DIARIO DI GUERRA: CHI UCCIDE I CIVILI A MARIUPOL? QUANTI MARTIRI SERVONO ANCORA?
Nuovo ultimatum di Mosca a Mariupol, ma il battaglione Azov, che resiste nell’acciaieria Azovstal, non si arrende.
“La resa non è un’opzione contemplata, non ne abbiamo mai parlato, resisteremo fino alla morte. Ma i rinforzi arriveranno prima!” dice uno degli ufficiali del battaglione Azov, mentre un altro fa sapere che la sproporzione di forze, intorno all’acciaieria assediata, è grande: “per ognuno di noi almeno dieci russi”. E il Cremlino detta l’ultima condizione: “liberate l’area entro le 13 di oggi o attaccheremo”. Il vice primo ministro Vereshchuk ha intanto annunciato l’intesa su un nuovo corridoio umanitario.
“La resa non è un’opzione contemplata, non ne abbiamo mai parlato, resisteremo fino alla morte. Ma i rinforzi arriveranno prima!” dice uno degli ufficiali del battaglione Azov, mentre un altro fa sapere che la sproporzione di forze, intorno all’acciaieria assediata, è grande: “per ognuno di noi almeno dieci russi”. E il Cremlino detta l’ultima condizione: “liberate l’area entro le 13 di oggi o attaccheremo”. Il vice primo ministro Vereshchuk ha intanto annunciato l’intesa su un nuovo corridoio umanitario.
Negli ultimi giorni si è appreso anche dalla stampa occidentale che nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal non ci sono asserragliati solo i “resistenti”, cioè militari e volontari ucraini, ma anche molti civili, comprese donne e bambini. Alcune dozzine di bambini. Ma cosa ci fanno donne e bambini dentro una acciaieria assediata da un mese? Chi ce li ha portati e per quale motivo si trovano lì? Non è normale la loro presenza in un luogo del genere. Vi si sono rifugiati per salvarsi dai bombardamenti nei bunker sotterranei, oppure sono stati portati lì dentro per essere usati come scudi umani e cercare d impedire che i russi radano al suolo Azovstal? La domanda è più che legittima e se la stanno ponendo in molti, anche sui social. Meno sui media mainstream che si limitano per lo più a riferire che ci sono donne e bambini sotto assedio…
Ieri Vittorio Nicola Rangeloni, reporter italiano a Donetsk dal 2014, ha pubblicato un video girato sul viale Nikopolsky, di fronte all’acciaieria Ilycha a Mariupol (ne fornisce anche le coordinate 47.137581, 37.581970) e avverte: “immagini fortemente sconsigliate ad un pubblico sensibile!”. Rangeloni così scrive a corredo del video che ha postato:
“Queste immagini le ho girate due giorni fa, ossia un giorno e mezzo dopo l’ingresso dei fanti di marina russi nell’acciaieria che per settimane era stata trasformata in un fortino dai militari ucraini della 36esima brigata e dai reparti della guardia nazionale.
Lungo il viale ho trovato decine di cadaveri di civili. Questi corpi, ormai in avanzato stato di decomposizione, si trovano sull’asfalto da settimane. Le poche persone incontrate lungo questa strada mi hanno raccontato che si tratterebbe di civili, per gran parte operai della fabbrica, uccisi dai cecchini ucraini appostati nell’Ilycha.
In quest’area, per molto tempo, c’è stata una delle più ampie sacche di resistenza dei militari ucraini. Da pochi giorni, in seguito all’arrivo dei russi, gli abitanti del posto sono tornati a muoversi liberamente e a non aver paura di bombe e proiettili.”
In un altro post successivo lo stesso Rangeloni (FOTO A DESTRA) scrive ancora: “Oggi sono stato nel porto dove si trovava la caserma della Guardia di Costiera ucraina. Ora la struttura, come tutto il distretto, si trova sotto il controllo dei militari dei Reparti Interni del Ministero degli Interni della Repubblica Popolare di Donetsk.
Di fatto la Russia e la DNR hanno il pieno controllo di tutto il mare d’Azov e di praticamente tutta l’area urbana, dove ormai non si registrano più bombardamenti. Le uniche esplosioni provengono dalla zona del l’acciaieria Azovstal”.
