CHIUSI, I PODEMOS AL PD: “E’ UN ANNO CHE FLIRTIAMO, ADESSO TI DEVI DECIDERE, NOI NON POSSIAMO RIMANERE NEL LIMBO!”

sabato 31st, luglio 2021 / 11:55
CHIUSI, I PODEMOS AL PD: “E’ UN ANNO CHE FLIRTIAMO, ADESSO TI DEVI DECIDERE, NOI NON POSSIAMO RIMANERE NEL LIMBO!”
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CHIUSI – Liste e candidati non si vedono, anzi rischia di salare anche qualche nome gettato nella mischia di recente (ora che Italia Viva si è accordata con il Pd per l’appoggio a Enrico Letta alle Suppletive per il collegio senese della Camera, resisterà a Chiusi la candidatura civica di Massimiliano Barbanera avanzata da Scaramelli? Difficile). Ma qualche nebbia comincia a diradarsi. Soprattutto nell’area centro sinistra qualcuno comincia ad uscire allo scoperto. Lo ha fatto qualche giorno fa Marco Nasorri a nome di Sinistra Civica ed Ecologista che oltre allo stesso Nasorri nessuno sa chi altri rappresenti e lo ha fatto, ieri la lista Possiamo. Entrambi sia Nasorri che Possiamo si dicono pronti ad allearsi con il Pd e a sostenere Gianluca Sonnini, ma chiedono coerenza e chiarezza al Pd. E come certe amanti tenute a bagnomaria, chiedono all’amato di decidersi… Perché “non siamo disposto a restare in un limbo”, dicono un po’ adirati, al partito di maggioranza. Ma i Podemos chiusini nella nota diffusa ieri a mezzo social, dicono anche un’altra cosa piuttosto interessante:

è passato più di un anno da quando abbiamo iniziato un confronto con il PD, con l’intenzione da parte nostra di costruire un progetto politico per amministrare il paese con metodi rinnovati, idee per la ripresa dell’economia e per far riacquistare a Chiusi la centralità che merita. Abbiamo sollecitato al PD, più volte, una presa di posizione che rispondesse alla nostra proposta, risposta che è arrivata con la dichiarazione di allargare la coalizione anche alle altre forze della sinistra. Abbiamo accolto con favore la candidatura a sindaco di Sonnini…”.  Ecco i podemos che – vale la pena ricordarlo – sono ancora ufficialmente all’opposizione è da un anno che “trattano” con il partito di maggioranza. Lo dicono loro. Quando lo scrivevamo noi ci prendevano a pesci in faccia. In sostanza il primo gruppo di opposizione e il partito di maggioranza da un anno stanno lavorando per una alleanza politica ed elettorale. Quando cominciarono i contatti noi parlammo di “intelligenza con il nemico”, lo fece anche il sindaco in una delle sue esternazioni, sia il Pd che i Podemos si risentirono. Ma era vero. Sia il Pd che Possiamo hanno fatto “intelligenza con il nemico”.

Maggioranza e opposizione, mentre magari da un lato litigavano in Consiglio Comunale, dall’altro sottobanco – perché alla luce del sole, cioè in pubblico non c’è stato neanche un incontro o confronto – flirtavano come fidanzatini con l’obiettivo dichiarato, tra di loro, di far fuori Bettollini, chiudere la stagione del renzismo e superare gli attuali equilibri e assetti politici e consiliari…

Intendiamoci nel voler perseguire la ricomposizione di un campo, di uno schieramento ampio, in questo caso della sinistra, non c’è nulla di male, anzi al contrario è un fatto positivo. Piacerebbe anche a noi che il campo della sinistra di ricomponesse. Ma il metodo ci sembra discutibile.

I Podemos dicono di aver accolto con favore la candidatura Sonnini e di essere pronti ad appoggiarla.. Ma Sonnini per 4 anni è stato il vicesindaco di Scaramelli che era ed è tutt’ora l’alfiere del renzismo. E’ vero che fu fatto fuori in malo modo, senza complimenti da Scaramelli per lanciare Bettollini… ma non è che Sonnini, come tutto il Pd chiusino, con la stagione del renzismo non c’entri niente, pur non essendo egli renziano doc, ne ha fatto parte a pieno titolo e non si è mai messo di traverso. Evidentemente però è meno antipatico ai Podemos di quanto non lo sia Bettollini, e anche questo ci può stare.

Il problema politico però è un altro: nel Pd la segreteria non ha mai avuto un mandato pieno a “trattare” con le opposizioni e anche i Podemos hanno cominciato un percorso di avvicinamento e di trattativa senza farlo sapere al proprio elettorato. Lo dicono solo adesso che “è da un anno che il percorso è cominciato”. Finora negavano.

Comunque al di là di tutto, la posizione resa nota da Possiamo sgombra il campo da dubbi e nebbie anche sulla sponda avversa. Sappiamo che mentre trattavano con il Pd, i podemos hanno partecipato anche ad incontri con l’area “civica” e con il centro destra. Adesso si sa da che parte stanno o quantomeno da che parte vorrebbero stare. E con chi. La destra si sentirà sollevata e non avrà il problema di dividere i posti in lista con una formazione che nella denominazione sociale fa riferimento alla sinistra.

Per il Pd non sarà difficile spiegare al suo elettorato la scelta d allargare la coalizione, il difficile darà spiegare una alleanza con chi è stato ed è ancora all’opposizione. Oggi, sabato 31 luglio, è in programma una iniziativa del M5s a Chiusi Scalo, non è escluso che anche i grillini (o meglio, ciò che ne è rimasto) dicano le stesse cose che hanno detto ieri i Podemos. Cioè che anche loro sono pronti all’abbraccio con il partito di maggioranza. Per il popolo Pd digerire anche questo abbraccio sarà ancora più difficile. I Podemos vengono alla fine dalla stessa casa madre, dalla stessa cultura, i 5 Stelle no.

m.l.

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