PIAZZA BELLA PIAZZA: CHIUSI RIPORTA LA PACE IN PRIMAPAGINA

CHIUSI – Piazza bella piazza cantava nel ’74 Claudio Lolli, in una canzone contro la guerra di allora, quella che il terrorismo stragista aveva dichiarato all’Italia. Ieri è stata una bella piazza anche la rinnovata piazza Garibaldi di Chiusi scalo, tornata a riempirsi di voci pacifiste, per chiedere che la politica, le istituzioni, i governi fermino l’escalation delle armi e avviino una escalation di dialogo, diplomazia, negoziati, per il cessate il fuoco in Ucraina, ma anche per farla finita con una narrazione e una informazione bellicista, che ha bandito la parola pace e ha predicato guerra 24 ore su 24, che sembra voler abituare la gente a considerare la guerra una opzione possibile, se non l’unica possibile. Una informazione che ha risdoganato con una nonchalance che mette i brividi termini come “terza guerra mondiale”, “guerra nucleare”… termini che sembravano messi definitivamente nel cassetto dopo la fine della guerra fredda. Una bella piazza dicevamo, con tutti i posti a sedere occupati, gente in piedi, gente seduta ai tavoli della gelateria, ma che non si è persa una battuta degli interventi che si sono succeduti. Tutti molto pacati, razionali, alcuni anche profondi e puntuali sulle ragioni del conflitto in atto, sulle prospettive per l’Europa e per un mondo che non è quello di prima ed è e sarà sempre più multipolare.
Nessuno sconto a Putin e all’aggressione imperialista della Russia all’Ucraina, ma nessuno sconto neanche alla politica della Nato, sempre più aggressiva e meno difensiva, alla logica del riarmo, alla debolezza politica dell’Europa di fronte all’alleato americano. E nemmeno alle contraddizioni dell’Ucraina.
Sono stati sottolineati i segnali per quanto timidi di un cambio di paradigma da parte di Macron, dello stesso segretario Pd Letta, dei parlamentari Pd e Lega che cominciano ad avere dubbi sull’invio di nuove armi sempre più potenti e sempre più “offensive” all’Ucraina…
E’ stata sottolineata la cautela di alcuni generali italiani, l’importanza delle parole di Papa Francesco e della battaglia che in parlamento stanno facendo i 5 Stelle e i deputati e senatori della sinistra a sinistra del Pd. Una sinistra diffusa e dispersa in mille rivoli che ieri a Chiusi era tutta insieme, con primapagina, anche tra i promotori dell’inziativa: Sinistra Italiana, Sinistra Civica ed Ecologista, Potere al Popolo, il gruppo locale Possiamo. Può sembrare una cosa banale, ma anche questa unità d’azione su un tema dirimente come quello della guerra e della pace banale non è.
C’erano anche i 5 Stelle e il senatore Gianluca Ferrara ha raccontato la loro battaglia, non facile, contro l’invio di armi e l’aumento delle spese militari e per chiedere a Draghi che venga a riferire in Parlamento cosa che finora non ha fatto.
Sono intervenuti il direttore di primapagina Lorenzoni, poia seguire Alberto Baessato (Possiamo), il sen. Gianluca Ferrara, Antonio Canzano (Segretario provinciale Sinistra Italiana), Marco Nasorri (coordinatore senese Sinistra Civica ed Ecologista), Giacomo Simoncelli di Potere al Popolo, più Alessandro Lanzani medico milanese volontario in missioni umanitarie, Bonella Martinozzi (M5S), Massimo Rinaldi, Luca Sargentini consigliere comunale a Piegaro, Fausto Paccheri, Anpi Chiusi.
In piazza gente di Chiusi, ovviamente, ma anche di Cetona, Montepulciano, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Panicale, Piegaro, Monticchiello… Nessuno era lì per caso.
La manifestazione non è stata come qualcuno temeva un “processo al Pd” e alle posizioni assunte dal Pd sulla questione Ucraina e sull’invio di armi, anche se non sono mancate sottolineature polemiche all’indirizzo di Enrico Letta, che è anche deputato senese, e del suo partito. Alcuni elettori e militanti Pd però in piazza c’erano. E probabilmente erano pure d’accordo con chi è intervenuto. Tra l’altro le forze politiche promotrici, insieme a Primapagina, dell’iniziativa sono anche (nella maggioranza dei casi) alleate del Pd al comune di Chiusi, in Regione, in molti altri comuni. Il partito di Letta non potrà far finta di niente, non potrà ignorare queste diverse sensibilità e una diversa impostazione all’interno del suo stesso campo. Il rischio è uno scollamento forte con il sentire comune del popolo progressista.
