L’INFERNO DEL VENTOUX E IL FASCINO INFINITO DEL TOUR DE FRANCE. IL CICLISMO TORNA AD ENTUSIASMARE

mercoledì 07th, luglio 2021 / 20:32
L’INFERNO DEL VENTOUX E IL FASCINO INFINITO DEL TOUR DE FRANCE. IL CICLISMO TORNA AD ENTUSIASMARE
0 Flares 0 Flares ×

SABATO E DOMENICA PROSSIMA A CHIUSI E CHIANCIANO IL CAMPIONATO ITALIANO GIOVANILE

La tappa del Tour de France del Mont Ventoux del ’67, quella in cui morì Tommy Simpson, fu una delle prime gare ciclistiche che vidi in . In casa mia il televisore era arrivato da poco, natale 1966… e vedere un corridore che prima comincia a zig zagare, poi ad andare sempre più piano  e vederlo cadere, quasi appoggiarsi a terra, ripartire e accasciarsi di nuovo come se si fosse sgonfiato fu un’immagne terribile. Perché non fu una caduta per la velocità, o per un errore nel maneggiare la biciclietta, per una foratura o una buca… Quelle sono cose che capitano in discesa o nelle volate… In salita no. Anche tra noi ragazzini che in bici ci andavamo parecchio, nessuno era mai caduto in salita…

Fu la prima volta che sentii nominare il Mont Ventoux,  un monte strano, isolato, né Alpi, né Pirenei. un po’ come l’Amiata. Solo più brullo. Più lunare. Una salita micidiale in un deserto di pietre e sassi arroventati dal sole e spazzati dal vento, che a luglio, quando si corre il Tour è come l’aria che esce dal Phon per i capelli…

Seppi dopo che Simpson era stato campione del mondo due anni prima. Ed aveva vinto anche la MIlano -Sanremo e il Giro di Lombardia… Era uno forte. Morì, lì per un collasso cardiaco e tutti i tentativi di rianimarlo furono inutili.

L’autopsia accertò che le cause del collasso e della morte furono il caldo e l’anfetamina da lui assunta per migliorare la propria prestazione. Simpson è per questo motivo considerato una delle prime vittime del doping. Ma l’autopsia rilevò anche tracce di alcol nel sangue. Pare infatti che avesse bevuto del cognac. Non perché fosse un ubriacone, ma perché – si racconta – un suo compagno di squadra, il gregario preposto  a “portare acqua”, si era fermato in un bar durante la corsa, come allora facevano tutti, e aveva preso tre bottiglie a caso, le prime che gli capitarono sotto mano: una di coca cola, una di vino e una di cognac… Ma non ci fece caso. A Simpson diede proprio quella di cognac e lui non avendo altro da bere, con la gola arsa dal sole e dal vento, trangugiò un sorso anche di quello…  Con tutto il resto del coctail, risultò fatale… Era il 13 luglio. Questa storia l’ha raccontata anche lo scrittore Fabio genovesi, durante la cronaca della corsa…

Oggi, 7 luglio il Tour ha affrontato ancora una volta il Ventoux, addirittura due volte, prima da un lato, poi dall’altro. Ha vinto arrivando da solo Vout Van Aert, corridore che viene dal ciclocross ma fortissimo anche a cronometro e e n solo. Non un corridore da grandi corse a tappe, più adatto alle gare in linea, alla classiche, come Van der Poel, ma un campione assoluto, che con la vittoria di oggi entra di diritto nella storia del Tour e del ciclismo… Ha staccato tutti, anche la maglia gialla Pogacar, che per la rima volta ha mostrato qualche segnale di stanchezza, ma anche lui ha retto benissimo su “monte Calvo” ed è arrivato quarto …

E’ un Tour de France entusiasmante con fughe e distacchi d’altri tempi e alcuni campioni che ricordano i grandissimi come Merckx, Gimondi, Anquetil…

In questo territorio abbiamo tra marzo e maggio abbiamo visto la Strade Bianche con Van der Poel e Van Aert protagonisti, poi la Tirreno-Adriatico, la tappa del d’Italia finita a Montalcino con la vittoria di Schmid e l’impresa di Bernal… Domenica scorsa al Lago di Chiusi erano di scena gli iron men e le iron women del Triathlon. Sabato e domenica prossima sulle strade di Chiusi e Chianciano si disputerà il campionato Italiano giovanile, categorie Allievi ed esordienti… Si tratta di ragazzini, ma è da lì che verranno fuori i Nibali e i Ganna di domani…

Il Giro d’Italia è stato molto bello, il Tour ci tiene incollati al televisore come negli anni ’60-70 . Questi giovani campioni  ci stanno facendo riappassionare ad uno sport epico, durissimo, ma anche molto spettacolare, dove conta il cuore e la gamba, certamente, ma anche la testa, la squadra, la capacità di soffrire e di gestirsi… E dove conta parecchio anche il tempo. Inteso come meteo. Sole, vento, pioggia, neve sono spesso variabili più insidiose della salite e delle discese…

m.l.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube