LA COSTA GROSSETANA SCELTA PER UN NUOVO RIGASSIFICATORE E PER UNA BASE MILITARE. ENRICO ROSSI DICE NO

domenica 10th, aprile 2022 / 15:17
LA COSTA GROSSETANA SCELTA PER UN NUOVO RIGASSIFICATORE E PER UNA BASE MILITARE. ENRICO ROSSI DICE NO
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Si legge sui giornali di questi giorni che la Toscana è stata scelta per installare un rigassificatore nel porto di Piombino, sul golfo di Follonica e davanti all’isola d’Elba, e per costruire una cittadella militare di 440.000 metri cubi di cemento nel parco di Migliarino San Rossore. Due notizie collegate tra loro dal fatto che entrambe sono legate alla guerra in Ucraina e ale conseguenze del conflitto, sia sul piano economico-energetico, sia su quello militare, per quanto riguarda l’Europa e la Nato.
“Resto francamente allibito e mi chiedo cosa abbia fatto di male la mia regione per meritarsi questi due scempi da parte del governo in due località straordinarie per il loro valore ambientale e paesaggistico.

In attesa di approfondire meglio, cresce dentro di me una forte opposizione a queste decisioni governative, sia come cittadino sia come ex presidente di una regione che tra le prime ha fatto un rigoroso piano paesaggistico”, così scrive Enrico Rossi, ex presidente della Regione Toscana fino al 2020, ma anche esponente del partito di maggioranza in Toscana. Rossi infatti dopo essere stato tra i fondatori e promotori di Leu è rientrato nel Pd.  Lo stesso Rossi, a sostegno della sua tesi contraria ai due progetti, fa notare che “la Toscana già ospita al largo di Livorno uno dei tre di rigassificatori esistenti in Italia e che il Parco di Migliarino San Rossore è tutelato fin dal 1979 come area naturale protetta con legge regionale”.  Insomma, il grido di allarme di Rossi è un “Giù le mani dal Parco di Migliarino San Rossore e dal Golfo di Follonica”. 

Quello al largo di Livorno è uno dei tre rigassificatori nazionali. Un altro è a Ravenna e uno in Liguria.
“Non è giusto caricare ancora una volta la costa della Regione Toscana”, scrive ancora Rossi, che in Toscana e nel Pd non è l’ultimo arrivato e non è sceso dalla montagna con la piena…
Adesso il governatore Giani, successore di Rossi, dovrà spiegare e dire cosa pensa di questi due progetti. E soprattutto cosa intende fare.
Questa storia ricorda, abbastanza da vicino, quella del sito per il deposito delle scorie radioattive che dovrebbe sorgere tra Pienza e Trequanda, nel senese. La Toscana sembra attirare come il miele le mosche strutture e progetti discutibili, anche se è la regione più celebrata d’Italia, come modello di buon vivere e di tutela ambientale. Quanto alla base militare da realizzare nel parco di Migliarino-San Rossore (dove c’è anche la tenuta della presidenza della Repubblica) vale la pena ricordare che a poca distanza c’è già la base Nato di Camp Darby, situata nella Tenuta di Tombolo, del comune di  Pisa, che è una base militare dell’Esercito Italiano dove sono stanziate ed operano unità militari statunitensi. Poi ci sono il deposito di Livorno e il deposito munizioni di Pisa dello Us Army. A Grosseto c’è un aeroporto militare classificato come Mob (Main Operating Base) ed è sede del 4 Stormo dell’Aeronautica Militare e base dei Caccia intercettori Eurofighter Typhoon.
Da toscani, si può dire che abbiamo già dato e che la costa grossetana, il “mare nostrum”, ci piace di più come meta turistica che come territorio militarizzato?
m.l.
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