Il sindaco Sonnini non c’era perché impegnato in contemporanea in una iniziativa di partito a Moiano (su un tema molto caro a primapagina, che ne ha fatto per 30 anni un tormentone: il rapporto Umbria-Toscana e il collegamento stradale veloce Perugia-Chiusi). Ha mandato un messaggio scusandosi. E’ stato ringraziato. C’erano però tutti e tre i suoi assessori, Valentina Frullini, Maura Talozzi e Mattia Bischeri. Non si sono visti i consiglieri o i sostenitori delle opposizioni. Peccato, perché Chiusi Futura, ad esempio aveva espresso pubblicamente contrarietà all’invio di armi qualche settimana fa. Poteva quindi essere in sintonia con la manifestazione.
Certo, non è una manifestazione a Chiusi Scalo che può cambiare il corso della guerra in Ucraina, ma non è vero che queste cose non servono a niente. La gente che va in piazza ed alza il volume è sempre un fatto positivo, un segnale di vitalità della democrazia e di maturità.
Quanto alla manifestazione chiusina è stata in qualche modo essa stessa, per l’elenco dei promotori, un segnale di pace. Negli ultimi 5 anni, in merito alle questioni locali, Primapagina, i Podemos e i 5 Stelle si sono spesso beccati, criticati, anche amichevolmente insultati e mandati a quel paese, in pubblico, sui social e sulle stesse pagine del giornale. Ieri la manifestazione pacifista l’hanno organizzata insieme, dimostrando che su temi importanti e superiori, si possono mettere da parte i distinguo e le divisioni, per unire le forze e lavorare congiuntamente per il bene comune. La pace del resto si fa dopo aver litigato e tra chi ha litigato…
Una bella manifestazione, partecipata e civile nella quale oltre a ripudiare la guerra si è parlato di Pace e di come poter educare le nuove generazioni a risolvere i conflitti in maniera pacifica. Ribadisco qui il mio pensiero “educare alla Pace attraverso la condivisione e la cooperazione”
Su argomenti così importanti le divisioni e le “assenze” mi fanno comunque pensare che la strada sia ancora in salita
Su argomenti così importanti non bisognerebbe scherzare !
Bisognerebbe,ognuno di noi, fare un esamino di coscienza e prima di insegnare e parlare di pace nel mondo, ricordare chi si è sempre reso responsabile di guerre fam8gliari e…fratricide !
…..meditate gente,meditate ! Contare fino a 10 e poi avere la compiacenza e” l’ intelligenza ” di stare zitti !!
X Niccolò. Scusa Niccolò, ho letto che parlavi di chi si sia sempre nel mondo reso responsabile di guerre famigliari e fratricide? Mica per caso,- ma per puro caso….- volevi alludere all’Inghilterra ed agli Stati Uniti d’America? Talvolta basterebbe guardare la cartina del mondo e vedere da dove vengano le guerre fratricide ed imperiali ed in queste nell’ultimo secolo ci comprendo anche la Russia ed ex URSS ma quest’ultima in quantità molto ridotta se messa a confronto con l’Occidente, per la quantità dei conflitti che hanno insanguinato il mondo ed ancora lo insanguinano nella misura di 160 guerre effettive secondo te non derivano da come si sono comportati questi imperi coloniali ? Ed ancora oggi la colonizzazione non è finita perchè o per interposta persona o per volontà manifesta di voler cambiare i destini in patria di altri non ci si esime di inviare armi e di trovare ”SERVI” che si mettano a disposizione di questo percorso studiato a tavolino,parlando nello stesso tempo di necessità di pace.Fra questi ci siamo anche noi come vedi e nel momento in cui si parla di terra di libertà residente nel nostro emisfero e di terra di barbarie che secondo il nostro pensiero preminente sarebbe quella appartenente ad altri emisferi,non si fa altro subdolamente, consapevolmente ed ipocritamente di far sviare lo sguardo dell’opinione pubblica manipolando il sistema mediatico facendoci assistere ad un giuoco che si acuisce ogni giorno che passa e che condurrà a far ritornare il mondo nell’arretratezza, nella miseria e nella fame, per poi ricominciare di nuovo il ciclo dello sviluppo, di questo sviluppo del quale si nutrono tutte le prerogative e perculiarità di QUESTO SISTEMA che si basa sulla ” libertà” (le virgolette sono d’obbligo di certo poichè riguardano la pretesa libertà che noi abbiamo e che altri non abbiano.Ed allora, a questi goffi ed obsoleti pagliacci che hanno la