Anche alle testimonianze raccolte da Rangeloni va fatta – come abbiamo scritto tante volte, ormai – la tara. Perché in guerra la propaganda è spesso più forte della verità. Ma se fosse vero che i civili di Mariupol sono stati uccisi dai cecchini ucraini e non dai russi invasori e assedianti, questi ultimi rimarrebbero invasori e gli ucraini vittime di una invasione, ma la prospettiva della narrazione della guerra cambierebbe e non di poco. E forse sarebbe anche più facile capire perché ci sono civili nei sotterranei di Azovstal.
“Potrebbero essere le nostre ultime ore di vita” dice in un video uno dei comandanti del battaglione Azov, lo stesso che parlava della sproporzione di forze in campo. Ma il fatto che sia i militari asserragliati nell’acciaieria, sia il presidente Zelensky non contemplino la resa in una situazione del genere, mettendo a repentaglio anche la vita dei civili, fa pensare che se i russi vogliono radere al suolo l’Ucraina, qualcun altro sta solo cercando dei martiri da esibire e portare al tavolo di eventuali trattative future. I resistenti del battaglione Azov nell’acciaieria Azovstal, che nonostante le svastiche sulla divisa rifiutano l’etichetta di nazisti e non vogliono neanche pronunciare il termine resa, annunciando la difesa fino all’ultimo uomo nonostante un rapporto di 1-10 col nemico, non saranno nazisti, ma ricordano le ultime ore dei repubblichini di Salò, la retorica della bella morte e del martirio, proprio in questi stessi giorni di aprile del ’45…
L’invio di nuove armi, sempre più potenti, da parte di Paesi Nato (Usa e Canada, per esempio) va nella medesima direzione, perché allungherà il conflitto, ma difficilmente ne cambierà l’esito. E a questo proposito vale la pena citare un’altra notizia, comparsa tra le righe su alcuni giornali:
Gli Stati Uniti hanno pochi modi per rintracciare esattamente dove finiscono le armi inviate in Ucraina, ha detto il Pentagono alla CNN. In sostanza, il Dipartimento della Difesa Usa teme il rischio che a lungo termine alcune delle armi “possano finire nelle mani di altre forze armate e milizie che gli Usa non intendevano armare”.
Lo scenario insomma è tutt’altro che limpido. Il fumo delle esplosioni e dei bombardamenti rende tutto maledettamente più confuso. E in questo contesto cresce l’odore di morte e di macerie e la parola “negoziati” è scomparsa del tutto dalle cronache e pure dal vocabolario dei commentatori. Ultima notazione: L’acciaieria Azovstal era la più grande d’Europa e riforniva molte imprese metalmeccaniche anche in Italia, soprattutto nel nord est. L’impatto della guerra è anche economico e non solo a causa delle sanzioni alla Russia.
m.l.
Siamo al punto che qualsiasi versione od idea che passi per la mente possa definirsi inventata perchè questa guerra è guerra anche mediatica fino al punto che i morti che vediamo al suolo si possa pensare che siano anche dei manichini o se non lo siano che siano morti in altri luoghi.Questo lo si voglia o no accorcia le distanze fra aggressore ed aggredito e di tale concetto vediamo che non venga molto amato da quelle anime candide che sono state inviate in soccorso del più debole mandandogli le armi per scelta dei loro-nostri governi.
Iniziamo col pensare un momento-ma non per fugare i pensieri giusti- che la verità possa sempre stare nel mezzo, per poi andare ad osservare la quella che è la verità storica di ciò che manca alla nostra conoscenza di normali e comuni cittadini e soprattutto alla nostra memoria, perchè senza queste non andiamo da nessuna parte e siamo destinati a subire un disegno di altri,che sono tutto fuorchè i nostri liberatori, perchè in questo mondo i liberatori nonesistono, sono solo una storiellina inventata da chi conviene che passi tale idea. Senza di questa parlare della situazione e della fotografia attuale diventa una cosa ardua e si rischia di sparare cazzate, fermo restando che non sia piacevole sia per l’Ucraina sia per la Russia mandare al macello i propri soldati.Mi hanno inviato degli amici un video che riguarda tale possibilità di informazione e sono andato su You Tube cliccando quanto segue:
https://youtu.be/XOqq9ALn1Tw
ed ho avuto la pazienza di ascoltarlo tutto e sinceramente ho trovato poco da ridire, anzi molto poco, poichè una parte di questo era già a mia conoscenza ma in maniera così documentata non credevo che potesse fare l’effetto che mi ha reso, ancyhe se avevo già da me stesso dei dubbi,che sno tutti i dubbi comuni ai cittadini che credo possano capire che i dubbi di come si raccontino le cose alle proprie popolazioni siano ancor più pesanti a seconda della vera libertà che questi godano all’interno dei loro confini e sotto i loro governi.Questo che ho detto adesso lo metto nel conto proprio per doverosa riflessione sia storica sia di esperienza e maturità e per logica riflessione di ognuno su come si posano conoscere le cose.Quindi,cerco di sfrondare l’albero che taluni possano pensare che ottunda la vista ed essere il meno partigiano possibile ascoltando quanto contenuto nel filmato.
