ENRICO LETTA CANDIDATO NEL COLLEGIO SENESE. SCARAMELLI ALZA IL MURO… IN BILICO LE ALLEANZE PER LE AMMINISTRATIVE
SIENA – Alla fine Enrico Letta ha sciolto la riserva e ha detto sì… Sembra ormai sicuro che il segretario nazionale del Pd abbia deciso di accettare la proposta avanzata dal Pd senese, per una sua candidatura alla elezioni suppletive per il seggio 12 della Camera, lasciato vacante da Pier Carlo Padoan. Come nel calciomercato, anche in questo caso manca ancora l’ufficialità, che dovrebbe arrivare però a breve, forse già oggi, al termine della Direzione Provinciale del partito convocata nel pomeriggio. Sì, perché l’ultima parola spetta all’organismo senese, trattandosi del collegio di Siena.
Ci ha messo un mesetto Letta a decidersi, tenendo sulla corda Andrea Valenti & C., ma sembra ormai certo che toccherà al segretario nazionale sfidare il candidato del centro destra, il manager Tommaso Marrocchesi Marzi, e probabilmente anche qualcun altro. Non è chiaro cosa faranno ad esempio il M5S e Italia Viva che è alleata del Pd in Regione.
«Senza Italia Viva qui Letta non vince», spiega il leader senese dei renziani Stefano Scaramelli il quale sottovoce non esclude una candidatura alternativa. Soprattutto se Pd e Italia Viva non riuscissero a trovare un accordo a largo raggio per le amministrative. Il sì di Italia Viva a Letta ci sarà insomma solo se Italia Viva otterrà qualcosa di sostanzioso alle comunali. Ma che cosa, e dove?
La coincidenza tra il sì di Letta alla candidatura ne collegio senese e la ritrovata serenità tra Grillo e Conte nel M5S per alcuni osservatori è un indizio di un possibile patto tra Pd e grillini, il che non piace affatto a Scaramelli e ai renziani, che si autodefiniscono alternativi ai 5 Stelle.
Non a caso anche a Chiusi, unico comune senese, con Trequanda, ad andare al voto in autunno, il Pd è tutt’ora in mezzo al guado (diciamo pure al fango, per non dire peggio) proprio perché non riesce a sciogliere il nodo delle possibili alleanze con M5S e Podemos da un lato e con Italia Viva dall’altro. La vicenda della candidatura Letta potrebbe far deflagrare definitivamente la pentola… La stessa consigliera regionale 5S Irene Galletti, pur riconoscendo il prestigio di Enrico Letta fa sapere che “alla base del movimento le candidature paracadutate non sono mai sembrate la soluzione migliore”.
E anche nel Pd, sebbene ufficialmente nessuno si sia messo di traverso rispetto alla proposta avanzata da Valenti di candidare Letta, non mancano certo i mugugni di chi avrebbe preferito mantenere fede all’assunto che i candidati li sceglie il territorio… Anche perché le esperienze passate, da Boselli ad Amato, da Bassanini a Pier Carlo Padoan, candidati a Siena perché il collegio era sicuro, non è che al territorio abbiamo portato benefici. Tutt’altro.
In questo caso – come abbiamo già scritto al momento della proposta di Valenti – a decidere la candidatura Letta non è stata però la direzione nazionale del Pd, per assicurare il posto in parlamento al segretario, ma, al contrario, la scelta è tutta del Pd senese, che forse per non creare nuove divisioni e fratture su eventuali candidature locali, ha optato per il number one del partito. Un harakiri, non una imposizione dall’alto.
Tra l’altro, se in passato il collegio senese (e in parte aretino) era sicuro per gli eredi del Pci, adesso la sicurezza non c’è più, la destra in crescita in tutta la Toscana, è più vicina e anche il seggio 12 è contendibile. Come lo sono molti comuni che un tempo erano fortini inespugnabili. Boselli, Amato e gli altri non rischiavano nulla, Enrico Letta invece stavolta qualcosa potrebbe rischiare. Se alla fine dovesse risultare non eletto, per il Pd senese sarebbe una debacle epocale. E se nella stessa giornata perdesse anche il Comune di Chiusi, cosa non impossibile, allora farebbe davvero tombola. Al contrario.
Si critica tanto il PD per la sua proposta-paracadute di Letta perchè non conoscitore dei territori ma i critici come Italia Viva oggi dovrebbero avere un minimo di memoria storica quando condidarono Elena Boschi ad un seggio sicuro nel trentino da parte del PD con l’avallo di Renzi.E’ il tragico della politica Italiana dove si vede che ci si appigli a tutto pur di farsi vedere critici oltre la faccia.L’Italia è un posto per eccellenza di quello che viene definito ”opportunismo politico”…e pensare che c’è gente che ancora li vota
Carocarlo,stavolta sono d’ accordo al 100% con te !
Come avrebbe detto un ” nostro ” amico : te tu hai ragione !
Ma i senesi si faranno fregare un altra volta ?
Stavolta sarà dura !
