CHIUSI, BARBANERA PUNTA ALL’ELETTORATO BETTOLLINIANO… PD E ALLEATI LITIGANO. FRANA IL CASTELLO DI SIMONA CARDAIOLI

giovedì 02nd, settembre 2021 / 16:45
CHIUSI, BARBANERA PUNTA ALL’ELETTORATO BETTOLLINIANO…  PD E ALLEATI LITIGANO. FRANA IL CASTELLO DI SIMONA CARDAIOLI
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CHIUSI – E due: dopo Massimo Tiezzi, anche Massimiliano  Barbanera ha annunciato oggi la sua lista per le elezioni comunali. Sei donne e sei uomini.
Le “quote rosa” sono rappresentate da Orietta Bacci, imprenditrice; Claudia Dionisi, impiegata; Barbara Ferri, impiegata;  Claudia Iagher, tecnico di riabilitazione psichiatrica; Chiara Sacco impiegata e atleta di canottaggio;  Alessandra Venturini, addetta alle vendite in  una azienda locale.
La componente maschile è formata da Davide Canini (coordinate locale di Italia Viva); Francesco Cimarelli, ferroviere in pensione, ex assessore con Ceccobao ed ex segretario Pd ed ex presidente della Pubblica Assistenza; Lorenzo Della Giovampaola, dipendente Coop Centro Italia e maestro di tennis; Alberto Giulietti,  istruttore di fitness; Alessandro Pallacci, operaio, ex segretario Pd di Montallese; Giorgio Socciarello, pensionato, ex consigliere comunale passato dal Psi a Forza Italia, all’Udc, adesso in quota Calenda…
Evidente il tentativo di Barbanera di andare a pescare nell’elettorato della “fronda bettolliniana”: Pallacci è un amico storico e compaesano di Bettollini, nonché segretario del Pd negli anni dell’ascesa del sindaco;  Alessandra Venturini era in lista con il Pd di Bettollini nel 2016; Claudia Dionisi è la moglie di Alessandro Brilli, già dirigente e capogruppo Pd; Claudia Iagher è la moglie di Giuseppe Trettel, manager della San Giobbe Basket e figura di riferimento in loco del sindaco di Venezia Brugnaro… Lo sappiamo, è antipatico parlare di alcune candidate come “mogli di…”, ognuna di loro ha una propria dignità indipendentemente da chi sia il consorte (e sarebbe lo stesso il contrario), ma… trattandosi di elezioni comunali, certi riferimenti e certe equazioni è bene farle. Per chiarire il quadro. Che poi Bettollini appoggi o condivida questa strategia o Barbanera stia giocando queste carte a sua insaputa non si sa. Lo vederemo più avanti.
Anche la presenza del candidato seriale Giorgio Socciarello (le volte che si è presentato alle comunali non si contano) sembra rispondere alla logica di intercettare certi voti in frigorifero, legati a rapporti personali e di cordata, perché che esistesse a Chiusi una qualche rappresentanza del partito di Calenda lo apprendiamo adesso. E certamente non se ne sentiva nemmeno la mancanza.
Con diversi candidati ex Pd (Cimarelli, Canini, Pallacci, Venturini, Dionisi) sembra anche piuttosto evidente l’obiettivo di andare a portar via voti al partito di maggioranza, più che alla lista civica di Massimo Tiezzi. Tutto sembra, la lista Barbanera, meno che una lista di barricaderi orgogliosamente “alternativi” allo status quo, se mai contigui, alternativi proprio no.
Il Pd che sulla carta avrebbe dovuto essere il primo a  ufficializzare la lista dei candidati, perché partito di maggioranza uscente, quindi il più strutturato, è al momento terzo. E non si vede nemmeno all’orizzonte.
A 48 ore dalla scadenza del termine per la presentazione delle liste non solo il Pd non ha ufficializzato la sua o quella della coalizione di centro sinistra di cui ha pubblicato il simbolo, ma non si sa neanche se la coalizione di centro sinistra ci sarà e da chi sarà composta. Se sarà una coalizione vera o solo un accordicchio elettorale stiracchiato e tenuto in piedi con lo spago…
Ieri, 1 settembre, si era diffusa la notizia di una rottura in extremis tra Pd e Podemos, con questi ultimi che minacciavano di fare una lista propria, insieme a Sinistra Italiana, altra formazione contraente, ma unipersonale come certe ditte che non vogliono far sapere chi c’è dietro o che dietro non hanno proprio niente. Sono seguite ore concitate. Oggi sembra che le fibrillazioni siano rientrate e che un accordicchio sia stato trovato. Sulla base di cosa non è dato sapere. Probabilmente su una poltroncina in più o in meno. Perché nessuno finora ha parlato di cose da fare o da non fare e non è su quelle che si litiga…
Alla fine una coalizione il centro sinistra la tirerà fuori e Gianluca Sonnini potrà partire con la campagna elettorale, ma una cosa sembra evidente e sotto gli occhi di tutti: il castello costruito da un anno a questa parte dalla segretaria del Pd Simona Cardaioli come “strategia” per superare la stagione dell’uomo solo al comando e del renzismo-bettollinismo, sta franando in maniera indecorosa.
Il “progetto politico della riunificazione della sinistra” si sta rivelando una faticosissima e complicata operazione di riposizionamento di vecchie volpi. Il nuovo non emerge e il vecchio ritorna prepotentemente alla ribalta. Litigando però. E solo su posti, poltrone, numeri, non sulle idee.
Stiamo assistendo alla cronaca di un disastro annunciato (noi, nel nostro piccolo lo scriviamo da un anno che questa sarebbe stato la fine).  Le opposizioni Possiamo e 5 Stelle si sono suicidate accettando un abbraccio mortale e  dilaniandosi come e peggio del Pd, il Pd non riesce a uscire dalla sabbie mobili in cui si è cacciato da solo e perde pezzi, giorno dopo giorno…
Sonnini sta in silenzio. E’ persona intelligente e forse ha capito di essersi infilato in un ginepraio, di essersi fidato di apprendisti stregoni rancorosi e poco capaci e adesso, prima di cominciare la corsa vera deve già rincorrere e tappare le falle che si aprono nella sua stiva…
Il Comune di Chiusi è per la prima volta contendibile, lo era tre mesi fa… lo dicevano i numeri del trend elettorale, adesso, in questa situazione, con il partito di maggioranza in stato pressoché comatoso e ostaggio di alleati improbabili, lo è ancor di più. Tiezzi e Barbanera possono vincere entrambi e non solo per meriti propri.
m.l. 
Nella foto: Davide Canini, candidato nella lista Barbanera e coordinatore locale di Italia Viva
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