RIAPRONO I TEATRI FINALMENTE: MARATONA SHAKESPEARE AL MASCAGNI DALLE 17 DEL 30 APRILE ALLE 17 DEL 1 MAGGIO
CHIUSI – Diciamolo: è una liberazione. La speranza di un novo inizio dopo un anno quasi interrotto di restrizioni, chiusure, sale, platee e palcosenici deserti. Da ieri, 26 aprile, si può tornare a cinema e a teatro. Ovviamente con tutte le cautele del caso e nel rispetto delle norme anticovid. Ma non è poco. Finalmente il governo ha equiparato i luoghi dello spirito ai luoghi di culto. Perché a messa si poteva andare e a teatro no. Ora siamo pari. Meglio così, anche se non siamo ancora alla… normalità.
Speriamo solo di non doversi pentire di questa riapertura, molto dipenderà da noi, dal pubblico, dal senso di responsabilità che come cittadini-spettatori sapremo mettere in campo. Ma già pensare di poter vedere uno spettacolo o assistere ad un concerto “live” e non più solo in streaming è una sensazione piacevole. E ci fa piacere che alcuni teatri abbiano colto al volo l’occasione per proporre subito cose interessanti,
Per festeggiare la riapertura dei teatri permessa dall’ultimo DPCM, la Fondazione Orizzonti d’Arte di Chiusi, per esempio, organizza presso il Teatro Pietro Mascagni della città un evento straordinario, che potrà essere seguito gratuitamente in presenza a teatro (seguendo tutte le disposizioni di protezione anti-COVID) e in tv o online sui canali social nelle ore in cui il Teatro è chiuso per il coprifuoco.
Dalle 17 di venerdì 30 aprile alle 17 del 1 maggio, il teatro ospiterà una maratona di lettura di 24 ore no stop, che vedrà coinvolti 8 attori nella recitazione di 11 testi shakesperiani, selezionati e diretti dall’attore Marco Brinzi.
Perché 24 ore di letture no stop?
In un’intervista rilasciata a Controradio, storica radio libera fiorentina, Marco Brinzi spiega di essersi ispirato a Boccaccio, al Decamerone, in cui sette donne e tre uomini sono chiusi per dieci giorni in una villa fuori Firenze, mentre fuori imperversava la peste, e trascorrevano il tempo raccontandosi storie.
Protagonisti di questa “staffetta teatrale” saranno gli attori Marco Brinzi, Valentina Cardinali, Matias Enoch Endrek, Gianni Poliziani, Angelo Romagnoli, Elisabetta Valgoi, Giulia Vecchio e gli allievi del corso di teatro per adulti della Fondazione Orizzonti d’Arte, diretto dai Macchiati: Alessandro Manzini e Irene Bonzi.
Shakesperare poi è sempre Shakeaspeare. E i suoi testi pur essendo scritti a cavallo tra il 1500 e il 1600 sono immortali e di una attualità straordinaria.
Il programma della maratona del “Mascagni” a cavallo tra aprile e maggio di questo secondo anno del’era covid è questo:
- ore 17:00 del 30 Aprile “Sogno di una notte di mezza estate”,
- dalle 18:50 “Romeo e Giulietta”,
- alle 20:40 “Amleto”
- alle 22:45 “Otello”.
- a partire dalle 00:20 del 1º Maggio “Riccardo III” .
- dalle 2:05 “La Dodicesima Notte”
- dalle 03:50 “Macbeth”
- il mattino alle 8:00, le letture riprenderanno con “La Tempesta”.
- alle 9:50 una speciale lettura di “The Tragedy of Hamlet, Prince of Denmark”, con testo inglese originale,
- alle 11:40 “Re Lear” (lettura in italiano)
- alle 13:20 “Misura per Misura”.
La maratona si concluderà con il “bis” della lettura di “Sogno di una notte di mezza estate” dalle 15:05 alle 17:00 del 1º Maggio 2021, dopo 24 ore consecutive.
Dalle 22:00 alle 5:00, a causa del coprifuoco, le letture saranno trasmesse in diretta TV, su NTi canale 271 del digitale terrestre, e in streaming sui canali social della Fondazione Orizzonti d’Arte: durante la notte il pubblico, collegandosi con gli attori in teatro, potrà continuare a seguire la maratona online, per poi tornare ad ascoltare i testi dal vivo dalle 8:00 del mattino successivo.
Come nasce questo progetto? Ecco come risponde Marco Brinzi: «Con questo evento vogliamo festeggiare la riapertura fisica del teatro, e il suo scopo principale e primordiale: l’incontro con gli altri, che tanto ci è mancato in questo ultimo anno. Abbiamo scelto di leggere assieme ai cittadini poiché crediamo che la letteratura, così come il teatro, sia ancora capace di rappresentare una forma seducente di evasione, una dimensione cui abbiamo un disperato bisogno, dopo le giornate piene di angoscia da pandemia. Questo per ribadire che il teatro è uno spazio vivo solo se aperto e condiviso, un bene essenziale per la crescita di ognuno di noi»
La maratona shakespeariana al Mascagni di Chiusi si conclude il 1° Maggio, festa dei lavoratori, e anche questa non è una scelta casuale: «Concluderemo le letture, alle 17:00 del Primo Maggio, festa di tutti i lavoratori, anche quelli dello spettacolo, che nell’ultimo anno non hanno avuto la possibilità di lavorare, poiché il teatro e la cultura in generale, vengono ancora considerati un bene non necessario». Insomma un segnale per dire che con la cultura c’è tanta gente che ci mangia e in questo anno pandemico è stata fortemente penalizzata. Più di tante altre categorie. E non è per niente vero che il teatro, la musica, lo spettacolo, il cinema, sono un bene non necessario. Provate ad immaginare un mondo senza…
Ma come si può partecipare all’evento chiusino?
L’ingresso sarà gratuito con posti assegnati. È pertanto necessaria la prenotazione. Ogni ingresso sarà valido per una singola lettura, dalla durata di un’ora e mezza. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare ai numeri 0578 22 6273 e 345 9345475 durante gli orari di apertura degli uffici della Fondazione Orizzonti d’Arte (10:00 – 13:00 e 15:00 – 17:00) oppure scrivere all’indirizzo mail info@fondazioneorizzonti.it.
Tornare al Mascagni dopo tanto tempo sarà come fare un bagno rigenerante. Come riassaporare un sapore perduto, l’odore del legno delle assi del palco, delle corde, dei cavi elettrici, l’odore e i rumori di fondo di un luogo magico che produce emozioni, come una fabbrica metalmeccanica produce bulloni o carrozzerie di automobili, come un panificio produce il pane caldo e le brioches… Poi, diciamoci la verità… ma Macbeth alle 3:50 del mattino o La Tempesta alle 8:00 chi li ha mai visti? Chissà che effetto fa.
m.l.
Qualcosa di più allegro e accessibile a tutti sarebbe stato possibile, dato che nella tragedia ci viviamo da almeno un anno e mezzo?