CHIUSI, IL LAVORO CULTURALE: IL GRUPPO EFFETTI COLLATERALI RIPARTE DA ELEONORA BILLI

CHIUSI – Fare cultura, organizzare eventi, che siano festival rock in grande stile, presentazioni di libri, serate tematiche o festival in formato emergenza covid è un duro lavoro e qualcuno lo deve pur fare. A Chiusi (ma non solo a Chiusi) da alcuni anni ormai questo è un impegno che si è assunto il GEC, Gruppo Effetti Collaterali, che poi sarebbero “quelli del Lars“, ma non solo del Lars, anche dello Zal Fest e di tante altre cose, organizzate come dicevamo a Chiusi e pure a Cetona, a Castiglione del Lago.

Venerdì scorso il GEC si è riunito a Chiusi, sala della Biblioteca comunale, per fare il punto sulle attività svolte nella stagione scorsa e, soprattutto, per iniziare a progettare il futuro e per rinnovare le cariche sociali.  Sì, perché anche i gruppi giovanili che si interessano per lo più di musica e dintorni e operano in campo culturale, per funzionare hanno bisogno di una struttura, di una organizzazione, di organismi direttivi. Poi quelli del GEC sono sì giovani, ma non ragazzini. La maggior parte ha superato la trentina, qualcuno anche i 40. E’ roba solida.

I soci dell’Associazione, intervenuti all’assemblea del 15 ottobre hanno eletto la nuova “governance” nelle persone di Eleonora Billi nuova presidente, Gianluca Lorenzoni (vicepresidente), Giada Podelvento (segretaria) e Federico Brillo (tesoriere). Il consiglio direttivo è composto, oltre i 4 dell’esecutivo, anche da Igor Abbas, Alberto Baessato, Fabio Baglioni, Sonia Barbi, Massimiliano Barulli, Andrea Fei, Filippo Gailli, Cristina Giannotti, Giannetto Marchettini, Andrea Micheletti, Matteo Micheletti, Letizia Orti, Giada Podelvento, Alessandro Sambucari, Emilio Scattoni ed Elisa Tobia.

Eleonora Billi sostituisce alla presidenza Letizia Orti, che a sua volta prese il posto di Giannetto Marchettini tre anni fa. Restano nel gruppo l’ex direttore artistico del Lars Sambucari, gli ex presidenti Marchettini e Orti, la componente musicale (intesa come musicisti) è rappresentata da Igor Abbas e dai tre Dudes (Lorenzoni, Fei, Matteo Micheletti)…Le donne sono 7, gli uomini 13.

Presto per dire cosa vorrà fare prossimamente il GEC. Difficile ipotizzare oggi anche la ripresa del Lars Rock Fest, fermato e messo in naftalina dalla pandemia nel 2020 e dalle norme restrittive (sempre causa pandemia) nel 2021. Ma nel gruppo c’è entusiasmo e voglia di fare. Di reinventarsi e sperimentare nuove strade, come è stato fatto negli ultimi due anni con lo Zal Fest, rassegna minimal, ma di qualità alta, giocata su due piazze (Castiglione del Lago e Chiusi). o con GEC & Book. Ovvio che il rilancio del Lars Rock Fest dopo due anni di stop resta un obiettivo… ma nessuno vuol fare voli pindarici, né farsi troppe illusioni. La situazione complessiva e il quadro normativo restano complicati. Ma già la riapertura di cinema e  teatri con la massima capienza, cambia lo scenario rispetto alle ultime due stagioni ed è in qualche modo una iniezione di fiducia. E lo slogan scelto per l’assemblea di venerdì scorso “It’s time” (è il momento) è già, di per sé un programma.

Può piacere o meno ciò che ha proposto in quest anni, ma di sicuro il GEC ha portato nel territorio cose buone, di qualità, ed un gruppo di 20 “attivisti” più gli altri che collaborano, danno una mano alle iniziative e girano intorno, rappresenta una bella risorsa, uno di quei  “giacimenti”  che possono ancora dare frutti saporiti e succulenti, come il Collettivo Piranha di Acquaviva, il Trasimeno Prog di Castiglione del Lago e altri… Chiusi può anche andare fiera, una volta tanto, di questi ragazzi e ragazze. E se avesse una bella sala polivalente allo Scalo, in cui fare eventi e iniziative…

m.l.

nella foto, il nuovo vertice el GEC: Giada Podelvento (Segretaria), Eleonora Billi (Presidente), Gianluca Lorenzoni (vice Presidente) e Federico Brillo (Tesoriere).