PISTE CICLABILI URBANE A CHIUSI SCALO: SE NON ORA QUANDO? L’ESEMPIO DI SARTEANO E CASTIGLIONE DEL LAGO

mercoledì 15th, dicembre 2021 / 16:51
PISTE CICLABILI URBANE A CHIUSI SCALO: SE NON ORA QUANDO? L’ESEMPIO DI SARTEANO E CASTIGLIONE DEL LAGO
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CHIUSI –  Alcuni comuni dei dintorni le hanno già. Alcuni da un bel po’, altri da poco. Castiglione del Lago per esempio e Sarteano. Il paese lacustre è tra quelli che le ha sperimentate da tempo, il paese del Saracino le ha realizzate e inaugurate di recente. Parliamo delle piste ciclabili urbane: percorsi segnalati, ben visibili e regolamentati che consentono di andare da un punto all’altro dell’abitato in bicicletta, in sicurezza. O comunque con maggiore sicurezza rispetto al percorrere in bici le strade normali, in mezzo alle macchine. Un modo per stare, anche in realtà periferiche e un po’ provinciali come le nostre, al passo con l’Europa.

La questione per noi di primapagina è una sorta di tormentone. E più volte da queste colonne abbiamo proposto le piste ciclabili urbane in aggiunta a quelle extraurbane, come un un tassello decisivo per una mobilità dolce e sostenibile, per una migliore qualità della vita, con ricadute positive sulla salute delle persone e sull’ambiente. Pedalare fa bene alla salute e più bici e meno auto fanno bene all’aria che si respira.  Questo ovviamente laddove il contesto urbano si presta, come a Castiglione del Lago e Sartano, ma anche come a Chiusi Scalo, dove invece ancora non ci sono.

Ecco, le piste ciclabili urbane a Chiusi Scalo non le andiamo proponendo da sempre. Nel 2016 in occasione delle elezioni comunali chiusine che videro la vittoria di Juri Bettollini, la nostra proposta fu ripresa dalla lista Possiamo che la inserì nel suo programma elettorale. In una dele ultime uscite da sindaco, in occasione della inaugurazione della rinnovata Piazza Garibaldi, Bettollini l’ha rilanciata, lasciando l’idea come il testimone in una staffetta, a chi sarebbe venuto dopo di lui. Era il 29 agosto. Così scrivevamo nella cronaca dell’evento: Bettollini ha inserito il rifacimento di Piazza Garibaldi in una sorta di progetto unico di riqualificazione urbana che ha coinvolto anche due strade storiche di Chiusi Scalo come via Piave e via Montegrappa e che adesso interesserà anche via Leonardo da Vinci. E ha lasciato a chi prenderà il suo posto un’idea per completare l’opera, quella di realizzare una rete di piste ciclabili urbane per collegare i punti nodali dell’abitato dello Scalo. La cosa ci fa piacere perché quello delle piste ciclabili urbane è un nostro vecchissimo pallino, una proposta fatta tanti anni fa e più volte rilanciata. Farà piacere forse anche ai Podemos che si apprestano a passare dall’opposizione all’area di governo in coalizione con il Pd, perché anche loro l’avevano nel proprio programma elettorale del 2016. Vedremo. Ci auguriamo che l’idea diventi progetto e realtà. E che preveda pure la chiusura al traffico, almeno nei week end e in certe ore… L’esperimento fu tentato nel 1989 e funzionò. Fu abbandonato per il peggiore dei vizi della politica: la paura di perdere consenso”. 

In realtà i lavori in piazza Garibaldi non sono ancora finiti. Il cantiere riaprirà i battenti nel 2022, dopo le festività natalizie. Manca poco. Adesso che le elezioni sono state archiviate e c’è una nuova amministrazione, sostenuta dagli stessi Podemos, potrebbe essere la volta buona che insieme alle ultime opere per la riqualificazione di Piazza Garibaldi e del centro dello Scalo,  si prenda finalmente in esame il progetto delle piste ciclabili urbane per collegare i “punti cardinali” della cittadina: la stazione, le scuole, la chiesa, il centro medico, i giardini pubblici di piazza XXVI Giugno e Parco della Rimembranza, poco lontano. Se lo ha fatto Sarteano lo può fare anche Chiusi. Tra l’altro il Comune di Chiusi ha anche installato, di recente, alcune “stazioni” di ricarica delle E-bike, proprio per favorire l’uso delle bici con pedalata assistita.

In questi primi due mesi e mezzo post elezioni, giunta e consiglio comunale si sono occupati quasi esclusivamente di adempimenti formali (nomine delle commissioni, surroga dei consiglieri dimissionari, aggiustamenti di bilancio..) senza entrare ancora nel merito delle questioni, delle cose da fare. Però stanno per scadere i primi 100 giorni e forse qualche “progetto” che dia una scossa e un tono all’ambiente lo dovrà mettere in campo. Quelle delle piste ciclabili urbane potrebbe essere uno. Se fosse anche il primo sarebbe in qualche modo un segnale positivo. E i Podemos rimasti un po’ scornati nella partita degli assessorati, potrebbero segnare un punto a favore nel loro pallottoliere.

m.l.

 

Nelle foto: la pista ciclabile urbana di Sarteano

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