SIENA, DA POTERE AL POPOLO UN APPELLO PER COSTITUIRE UN COORDINAMENTO TERRITORIALE CONTRO LA GUERRA
SIENA – E’ convocato per lunedì prossimo alle 18,00 presso il centro civico La Meridiana, a Siena, un incontro per costruire un coordinamento territoriale contro la guerra. L’iniziativa è partita da Potere al Popolo. Questo l’appello diffuso a mazzo stampa: “Noi che non abbiamo mai creduto alla retorica delle “bombe umanitarie” quando a sganciarle erano i Paesi NATO, non possiamo che condannare in modo chiaro e netto l’aggressione militare russa all’Ucraina. Siamo al contempo consapevoli che uno dei fattori chiave nello scatenare questo conflitto è stato l’espansionismo della NATO, organismo che ha sempre funzionato come un’alleanza militare offensiva che mette a repentaglio la pace nel mondo. Per questo le nostre prime richieste sono le seguenti:
– immediato cessate il fuoco da entrambe le parti;
– lavorare per soluzioni diplomatiche;
– rilanciare i colloqui di pace e una conferenza internazionale che affronti i problemi geopolitici di breve e lungo termine;
– stop all’invio delle armi;
– no all’aumento delle spese militari;
– riconoscere l’esistenza e l’autonomia di diversi popoli in Ucraina.
Per fermare i governi europei che ci stanno trascinando in guerra mettendo così a repentaglio, oltre che la vita degli ucraini, anche le nostre, serve il massimo della pressione popolare possibile. Facciamo quindi appello a tutte le realtà pacifiste del territorio, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni, agli studenti, ai lavoratori e a tutti i cittadini per costituire un coordinamento territoriale contro la guerra, chiunque la faccia, che si mobiliti per: – la via diplomatica come unica possibile soluzione al conflitto,
– contro la NATO che deve essere sciolta,
– contro il coinvolgimento dei paesi europei nella guerra;
– contro i costi sociali delle politiche guerrafondaie che ricadranno tutti sulle spalle dei settori popolari dei nostri paesi”.
Non si tratta spiegano i militanti senesi di Potere al Popolo di una posizione di “equidistanza”, né tantomeno di filoputinismo. E’ al contrario una posizione netta e drastica contro la guerra, chiunque la faccia, e contro tutti gli atti che in un modo o nell’altro favoriscono il protrarsi delle ostilità e vanno in direzione diversa da quella dei negoziati e di una soluzione diplomatica del conflitto in atto. Questa di Potere al Popolo, che è una delle forze della sinistra radicale, è in sostanza una chiamata alla mobilitazione del “popolo pacifista”. Il richiamo allo scioglimento della Nato può apparire in questo momento una pesa di posizione velleitaria, ma in realtà sia il presidente americano Biden che i vertici Nato, non hanno fatto molto per favorire una soluzione di pace né in queste quasi 5 settimane di guerra, né negli anni precedenti e lo dice, senza troppi peli sulla lingua, anche Bernie Sanders, che è sì un uomo di sinistra, anche piuttosto “radical”, ma è stato due volte in corsa per la presidenza Usa e non è un pericoloso bolscevico, né tantomeno un filo-Putin. Quello che dice Sanders sulla “Dottrina Monroe”, su quante volte gli Usa hanno usato la guerra o i colpi di stato per rovesciare governi ritenuti avversi, su cosa farebbero gli Usa se un paese vicino, ad esempio il Messico, si alleasse con Paesi nemici e anche sul ruolo della Nato in Europa, non è alla fine molto distante da ciò che dicono coloro che vorrebbero vedere gli sforzi di tutti concentrarsi sulla ricerca della pace e non su come alimentare i venti di guerra e lo stesso conflitto in Ucraina.
Nella foto: Elena Golini, candidata di Potere al Popolo alle suppletive per il collegio 12 della Camera nell’ottobre scorso