LA MUSICA CHE E’ RIVOLTA… AL LARS ROCK ARRIVANO GLI AMERICANI “ALGIERS”: IL FESTIVAL CHIUSINO SI CONFERMA FEDELE ALLA LINEA
CHIUSI – Il GEC, Gruppo Effetti Collaterali, annuncia la band che aprirà il Lars Rock Fest 2022, venerdi 8 luglio.
Si tratta degli americani Algiers. Roba grossa.
Dal punto di vista strettamente musicale gli Algiers – dicono gli organizzatori – “porteranno sul palco chiusino tanta energia, merito della loro forza sprigionata da un sound unico, frutto di un’inaudita fusione tra bianco e nero: una freddezza new wave/no-wave e industriale che incontra il calore del gospel e del soul, il tutto mescolato con un po’ di elettronica possente e dissonante e sparato fuori con intensità figlia del punk..” Hai detto niente…
Ma la poliedrica band americana viene descritta come “la risposta musicale a questi tempi bui, un mix di suoni post punk contaminati da cori gospel, dub, wave, free jazz accompagnati da testi profondi e socialmente impegnati”. Quindi non è solo questione si sound industrial o post industrial.. E’ anche qualcosa di più. Ed è la conferma di una linea politica. Quella che negli anni il Lars Rock Fest si è dato, proponendo via via band di un certo tipo: dai britannici Public Service Broad Casting che parlavano dei minatori del Galles, ai punk di antica memoria, campioni delle barricate anti Tatcher come i Wire o The Gang of Four o The Pop Group, er arrivare agli americani Protomarthyr che sbeffeggiavano Donald Trump, fino al fisarmonicista etiope Hailu Mergia, altro esponente della “musica che è rivolta”…
Con gli Algiers, insomma, la tradizione continua e quelli del GEC si confermano “fedeli alla linea”. Bene così. Ci vediamo a luglio.
M.L.