ELEZIONI, LETTA: BYE BYE SIENA… IL SEGRETARIO DEM SCAPPA DAL COLLEGIO E SI CANDIDA A PISA. MA NON DOVEVA ESSERE UN VALORE AGGIUNTO?

lunedì 01st, agosto 2022 / 15:25
ELEZIONI, LETTA: BYE BYE SIENA… IL SEGRETARIO DEM SCAPPA DAL COLLEGIO E SI CANDIDA A PISA. MA NON DOVEVA ESSERE UN VALORE AGGIUNTO?
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SIENA – Viene da ridere (per non piangere) a ripensare alla campagna elettorale di un anno fa per le suppletive del collegio 12 della Camera, quello di Siena-Arezzo, quando il Pd presentò il segretario nazionale Enrico Letta e viene da sorridere (per non piangere) ancora di più a ripensare alle promesse del prode Letta e di tutto lo staff dirigenziale del partito senese, da Valenti ai segretari locali, sull’impegno del segretario-deputato per il territorio… Ricordate? Bene, sono passati 10 mesi e Letta già dice addio al collegio di Siena. Alle prossime elezioni politiche del 25 settembre infatti il segretario Dem correrà, sì, ma nel collegio di Pisa. Considerato più sicuro, perché quello di Siena è stato accorpato a Grosseto, dove c’è una maggioranza di centro destra…

L’amore di Letta per le terre di Siena e l’impegno nel collegio è durato meno di un anno... Tant’è che il Pd senese ha già praticamente ufficializzato la candidatura, nel collegio, di Silvio Franceschelli, presidente della Provincia (già si è dimesso) e sindaco di Montalcino. Certo per il povero Valenti, per Simona Cardaioli e tutti gli altri segretari, dirigenti e militanti che un anno fa si spesero anima e corpo per far eleggere Letta battendo sul tasto che il segretario nazionale come deputato del collegio sarebbe stato un valore aggiunto per il territorio…

La scelta di Enrico Letta di candidarsi a Pisa e non a Siena, solo un anno dopo, dimostra invece che a lui del collegio, del territorio, degli elettori senesi non gliene poteva e non gliene può fregare di meno, che  a lui interessa poter andare in parlamento, non rappresentare le istanze di una provincia e dei suoi cittadini.

E così dopo Boselli (quello del Psi), poi Bassanini, Amato, Padoan anche Letta saluta e se ne va. Con buona pace di chi l’ha sostenuto e votato il 3-4 ottobre 2021.

Non l’ha presa bene il referente senese di Italia Viva, Stefano Scaramelli, alleato del Pd in Regione: “Questo territorio non deve essere un pullman dove prima si sale e poi si scende”. In effetti in tanti hanno usato il collegio di Siena come un autobus, meglio come un taxi, perché certi esponenti della politica in un autobus non ci sono mai saliti…

Quanti dietrofront del genere, quante prese per i fondelli di questo genere dovranno e potranno ancora sopportare gli elettori del Pd e quelli della sinistra che votano Pd solo per non far vincere la destra?

Anche Leonardo Marras, già capogruppo Pd e ora assessore alle attività produttive in Regione potrebbe lasciare a Toscana e tentare il volo verso Roma e questo non per particolari meriti, ma perché – pare-  in Regione non ha un grande feeling con il presidente Giani, il quale non vedrebbe l’ora di toglierselo dai piedi… Giochetti, faide, riposizionamenti.

Non solo il popolo Pd senese si è trovato ad avere un segretario di partito democristiano, nella più classica accezione, ma lo ha pure eletto in Parlamento con la speranza che desse una mano al territorio e adesso lo vede volar via, solo perché il collegio senese non è più tanto sicuro. Non è neanche un cuor di leone, il prode Letta. Gli piace correre col paracadute innestato, non ama neanche il minimo rischio. E dopo aver parlato per mesi di “campo largo” coi 5 Stelle e la sinistra adesso si appresta a varare una coalizione con Renzi, Calenda, Brunetta, La Gelmini e la Carfagna. Forse pure Toti, poi se ci scappa pure Fratoianni pazienza. Sta lavorando per una alleanza neocentrista con molti ex centro destra. E se l’operazione non riuscirà e non andrà in porto sarà perché Calenda o qualcun altro hanno idee diverse, ma l’obiettivo di Letta quello è… lo ha detto anche ieri ai microfoni delle Tv.

Siamo curiosi di sentire come Valenti, Cardaioli & C. giustificheranno il bye -bye di Letta, ma siamo soprattutto nel cuore dei poveri militanti Pd che sotto il sole d’agosto dovranno andare casa per casa a spiegare che a Letta di Siena e del suo territorio non gliene frega niente e a fare campagna elettorale per Calenda e la Gelmini e per i Fratoianni vari che dall’aspirazione di cambiare il mondo e ricostruire la sinistra sono passati all’aspirazione (unica) di trovare uno strapuntino dove appoggiare il proprio culo nei prossimi 5 anni.

Auguri compagnucci. Non sappiamo se vincerà la Meloni (e come prospettiva non è certo allettante), ma l’impressione è che voi abbiate già perso, prima ancora di giocare.

m.l.

 

Nella foto: Enrico Letta a Chiusi Scalo nel settembre 2021, campagna elettorale per le comunali e per le suppletive del collegio 12 della Camera. Al centro, Letta insieme al segretario senese Valenti e al sindaco di Montalcino Franceschelli che potrebbe (dovrebbe) prenderne il posto alla Camera. 

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