CHIUSI: IL LABORATORIO DI RESTAURO DEL MUSEO SENZA PERSONALE. ORA RISCHIA DI CHIUDERE

lunedì 03rd, gennaio 2022 / 12:31
CHIUSI: IL LABORATORIO DI RESTAURO DEL MUSEO SENZA PERSONALE. ORA RISCHIA DI CHIUDERE
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CHIUSI – Il Museo Nazionale Archeologico è una delle eccellenze della città che fu una delle principali della Dodecapoli Etrusca. Per l’epoca etrusco-romana è uno dei più rilevanti della Toscana e anche a livello nazionale. Ha da poco celebrato i 150 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1871. Nella sede attuale con portico neoclassico si traferì nel 1901. E’ museo nazionale dal 1963. Da allora è sotto l’egida dello Stato e per la precisione del Ministero dei beni Culturali. Dal marzo 2015 fa parte del Polo Museale della Toscana che “gestisce tutela e valorizza 49 luoghi della cultura di proprietà statale, alcuni dei quali sono inseriti nella World Heritage List dell’UNESCO. Un patrimonio culturale ricchissimo,  situato nelle province di Firenze, Siena, Arezzo, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Livorno e Grosseto. Pinacoteche, musei archeologici, cenacoli, ville medicee, fortezze, edifici di destinazione religiosa testimoniano la lunga storia della Toscana: dagli antichi insediamenti etruschi e romani fino al vasto patrimonio di arti visive che dal Medioevo all’Ottocento ha caratterizzato le produzioni artistiche toscane e italiane”. Così si legge sul sito del Ministero, alla voce Museo Etrusco di Chiusi. Nel medesimo sito, dopo l’elenco dei principali reperti esposti, si legge anche che “al Museo è annesso un importante laboratorio di restauro visitabile su richiesta in occasione di mostre ed eventi”. Il laboratorio è infatti situato in un edificio attiguo, di foggia razionalista (era l’ex Casa del Fascio) e negli anni ha svolto un lavoro preziosissimo nella cura, nel recupero e nella manutenzione del patrimonio museale, sia quello giacente ed esposto, sia quello emerso di volta in volta dai vari scavi nel territorio.

Solo che da qualche settimana il laboratorio di restauro del Museo di Chiusi è senza personale. E di fatto è chiuso. L’ultima addetta, Alida Cazzato, è andata in pensione nel mese di dicembre e adesso nel laboratorio non c’è più nessuno che vi lavori. Il rischio che il laboratorio chiuda per sempre è piuttosto concreto.

Il direttore del Museo Dott. Fabrizio Vallelonga, interpellato in proposito non si nasconde dietro un dito: “Purtroppo (per il museo e la città) la situazione è questa  anche se per ora non abbiamo intenzione di sancire la chiusura del laboratorio​. Al momento l’attività è sospesa per mancanza di personale, ma la struttura materiale rimane. Non potendo procedere autonomamente ad assunzioni (che dipendono da concorsi nazionali) o a contratti rivolti ad esterni, per mancanza di risorse dedicate, stiamo esplorando la possibilità che qualche unità interna all’amministrazione statale possa essere interessata a prestare servizio nel museo”

Si cerca insomma almeno una persona (tecnico di restauro), magari tra quelle in mobilità nell’ambito del personale della Soprintendenza  che possa avere interesse a ricoprire il posto rimasto vacante a Chiusi. Ma si sa come funzionano queste cose, soprattutto nella pubblica amministrazione. Difficile anche solo pensare che la questione possa risolversi rapidamente. Possono passare settimane, mesi. Forse anche anni.

In passato il laboratorio di addetti ne ha avuti anche 4 o 5. Sui restauri effettuati esiste una bella pubblicazione del 2007 curata dall’allora direttore del Museo dott. Maio Iozzo, intitolata “Materiali dimenticati memorie recuperate”, edizioni Luì. 

Il laboratorio di restauro è (o almeno era) una piccola eccellenza nell’eccellenza del Museo. Ed era un punto di riferimento per tutto il territorio e le strutture museali sparse nei dintorni di Chiusi. Perderlo o lasciarlo inoperoso, sarebbe uno spreco e uno spregio al grande lavoro fatto fino ad ora.

Chiusi adesso ha un assessore alla cultura che è un giovane archeologo, quindi avrà ben chiaro di cosa si sta parlando. L’ex assessore Chiara Lanari adesso lavora in Regione nello staff del presidente Giani. Il deputato di riferimento del collegio senese è Enrico Letta che è il segretario nazionale del Pd. Ecco magari una telefonata a Letta affinché si attivi presso il Ministro Franceschini per risolvere la questione noi nei panni del sindaco e del giovane assessore la faremmo. E una magari anche a Chiara Lanari, affinché verifichi cosa ne pensano al Polo Museale della Toscana.

Chiusi non può perdere anche questo presidio di cultura e di memoria. E non può permettersi neanche di lasciare la struttura a luci spente a tempo indeterminato.

Per il nuovo direttore del Museo Dott. Vallelonga, arrivato a Chiusi da un anno circa, al posto di Maria Angela Turchetti, questa è una bella gatta da pelare. Ma non la sola. Lo stesso direttore fa sapere infatti che il Museo è attualmente fortemente sotto organico. Meno di 10 anni fa contava 28 addetti tra custodi, impiegati e funzionari. Adesso, con il mancato turn over (il personale che via via è andato in pensione non è stato sostituito), la dotazione è di 14 addetti e non è sufficiente a garantire la copertura dei turni, con conseguente restrizione degli orari di apertura.

Tra l’altro, nonostante la crisi dovuta alla pandemia, che ha di fatto cancellato voci rilevanti nel capitolo presenze, come le gite scolastiche, importantissime dal punto di vista culturale, e buona parte del turismo straniero, soprattutto americano, il Museo di Chiusi pur soffrendo come tutti i musei, ha mantenuto un certo appeal e numeri migliori di altri.  Nell’estate 2021 si son visti per esempio numerosi visitatori francesi e di altri Paesi Europei, oltre gli italiani.

Un mese fa scrivevamo su queste colonne che il brand etruschi è importante, ma a livello turistico funziona poco, e purtroppo non “traina”, però il Museo Archeologico di Chiusi è e resta un contenitore di tesori, una eccellenza assoluta a livello nazionale. Non a caso è “statale”. Il Laboratorio di restauro ne era una appendice complementare e fondamentale. E’ bene che si sappia che rischia di chiudere. E secondo noi la questione è seria e merita di essere affrontata e risolta. Prima possibile.

m.l.

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