CHIUSI, IL TREND ELETTORALE DEGLI ULTIMI 5 ANNI E IL RISCHIO DI UN VINCITORE DI LARGA MINORANZA (CHIUNQUE VINCA)
CHIUSI – Mentre si attende che partiti e raggruppamenti vari definiscano alleanze, programmi e liste dei candidati. E qualcuno decida anche cosa fare, perché al momento non è chiaro, riteniamo utile fornire il quadro di partenza, sotto l’aspetto dei voti, cioè dei risultati delle ultime tornate elettorali. Rispetto alle comunali 2016 è cambiato il mondo, non solo il candidato del partito di maggioranza. Allora c’era un Pd padrone assoluto della scena e il vento renziano soffiava forte. Il M5S era in vertiginosa ascesa, la Lega di Salvini non ancora. A sinistra del Pd c’era voglia di “distinguersi” dal renzismo dilagante. E infatti il voto chiusino del 2016 vide trionfare Bettollini (Pd-Psi) con 2.816 voti, pari al 64,3%, quattro volte e mezzo volte i più diretti inseguitori: Possiamo e M5S si fermarono infatti a quota 600 ciascuno (13%), la destra non scollinò i 220 voti (5%) e non entrò nemmeno in consiglio, come la lista Fiorini (146, 3,3%).
Da allora di tornate elettorali ce ne sono tare 3: le Politiche nel 2018, le Europee nel 2019 e le Regionali nel 2020.
Alle Politiche 2018, il Pd, con qualche satellite (lista Lorenzin e +Europa di Emma Bonino) ottenne 2.102 voti pari al 41,2%. Il centro destra 2.102 voti (26%) con la Lega in fortissima ascesa (654 voti) e Forza Italia e Fratelli d’Italia in ripresa (387 e 179); il M5S fece un exploit con 1.148 voti, pari al 23,5%, la sinistra a sinistra del Pd, complessivamente si fermò a 353 voti (7,2%) con Leu (211, 4,3%) decisamene più avanti rispetto a Potere al Popolo (59, 1,2%) e Partito Comunista (83, 1,7). Il vento era già cambiato e non poco.
Alle Europee 2019 il Pd scende ancora, stavolta pesantemente sotto i 2000 voti attestandosi a quota 1.629 (40,7%), la Lega sale a 1.111 pari al 27,8 da sola, Forza Italia e Fratelli d’Italia fanno pari e patta (165 e 163 voti, pari al 4,1% ciascuno); il Movimento 5 Stelle perde più della metà dei consensi dell’anno precedente: 497 preferenze pari al 12,4%. A sinistra del Pd, l’area LEU si ferma a 110 voti, 2,8% e il Pc a 83 (2.1%). Sale la destra, scende la sinistra e franano i grillini.
Nel 2020, alle Regionali, le elezioni più recenti, il centro sinistra vince e Giani ottiene 2.155 voti pari al 54,5%. Ma il Pd scende ancora: 1.170 voti, 33,5%. Ora ha un elettore su 3 (di quelli che vanno a votare); 503, pari al 14,4% ne ottiene Italia Viva (ma l’impressione è che siano voti in prestito, cioè voti dei supporters del sindaco Bettollini, delusi e incazzati che hanno voluto mandare un messaggio al Pd, senza però votare contro Giani). Sinistra Civica ed Ecologista, che è in coalizione con il Pd non va oltre le 78 preferenze (2,2%), la sinistra di Fattori che è fuori coalizione si ferma a 109 (2,8%) e i due partiti comunisti, complessivamente, ne totalizzano 115… Numeri piccoli. La destra si avvicina, con 1.281 voti complessivi e il 32,6%. La Lega fa la parte del leone con 641 preferenze (molte meno delle Europee, però) e il 18,2%, sale Fratelli d’Italia con 358 voti e il 10,2%, cala Forza Italia (91, 2,6%)…
Sulla carta la partita delle comunali del 3-4 ottobre sembrerebbe dunque aperta. Soprattutto se la destra voterà compatta per la lista civica di Massimo Tiezzi. Il Pd è in calo inesorabile da 3 anni, è diviso, anzi spaccato in due come una mela. Quindi ancora più debole rispetto ad un anno fa (regionali). Non potrà contare sull’apporto di Italia Viva che sponsorizza la lista civica di Massimiliano Barbanera. E non si sa cosa faranno i bettolliniani. Se optassero per la “fronda” facendo mancare il loro voto, sarebbero dolori seri per Sonnini. Il quale, anche in caso di accordo coi Podemos e Sinistra Civica ed Ecologista potrebbe raggranellare qualcosa, ma non molto. La sinistra a sinistra del Pd dal 2018 è sempre andata in calando quanto e più del Pd e potrebbe portare in dote un centinaio di voti, massimo due… Di più è difficile, lo dicono i numeri.
