ELEZIONI, LETTA: BYE BYE SIENA… IL SEGRETARIO DEM SCAPPA DAL COLLEGIO E SI CANDIDA A PISA. MA NON DOVEVA ESSERE UN VALORE AGGIUNTO?
SIENA – Viene da ridere (per non piangere) a ripensare alla campagna elettorale di un anno fa per le suppletive del collegio 12 della Camera, quello di Siena-Arezzo, quando il Pd presentò il segretario nazionale Enrico Letta e viene da sorridere (per non piangere) ancora di più a ripensare alle promesse del prode Letta e di tutto lo staff dirigenziale del partito senese, da Valenti ai segretari locali, sull’impegno del segretario-deputato per il territorio… Ricordate? Bene, sono passati 10 mesi e Letta già dice addio al collegio di Siena. Alle prossime elezioni politiche del 25 settembre infatti il segretario Dem correrà, sì, ma nel collegio di Pisa. Considerato più sicuro, perché quello di Siena è stato accorpato a Grosseto, dove c’è una maggioranza di centro destra…
L’amore di Letta per le terre di Siena e l’impegno nel collegio è durato meno di un anno... Tant’è che il Pd senese ha già praticamente ufficializzato la candidatura, nel collegio, di Silvio Franceschelli, presidente della Provincia (già si è dimesso) e sindaco di Montalcino. Certo per il povero Valenti, per Simona Cardaioli e tutti gli altri segretari, dirigenti e militanti che un anno fa si spesero anima e corpo per far eleggere Letta battendo sul tasto che il segretario nazionale come deputato del collegio sarebbe stato un valore aggiunto per il territorio…
La scelta di Enrico Letta di candidarsi a Pisa e non a Siena, solo un anno dopo, dimostra invece che a lui del collegio, del territorio, degli elettori senesi non gliene poteva e non gliene può fregare di meno, che a lui interessa poter andare in parlamento, non rappresentare le istanze di una provincia e dei suoi cittadini.
E così dopo Boselli (quello del Psi), poi Bassanini, Amato, Padoan anche Letta saluta e se ne va. Con buona pace di chi l’ha sostenuto e votato il 3-4 ottobre 2021.
Non l’ha presa bene il referente senese di Italia Viva, Stefano Scaramelli, alleato del Pd in Regione: “Questo territorio non deve essere un pullman dove prima si sale e poi si scende”. In effetti in tanti hanno usato il collegio di Siena come un autobus, meglio come un taxi, perché certi esponenti della politica in un autobus non ci sono mai saliti…
Quanti dietrofront del genere, quante prese per i fondelli di questo genere dovranno e potranno ancora sopportare gli elettori del Pd e quelli della sinistra che votano Pd solo per non far vincere la destra?
Anche Leonardo Marras, già capogruppo Pd e ora assessore alle attività produttive in Regione potrebbe lasciare a Toscana e tentare il volo verso Roma e questo non per particolari meriti, ma perché – pare- in Regione non ha un grande feeling con il presidente Giani, il quale non vedrebbe l’ora di toglierselo dai piedi… Giochetti, faide, riposizionamenti.
Non solo il popolo Pd senese si è trovato ad avere un segretario di partito democristiano, nella più classica accezione, ma lo ha pure eletto in Parlamento con la speranza che desse una mano al territorio e adesso lo vede volar via, solo perché il collegio senese non è più tanto sicuro. Non è neanche un cuor di leone, il prode Letta. Gli piace correre col paracadute innestato, non ama neanche il minimo rischio. E dopo aver parlato per mesi di “campo largo” coi 5 Stelle e la sinistra adesso si appresta a varare una coalizione con Renzi, Calenda, Brunetta, La Gelmini e la Carfagna. Forse pure Toti, poi se ci scappa pure Fratoianni pazienza. Sta lavorando per una alleanza neocentrista con molti ex centro destra. E se l’operazione non riuscirà e non andrà in porto sarà perché Calenda o qualcun altro hanno idee diverse, ma l’obiettivo di Letta quello è… lo ha detto anche ieri ai microfoni delle Tv.
