CHIUSI INTITOLA UNA PIAZZA A LORIS SCRICCIOLO

giovedì 17th, giugno 2021 / 16:12
CHIUSI INTITOLA UNA PIAZZA A LORIS SCRICCIOLO
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CHIUSI – Sabato 19, il Comune di Chiusi intitolerà il piazzale adiacente a Piazza XXVI giugno a Loris Scricciolo. La cerimonia è prevista ale ore 11,00, ne rispetto della norme anticovid. Il sindaco Bettollini aveva annunciato la decisione qualche mese fa, quando il presidente della Regione venne a chiudere lo screening di massa “Territori sicuri”, fatto per 5 giorni all’inizio di febbraio proprio in quel piazzale. A 17 anni dalla morte, avvenuta nel 2004, Chiusi rende omaggio, dunque ad un suo “cittadino illustre”. Ad una figura importante della politica chiusina e senese.

Loris Scricciolo fece parte giovanissimo – aveva 20 anni – del CLN  nei giorni seguenti la liberazione della città, all’epoca per il Partito d’Azione. Poi è stato per varie legislature vicesindaco e consigliere comunale di minoranza in Comune e il primo deputato chiusino al parlamento nazionale, per il Psi, partito di cui fu “signore e padrone” anche a livello provinciale. 

Figura politicamente controversa Scricciolo, che come detto veniva dal Partito d’Azione dei fratelli Rosselli, Parri, Lussu, nel Psi fu sempre un esponente “autonomista”, sempre piuttosto critico coi comunisti, ma mai anticomunista viscerale, come tanti altri socialisti. Coi comunisti chiusini ad esempio ha lavorato fianco a fianco parecchio. E ad essi si oppose, anche, quando prima con i governi di centro sinistra, poi con l’ascesa di Craxi i rapporti tra i due partiti si fecero più complicati.

Anche a Craxi Scricciolo si oppose, nel famoso Congresso del Midas del 1976. Avrebbe preferito una soluzione diversa, e cercò di trovarla insieme a Giacomo Mancini… Non ci riuscì. Accusato, non senza motivo, di essere un politico che incarnava la politica clientelare soprattutto nel periodo in cui fu vicepresidente del Monte dei Paschi (e in effetti “sistemò” parecchie persone, giovani e non solo, rimpolpando le file del Psi), si oppose strenuamente, in quella veste al finanziamento ad un imprenditore milanese sponsorizzato direttamente da Craxi che stava realizzando grossi investimenti immobiliari. Era Silvio Berlusconi… Quel diniego gli costò caro, Craxi se la legò al dito e Scricciolo perse la vicepresidenza del Monte. Poi piano piano perse anche molti degli amici di un tempo, anche quelli che aveva “sistemato”.

Negli ultimi anni di vita parlava più coi vecchi avversari (anche con noi di questo giornale) che con i suoi compagni di partito, molti dei quali ormai passati armi e bagagli nelle fila berlusconiane.

Pagò a caro prezzo, soprattutto a livello di immagine, anche l’iscrizione alla Loggia P2 di Licio Gelli, resa nota da l’Espresso. Massone sì, da sempre, perché di formazione laico-liberale e anche anticlericale quanto basta, questo non lo ha mai nascosto; sulla P2 invece ha sempre sostenuto che fu una leggerezza, quasi una iscrizione a sua insaputa e di questo ne soffriva, come si può soffrire di una coglionata fatta senza pensarci troppo e rivelatasi poi nefasta… E crediamo sia andata effettivamente come diceva…

Loris Scricciolo è stato comunque un politico sopraffino, un uomo di sinistra, una mente lucida e anche un testimone prezioso e cultore della storia locale, soprattutto quella del socialismo chiusino, di cui ha scritto molto. 

L’intitolazione del piazzale di Chiusi Scalo a suo nome da parte del Comune è un riconoscimento giusto, al di là degli aspetti più controversi della figura di Scricciolo come politico e come uomo. E’ un riconoscimento alla persona e in qualche modo alla storia recente della città. E anche ad un mondo, ad un’area politica che oggi è meno riconoscibile, ma ha avuto un ruolo rilevante nello sviluppo sociale di Chiusi e del territorio limitrofo. Quella laico socialista. E’ in qualche modo anche un richiamo all’importanza di “stare a sinistra” nonostante tutto, come fece Loris Scricciolo quando l’onda berlusconiana montava impetuosa e il suo partito fu spazzato via da Tangentopoli. Sarebbe stato facile cedere al sentimento di rivalsa. Non lo lo fece.

A noi fa piacere che quel piazzale dove il lunedì si fa il mercato settimanale si chiami d’ora in avanti Piazzale Loris Scricciolo. E’ un punto fermo. Utile anche alla memoria.

Ci farebbe piacere se il sindaco Bettollini e la giunta, prima di terminare il mandato, tra qualche mese, riuscissero a mantenere un altro impegno, quello di intitolare la tensostruttura San Francesco ad un altro cittadino illustre, anch’egli esponente di  spicco del pensiero laico e socialista: Ottiero Ottieri, In questo caso non un politico, ma uno scrittore e giornalista che ha scritto pagine importanti sulla città di Chiusi e ha raccontato magistralmente l’Italia del boom economico. Una piazza per un politico che faceva comizi (Scricciolo), un luogo della cultura per un uomo di cultura e della cultura con una visione del mondo e un punto di vista ben precisi (Ottieri). Ci auguriamo che ciò avvenga.

M.L.

 

 

 

 

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