I 5 Stelle sono un’incognita. Sia in caso di accordo con il Pd, sia in caso contrario. Se dovessero abbracciare il partito di maggioranza, quanti nell’elettorato Pd gradirebbero tale abbraccio e quanti lo digerirebbero a cuor leggero tra i grillini?
Tra l’altro tra Pd e possibili alleati (M5S, Podemos, Psi e Sinistra Civica ed Ecologista) la quadra non si trova. Il Pd non può concedere più di un posto sicuro in consiglio e un assessore esterno, che non vota… Pena il rischio di ritrovarsi messo i minoranza al primo “scazzo”, gli alleati però sarebbero 4 e come possono accontentarsi di un posto solo, o uno e mezzo? Per ora litigano e litigano su questo, non sulle cose da fare e sulle idee da mettere sul programma. Ma è normale. E’ sempre stato così. D’altra parte il Pd non sembra nemmeno nelle condizioni (dati i numeri di partenza e il trend degli ultimi 3 anni) di andare al voto da solo. Il rischio di un testa a testa sarebbe altissimo. Se con Tiezzi o con Barbanera è tutto da vedere. Ma se la destra non diserta…
Guardando i numeri e considerando la possibilità non del tutto remota che ai tre candidati già in campo se ne aggiunga qualcun altro in caso di accordi non andati a buon fine, di rischi ce n’è un altro sullo sfondo, e questo vale per tutti: nei comuni sotto ai 15 mila abitanti vince chi prende un voto in più degli altri, ma… facendo somme e sottrazioni (alleanze palesi o occulte, scissioni, fronde, incazzature, tendenze ecc.) sulla base dei risultati delle ultime tre tornate, è possibile anche una vittoria sul filo di lana e magari sul filo dei… 700-800 voti, perché tutti sottraggono voti a tutti… La vittoria sarebbe naturalmente legittima e il vincitore potrebbe governare la città. Fino a quota 1.000 si avrebbe però una maggioranza politica espressione del 15% effettivo dell’elettorato che è di oltre 7.000 persone. Scenario poco entusiasmante.
Insomma la frammentazione e il clima che si è creato, insieme al trend politico generale, potrebbero portare – chiunque vinca – ad una amministrazione di… minoranza. Di larghissima minoranza.
Tra l’altro se si eccettuano le Politiche 2018 dove votò il 79,3% degli aventi diritto, l’affluenza al voto a Chiusi è sempre stata negli ultimi 5 anni sotto al 70%: per la precisione 68,7% alle comunali 2016, 64,8% alle Europee 2019 e 66,1% alle Regionali 2020… Il che significa che c’è un 30-35% di astensionismo fisiologico o quasi.
Qualcuno potrà obiettare che è la legge elettorale vigente per i comuni sotto ai 15 mila abitanti a favorire tutto ciò, compreso il “non voto” e a rendere complicate se non impossibili le alleanze e le aggregazioni e potrà dire che in fin dei conti anche il 64% di Bettolini era il 64% del 70% e cioè in realtà un 40% effettivo. E questo è vero, ma la sostanza non cambia… E c’è una bella differenza tra prendere 2.800 voti su 7.000 o prenderne 800, 1.000 o 1.200. L’imporante è vincere. Ovvio. Ma non tutte le vittorie sono uguali.
m.l.