Siamo curiosi di sentire come Valenti, Cardaioli & C. giustificheranno il bye -bye di Letta, ma siamo soprattutto nel cuore dei poveri militanti Pd che sotto il sole d’agosto dovranno andare casa per casa a spiegare che a Letta di Siena e del suo territorio non gliene frega niente e a fare campagna elettorale per Calenda e la Gelmini e per i Fratoianni vari che dall’aspirazione di cambiare il mondo e ricostruire la sinistra sono passati all’aspirazione (unica) di trovare uno strapuntino dove appoggiare il proprio culo nei prossimi 5 anni.
Auguri compagnucci. Non sappiamo se vincerà la Meloni (e come prospettiva non è certo allettante), ma l’impressione è che voi abbiate già perso, prima ancora di giocare.
m.l.
Nella foto: Enrico Letta a Chiusi Scalo nel settembre 2021, campagna elettorale per le comunali e per le suppletive del collegio 12 della Camera. Al centro, Letta insieme al segretario senese Valenti e al sindaco di Montalcino Franceschelli che potrebbe (dovrebbe) prenderne il posto alla Camera.
Mamma mia, che personaggio !
Non ci sono parole per definire lui è tutto il PD !
Vengono a Siena per fare i loro comodi !
Svaligiano una banca , prendono per il culo quei pochi elettori rimasti ( ricordiamoci che alle ultime supplettive andò a votare solamente il 35,59% degli aventi diritto lui di quel 35,59% ha preso il 49,92 ).
Il PD ha preso Siena per la zoccola del partito !
Che vergogna !
Per Marco Lorenzoni. Condivido il Post, ma la cosa veramente tragica secondo me è quella che in perfetto stile democristiano questo percorso non viene notato dai militanti di quel partito perchè certe cose è come se non fossero successe e la gente, la base,non è che non si renda conto di quello che succede,ma è subentrata in essa una ” acriticità cognitiva” che porta coloro che ancora lo votano a mettersele dietro la schiena certe cose.Che poi sono cose discusse in una stanza a tavolino e non partecipate questo occorre dirlo, perchè oggi-diciamo anche questo- di partecipazione, soprattutto grazie alle loro politiche, anche gli altri partiti difettano ampiamente, ed il PD in questo spazio è in buona compagnia, per non parlare poi del centro destra che è unito a sua volta per difendere i privilegi dei pochi e gli status quo già acquisiti.In questo anche la Meloni credo che si debba dar parecchio da fare per dimostrare le ” istanze sociali” contenute nel suo partito. In pratica signori, siamo in balia di ciò che verrà,ma non mi sembrerebbe già da adesso un gran futuro, anche perchè dopo aver distrutto la sinistra ed avendola scalata dal di fuori, la nuova democrazia cristiana,può darsi che i conti li possa aver fatti male e lo vedremo dalle ”alleanze” che pervadono la sua politica in questi giorni.Certo è che chi votava DC una volta e che vota PD oggi non storcerà di sicuto il naso ad incamerare coloro che stanno bussando alla porta e che reclamano a fronte del sostegno al palo centrale del sistema(PD) i loro spazi o quelli che pensano che gli possano competere.E di sicuro- e le parole contano come scolpite su pietra- vedremo che i discorsi che passeranno saranno quelli già da Letta anticipatici .” …O con noi o contro di noi”. E’ un abbraccio compulsivo, dove alla fine si cerca di dirimere e di mascherare le istanze non di sinistra- perchè quelle di sinistra appunto non esistono più e sono lasciate solo alle PAROLE di assembramenti del tipo LEU e/o Fratojanni a cui nella disgrazia delle riduzione dei seggi voluta dai Cinque Stelle,gli si lima la possibilità di esserci.E mentre i rametti dei socialisti e dei partitini alla Cesa,satelliti democristiani e dei sottogoverni non smettno mai di girare un po’ a favore della ” mamma” ed un po’ a favore di loro stessi, sperano in una politica allargata col centro destra comprendente i vari Toti, Calenda, Renzi and Co. hanno ragione solo su una cosa che è quella che la politica dove hanno