CHIUSI, NASORRI SI DIMETTE DA COORDINATORE DELLA MAGGIORANZA. PRIME SPINE PER SONNINI: IL PROBLEMA E’ LA LINEA BELLICISTA DEL PD?

CHIUSI – Che l’inedita coalizione di centro sinistra che sostiene il sindaco Sonnini fosse nata su basi piuttosto labili, costruita quasi esclusivamente sulla presa di distanze dall’amministrazione precedente e in particolare dall’ex sindaco Bettollini, lo abbiamo scritto tante volte, fin dai primordi. Ed ecco che a 7 mesi dall’insediamento di Sonnini, già saltano i primi tasselli. Stavolta non si tratta di “fibrillazioni” interne su questo o quel problema specifico, si tratta di dimissioni vere e proprie. E non di dimissioni qualsiasi.
A tirarsi fuori è infatti il Coordinatore della coalizione stessa Marco Nasorri, leader di Sinistra Civica ed Ecologista. Insomma il castello costruito in occasione delle passate elezioni amministrative di ottobre 2021, comincia a sgretolarsi.
Alla base delle dimissioni di Nasorri sembrerebbero non esserci motivi legati all’attività amministrativa o scelte non condivise, quanto un più generale malessere politico, indotto – pare – anche e soprattutto dalle diverse posizioni delle varie forze di maggioranza sulla guerra in Ucraina e soprattutto sulla linea dell’invio di armi sempre più potenti, il che – come ormai notano molti analisti e commentatori – sta cambiando la natura stessa del conflitto: da sostegno alla resistenza degli ucraini aggrediti l’Italia e gli altri Paesi Nato stanno passando alla fase due ovvero armiamo l’Ucraina per costringere la Russia a dissanguarsi in una lunga guerra, e quindi per indebolirla nello scacchiere internazionale. Questa cambio di passo, senza neanche un voto del Parlamento, non piace ai 5 Stelle che in Parlamento si battono contro il nuovo invio di armi, né alle forze a sinistra del Pd. Che a Chiusi sono appunto Possiamo, Sinistra Civica ed Ecologista e Sinistra Italiana…
Marco Nasorri probabilmente spiegherà a breve, di suo pugno, cosa lo ha spinto a dare le dimissioni da coordinatore della coalizione di centro sinistra, ma l’impressione è che la causa sia proprio la deriva bellicista e decisamente atlantista del Pd e del governo Draghi e l’assenza di reazioni in loco. A livello locale anche il Psi ha dubbi sulla linea del Pd sulla questione Ucraina e sulla conduzione della guerra. Stando ai sondaggi diffusi da vari media anche la maggioranza degli elettori Pd non approva la linea del Governo e del partito sulle armi all’Ucraina e sulla politica di riarmo in generale (compreso l’aumento della spesa militare fin al 2% del Pil), Chiusi probabilmente non fa eccezione. Ma il partito coi suoi esponenti di spicco non favella e gli alleati mordono il freno e fanno fatica a trattenere il dissenso.
Quella di Nasorri è una defezione tutta politica, non comporta falle nella compagine governativa comunale, ma è un segnale inequivocabile che potrebbe anticipare anche altre prese di distanze. I Podemos, per esempio, sono piuttosto insoddisfatti e non lo nascondono.
Il sindaco finora si è tenuto molto sottotraccia, si è esposto poco a livello amministrativo, molto meno (per niente) a livello politico. Adesso la bomba Nasorri rischia di innescare una reazione a catena e toccherà a lui in primo luogo cercare di ricomporre il puzzle scompaginato, perché se il solco tra alleati e Pd dovesse allargarsi, il primo a rimetterci sarebbe proprio Sonnini, che si troverebbe con una maggioranza a pezzi già nel primo anno di legislatura…
Staremo a vedere, ma il cielo sopra Sonnini non è del tutto limpido. Le nubi di maggio possono essere passeggere, ma possono anche scaricare temporali che fanno straripare i fossi…
m.l.
Già da molti anni che nel PD non c’è gente all’altezza di portare avanti la natura del PD è in partiti in trasformazione e non c’è un punto preciso politico in cui di può collocare, il rimpianto dei vecchi politici si fa sentire nei cittadini che gli sta a cuore il futuro del paese .i politici di oggi sono preparati solo scopo del livello sociale da raggiungere e niente più.
Come dice Lorenzoni aspettiamo le motivazioni ufficiali (di suo pugno) di Nasorri e poi ne riparliamo con maggiore cognizione di causa.
Sarò un ingenuo ma vorrei ricordare in punta di piedi che un Sindaco una volta eletto DEVE RAPPRESENTARE (o rappresenta) l’intera comunità cittadina, e i suoi interessi, indipendentemente da chi lo ha eletto o lo ha sostenuto politicamente in campagna elettorale.
In ogni caso Nasorri non si è dimesso perché ha preso un raffreddore. Le dimissioni sono un gesto politico, e per la maggioranza c’è un problema politico, di rapporti tra alleati e di tenuta. Fossi Sonnini qualche preoccupazione c’è l’avrei
Caro Marco.
Se fossi il Sindaco Sonnini starei tranquillo. Il can che abbaia non morde,
Se poi il Sonnini si arrabbia e si dovesse dimettere (non glielo auguro) …..le cose per la Comunità di Chiusi e i Cittadini, in generale, andrebbero a peggiorare e non a migliorare. Buon pomeriggio.