LA MUSICA… UNA STRADA PER SALVARE I NOSTRI PAESI DAL SILENZIO E DALLA DESOLAZIONE

sabato 21st, maggio 2022 / 12:03
LA MUSICA… UNA STRADA PER SALVARE I NOSTRI PAESI DAL SILENZIO E DALLA DESOLAZIONE
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La musica ci salverà… Questa frase è il titolo di un libro sull’Italia del lockdown, ma forse è un’indicazione (una percezione) su come uscire dalla palude, dal buio, dalla sindrome “deserto dei tartari” che sta attanagliando buona parte dei nostri paesi. Ieri sera a Chiusi, cittadina che certamente soffre di questa malattia e anche adesso che si avvicina l’estate fa fatica ad animarsi, lo storico Caffè Venezia ha proposto un “aperitivo” con musica live che dalle 18,30 si è protratto fino alle 23… E almeno in quell’angolo della città, sotto la “colonna infame” fatta piazzare dai Medici a suggello della conquista di Chiusi che fu uno degli ultimi baluardi della Repubblica di Siena, un po’ di “movimento” si è visto. A suonare erano i Dudes, band locale “alternative rock”, che in tre-quattro tempi come una partita di basket, ha proposto come sempre un mix di brani di produzione propria e cover famose da Bob Dylan ai Beatles, da David Bowie agli Afterhours, dai Marlene Kuntz a The Brian Jonestown Massacre…

Si può discutere e sarebbe anche interessante farlo su quanto un tipo di musica come quella dei Dudes sia adatta ad ambienti angusti, tra i palazzi, come la piazzetta Graziano di Chiusi, ma di sicuro, senza l’aperiDudes proposto dal Caffè Venezia, ieri sera a Chiusi città non ci sarebbe stata anima viva in giro.

Insomma la musica ha squarciato il silenzio e il senso di desolazione, ha acceso per qualche ora uno spiraglio di luce, di vitalità. Si può dire che la serata Dudes al Caffè Venezia ha di fatto aperto la bella stagione. E ha dato dimostrazione pratica che questa è la strada da seguire per far vivere un centro storico. Ma il discorso vale anche per altre realtà. Per Chiusi Scalo, per esempio. Per Chianciano, per Cetona,  per Città della Pieve… Per quanto riguarda Chiusi in particolare, un input lanciato a tutti i locali. Con la speranza che possa riaprire presto anche il chiosco davanti al teatro, al momento tristemente chiuso.

Certo la musica in strada o nelle piazzette o davanti ai locali qualche controindicazione ce l’ha, ci sarà sempre qualcuno che si lamenterà per il rumore. Ma la musica è anche rumore. E non sempre il rumore è molesto, anzi. A volte è salvifico. E’ stato bello ieri sera vedere dei turisti stranieri appena usciti da un ristorante mettersi ad ascoltare e a ballare in mezzo alla strada sulle note dei Dudes…

A proposito di musica che ci salverà… questa era anche l’idea che avevano i giovani degli ani ’60-70. Questa sera, sabato 21, al Teatro Caos di Chianciano va in scena “Quando sognavamo la California” spettacolo teatral musicale proprio sulla generazione beat, sulle canzoni di Caterina Caselli, dei Dik Dik, dell’Equipe 84, dei Nomadi… Sul palco Francesca Carnieri e Francesco Storelli e la band chiusina dei Rivelati, che suonano insieme da quegli anni lì… Un tuffo nel passato, nelle speranze di una generazione che nella musica aveva riposto molte speranze.

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