potuto incidere i Cinque Stelle sia stata veramente rovinosa per loro, e che si apprestano tutti a rientrare nel coro,ma spero una cosa questa volta ed è quella che dopo la scissione prodotta da Di Maio che imbarca Tabacci almeno la faccia di queste persone sia oggi un po’ più difficile ad essere salvata. La mestizia dell’uomo della strada, è quella che non risolveranno nulla dei problemi dell’Italia e che le sirene alla Meloni guarderanno a riformare una destra revanscista ed illiberale che fin’ora assicura la fedeltà atlantica ma che ha nel suo seme la politica di chi stà dietro le quinte e che spesso non appare dei vari Berlusconi and Co.Ma come ? Prima non andava a genio ed ora improvvisamente la Gelmini,la Carfagna, I Brunetta si preparano a fare il salto ”di qualità” sconsolati dal loro ex capo ? Mi ricordano queste cose tanto anche le varie Lorenzin che da Forza Italia sono confluiti nell’abbraccio della nuova democrazia cristiana senza colpo ferire, i vari Migliore che a partire da saltelli di Rifondazione Comunista-se ricordo bene- sono arrivati alla nuova democrazia cristiana,come parecchi di coloro che erano nei 5stelle confluiti nel gruppo misto.Cari elettori sono questi partiti che vi chiamano a sostenere, quelli che per anni si sono fatti chiamare da voi ”sinistraì” e che oggi imbarcano i Calenda, i Di Maio, forse Renzi e fuochino fuochino anche tracciano la strada per imbarcare Toti.Questione di tempo ? Forse si, ma allora la memoria prima di parlare occorrerebbe averla.Fanno il muro della libertà, nemici di giorno e ladri insieme di notte…ladri di galline perchè ci sono rimaste ormai quasi solo quelle, ed a chi gli ha portato acqua e li ha sostenuti con le alleanze al centro ed in periferia solo restano le penne delle galline in mano.(Messaggio per i 5 Stelle, ma non solo per loro ) E che pensavano ? Ma anche sulla composizione-spartizione degli incarichi della maggioranza di Chiusi non è stata forse la stessa cosa ? E allora qualcuno una volta diceva : sbagliare è umano ma insistere è diabolico.
Vadano adesso a spartirsi gli incarichi a livello nazionale con i nuovi arrivati, poi continuino a dire ai quattro venti che siano di sinistra.Un partito come il PD volete che non faccia volentieri a meno degli Speranza, dei vari Bersani and Co., dei Fratojanni per imbarcare i nuovi arrivati ? Ci va a nozze…. ” Poi vadano a dire che siano di fronte ad un partito di sinistra che contrasta le destre.Sentito ?:”O con noi o contro di noi’….’.E’un partito di sinistra ?…io direi di sinistrega, di sinistra una bella …” una volta così dicevano a Chiusi.E chi ci crede oggi in loro e che li vota ormai l’ha capito da un pezzo e se li vota vuol dire che li approva e che rappresentano per essi il futuro sperato, non si capisce come ma credo che siano gli ultimi ” berci”, e la sinistra questi se la sono dimenticata da un pezzo, ed anche chi dice di votarla e di rappresentare gli ultimi baluardi..Quindi non facciano le pecorelle smarrite e dolenti , nessuno, nè il PD nè i suoi alleati presenti e futuri perchè le parole sono parole, i fatti sono altri.Ecco come il PD insegna a parecchi come si governi ! Difatti lo vediamo anche se c’è chi non lo vede e non lo vuol vedere.Ma non lo vede perchè gli conviene,anche se poi mangia le penne delle galline.E digerire le penne è dura….anzi fanno quasi schifo….
LA SINCERITA’ NE LI COMIZI
Er deputato, a dilla fra de noi,
ar comizio ciagnede contro voja,
tanto ch’a me disse: – oh dio che noja -,
me lo disse: è verissimo, ma poi
sai come principiò? – E’ con gioja
che vengo, o cittadini in mezzo a voi,
per onorà li martiri e gli eroi,
vittime der pontefice e del boja!-
E, lì, rimise fora l’ideali
li schiavi, li tiranni, le catene,
li re, li preti, l’anticlericali….
Eppoi parlò de li principi sui;
e allora pianse; pianse così bene
che quasi ci rideva puro lui.
Il buon Trilussa tanti anni fa’