responsabilità di aver cambiato il mondo a piacimento dei loro interessi esclusivi,credo che vada risposto che anche noi, grazie al nostro modo di pensare,siamo in guerra con l’altra parte del mondo, e che la nostra parte di mondo non aspetta altro che imprimere una zampata affermando ancora con forza verso ciascuno(ed anche verso quell’Europa che doveva essere dei popoli ma che invece subito è diventata dei mercanti ) che la via per restaurare il dominio perso in oltre un secolo di guerre coloniali sia l’affamamento del mondo ancor oggi nel 2022, perchè è attraverso questo che si domina. E allora questi che si dimenticano della storia e che oggi sono entrati a pieno titolo a farsi definire ”sinistra” dal sistema che hanno intorno e che hanno anche loro contribuito a costruire, non sono chè gli arnesi vergognosi sia con gli atti sia con il loro silenzio pagato soprattutto nelle periferie del sistema, per i quali si afferma la volontà del recupero del terreno che gli è scivolato di mano.Guardiamo per esempio Letta e tutta l’area dei vari Calenda,renzi ecc. ecc. ma anche del centro destra ed anche dei 5 stelle che per motivi di opportunismo politico questi ultimi nicchiano,emettendo frasi inconsulte che diventano di dominio pubblico per le quali non si debbano mandare armi di offesa e pesanti all’Ucraina, ma che nello stesso tempo dicono che sorreggeranno questo governo.Ti sembra una politica di pace questa? Eppure vedi come si è messo nei loro confronti il sistema? Prima ”non erano attendibili” poi adesso sono fra coloro i più attendibili.E’ bastato proprio poco Niccolò.Invece bisognerebbe iniziare a guardare il mondo anche con gli occhi di altri, per i quali occhi c’è bisogno di far capire alla gente cosa ci dicono le cause relative al passato, e quali siano stati i popoli ad essere compressi per gli interessi relativi alla nostra concezione di sviluppo.Allora, se si facesse questo, si vedrebbe che le ragioni non stiano tanto dalla nostra parte e che il nostro mondo ha bisogno di assoggettare con i soldi, con il dominio politico sulle cerchie di comando governative interne a quei paesi ed alleandosi momentaneamente con loro, trovare la strada per allargarsi territorialmente e trovare servi che appositamente al momento opportuno scatenino provocazioni nelle quali cadano gli altri sia per far loro guerra, sia per indebolire il loro sistema e farli deflagrare dall’interno. Ormai questa è una teoria applicata soprattutto dall’establishment americano che con i suoi alleati sono anni che tenta questa via e che nello stesso tempo attua mettendo sotto controllo l’apparato mediatico di quasi tutto il mondo.Ma questo lo fà contro i popoli e nello stesso tempo esalta il portare la libertà(quella propria però=a A prova di tale dualismo, ripeto l’esempio che portai poche settim) sulle canne dei fucili.Esaminiamo per un momento lo scenario e guardando alla possibilità fantasiosa che una nazione come il Messico decida di puntare i missili verso gli Stati Uniti. Secondo te gli Stati Uniti sarebbero stati fermi ? A te la risposta, pensando che sia cosa ormai arcinota che le grandi potenze non tollerino ai loro confini che gli si costruiscano apparati tali da impensierire la loro esistenza. Questa che hai letto- secondo me- è per grandi linee la situazione, ma è una situazione non di parte e chi dice che siano queste situazioni e condizioni ” filo Putin” è sicuramente in mala fede e mente sapendo di mentire e più che altro spera di mantenere il sistema per il quale fino ad oggi ne ha ricavato convenienza, profitto e status economici che hanno garantito la sua sopravvivenza a spese di altri e questi altri sono quei popoli dominati che per fame cercano un avvenire migliore perchè su di esse grava il ricatto della povertà.E tu mi insegni che quando uno è povero è di certo semprepiù ricattabile in ogni senso.ed allora la nstrada va cambiata e non senz’altro come recita la democrazia cristiana che è stata sempre al potere in questo paese culturalmente ed eticamente, i cui dirigenti hanno sempre intuito che per continuare ad esserci avrebbero dovuto cambiare nome ma non i contenuti accalappiando a milioni gente che li ha votati e che oggi si ciucciano le dita non vedendo davanti a loro una speranza di futuro.
