FONDAZIONE ORIZZONTI: SONNINI CONFERMA IL CDA DI BETTOLLINI. NIENTE SCOSSE O REPULISTI…
CHIUSI – Ci ha messo un po’ il sindaco Gianluca Sonnini, ma alla fine anche questa l’ha fatta. E la montagna ha partorito il topolino. Parliamo della nomina dei componenti il Cda della Fondazione Orizzonti. Che è stato uno dei temi della campagna elettorale e anche di buona parte della passata legislatura. Dato che due forze della attuale maggioranza (Podemos e M5S) nei 5 anni passati, avevano più volte storto il naso e la bocca sulla gestione e sulla natura e necessità stessa della Fondazione, ci si aspettava un “repulisti” generale e il ritardo nelle nomine da parte del sindaco eletto ad ottobre, ha fatto pensare che sulle nomine non ci fosse accordo totale, che le due forze sopra citate avessero puntato i piedi per cambiare qualcosa nell’ente che gestisce l’attività culturale e il teatro Mascagni. E invece, ieri, con “decreto del sindaco”, Sonnini ha rinominato pari pari i consiglieri uscenti: ovvero Giannetto Marchettini, Lucia Marcucci e Marco Fè. Conferma per un anno, è vero. Ma intanto una conferma che suona come un segnale di totale continuità con la gestione Bettollini. Così come era successo sulla vicenda dell’auditorium La Villetta, sulla quale Sonnini e la giunta decisero di nominare il legale a suo tempo scelto da Bettollini e di costituirsi in giudizio contro il ricorso al Tar del preside Marra, cosa che Podemos e M5S avrebbero evitato volentieri essendosi sempre schierati con il preside; così come è successo con la conferma del rapporto preferenziale con Slow Food, adesso anche sulla Fondazione il nuovo sindaco non ha voluto discostarsi dalla strada intrapresa dal suo predecessore.
Paradossalmente l’unica figura per ora saltata, in ambito Fondazione, è quella del direttore artistico, casella al momento vacante. Eppure Gianni Poliziani è stato senza dubbio la figura in ambito Fondazione sui cui le vecchie opposizioni hanno avuto meno da ridire. Ad oggi, però Poliziani non è stato né confermato, né sostituito. Dovrebbe essere confermato invece il direttore generale Fulvio Benicchi, anch’egli chiamato da Bettollini, per rimettere in sicurezza il bilancio della Fondazione che segnava rosso, cosa che Benicchi ha fatto.
Non si sa come Possiamo e M5S hanno preso le nomine fatte da Sonnini. Certo è che, così d’acchitto, sembrerebbe un bel rospo da ingoiare. E viene anche da pensare come mai, se alla fine la linea dell’Amministrazione è nei fatti quella della continuità con la precedente, sia stato fatto tutto il can can che è stato fatto nell’anno e mezzo che ha preceduto le elezioni e che ha portato alla defenestrazione di Bettollini e di tutti i suoi assessori, capogruppo e consiglieri. Per lasciare le cose come erano, il Pd non poteva tenere in sella Bettollini? Finora il cambio di passo e di atteggiamento non si è visto, o si è visto solo nella minore sovraesposizione mediatica di Sonnini & C. Per il resto niente scosse e più silenzi che parole.
Quanto all’attività culturale, ieri oltre alle nomine per il Cda della Fondazione da parte del sindaco, si è svolta anche l’assemblea del GEC Gruppo Effetti Collaterali che ha lanciato le basi per l’attività nel prossimo anno. I giovani del Gec hanno intenzione di rilanciare nel 2022 il Lars Rock Fest, ovviamente covid e normative anticovid permettendo. L’assemblea si è tenuta nel chiostro San Francesco e si è chiusa con un concerto per gli auguri dei Dudes, con Igor Abbas come special guest, cinque musicisti che giocavano in casa, tra amici e sodali, che però ce l’hanno messa tutta per dare un tono all’ambiente e scaldare un pomeriggio freddo facendo ballare la platea come fosse d’agosto…
m.l.
