DEPOSITO DI RIFIUTI RADIOATTIVI, LA REGIONE TOSCANA DICE NO. ALL’UNANIMITA’

mercoledì 13th, gennaio 2021 / 10:24
DEPOSITO DI RIFIUTI RADIOATTIVI, LA REGIONE TOSCANA DICE NO. ALL’UNANIMITA’
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FIRENZE – Il Consiglio regionale dice no, compatto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi sul territorio toscano. No quindi all’ipotesi Sant’Anna in Camprena (tra Pienza e Trequanda) e no anche all’opzione Campagnatico nel grossetano. Ieri ne aveva dato notizia sul proprio profilo fb il consigliere Stefano Scaramelli:  La #Toscana ha fatto la Toscana. Ha detto No. No al deposito delle #scorie radioattive e nucleari nel territorio toscano. In modo unanime e compatto tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale hanno detto #No. Mi sono fatto carico con coraggio e determinazione, per primo a livello toscano, di portare questa discussione in Consiglio regionale depositando fin dalle prime ore di Martedì una mozione e chiedendo iscrizione urgente in Aula. La raccolta di firme, la petizione sottoscritta da oltre 1300 persone in poche ore. Un lavoro costante, la ricerca ossessiva della condivisione di un consenso diffuso. Oggi l’accordo con tutte le forze politiche e in questo momento il voto all’unanimità. Il coraggio delle idee e la forza della politica al centro della mia azione politica. La difesa del nostro territorio, fatta in modo bipartisan, la notizia più importante che arriva adesso dal Consiglio regionale attualmente in corso”. 

In sostanza Scaramelli si attribuisce la primogenitura della mozione e l’iniziativa, in realtà quella approvata all’unanimità non è la sua mozione, ma un documento unitario, di sintesi tra 4 diverse mozioni presentate da Italia Viva, Pd, Lega e Fratelli d’Italia.

A seguito della conferenza dei capigruppo in cui mi era stato dato mandato di cercare una soluzione comune – ha detto in Aula il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo (Pd) – abbiamo predisposto un documento unitario per dare ancora più forza al presidente Giani nel momento in cui discuterà del tema col governo”. “Esprimiamo – continua Mazzeo – netta contrarietà rispetto all’individuazione da parte di Sogin del territorio tra i comuni di Pienza-Trequanda, in provincia di Siena, e Campagnatico in provincia di Grosseto, tra le possibili aree potenzialmente idonee ad ospitare rifiuti radioattivi italiani di media e bassa radioattività”.

Nell’atto si impegna la Giunta regionale a “continuare e ad esprimere con nettezza tale contrarietà in tutti i luoghi deputati” e “a fornire ai comuni interessati, in tutti i passaggi procedimentali, ogni supporto utile al fine di sostenere con la massima efficacia la posizione di contrarietà all’individuazione dei siti in oggetto”.

“Credo – concluede Mazzeo – che questa sia una battaglia che l’assemblea legislativa fa bene a fare tutta insieme, per dare il senso di quella che sarebbe una ferita che la nostra terra potrebbe subire, specialmente quei territori che hanno un impatto turistico e ambientale così importante”. 

Una levata di scudi istituzionale, dunque, con la quale la Toscana boccia l’ipotesi di stoccare scorie radioattive per lo più provenienti da attività ospedaliere  e medicali sul territorio regionale, tra l’altro in due località considerate aree sensibili e vocate a tutt’altro. Un atto di indirizzo cui la giunta regionale dovrà attenersi durante la fase di consultazione annunciata dal Ministro Costa.

 

Nella foto: un deposito di rifiuti radioattivi, dal sito di SOGIN, l’agenzia che ha redatto la mappa dei siti idonei…

 

 

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