Scusa Niccolò, ma secondo te sabato in piazza Garibaldi c’era qualcuno che scherzava? Chiedo per un amico… Secondo me chi è per la pace, per il no all’invio di armi e all’escalation del riarmo, per il negoziato sabato in piazza ci doveva essere. Chi non c’era ha perso un’occasione. Molto meglio parlare in piazza guardandosi in faccia che su questo cazzo di computer…
Caro direttore volevo ricordarti che le persone che erano in piazza,giustamente,aderiscono a partiti che sono al governo !
I loro partiti sono perla pace ma permettono a Draghi di fare ciò che più gli aggrada e, conviene!
SE i partiti ai quali aderiscono le persone che erano in piazza sono contro la guerra e,l’ invio di armi e di soldi a Zelensky ,basterebbe parlassero con Draghi è gli dicessero : lillaccio, che CACCHIO fai ? Chi ti autorizza ad agire contro la volontà del governo e di quasi la totalità degli Italiani ?
Draghi sta facendo gli affaracci SUOI! PUNTA ad un posto di primo piano nella NATO , il posto che era stato destinato,prima a Renzi poi a LETTA!!
Abbiamo puntato sul CAVALLO SBAGLIATO!!
No, Niccolò, non tutti sono al governo. sinistra italiana e Potere al popolo non sostengono Draghi.E il fatto che esponenti ed espressioni locali di altri partiti di governo si smarchino dalla linea bellicista appiattita sulla Nato e su una informazione a senso unico, mi pare piuttosto rilevante. Molto rilevante. E anche positivo
Carocarlo, alludevo a cose molto più terrene e vicine e chi ha voluto capire ha capito, forse, o,è più facile glielo abbiano spiegato !
Comunque io non capisco questa libertà di dire e fare di Draghi ! Sembra sia il Re d’ Italia ! Fa,disfa, a suo piacimento senza renderne conto a nessuno ! Capisco che abbia un ministro degli esteri,un ministro della difesa e uno degli interni che sono nullità assolute ma,così è DITTATURA!
Possibile che nessuno possa mettere un freno a questo arrivista, non pago di cariche e di prestigio ?
Voglio ricordarti che tra tutti gli stati Europei l’ Italia e quella che ne busca più di tutti !
Lo spengete i condizionatori,è stata una delle frasi fra le più infelici che possa aver detto ,tanto lui è a carico nostro,non spende una ” lira ” !
Questa è una guerra tra Stati Uniti e Russia ! Cioè, tra SOROS la sua banda e Putin !
Noi facciamo i cagnolini,intanto già mancano grano olio di semi,gas petrolio !
GLI altri stati hanno intrapreso percorsi più ” dolci ” e continuano e continueranno ad adoperare gas e altre cose provenienti dalla Russia !
Noi andiamo a cercare di rimpiazzare le forniture in Africa ma riportiamo quattro bombole di gas e migliaia di clandestini !
Carocarlo, è inutile illudersi,bisogna tornare a votare ! Chi vincerà, vincerà, però sarà un governo scelto dal popolo ” sovrano ” Italiano e non imposto da estranei ai quali interessa solo mettere le mani sull’ Italia !
Disse bene il Sor Dante in una celebre frase : Ahi serva Italia,di dolore ostello,nave senza nocchiere in gran tempesta,non donna di province, ma bordello!
Cioè : 《 povera Italia ridotta in schiavitù, dimora di sofferenza,nave alla deriva nel pieno della tempesta,non più signora dei popoli, ma luogo di prostituzione 》!!
Bella iniziativa, la seconda a Chiusi, grazie a Primapagina che di questa guerra , fin da subito, ha parlato in maniera non scontata e fuori dal coro. Credo sia questa la strada per rimettere insieme i cocci delle diverse anime della sinistra, per rendere più forte la voce di chi non si uniforma al pensiero dominante, contro chi ci vuole sudditi obbedienti, contro chi teme chi pensa e si fa un’opinione propria.