Mi trovi complessivamente d’accordo con il panorama che fai,salvo sorprese dell’ultim’ora. e detto questo – ma sono io forse che esprimo una deformazione-siccome penso sempre che la politica possa rivestire anche strategie tali da non essere evocate se non in presenza del traguardo o nelle sue vicinanze temporali, se mi è permesso interpretare il tuo scritto vorrei anche dire che in questi tempi dove emergono anche l’analisi che hai fatto e che in parte condivido,c’è caso che alla fine dal cilindro esca l’Abate Faria che possa riassumere in sè tutti gli scontenti e tutti quegli indecisi e scontenti del PD che sempre hanno votato per una formazione PD alla quale si dedicavano con denti aguzzi a morsicchiarne i fianchi fra ricattini (parlo di pacchetti di voti in prestito e messi all’asta al miglior offerente) ed anche coloro che i denti adesso li hanno un po’ limati e che tanto male non fanno, in pratica ” l’accondiscendenza”, e sono voti, tutti voti utili. Tutti insieme potrebbero risultare vincenti se l’Abate Faria(mi si permetta l’immaginario) si ripresentasse al traino di un altra lista,cosa questa fin’ora non contemplata sia per propria ammissione di non più coinvolgimento ed autodichiarazione di essere fuori dai giuochi, sia perchè eticamente già il titolo del romanzo di Victor Hugo non è proprio coinvolgente in questa fase elettiva poichè delinea qualcosa di molto basso a livello etico da far passare dentro le capocce della gente.Ma chissà, le sorprese sarebbero tante e possibili-ma questa è una mia idea probabilmente sbagliata e fantastica-proprio perchè dai trascorsi non mi riesce pensare che il tutto possa morire così senza muover foglia…..E quale sarebbe la natura della ”martinicca” che stia dietro il carro se non quella di una lista sponsorizzata da qualche importante uomo d’affari oppure da un qualsiasi Dott. Calenda ? Sono tutte ipotesi, inverosimili, ma c’è chi le possa pensare. Io non le pensavo affatto perchè non mi sembrerebbero possibili ma visto che il trait- d’union etico potrebbe essere anche di renziana memoria,si sà che per non perdere capra e cavoli tutto diventa parte di un giuoco possibile.Ci sarebbe da scandalizzarsi ? Penserei di no dopo tutto a quanto stiamo assistendo non solo a Chiusi….se non il fatto che l’oggetto-soggetto preso in esame e in tal caso anche probabile e possibile vincitore, che si appresterebbe a ritornare dentro le mura della cittadella con suoni di trombe ed allori fosse passato per uno di sinistra.E mi chiedo anche se non bastasse questo che alla gente facesse capire la razza di coloro che con il nostro voto (non il mio di certo) li abbiamo inviati al comando di un paese come il nostro mentre la domanda sarebbe anche quella relativa al confronto di cui si dice di una lista civica che viene definita ”appoggiata dalla destra”: ma questi che hanno avuto lo scettro del comando e lo ripresentano sotto altre forze ben delineate sono di sinistra? Agli occhi di chi abbia il glaucoma per sua sfortuna e non raccordati ai neuroni certamente si, ma la mia era soltanto una ipotesi scaturita dal caldo estivo di questo agosto marcato dalla natura dello sviluppo concepito salutare ed inevitabile da tutti questi che si nominava prima. Oh, stavolta l’ho fatta corta…..
