LA RETE DI “MEDICINA SOLIDALE” CRESCE. SI AGGREGA ANCHE IL PEDIATRA STORELLI. L’IDEA DIVENTA UN MODELLO DI SANITA’ CIVILE E DIGITALE…

sabato 21st, novembre 2020 / 12:33
LA RETE DI “MEDICINA SOLIDALE” CRESCE. SI AGGREGA ANCHE IL PEDIATRA STORELLI. L’IDEA DIVENTA UN MODELLO DI SANITA’ CIVILE E DIGITALE…
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Il servizio on line Medicina Solidale, lanciato a Milano dal nostro amico e collaboratore Alessandro Lanzani sta attirando l’attenzione anche dei grandi media. Dopo alcune radio del capoluogo lombardo, come la storica Radio Popolare si sono interessati all’iniziatica Il Giorno, La Nazione, Metro, Il Fatto Quotidiano, La 7… Segno che l’idea di proporre un servizio gratuito e accessibile a tutti per dare risposte sanitarie a chi ne ha bisogno e non riesce per vari motivi ad accedere alle strutture della sanità pubblica o non ha i soldi per rivolgersi a quella privata, ha colto nel segno.
Ha colto una necessità offrendo una prima risposta. Che in prima istanza può essere anche solo ascolto o una parola di conforto e di aiuto, una indicazione utile sul che fare, ma può anche essere – come abbiamo già scritto in altri servizi – la lettura di un referto, di una lastra, di una ecografia. Insomma è un “consulto” fatto da medici e infermieri, specializzati in varie branche delle medicina: c’è l’ortopedico, l’oculista, il pediatra, l’oncologo, la psicanalista…  Parliamo soprattutto di patologie non covid penalizzate dall’emergenza. Ma Medicina Solidale risponde anche a chi ha dubbi e necessità relative al covid.
E  oltre all’interesse della stampa e del sistema mediatico, l’iniziativa lanciata da Lanzani sta trovando anche attenzioni nel mondo politico e, soprattutto, molte adesioni da parte di professionisti della medicina, in tutta la penisola. Anche in questo territorio, dove del resto Alessandro Lanzani è conosciuto, essendo egli “mezzo chiusino” e avendo partecipato negli anni a molte attività locali, dalle feste de l’Unità, a eventi teatrali e sportivi, a iniziative nel campo dell’informazione, compresa la collaborazione con primapagina.
Dopo Vincenzo Bologna, già medico condotto a San Casciano Bagni, ieri si è aggregato a Medicina Solidale anche il pediatra Francesco Storelli, di Chiusi (foto a sinistra) che ritaglierà parte del suo tempo per offrire la sua consulenza gratuita nella rete, appunto, di Medicina Solidale… che sta diventando una vera e propria rete di “medicina digitale”, una sorta di task force che intende dare una mano a chi ha più bisogno. Ma non come mero atto caritatevole stile Dame di San Vincenzo, quanto piuttosto come proposta di un modello diverso di sanità, basato sulla territorialità e sul diritto alla cura per tutti sancito dalla Costituzione (Art.32).
In sostanza l’iniziativa lanciata da Alessandro Lanzani parte dalla necessità di “dare una mano in un momento di emergenza a chi l’emergenza ha messo ancora più in difficoltà”, ma potrebbe diventare un “modello” esportabile e praticabile in altre realtà. Un servizio del genere, potrebbe essere messo in piedi o sostenuto dalle Regioni, dalle Asl, dalle associazioni dei Comuni, per dire. O dalle associazioni di volontariato, che in parte già in alcune realtà lo fanno. Ma ognuna nel suo ambito, non in rete…
Invece  l’idea forte di Medicina Solidale sta proprio anche nella possibilità di accesso da… ovunque. E’ nata a Milano, ma è già adesso, dopo pochi giorni, una iniziativa non solo milanese o lombarda. La partecipazione al progetto da parte di tanti professionisti di varie regioni, l’ha già estesa a quelle regioni. Il web globalizza e allo stesso tempo avvicina.
Lanzani che è specialista in ortopedia può valutare da Milano la lastra ad un ginocchio di una paziente di Sarteano o di Belluno. Il pediatra Storelli da Chiusi può rispondere ad una mamma di Catanzaro o di Mondovì… E così via.
Alla fine dei conti, però, Medicina Solidale è anche una “lezione” di impegno civile e nello stesso tempo una “lezione” e un monito a chi ha smantellato scientificamente e pervicacemente la sanità pubblica e soprattutto quella territoriale negli ultimi 20 anni almeno.
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