Quando molti anni or sono vennero fuori le battute e le barzellette che equiparavano i nomi ai mestieri o professioni delle persone del tipo ”il ministro dei trasporti cinese come si chiamasse e veniva risposto ”chon nfurgoncin” che si comprendeva senza anagrammare, oppure il nome del campione di motcross giapponese ”toffusolamoto” od altre amenità simili, ve n’era una che si potrebbe applicare bene alla situazione venutasi a creare al riguardo ” ai mali di stomaco” di certe forze e che un qualsiasi osservatore potrebbe immaginare e la risposta alla domanda di come si chiamasse la prostituta giapponese,la risposta potrebbe essere ”Sudomagodo”.Ecco,chi osservasse dall’esterno la situazione dove la similitudine che tu Marco richiami sulla critica sopportata da Bettollini per il quale secondo te se A sia uguale a B e B sia Uguale a C anche A sarà uguale a C mi sembrerebbe una situazione surreale.Surreale ma vera,che farebbe appunto GODERE (ecco rivelato il significato del ” sudomagodo”) qualsiasi osservatore esterno e perdipiù accettata ob torto collo dalle forze che oggi sembrano imbavagliate in nome dell’osservanza di una prigione nella quale si sono cacciate da loro stesse. Sono andati a cercare l’Alcade, sono entrati nella gabbia e da dentro la gabbia hanno consegnato la chiave all’Alcade. Ecco perchè la risposta alla domanda di come si chiamasse la prostiuta giapponese sarcasticamente suona ad OCH , o no ? Per certi aspetti la cosa è anche divertente se non fosse tragica.E che, pensavano che queste situazioni non si verificassero o che potessero avere un ascolto diverso ed anche un proseguo diverso ? M’ah, se lo pensavano, pensavano male….a Chiusi si dice sempre ”o che vorresti insegnare al babbo a ….? ” . Talvolta per capire le situazioni non sono necessari molti ragionamenti astrusi o contorsioni recanti ragioni politiche create ad hoc ma credo che sia sufficente uno scarno e banale esempio di come ho riportato sopra.ma da tutto questo la mia domanda è anche la seguente. Ma esiste una morale che esce da tale fotografia della situazione ? E se esiste quale è questa morale ? La domanda mi sembra del tutto lecita.
Una risposta potrebbe essere “non c’è più morale, contessa… “.Un’altra potrebbe invece riesumare il Gattopardo, ovvero “cambiare tutto, per non cambiare niente”… La storia e la cronaca sono piene di vicende ed epiloghi simili. Di nuovo sotto questo solido pallido invernale c’è veramente poco. Tutti film già visti, come quelli che passano la sera n Tv…
L’articolo in questione esprime una interpretazione errata ed equivoca della la proroga del CdA della Fondazione Orizzonti. Il Coordinamento di Centrosinistra e il Gruppo di maggioranza hanno ritenuto utile, in questa fase in cui è in corso la stagione teatrale, operare una proroga di alcuni mesi del CdA e poter avviare una riflessione e un confronto aperto e partecipato, per definire un. nuovo ruolo della Fondazione nella politica culturale di Chiusi.
Un impegno preso in campagna elettorale e che intendiamo mantenere.
L’articolo in questione riporta fedelmente ciò che è successo. Se all’interno el centro sinistra e della maggioranza c’è chi deve giustificare una scelta non in linea con precedenti dichiarazioni e posizioni, non è problema nostro. Il sindaco ha rinominato tutto il Cda uscente scelto a suo tempo da Bettollini. E oggi pure il direttore generale nella figura di Fulvio Benicchi. Non ha rinnovato ancora invece l’incarico di direttore artistico. Questo è.
X Marco Lorenzoni. Concordo con te , tutto già scritto, anche le risposte apparenti.Non è facile glissare e ribadire le motivazioni per le quali non siano amari i bocconi da ingollare, forse in certi casi sarebbe migliore il silenzio,che non è mai comunque ” neque affirmat e neque negat” perchè anch’esso afferma qualcosa se non altro forse l’imbarazzo, ma così viene da pensare che abbiano inteso gli altri che leggono come ”ripresi dalla piena”.A Napoli il vecchio detto ”accà nisciuno è fesso” credo che valga sempre,soprattutto per casi di questo genere,ma anche a Chiusi per la verità.E’ un bella fine del 2021, e se le cose marciano in un binario del genere, vorrò vedere nel 2022 come definiranno i frastuoni di silenzi. Ma alla fine,se la situazione è questa ma a chi devono rendere conto ? Ad una cittadinanza incazzata ? Non mi sembrerebbe affatto,quindi altro che ”non c’è più morale contessa”, qui non c’è nemmeno più la contessa,e all’industria di Aldo non ci sono nemmeno più ”i quattro ignoranti”.Ci sono delle comparse che ognuno in casina propria ma che fanno parte di un condominio che pensano-anche giustamente-che in qualsiasi modo si girino le questioni possa andar bene, ed il tragico non è nemmeno tanto questo,ma è che spesso agli occhi della popolazione hanno anche ragione.
Io infatti ho parlato di interpretazione, non se hai riportato fedelmente la notizia o meno. L’interpretazione di un segnale di totale e semplice continuità non corrisponde alle motivazioni della proroga, per alcuni mesi, dell’attuale CdA. L’obiettivo di tutta la coalizione è aprire una riflessione e un confronto ampio e aperto sul ruolo della Fondazione e su una nuova politica culturale per Chiusi, non operare “smantellamenti” mentre è in corso la stagione teatrale.
Marco, la stagione teatrale è ormai programmata, anzi è in corso ed è incanalata, ma con la conferma del cda c’entra poco. Sarebbe andata avanti lo stesso anche se fossero fossero state nominate una, due o tre persone diverse nel cda della fondazione. Forse la spiegazione corretta è: “vorremmo aprire un confronto sul futuro della fondazione, ma siccome non c’è accordo, abbiamo congelato tutto e ci siamo presi un po’ di tempo”. Sarebbe più chiaro e più onesto.