CHIUSI: E’ MORTO ALBERTO CANESTRELLI, LEADER DELLA CNA ANNI ’80

mercoledì 04th, agosto 2021 / 15:52
CHIUSI: E’ MORTO ALBERTO CANESTRELLI, LEADER DELLA CNA ANNI ’80
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CHIUSI – Era un amico. Un compagno. Un bravo artigiano. Se ne è andato ieri a 80 anni Alberto Canestrelli, per molti “Albertino”, fratello minore di Emo Canestrelli, sindaco di Chiusi negli anni ’60, anche lui già volato nelle praterie di Manitù… Me lo ricordo bene, Albertino, con quella sua andatura caracollante a spasso per Chiusi, con la moglie Annunziata. Ci siamo incontrati che non è molto, forse una settimana, forse due… Mi ricordo quando a metà degli anni ’80 mi ristrutturò l’appartamento e me lo ricordo soprattutto come dirigente, mi verrebbe da dire leader indiscusso, della Cna, l’organizazione degli artigiani di sinistra, quando la Cna cominciava a diventare una… potenza. Quando Chiusi ancora cresceva e cercava una sua nuova identità, affrancata dalla Las Vegas Chianciano (ancora lo era) e meno legata alle attività e prebende pubbliche: ferrovie, ospedale, scuole, Mps…

Albertino Canestrelli era un artigiano edile, specializzato nel recupero di immobili e pur avendo studiato poco o niente, come molti della sua generazione, era uno che già 40 anni fa era attento a certi problemi esplosi in seguito: la tutela ambientale, il riciclo di materiali, la riduzione del consumo di suolo, il recupero dei centri storici e del patrimonio edilizio esistente… Nella Cna, all’epoca si discuteva parecchio di queste cose, con scontri furibondi tra chi era attento a certe problematiche e chi avrebbe invece voluto eliminare ogni vincolo, per avere mano libera nella cementificazione e nella gestione del territorio, senza troppi balzelli… Ho nostalgia di quei tempi, perché oggi non si discute più, né dentro la Cna, né altrove. Non con quella intensità, e non con quella tensione ideale…

Albertino Canestrelli, artigiano-impresario di cultura mezzadrile, comunista, non ci stava, non amava la logica della “liberalizzazione” e del “laissez faire”; certo non amava nemmeno gli eccessi della burocrazia e gli eccessi di ecologismo di facciata che a certi artigiani li hanno fatti impazzire. Ci si incazzava come un riccio. Era un uomo concreto Alberto Canestrelli, una figura non banale che a Chiusi mancherà. Da qualche tempo non stava bene, stava perdendo le coordinate. Se n’è andato prima di perderle del tutto, all’improvviso. Ma un bravo e meticoloso artigiano come Albertino se perde le coordinate è un pesce fuor d’acqua. E allora meglio andar via, deve aver pensato..

Ti sia lieve la terra amico. Buon viaggio.

m.l.

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