La differenza – come ho già scritto – tra la candidatura Boschi in Trentino o quelle di Boselli, Amato, Bassanini e Padoan a Siena, è che stavolta la candidatura Letta non è “paracadutata” e imposta da Roma, ma chiesta e proposta dal Pd senese. Il quale evidentemente non aveva un nome del territorio da proporre, o non ne aveva uno che potesse mettere tutti d’accordo ed evitare fratture, fronde e malumori. E questo è il problema. Mi verrebbe da dire “dramma”, perché il Pd è ancora il partito di maggioranza in provincia di Siena e l’unico ancora con un minimo di radicamento e organizzazione. Se il Pd è messo così, figuriamoci gli altri. (E mi pare che la situazione di Chiusi, dove a due mesi dalle elezioni nessuno, tranne il Pd ha presentato un candidato ne sia la conferma).
Come diceva la canzone : raccontala a un altro , Alfreda!!
Non ci crede nessuno ! Altrimenti è una forma di masochismo molto grave !
Errare è umano, perseverare è diabolico !
Errare humanum est,perseverare autem Diabolik !…. per dirla in ” Inglese ” !
Chiaramente é ” diabolicum ” !
Accidenti al T9 !
Chi ha accettatio di essere democristiano consapevolmente dovrebbe andare a casa,sarò fissato e per tanti questa può rappresentare una solenne baggianata perchè sono consapevle che ci voglia il rispetto delle idee, ma quelle che sono state messe in campo da chi ha governato sono tutt’altro che idee, ma ad ogni volta che mi passano per la mente come suol dirsi ”le manipolazioni delle masse”fatte in tale stile, automaticamente scatta in me il ”pregiudizio” per il quale trovo una corrispondenza assoluta a quanto vissuto negli anni 50 e 60- ben mezzo secolo fà- e ci rivedo tale corrispondenza. Le varianti per allocchi interessati a questo modo di procedere, sono le liste personali che sono liste di coloro che avendo fallito in politica poichè sgambettanti per le proprie carriere personali oggi fanno gli uomini liberi in tutti i partiti nessuno escluso e magari avendo contribuito anche loro allo sfascio della politica in maniera non indifferente,assumono le parti dei fustigati da questa,dando l’idea alle genti come ”uomini forti” che in base alle loro alleanze ed intese possano contribuire a risollevare il territorio dallo sfascio della politica.Chiusi averebbe bisogno di tutto il contrario ma nel tempo -anche breve- è caduta in mano ad una congrega di inetti che si leticano fra loro e che non hanno nessuna idea dei bisogni della stessa politica che dovrebbe essere unione,rinuncia ad una parte di bandiere, per far si che trionfi il buon senso, quello che è mancato in tutti questi anni che vanno oltre all’indietro anche di quelli della reggenza attuale.L’unica cosa-secondo il mio modesto pensiero- è quella di provarci a cambiare aria e prendere esempio dai paesi circonvicini avendo anche la consapevolezza che difficilmente molleranno l’osso e che soprattutto le tenteranno di cotte e di crude per continuare a rosicchiarlo.Anche attraverso la divisione e la critica degli avversari che attratti dal restare sul pezzo e sgambettanti qualcuno di loro, credono di fornir credito alle alleanze verso un sistema perverso che li ha emarginati, cambiando anche sostegno ed andando a procedere con le stampelle ai partiti delle maggioranze che hanno espresso i vari Giani.certo tutte queste manfrine per essere credibili devono essere contornate da aureole di prese di coscenza a seconda di come tiri il vento che oggi è un vento verde ed ecologista ma che allo stesso tempo significa anche la possibilità di emergere rosicchiando spazi.Non credo vi siano alemeno nel territorio di cui si nparla maggiori fiutatori del clima politico che potrebbe arrivare se le cose andassero storte per loro.La loro debolezza politica e concettuiale talvolta è la forza di chi governa e questo lo si osserva andando semplicemente a vedere chi oggi sostengano. Credo che sia giunto il momento che ci si faccia sgomberare la mente dai fumi che sollevano i media che sono lì non per spiegare ma per confondere e l’abbiamo osservata quale sia la loro funzione: sembra di essere in presenza di tombole che si rifanno ai modi diversi ed alle possibilità dello schieramento delle truppe dell’uno a cui corrisponda uno schieramento diverso dell’altro. Quindi si diceva una volta che la fiducia fosse ” una cosa seria” ed è per questo che ritengo che debba venir data non a coloro che rimestano sempre nella stessa pentola ieri accreditando i loro beniamini ai vertici, poi a seconda di come vadano le cose ed anche dei loro errori e silenzi li discreditino quando credono che serva tutto questo.C’è bisogno di una scelta nuova e di gente nuova e non di coloro che sono stati alla greppia beneficiati o con la speranza di esserlo in futuro.C’è bisogno insomma di un salto di qualità che veda affermarsi una volontà popolare ed allargata che metta in mora la politica che c’è stata fin’ora e non rappresentante di simboli partitici perchè deve rimanere ferma una convinzione che poi è la realtà vera, ed è quella che la scalata esterna della sinistra sia stata fatta preordinatamente ed organizzata a tavolino da ambienti che in teoria dovrebbero essere estranei alla politica e che invece vi si sono infiltrati e producono tutto il contrario,se non altro la dipendenza di questa dal loro pensiero raffinato,ma contro l’interesse della gente e per continuare lo status quo.Il renzismo a questo è servito e non ci credo personalmente che sia alle corde , è vivo e vegeto e produce ciò che gli serve….