SABATO 19 A CETONA PRESENTAZIONE DI “VOCE DEL VERBO TRADIRE”. LA RECENSIONE AL LIBRO DE L’ARALDO POLIZIANO

venerdì 18th, giugno 2021 / 16:53
SABATO 19 A CETONA PRESENTAZIONE DI “VOCE DEL VERBO TRADIRE”. LA RECENSIONE AL LIBRO DE L’ARALDO POLIZIANO
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CHIUSI – Quando primapagina era di carta, formato tabloid, per un certo periodo c’era una rubrica intitolata “Dicono di noi”, nella quale si riportavano articoli e commenti – all’epoca non c’erano i social – riferiti ad articoli, iniziative o situazioni che riguardavano in qualche modo il nostro giornale. Era un modo come un altro per rimanere “collegati”, per “fare rete” e per far sapere ai lettori cosa gli altri dicevano, appunto, di noi… Oggi i social rendono tutto molto più semplice e immediato. I commenti appaiono i tempo reale… Però, se a parlare di noi è un altra testata, sono dei colleghi giornalisti che come noi operano nel territorio, la cosa anche oggi fa piacere, indipendentemente dai toni e dal giudizio di chi scrive. Fa piacere e basta. Anche se fosse una critica feroce.

Ci ha fatto molto piacere per esempio, leggere su L’Araldo Poliziano, testata della Diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza, che ha da poco festeggiato i 100 anni di vita, una recensione di Marco Fè al libro “Voce del verbo tradire” edito da Primapagina e scritto da Marco Lorenzoni. Nel ringraziare Marco Fè e l’Araldo, la riproponiamo. Eccola:

“Voce del verbo tradire” non è una piccante raccolta di gossip ma il titolo dell’ultimo libro, pubblicato nel marzo scorso, di Marco Lorenzoni, giornalista autoctono di Chiusi e direttore della testata Primapagina. Racconta venti “piccole e grandi storie ignobili” che hanno il tratto distintivo del tradimento e che sono accadute in quella “terra di mezzo” che va dal Tirreno all’Adriatico e che ha come baricentro l’Amiata e il Cetona. E’ interessante l’intrecciarsi di eventi che hanno segnato la storia d’Italia e dell’Europa con tante piccole storie locali di cui ancora è viva la memoria nella popolazione.  Il libro inizia con la battaglia del Trasimeno del 217 a.C. combattuta tra Romani e Cartaginesi, prosegue con la trafugazione del Santo Anello della Madonna del 1473, racconta poi  la congiura di Magione contro Cesare Borgia, l’agguato a Chiusi ad Ascanio della Corgna, l’amore di Francesco Bonelli e Isabella Tremonti di Fighine, l’entusiasmo dei garibaldini di Chiusi Felice e Rizieri, la morte per ghigliottina di Innocenzo Pio Scucchi e Gioacchino Cacioli, i briganti della Maremma Tiburzi e Fioravanti. Dai tempi più recenti appaiono poi dei personaggi strani che appartengono alla memoria collettiva della nostra gente come Davide Lazzaretti di Arcidosso, il misterioso medico di Le Piazze Alberto Rinaldi, il partigiano polacco di Fonte Vetriana. Dal passato prossimo della storia locale Lorenzoni racconta dei sequestri dell’anonima sarda, del tentato golpe di Valerio Borghese, delle morti misteriose del Circeo e del Trasimeno, del covo delle brigate rosse di Moiano, dell’omicidio di Catia Roberta Marcantoni che sconvolse Chiusi nel 1986, della misteriosa morte in carcere di Aldo Bianzino. L’ultimo racconto è dedicato a David Rossi, giornalista e responsabile della comunicazioni del Monte dei Paschi, volato misteriosamente dal retro di Rocca Salimbeni il 6 marzo del 2013. Un vivace e fedele affresco della Chiusi della rinascita degli anni ’50 e ’60 è quello dedicato alla Polisportiva Calcio, prima società sportiva ad essere sponsorizzata da una ditta straniera, la Dulcis Special Brodo di San Marino. Appaiono nomi, personaggi, episodi ancora molto vivi nella memoria collettiva e che hanno caratterizzato un momento particolarmente significativo della storia recente di Chiusi. Il tutto è raccontato in maniera accattivante, più da giornalista che da storico, con frasi brevi e  continui riferimenti al presente. Si legge bene, quasi d’un fiato, ed è facile riconoscersi, ricordare, fare memoria. Anche in questa maniera la storia, piccola o grande che sia, non solo diventa maestra di vita ma contribuisce a svelare l’identità di un popolo”.

Riproponiamo oggi la recensione de l’Araldo Poliziano, perché domani, sabato 19 giugno, il libro di Lorenzoni sarà presentato a Cetona, in Piazza Garibaldi a partire dalle ore 17,30. L’iniziativa rientra nella rassegna “Viviamo la Piazza” allestita da Comune, Pro Loco e Libreria Impression.

Dialogheranno con l’autore Lucia Annunziata, docente al liceo Calvino di Città della Pieve e Massimo Giulio Benicchi giornalista ed ex docente al liceo Poliziano di Montepulciano.

Il meteo mette bel tempo, la piazza di Cetona è una location straordinaria, tipica piazza italiana che nell’occasione si trasforma in salotto letterario per il piacere dello spirito, con bar e ristoranti che sono lì apposta per il ristoro del corpo… Cetona val bene un… sabato pomeriggio a parlare di un libro. Libro che per di più parla del territorio, di fatti, persone, e storie ignobili di questa strana terra di mezzo. Vi aspettiamo.

p.m.

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