CHIUSI, LO SGRETOLAMENTO DEI PODEMOS. L’IDEOLOGO NASORRI TORNA ALL’OVILE E DIVENTA COORDINATORE SENESE DELLA GAMBA SINISTRA DI GIANI
CHIUSI – Non è ancora chiaro quali e quante saranno le liste e i candidati in corsa alle prossime comunali. Né quali saranno le alleanze e le aggregazioni sia a sostegno della attuale maggioranza, sia per darle una spallata e presentarsi come alternativa. Ma una cosa è certa. La sinistra a sinistra del Pd, che nel 2016 fu, seppur di pochissimo, la seconda forza sta piano piano tornando all’ovile. Ieri in una intervista alla tv NTI, il capogruppo dei Podemos Luca Scaramelli ha detto che non si ricandiderà e che con il suo movimento proverà a dare una mano al Pd, debettollinizzato… E questo è il primo indizio dello sgretolamento. Il secondo arriva da Siena, ed è la notizia che un altra figura chiusina negli ultimi anni vicinissima a Possiamo, sta rientrando nei ranghi, peraltro con ruolo dirigente. Si tratta di Marco Nasorri, che dei Podemos chiusini è stato ultimamente l’ideologo e che è stato nominato coordinatore di Sinistra Civica ed ecologista, una delle liste che hanno sostenuto Giani alle regionali di settembre 2020. Coi Podemos che invece facevano il tifo per Fattori e per la sua lista “alternativa” alla maggioranza di centro sinistra.
Un cambio di schieramento e di prospettiva che di fatto prelude o conferma l’avvicinamento di Possiamo al Pd di Simona Cardaioli. Le metamorfosi, verrebbe da dire pensando a Kafka e ai contorsionismi della politica chiusina…
La lista Sinistra Civica ed Ecologista che si propone, evidentemente, come soggetto politico e non soltanto elettorale aveva tra i suoi promotori Ledo Gori, il superfunzionario della Regione, Capo di Gabinetto di Giani, incappato nell’inchiesta sulle concerie e sospeso dall’incarico. Nel gruppo dirigente senese, con il chiusino Nasorri figurano Manlio Beligni, Zaccarias Gigli, Daniele La Monaca, Nicoletta Innocenti, Sauro Maestrini e Monica Ulivelli, oltre all’ex vicesindaco di Siena Fulvio Mancuso. Giustizia sociale, tutela dei beni comuni, trasformazione ecologica dell’economia, innovazione e conoscenza, questi i temi e i cardini su cui la formazione intende lavorare nel territorio. In sostanza Sinistra Civica ed Ecologista si presenta come la “gamba sinistra” della coalizione che sostiene Giani in regione e come soggetto che aspira a spostare a sinistra e verso un approccio green il Pd in tutto il territorio, anche nelle singole realtà locali. A partire naturalmente da quelle che andranno al voto in autunno come Chiusi.
Viene un po’ da sorridere ripensando a quando i Podemos chiusini, nella campagna elettorale regionale, accusavano noi di Primapagina che proponevamo il voto disgiunto lista Fattori e Giani Presidente, di fare il gioco del potere costituito e di un Giani impresentabile e insostenibile, con Marco Nasorri che oggi va addirittura a dirigere una delle “gambe di Giani” che è un passettino già oltre il voto disgiunto…
A noi alla fine tutto ciò potrebbe anche far piacere, quello della ricomposizione di una sinistra credibile, più ecologista e più “ecologica” nei comportamenti e nelle alleanze è sempre stato un nostro pallino, un chiodo fisso potremmo dire. E non abbiamo nulla contro Sinistra Civica ed Ecologista, anche se a settembre preferimmo votare per la lista Fattori. Ma qui più che ad una evoluzione sembra di essere di fronte all’ennesimo episodio di trasformismo, di riposizionamento su base utilitaristica.
A Chiusi l’area politica che votò i Podemos forse non c’è più da tempo (nelle ultime tre tornate elettorali – politiche, Europee e regionali – la sinistra a sinistra del Pd non è mai andata oltre i 250 voti, meno della metà di quanti ne prese Luca Scaramelli nel 2016), ma il riavvicinamento e l’abbraccio ad un Pd che ha fatto un disastro politico, mettendo fortemente a rischio il mantenimento del Comune, solo per liberarsi di Bettollini, appare come una strategia quantomeno discutibile, dopo 5 anni di orgogliosa opposizione. Sembra, insomma un ritorno all’ovile, un rientro all’interno del recinto di quelli che sono stati aspramente criticati e combattuti. Nella stalla del padrone, per capirci, dove i buoi sono scappati quasi tutti e in qualche modo vanno rimpiazzati.
