SARTEANO, E’ MORTO GINO ARNALDI DETTO “IL MUCCO” EX CONSIGLIERE COMUNALE E FIGURA SIMBOLO DELLA DESTRA NEOFASCISTA ANNI ’70

SARTEANO – Il Paese del saracino perde un pezzo della sua storia recente. E’ morto dopo lunga malattia Gino Arnaldi, consigliere comunale nella passata legislatura e candidato anche alle recenti comunali per la lista che è uscita sconfitta. Era soprannominato e con cosciuto da tutti come “Il Mucco” ed è sempre stato un esponente della destra sociale, dal Msi ad Alleanza Nazionale, fino a Fratelli d’Italia. Negli anni ’70 era piuttosto famoso nella zona, per la sua orgogliosa militanza missina, ma anche per la frequente partecipazione allo “scontro fisico” con gli avversari politici che all’epoca era all’ordine del giorno. Il manipolo dei neofascisti sarteanesi capeggiati proprio da Gino Arnaldi detto il Mucco salì spesso agli onori (si fa per dire delle cronache). Ma, questo va detto, anche gli avversari più agguerriti lo hanno sempre considerato un  nemico sì, ma leale. A suo modo era un “puro” e con il passare degli anni Arnaldi si è spesso adoperato in maniera disinteressata e convinta ad attività sociali, al sostegno “di chi ha bisogno”. Uno di quei fascisti come ce n’erano anche tra i Repubblichini di Salò e pure nel Msi di Almirante, idealisti e attenti ai bisogni delle persone. Gente alla Bombacci, per intenderci…

Nel 2018 a Sarteano Gino Arnaldi fu protagonista in  positivo insieme all’amico Claudio Rossi, famoso giostratore del Saracino di un episodio di cronaca: sventò infatti un tentativo di omicidio, quando un operaio albanese tentò di uccidere la sua ex compagna a colpi di cacciavite. La donna fu ugualmente colpita allo sterno, ma l’intervento coraggioso del Mucco e di Rossi evitò che il colpo fosse mortale e i due riuscirono anche a disarmare l’aggressore e a evitare che infierisse ancora sulla donna, che grazie a loro adesso è viva… Per il gesto coraggioso Arnaldi ottenne un riconoscimento in Consiglio Comunale.

Adesso con la sua morte, la destra sarteanese perde senza dubbio un punto di riferimento, una figura certamente con un passato un po’ ingombrante, ma decisiva.  Per la verità, già da tempo Arnaldi non era più il Mucco degli anni ’70, aveva scelto ormai una deriva moderata, verrebbe da dire addirittura istituzionale. Forse i tempi delle “spedizioni punitive” e delle risse tra rossi e neri per tutta la Valdichiana non se li ricordava neanche più…

m.l.

Nella foto (Centritalianews): Gino Arnaldi detto Il Mucco, a destra, con l’amico fraterno e antico sodale Valerio Rossi, detto Attila.