LA MORTE DI FALCO ACCAME, MILITARE DEMOCRATICO ED EX DEPUTATO PSI LEGATO A CHIUSI
CHIUSI – Si è spento ieri, 13 dicembre, a Roma Falco Accame, ufficiale di Marina, combattente nella Seconda Guerra mondiale, inventore di un particolare sistema di sminamento. Aveva 95 anni e per un periodo non breve è stato anche parlamentare. Deputato del Partito Socialista, Presidente della Commissione Difesa della Camera e autore di proposte di legge sui Servizi Segreti e sulla Leva che poi sono diventate successivamente leggi dello stato. E’ stato anche Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle commesse militari, consigliere regionale in Liguria e al Comune di Roma, membro del Consiglio Nazionale di Legambiente.
Come Presidente della Fondazione Internazionale per la Pace N. Pasti, ha rappresentato in Italia il “Tribunale R. Clark per i crimini di guerra della NATO nella ex Jugoslavia”. Come presidente dell’associazione ANA-VAFAF, che tutela le famiglie dei militari deceduti in tempo di pace si è occupato fra l’altro delle conseguenze che l’uso di armamenti contenenti uranio impoverito ha provocato sui soldati italiani nelle missioni in Libano, Iraq, Bosnia, Somalia e Kosovo. Si è impegnato fortemente per smascherare e combattere i casi di nonnismo nelle forze armate.
È stato anche presidente onorario del Centro di Iniziative per la Verità e la Giustizia – CIVG, vicepresidente del comitato Seagull per la sicurezza in mare e membro del Comitato per la difesa e il rilancio della Costituzione.
Come Ammiraglio di Marina ha comandato il cacciatorpediniere Indomito, fino al 1975.
Insomma un militare democratico e attento anche alle pagine poco chiare dell’esercito italiano e dell’Alleanza Atlantica. E ai problemi ambientali.
Con Craxi, che lo volle deputato del Psi nel 1976, entrò in rotta di collisione, quando il segretario socialista lo avrebbe voluto anche Ministro della Difesa, ma con la richiesta di appoggiare il complesso militare industriale. Cosa che Accame rifiutò, e la cosa gli costò la successiva emarginazione…
Ne parliamo su queste colonne perché Falco Accame ha vissuto a Chiusi dove la sua famiglia aveva ed ha ancora possedimenti. Il figlio Carlo Ferruccio vive tutt’ora a Chiusi con sua moglie Lorella Dapporto che è stata anche consigliere comunale di maggioranza con il Pd dal 2007 al 2011.
La morte dell’ammiraglio democratico Falco Accame segue di poche settimane quella del fratello Ferruccio, detto Bubi, conosciuto come “il Dottore”, avvenuta il 23 novembre scorso. Anche lui ha vissuto a Chiusi dal 1947 al 1964. A 99 anni suonati, dopo una vita lunga e piena era pronto per partire” ha scritto il nipote Carlo Ferruccio, ricordandolo insieme al padre Falco, che “sentiva anch’egli di non essere più in grado di combattere contro le ingiustizie impegnandosi con la mente e il corpo che hanno dato il senso e il motivo alla sua vita”.
Due fratelli che hanno fatto la guerra, Bubi anche la prigionia, e che sono salpati a poca distanza l’uno dall’altro alla soglia del secolo di vita verso altri lidi… Condoglianze alla famiglia.
m.l.