Carlo quello che tu “adombri” come una possibilità è scritto nell’articolo: le incognite più grosse sono due: 1) cosa faranno e dove andrà l’elettorato 5S e 2) cosa faranno Bettollini e i bettolliniani. Sulla carta sono due gruzzoletti di voti che possono determinare la vittoria o la sconfitta. Più i bettolliniani dei 5S che sembrano in disarmo. Non credo invece che la sponsorizzazione di qualche imprenditore facoltoso o di un dottor Calenda sposterebbe granché. Come sposterà poco o niente la candidatura Letta alle Suppletive per la Camera. Resto invece convinto che se Bettollini non avesse deciso di ritirarsi sarebbe un’altra storia e se decidesse all’ultimo tuffo di tornare in campo, sarebbe il principale candidato alla vittoria. Ferme restando le considerazioni sulle vittorie di minoranza…
Codesto è il pasto che si dà ai polli che una volta la mia zia di Moiano chimava ”intrisa” ed è strana una cosa che me lo dica proprio tu che hai fatto le congetture di cui sopra,che in parte ritengo giuste ma mostranti una patologia cosiddetta ”dei desiderata”.Forse sono io che non intendo bene ma chi sarebbero innanzitutto ” i Bettoliniani dei 5 stelle” ed a chi farebbero capo,visto che tu esamini le cose con i nomi dei referenti (Lega,Fratelli d’italia,Forza italia,Italia Viva,PD)?…Sei proprio sicuro che un aiutino per riportare Bettollini all’ultimo momento in auge e tentare il tutto per tutto sia come risultato utile per lo stesso tutto da escludere? sarebbe una bella lezione impartita dal conductor, come no, ne sono certo ! Le conseguenze un altra cosa, ma credo che queste possano interessare poco visto gli animi esacerbati.Le cose non sono 14 ma 2 in tal caso (imprenditore e/o Calenda permettendo) che la parte in disaccordo di circa metà PD potrebbe orientarsi per il ”new bettolinian order” e mandare a quel paese il PD ma dalle ultime impressioni che aleggiano dicono che abbiano anche loro mandato a casa tale ipotesi, poi tutto potrebbe essere possibile chissà ? Rimarrebbe inalterata e possibile l’ipotesi della ripresentazione ma qualche risvolto la cosa lo avrebbe,se non altro a Chiusi e nel partito egemone con contraccolpi anche fuori Chiusi, mi spiego ? Ed è quello che è stato tentato di fare e che per adesso ritengo che sia stato un tentativo abortito.Il soggetto interessato ha confermato a quanto si legge che non si ripresenterà ma viste sia le persone, visto cosa ci sia in ballo, visto il carattere delle persone comprimarie e viste anche le opposizioni sarebbe sconvolgente proprio per il genere di acqua che è passata sotto i ponti, soprattutto rispetto ai comportamenti.Una mano grossa gliela potrebbe dare Italia Viva e qui saremmo di nuovo alle giravolte,ma non mi meraviglierebbe, perchè l’importante rispetto alla partita finale è il non mollare l’osso.Tutte le strade sono aperte e personalmente come vedi spero che a mettere d’accordo tutti anche in tal caso possa essere la Lista Civica con i cittadini dentro, e questa se permetti credo che possa essere la cosa che più li inquieti, tutti, nessuno escluso, da quella destra che paventava Niccolò che sembra portare un aiutino alla sinistra nonostante i suoi apparenti lindi discorsi del tipo che abbia paura che venga ancora il peggio(ancora il peggio allora non verrebbe caro Niccolò se i 5 stelle e Possiamo come sembra si alleano con il PD ? A Italia Viva ed altri ”mercanti” di consensi…).e se mi si permette un ultima battuta omai arcinota nel caso prevalesse lo schieramento dell’establishment composto da coloro che ci sono da sempre e che si becchettano ed anche dai nuovi arrivati(opposizioni, curia e suoi seguaci imperterriti) vi ricorderei a tutti come disse il diavolo a quelli che erano nella m….fino al collo: ” Il secolo di ricreazione è finito,tutti in ginocchio !!….” mentre dall’altra i cittadini che ci hanno voluto provare a tirasi un po’ più su ma che dovrebbero obbedire giocoforza agli ordini del diavolo.E non è un bel sognare….