DOMANI, MERCOLEDI’ 9, PASSA LA TIRRENO-ADRIATICO. GANNA LEADER DELLA CLASSIFICA

martedì 08th, marzo 2022 / 19:17
DOMANI, MERCOLEDI’ 9, PASSA LA TIRRENO-ADRIATICO. GANNA LEADER DELLA CLASSIFICA
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LA CORSA ATTRAVERSERA’ SAN QUIRICO D’ORCIA, CHIANCIANO, CHIUSI, FABRO, FICULLE E ORVIETO

CHIUSI –  Domenica scorsa si è tenuta nelle terre di Siena la splendida “Strade Bianche” che ormai per difficoltà e aspetti suggestivi del percorso e per la qualità dei partecipanti sta assumendo le caratteristiche di una grande classica, degna della Parigi-Roubaix, Ha vinto il corridore più forte di tutti lo sloveno Pogacar, che è ancora molto giovane, ma ha già i tratti del… “cannibale” alla Merckx. E’ arrivato da solo in piazza de Campo a Siena. Ed è uno che va forte in salita, nelle gare in linea e anche a cronometro…

A tamburo battente, dopo la Strade Bianche è partita ieri anche la prima corsa a tappe della stagione in Italia: la Tirreno-Adriatico. La prima tappa, la cronometro di Camaiore, ha visto trionfare lo specialista Filippo Ganna, su Evenepoel e Pocacar.

Nella seconda frazione, da Camaiore a Sovicille in provincia di Siena, che si è disputata oggi, si è imposto in volata Tim Merlier, davanti a Kooij, Kraven e Sagan. Bene gli italiani Consonni (5°), Ballerini, Nizzolo, Guarnieri e Vendrame classificati dal 7° al 10 posto.

La terza tappa, in programma domani mercoledì va da Murlo a Terni e a parte qualche strappo sull’Appennino centrale non presenta grandi asperità e si preannuncia come una tappa da arrivo in volata. Il percorso misura 170 km e prevede il passaggio dei corridori in Valdichiana e nell’Orvietano.  La corsa attraverserà Torrenieri, San Quirico d’Orcia, Chianciano Terme, Chiusi, Ponticelli Fabro, Ficulle, Orvieto Scalo, Baschi, Lugnano in Teverina, Amelia, Narni Scalo e Terni.

Tra le salite degne di nota, quella della Foce nel comune di Chianciano e l’ascesa tra Fabro e Ficulle. Dopo Orvieto ancora saliscendi fino ad Amelia , poi una lunga discesa per entrare nella piana di Narni e Terni. Strade larghe e rettilinee, dal fondo stradale talvolta usurato, ma senza eccessive difficoltà. Ultimi 3 km su strade larghe e diritte, a volte con spartitraffico centrale, intervallate da rotatorie di grande diametro. Nell’ultimo km  passaggio dall’asfalto al porfido all’ingresso del rettilineo di arrivo di 350 metri. La strada è stretta (circa 7 metri e mezzo) e i sampietrini possono giocare brutti scherzi. Il passaggio a Chiusi è previsto intorno tra le 14,00 e le 14,30, a Fabro verso le 15,00.

La tappa successiva, quarta frazione, è una tipica tappa da classiche. Partenza dalla Cascata delle Marmore, arrivo nel circuito del Bellante dalle parti di Ascoli, da ripetere tre volte. Piuttosto difficile dal punto d vista altimetrico il Valico del Fruscello, che però verrà affrontato nella prima parte della gara, a molti km dal traguardo.

Percorso da scattisti anche la Tappa n.5, da Sefro a Fermo, con un susseguirsi di strappi e strappetti negli ultimi 50 km: Monte Urano, Capodarco, Madonna d’Ete e arrivo in salita a Fermo.

La sesta tappa, quella di sabato 12 è la tappa regina della corsa: Apecchio-Carpegna, 215 chilometri
E’ forse la tappa che deciderà la classifica generale anche se non presenta un arrivo in quota. Negli ultimi 50 chilometri però ci saranno due lunghe salite, si scalerà infatti due volte il Monte Carpegna fino a 1.000 metri di quota, il secondo passaggio è situato a 12 chilometri dal traguardo, poi picchiata in discesa verso Carpegna.

La Tirreno-Adriatrico si concluderà domenica con la classica “passerella” finale” con partenza e arrivo a San Benedetto del Tronto. Percorso di 159 chilometri piuttosto facile a parte un paio di salitelle nelle prima metà della tappa, poi circuito finale a San Benedetto del Tronto con un arrivo pressoché scontato in volata.

Al momento la maglia azzurra di leader della classifica è sulle spalle di Filippo Ganna. Ce la farà a portarla fino a San Benedetto del Tronto? Certo, Evenepoel, Pogacar  e gli altri non staranno a guardare. Per alcuni sarà la prima prova in vista del Giro d’Italia…  In ogni caso è già grande ciclismo.

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