E il fatto che sia stato “sbolognato” Bettollini non può da solo, oggettivamente, giustificare questo scivolamento verso l’abbraccio al Pd. Anche perché il Pd chiusino attuale è sì debettollinizzato, ma anche frantumato dalla debettollinizzazione e avvitato su sé stesso, con di nuovo in auge e al pezzo buona parte della nomenklatura che accompagnò Ciarini e Ceccobao, se non addirittura quella di stagioni precedenti. Di nuovo c’è davvero poco, se non niente.
Archiviare il renzismo e le sbornie liberiste va bene, ma spacciare per nuovo il passato che ritorna e prova ancora a dettare l’agenda, non è mai un’operazione positiva. Tutt’altro. E può davvero spianare la strada ad alternative improvvisate e trasversali, altrettanto stantìe…
E una cosa, lasciatecela dire: il primo che dalla sinistra dura e pura a intermittenza, ci accuserà di propugnare il “voto utile” per mantenere lo status quo, si prenderà un insulto, quello sui cui Beppe Grillo ha fatto la fortuna del Movimento 5 Stelle. A proposito: ma i 5 Stelle di tutto questo che dicono? Quando scrivevano tre settimane fa, insieme ai Podemos di volere un “campo progressista ed ecologista” a Chiusi, pensavano al soggetto politico di cui è coordinatore Nasorri, insieme a Pd di Giani?
m.l.
A volersi confondere con lei ci sarebbe da chiedere una smentita a norma di legge per le falsità scritte in questo “articolo”,ma perdere tempo con le cose inutili non è mia abitudine per cui lei continui a scrivere cose non vere tanto l’opinione generale sul suo giornale è quella che è e ciò che succederà nei prosdimi mesi a Chiusi non dipenderà certo dalle sue sciochezze.
Quindi Luca Scaramelli si ricandida e Marco Nasorri non è diventato coordinatore provinciale di Sinistra Civica ed Ecologista, “gamba sinistra” di Giani? Se è così, l’articolo contiene sciocchezze, altrimenti no.
Luca Scaraelli non ha detto che “il suo movimento proverà a dare una mano al PD debettollinizzato” e questa cosa ripeto meriterebbe una smentita a norma di legge, ma come ho già detto non merita perdere tempo con lei.
La vita è bella, faccia un viaggio, esca a cena con gli amici, si diverta e lasci da parte l’astio contro tutti quelli che non sostengono il Sindaco. Mi dia retta tanto i suoi articoli non spostano le cose di una virgola, qualsiasi cosa succederà nei prossimi mesi non dipenderà certo dai suoi “rticoli”.
Il punto non è certo quanto e cosa spostano gli articoli di primapagina, se mai quanto e cosa spostano le mosse dei partiti e movimenti. Per ora vedo solo che Possiamo si sta “spostando” verso il Pd, cioè dall’area dell’opposizione a quella potenzialmente di governo. E la nomina di Nasorri a coordinatore di un movimento “collaterale” al Pd già alleato del Pd alle regionali ne è la prova inconfutabile (che tra l’altro conferma le recenti dichiarazioni della segretaria del Pd stesso). E a me sembra una mossa fatta apposta e forse consigliata dal Pd, per poter stringere una alleanza che con Possiamo original sarebbe più complicata. Con Sinistra Civica ed ecologista è più facile ed sarà anche più facile imbarcare pure Italia Viva, che non può dire di no essendo già in coalizione in regione e che invece con Possiamo avrebbe avuto qualche remora. Caro Luca, io più che di quella che è l’opinione su questo giornale, nei tuoi panni mi preoccuperei di quale è l’opinione nei confronti di Possiamo, anche di chi nel 2016 votò e sostenne la tua lista… Comunque se vuoi precisare,a norma della legge sulla stampa o meno, la tua personale posizione circa un possibile accordo con il Pd chiusino e sulla imminente tornata elettorale, la ospitiamo volentieri…
Io, iscritta al PD, vengo a sapere queste cose solo dalla stampa o dalle emittenti locali. Io sono all’oscuro di tutto, la campagna elettorale non è iniziata e siamo in ritardo, tanto meno so di alleanze e programmi. Ciò che dico potrebbe essere poco leale nei confronti del mio Partito? Forse, ma la situazione è questa. Che tutto sia già stato deciso come, a suo tempo, mi disse Juri Bettollini? Sarò disillusa ancora una volta?
