GIUSEPPE CONTE CANDIDATO UNITARIO PD-M5S ALLE SUPPLETIVE PER IL COLLEGIO SENESE ALLA CAMERA?

martedì 09th, febbraio 2021 / 12:25
GIUSEPPE CONTE CANDIDATO UNITARIO PD-M5S ALLE SUPPLETIVE PER IL COLLEGIO SENESE ALLA CAMERA?
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CHIUSI – Se fosse vera la notizia potrebbe essere clamorosa. La fonte però è attendibile perché si tratta del più autorevole quotidiano italiano, ovvero il Corriere della Sera. E la notizia sarebbe duplice, anti triplice: 1) la formazione del governo Draghi potrebbe sancire l’alleanza strategica tra Pd e M5s, in quella che viene definita “Alleanza per lo sviluppo sostenibile” e che potrebbe anche esprimersi in una lista unica alle prossime elezioni. 2) la prova generale di tutto ciò potrebbe avvenire già questa primavera, nelle elezioni suppletive per il collegio senese della Camera; 3) il candidato della nuova “alleanza” Pd-M5s per sostituire Pier Carlo Padoan, passato alla guida di Unicredit, potrebbe essere nientepopodimenoché il premier uscente Giuseppe Conte. Altro che Scaramelli.

Conte non è parlamentare e avrebbe così la possibilità di finire la legislatura non solo come ministro del Governo Draghi, ipotesi di cui si parla con una certa insistenza, ma anche come deputato.

Così dopo Draghi che come è noto e come tutte le Tv hanno scoperto, abita da tempo a Città della Pieve, anche Conte potrebbe accasarsi in zona e Chiusi, per comodità rispetto a Roma, potrebbe essere il luogo adatto. Un posticino tranquillo, ad un’ora dalla Capitale sia in auto che in treno.

Pare che Conte, della candidatura per il seggio della Camera lasciato vacante da Padoan, abbia parlato con Di Maio e Grillo per i 5 Stelle e anche con Goffredo Bettini che è sempre più l’eminenza grigia del Pd. Così scrive Tommaso Labate sul Corriere.

A noi risultava che in corsa come candidato del centro sinistra per le suppletive nel collegio di Siena, ci fosse anche Enrico Rossi, ex presidente della Toscana e adesso commissario del Pd in Umbria, insieme qualche esponente del territorio, come l’altro Rossi (Andrea), ex sindaco di Montepulciano. Più defilato Scaramelli, messo in difficoltà dalla mossa del cavallo di Renzi, ma soprattutto perché farebbe un pessimo affare dal punto di vista personale. E’ stato appena rieletto in Regione e ha davanti 5 anni da consigliere, mentre da deputato ne avrebbe al massimo 2 (se la legislatura andrà fino in fondo, e non è detto)…

L’ipotesi Conte però spazzerebbe via tutto, perché sarebbe certamente più “mediatica” e sarebbe il suggello della nuova frontiera, ovvero del patto strutturale Pd-M5S per il futuro. Ipotesi questa che nelle terre di Siena potrebbe spingere al suicidio i pasdaran pentastellati, quelli che “parlateci di Bibbiano” e da sempre ostili al Pd, così come potrebbe mettere in difficoltà i Pd poco propensi a rapporti coi 5 Stelle, che non sono pochi.

Oggi a Chiusi è prevista una visita al “campo base ” dello screening di massa in piazza XXVI Giugno, del senatore Gregorio De Falco, ex M5S e adesso nel Gruppo degli Europeisti e cosiddetti responsabili, anche lui eletto in Toscana. Gli chiederemo lumi sulla possibile candidatura Conte alle suppletive senesi e come la vede…

Il segretario del Pd senese Andrea Valenti, qualche giorno scriveva che “il partito non è un autobus da cui si può salire e scendere a proprio piacimento”. E i seggi parlamentari? Il Collegio senese cosa sarebbe se venisse usato per dare una copertura parlamentare a Giuseppe Conte, che è sicuramente una brava persona e ha fatto discretamente anche il presidente del Consiglio, ma con il territorio c’entra meno del cavolo a merenda? Difficile pensare a Conte come deputato di Collegio, esattamente come non lo era Padoan. Quando finiranno gli autobus?

m.l.

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