
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CHIUSI -Domenica 14 agosto, nell’ambito della rassegna Cinema sotto le stelle, alla tensostruttura San Francesco è stato proiettato il film “La  mia ombra è tua”, opera recentissima (2022) firmata dal regista Eugenio Cappuccio, su sceneggiatura dello stesso Cappuccio, dello scrittore Edoardo Nesi e di Laura Paolucci. Attori: Marco Giallini, Giuseppe Maggio, Claudio Bigagli, Anna Manuelli, Sidy Diop, Leopoldo Mastelloni, Miriam Previati, Alessandra Acciai e Isabella Ferrari.  Quattro nomi e volti noti (Giallini, Bigagli, Ferrari e Mastelloni) e una bella “covata” di talenti giovani ed emergenti. Teneteli d’occhio.

Nessuno tra gli spettatori probabilmente lo sapeva, e a giudicare dai brusii di stupore, la cosa ha lasciato quasi tutti di stucco. Il film è stato infatti girato in buona parte a Chiusi, centro storico, e nelle campagne circostanti, con vista sulla Valdichiana e sul Monte Cetona.

E’ possibile, anzi molto probabile, che se il film fosse stato pubblicizzato facendo sapere che era ambientato a Chiusi, forse gli spettatori sarebbero stati ben di più della ventina canonica…

Per carità, il film non è una pellicola memorabile, di quelle che lasciano il segno nella storia del cinema; è una storia tipica di questi tempi, un film minimalista, dove succede poco o nulla e la storia va avanti soprattutto sulla battute,  i tic, le nevrosi, l’incazzatura latente del protagonista, però, anche nel quadro di una storia minimalista, Chiusi non ci fa una brutta figura. Nel film appare come un posto bello, tipico della Toscana, che è una regione bella per antonomasia, come un posto in cui si può vivere bene o si può anche venire per un periodo, magari per scrivere un romanzo…

Giallini & C. non nominano mai Chiusi, ma il luogo è riconoscibile: si vedono il Museo, via Baldetti, Piazza Graziano con l’antico caffè Venezia e molti scorci della campagna dove si può soggiornare in un agriturismo immerso nel verde, ma anche nella storia…

Pur non essendo un film da Oscar, “La mia ombra è tua” non è neanche un film da buttare.

E’ un road movie moderno che ricorda per certi versi e con le dovute distanze “Il sorpasso”, senza scomodare uno dei capolavori del cinema italiano di sempre. E’ una storia d’amore iniziata molto tempo prima e anche la storia di un viaggio a bordo di una vecchia Jeep. Ma è anche la storia di uno scrittore di successo che però ha scritto un solo libro e non riesce a farne altri, il che è a suo modo una metafora della vita di tanti…

Certo “Il paziente inglese” con i suoi 9 Oscar è un’altra cosa come impatto mediatico, ma un film, con attori famosi e tra i più apprezzati del momento,  per il paese in cui è girato, è sempre un bello spot pubblicitario. La mia ombra è tua lo è per Chiusi.  Solo che Chiusi sembra non accorgersene. Addirittura il film viene proiettato in una rassegna organizzata dal Comune e nessuno fa sapere che quel film è girato a Chiusi. Peccato. Il fatto che fosse la vigilia di ferragosto avrà influito, senza dubbio. Non spariamo addosso a nessuno.

Ma forse varrà la pena, con calma, organizzare una rassegna dei film girati in loco e ragionare un po’ anche su queste cose, che possono sembrare banali, ma non lo sono, perché il cinema – come la Tv – è un veicolo promozionale importante. Non è che una cittadina come Chiusi finisce sul grande schermo tutti i giorni, anche se negli ultimi anni ci è finita spesso. E in passato pure.

Chiusi, evidentemente si presta come set… E questo per una città che ambisce a diventare meta turistica di un certo livello non è una cosa secondaria. Il boom della Valdorcia, di Pienza e di Montepulciano è cominciato così. Quello di Città della Pieve è cominciato con la fiction sui carabinieri… Per Chiusi avere Marco Giallini come testimonial è una buona carta da giocare.

m.l.

 

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