Intervengo solo per spiegare una fase politica alla quale ho partecipato. Nel 2016 ho contribuito alla nascita di Possiamo Sinistra per Chiusi. Successivamente ho aderito ad Articolo Uno e quindi alla costruzione in Valdichiana di Liberi e Uguali (LEU).
Dopo le elezioni LEU ha continuato ad esistere solo come gruppo parlamentare. Con mio grandedeluisione le tre componenti che avevano dato vita al progetto si sono nuovamente divise.
Nel 2020 Articolo Uno ha dato vita a livello regionale a Sinistra Civica Ecologista, insieme alle associazioni – 2020 a Sinistra e Comunità Civica Toscana-. Una esperienza simile è avvenuta nelle regionali dell’Emilia Romagna con la lista – Emilia Romagna Coraggiosa – guidata da Elly Schlein.
La lista SCE ha sostenuto Giani, con un programma autonomo e con posizioni anche diverse dallo stesso Giani, vedi quella sull’Aeroporto di Firenze. Personalmente, come ho sempre dichiarato, pur sostenendo la bontà dell’operazione di Sinistra Civica Ecologista non ho condiviso la candidatura di Giani, sostenendo che la modalità con cui il PD l’aveva proposta costituiva un impedimento alla realizzazione di vero confronto con tutte le componenti della sinistra. Infatti, come noto ho votato Fattori per la Presidenza della Regione e non Giani. Quindi, il mio è stato un voto disgiunto.
Ovviamente, sono sempre rimasto in Articolo Uno e in SCE con le mie posizioni. Per ulteriore chiarezza, ad esempio, per quanto riguarda la vicenda dei rifiuti e del Carbonizzatore di Chiusi sono contrario alla sua realizzazione e intendo portare avanti questa convinzione anche da Coordinatore provinciale di SCE.
In questi anni ho continuato anche a collaborare con Possiamo a livello comunale in quanto, sia Possiamo che SCE hanno lo stesso progetto politico: unire e rinnovare la sinistra e costruire un’Alleanza progressista, ecologista aperta alla società composta dal PD, dalla componente della sinistra più radicale, disponibile al confronto e il Movimento 5 Stelle.
Quindi, parlare di SCE solo come gamba sinistra di Giani mi pare molto riduttivo, in quanto dietro la scelta fatta per la regione Toscana esiste un disegno politico ben più ampio che ancora non si è realizzato.
Come si può intuire, nel mio piccolo, cerco di portare avanti un progetto che è sempre lo stesso. Ho sempre militato nello stesso campo anche se, nelle varie fasi e luoghi, ha preso nomi e sigle diverse. Non sono mai tornato a vecchi ovili e non sono l’ideologo di nessuno.
Per quello che posso cerco di aggregare esperienza e visioni politiche che si rifanno alla sinistra, ai valori del solidarismo, della giustizia sociale, dell’ambientalismo, dei beni comuni, dei diritti civili e del lavoro. Sono convinto che ancora sia necessario trovare una sintesi, tra le posizioni di una sinistra riformista e quelle più radicali. La mancanza di una sintesi, espressa nei contesti dei cambiamenti del nostro tempo, è probabilmente una delle cause della crisi del Centrosinistra, del PD e di tutta la sinistra.
Le convinzioni che ho espresso non sono contro nessuno. Sono idee per un percorso politico che, mi pare, ha una logica e un senso. Il trasformismo è altra cosa.
Infine, sulla retorica del nuovo e del vecchio ci sarebbe molto da dire, a cominciare dal fatto che non tutto il nuovo è sinonimo di migliore e non tutto il vecchio vuol dire sbagliato. Anzi, spero che tante persone che si sono allontanate dall’impegno attivo ritrovino la voglia di essere coinvolti in un processo di ricostruzione di una migliore politica e nuovi programmi per il paese.
Marco, le sigle, i partiti e movimenti che citi in questo tuo excursus sono purtroppo quasi tutte scatole vuote, esistenti solo sulla carta, senza alcuna rappresentanza e radicamento reale nei territori e nella società. Niente sedi, niente iniziative vere, solo gruppetti e singoli dirigenti. Aggrapparsi a questa roba, peraltro sempre bastonata alle elezioni (e ridico purtroppo perché l’ho votata anche io) mi pare un esercizio “farlocco”, altro che riduttivo… e solo un modo per rimanere in qualche modo o sentirsi a galla… Comunqne auguri!