è tanto per sparare una battuta, come i cinesi che sanno programmare a distanza di tempo, magari non attuando i programmi con la generazione attuale ma con quelle successive di certo,e lo vediamo in tutto il mondo e saranno vincenti di sicuro a meno che la gente non si unisca e combatta le ingiustizie del capitalismo e del suo nefasto sviluppo in maniera consapevole.I cinesi sono stati da sempre un popolo pragmatico e questo se lo possono permettere perchè sono un quinto dell’umanità e paura oggi non hanno, lo hanno detto e fatto vedere molte volte per bocca dei loro stessi dirigenti.A questo schema di non dipendenza che oggi occorre dare segnali ed è il contrario dell’essere subalterni come vorrebbero i loro consapevoli ed inconsapevoli agenti del capitalismo nostrano ed internazionale occidentale, animati dal desiderio delle scalate sociali perchè la loro ignoranza ha fatto intravedere ai vertici piccoli e grandi la possibilità del successo.Come disse Gianni Morandi:”uno su mille ce la fà” ma loro si sono considerati dentro a quella percentuale dell’uno x mille,se quegli altri 999 non ce la fanno sono cavoli loro ed è da questo che sono sempre animati e devoti a tale pensiero che è l’unico che conoscono.Diamogli un segno che le cose debbano funzionare diversamente ma anche un segno a coloro che fanno i pesci in barile, quasi i santarellini ed i ”bravi ragazzi” perchè quel meccanismo al quale chiedono la devozione ed il consenso è quello che rovina il nostro paese e se pensiamo anche con l’aiuto di chi dovrebbe in teoria essere insospettabile ma che in effetti non lo è mai stato,allora appare che sia ancora più difficile cambiare aria.Ma occorre provarci.Le cose alla fine- come dicono a Firenze- non sono 14 ma due.Ecco perchè c’è bisogno di gente consapevole, decisa, che dica davvero le cose come stanno e possa illuminare altra gente affinchè cessino queste dipendenze politiche, psicologiche, morali e di bisogni dei ricattati.
Tutto questo secondo me non sarà facile che si possa affermare in un clima così come è quello di Chiusi ma a casa mia-come suol dirsi- si chiama in un solo modo: LISTA CIVICA, e non importa che dentro ci siano anche persone che abbiano una tessera o che l’abbiano avuta,perchè dire che tale coinvolgimento non ci si senta di validarlo perchè tali tessere possano essere di destra e servano ad incrinare il sistema di governo della sinistra è una presa di posizione smaccatamente protettiva del sistema che ha governato fin’ora e questi credo che siano tempi che non ci si debba rifugiare in tali scuse perchè sono scuse artificiose e costruite appositamente la maggior parte delle volte per dare sostegno a coloro che hanno promesso qualcosa,anche nella diversità di vedute dentro la stessa sinistra.Di superare detto muro c’è bisogno da parte di tutti,soprattutto da parte di coloro che hanno sempre votato a sinistra fra i quali mi colloco anch’io.Credo che i passi in avanti debbano farsi ascoltando tutti, anche da parte di chi si sente e si considera di sinistra ed i confronti vadano aperti perchè la vera democrazia nasce da questi e non dalle furberie.
Carlo tu scrivi: l’unico rimedio ad una situazione come quella di Chiusi “si chiama in un solo modo: Lista Civica e non importa se dentro ci sono anche le destre”. Bene, è una opzione. Ma come mai a meno di tre mesi dal voto (perché si voterà tra il 15 settembre e il 15 ottobre) ancora non c’è nemmeno a parvenza di una soluzione del genere? non c’è un candidato o candidata in pectore? Che credibilità potrebbe avere una lista fatta da persone che hanno dichiarato, anche in pubblico, di voler fare solo “confronto” (il Comitato che si è presentato a Giugno al Prato) senza velleità elettorali e da forze politiche che si sono combattute tra loro e non hanno alcun radicamento locale? E soprattutto una lista messa su all’ultimo tuffo? Sarebbe una risposta estemporanea, al massimo una chiamata a raccolta degli scontenti, non certo un progetto politico di ampio respiro, perché i progetti i politici si costruiscono nel tempo, preparandoli e ragionandoci sopra per mesi… E in ogni caso ti invito a verificare i risultati ottenuti da liste del genere dopo che hanno vinto e in qualche caso anche rivinto le elezioni. Vedi Chianciano e Città della Pieve, senza andare tropo lontano…