La chiamano strategia di allerta precoce “early-warning”, lo scopo è spezzare le catene del contagio individuando nuovi casi positivi, a partire dagli asintomatici, ed eventuali focolai tra la popolazione.
Il coordinamento tra livello regionale e locale, a partire dalla collaborazione con l’amministrazione comunale del territorio coinvolto, è un elemento chiave per la buona riuscita dell’iniziativa, come è stato per la prima sperimentazione all’Isola d’Elba.
“Territori sicuri” è promosso dalla Regione Toscana con Anci, Upi, Misericordie, Pubbliche Assistenze Riunite e Croce Rossa Italiana, insieme agli operatori sanitari, la medicina generale e la pediatria di famiglia, oltre ad Ars Toscana, alle Asl e alle Società della salute. Pensato per i Comuni più a rischio, è stato approvato dalla Giunta, su proposta dell’assessore al diritto alla salute e alla sanità Simone Bezzini, insieme al suo gemello “Scuole sicure”, rivolto alla popolazione scolastica.
La Regione Toscana fa sapere che “per garantire la miglior organizzazione possibile, evitando possibili assembramenti, è prevista una prenotazione online su apposito portale regionale. Seguiranno nuove comunicazioni di carattere locale sulle modalità di prenotazione, sui luoghi dove si effettueranno gratuitamente i test rapidi antigenici, con gazebo allestiti all’aperto nei pressi delle unità mobili. Al fianco della Asl Sud Est, l’iniziativa potrà contare sull’indispensabile supporto delle associazioni di volontariato, ma anche di medici, pediatri e infermieri che hanno dato la loro disponibilità all’esecuzione dei test e ai successivi adempimenti, secondo normative”.
L’indice di rischio di positività al Sars Cov-2, elaborato da Ars per ogni comune della nostra regione, consiste in una misura che combina il tasso di positività per 100 mila abitanti nei 7 giorni precedenti ponderandolo con la velocità di incremento dei casi rispetto alle due settimane precedenti, in modo da evidenziare quali siano i comuni che vivono la maggiore criticità con la diffusione del virus nella propria popolazione.
Il sindaco Landi, entusiasta per questa iniziativa, nel momento più difficile per la sua comunità ha sottolineato con un post sul suo profilo facebook, la risposta positiva e la la grande disponibilità riscontrata sia negli operatori sanitari che nelle associazioni. Sarteano diventa non solo il “punto caldo” dell’emergenza, ma anche il luogo di sperimentazione di un sistema di tracciamento gratuito e di massa, gestito dalla sanità pubblica. In sostanza è l’applicazione pratica e concreta della proposta partita in questi giorni da Milano, dove il pool di Medicina solidale sta facendo tamponi gratis in piazza, e insieme ad una lista di opposizione in comune, ha proposto una cosa simile a quella che sta facendo la regione Toscana, in tutta Italia…
In Toscana la sanità pubblica ancora tiene.