Invito quindi i lettori ad andare su tale informativa e cercare di misurare oggettivamente se tutto quanto si ascolti sia propaganda oppure fake news ed alla fine del discorso udito chiedersi chi siano i responsabili di questi morti e di tutto questo sangue.Non sono mai stato personalmente un ”complottista” ma credo nella forza che ha l’economia nel modificare il modo di pensare delle persone (e l’ho detto molte volte nei miei pur interminabili scritti) e più il tempo passa più mi passa per la mente che
siamo tutti comparse al servizio coscente (pochi di noi) ed incoscente(molti , sicuramente la maggior parte) di attori che creano le condizioni per le quali si affermi il ridimensionamento dell’umanità in modo tale che dalla fine del secondo conflitto mondiale ad oggi siamo tutti comandati ad imboccare strade per le quali si possa ridimensionare a livello di numero una buona parte dell’umanità, vuoi perchè la terra non regge più all’impatto di 8 miliardi di esseri umani con la pretesa data dall’unico sistema di poterli sfamarli tutti, di organizzarli tutti in una società umanamente degna.Cosa può succedere allora da parte di chi tira le fila del sistema economico-mondiale visto che facciano capo tutti a circa 25000-30000 persone che usano i governi ed i loro presidenti quali marionette impazzite di un teatro dove si compiano in nome della loro sopravvivenza anche i più efferati delitti e compreso la possibile ecatombe nucleare in nome della giustizia umana ? Risposta: pigiare l’acceleratore per diventare il padrone unico del mondo se già non lo siano quei 25000-30000 residenti specialmente di oltre oceano che dalla loro posizione si possano permettere di impartire ordini ai sudditi in nome della libertà -che guarda caso- trattasi sempre di quella loro e sempre non trattabile.La risultanza è creare le condizioni di mettere gli uni contro gli atri fino ad indebolire i veri nemici che guarda caso nella fattispecie sono Russia,Cina i ”nuovi BIG PIGS” definiti le autocrazie( e non sbagliano termine perchè autocrazie sono davvero !).Ma quale è la vera menzogna veicolata in questo caso ? Che sono anche loro la più grande autocrazia mondale perchè non si muove foglia che loro non vogliano e se si muove viene ostacolata, schiacciata, modificata, si interviene con governi amici e con i servizi segreti per far trinfare la libertà (sempre quella loro non dimentichiamocelo questo…)La prova di tutto questo? La si riscontra nelle relazioni che si hanno con i piccoli stati la cui storia dell’affrancamento dal peroramento dei loro interessi è una storia costellata di violenza, guerre ed aiuti ai governi non importa se autoritari o meno ma ai governi con i quali loro ci possano commerciare e fare affari mantenendo salda la loro politica costante di decidere sulle risorse di altri (in questo caso il programma che hanno avuto sempre in mente ancor prima che cadesse l’URSS che è sempre stato quello di poter mettere le mano sulle ricchezze contenute nel sottosuolo di una nazione di 8 fusi orari e tirare avanti cosi per qualche secolo ancora restando i padroni assoluti del mondo).Ecco spiegato ciò che dice Massimo Mazzucco in quel filmato che spero abbiate la pazienza di ascoltare fino in fondo ferme restando le responsabilità di ognuno, perchè nessuno abita su Marte e nessuno si possa dichiarare che di certo sia errato dividere il mondo fra buoni e cattivi ma in questi mesi guarda caso lo facciamo tutti in occidente tale discorso,purtroppo per noi, allontanadosi da una politica che potrebbe tendere a far star meglio il nostro popolo e servendo quella di altri che non per bontà o lungimiranza o delle frottole che inventano sulla libertà, ma che hanno sempre avuto a cuore che il loro dominio globale non sia mai scalfito da nulla.E sulla loro strada trovano il nostro consenso che è il consenso del comportamento da dipendenza e quindi non della nostra libertà vera. Ascoltatelo fino in fondo cercando di non aver prevenzione per la realtà che racconta ed oggi ammetto che non sia molto facile il non averla.