CHIUSI, SALTA INCONTRO PD-PODEMOS: MEZZA SEGRETERIA CONTRO SIMONA CARDAIOLI, ORA E’ LEI LA DONNA SOLA AL COMANDO
“La segreteria è fatta di 7 persone: la segretaria Cardaioli, il tesoriere Bittoni e i 5 segretari di circolo Avenia, Damiani, Fanciulli, Gaudiano, Irene Vannuccini. Di questi, due sono apertamente schierati per la riconferma di Bettollini (Avenia e Bittoni), 2 non si sono detti contrari, pur esprimendo qualche dubbio sulla condotta del sindaco (Damiani e Gaudiano), tre sono più apertamente critici (Cardaioli, Fanciulli e Irene Vannuccini). Ma la segretaria di Montallese Vannuccini è stata di fatto messa in minoranza dal suo circolo, quindi si trova nella posizione assai scomoda del capitano senza truppa. O con la truppa ammutinata”. Così scrivevamo domenica scorsa, 1 novembre a proposito del Pd chiusino. La prova del nove che così stanno le cose è arrivata a strettissimo giro di posta.
Mercoledì scorso, 4 novembre avrebbe dovuto tenersi un incontro tra la segreteria del Pd e una delegazione dei Podemos, per cominciare “ad ascoltarsi” in vista delle prossime comunali. Solo che l’incontro è saltato. E non a causa delle restrizioni anti Covid, ma perché mezza segreteria del Pd si è messa di traverso. “E’ inopportuno aprire un confronto con le altre forze prima di aver sciolto i nodi interni al partito”, così i sono espressi i segretari del circolo di Chiusi Scalo Gaudiano e quello di Chiusi Città Damiani. Contrari all’incontro in questa fase con una forza di opposizione, anche il segretario di Macciano Avenia e il tesoriere Bittoni. Tutta la componente maschile del vertice Pd si è in sostanza schierata contro la segretaria Simona Cardaioli che invece l’incontro lo aveva accettato e lo avrebbe fatto volentieri. Anzi vorrebbe farlo comunque.
La questione sta scatenando polemiche nella chat interne al partito. Primo perché in effetti presentarsi ad un incontro con un’altra forza politica – ribadiamo: di opposizione – con un Pd diviso che non ha ancora deciso come risolvere la questione Bettollini e dovrà affrontare a breve anche la questione Lanari, con la vicesindaca che sta per trasvolare a Firenze nello staff del governatore Giani, lasciando vacante non solo l’assessorato, ma anche la casella di possibile papabile alla candidatura a sindaco, potrebbe rivelarsi un autogol su piano quantomeno dell’immagine del partito, poi perché proprio i Podemos, nelle ultime settimane hanno diffuso prima un manifesto, poi un comunicato molto duri con il sindaco e dunque con la maggioranza che lo sostiene.
E incontrare una delegazione di Possiamo, senza aver preso le distanze da quelle due iniziative, potrebbe essere letto come l’atteggiamento di chi tacendo acconsente, offrendo l’immagine di un Pd più in linea coi Podemos che con la sua amministrazione.
E infatti anche il sindaco Bettollini, pur non essendo più iscritto al partito pare si sia risentito e abbia chiesto spiegazioni. Anzi, interpellato in proposito, dice di aver riferito alla segretaria Cardaioli di numerosi messaggi ricevuti da iscritti e militanti del Pd, piuttosto “avvelenati”, i quali avrebbero anche fatto notare che la segretaria e la segreteria non avevano alcun mandato ad aprire tavoli di confronto con partiti e forze politiche diverse, mandato che può essere dato solo dall’Unione Comunale…
Un incontro come quello che doveva tenersi tra Pd e Podemos, in assenza di una linea univoca e chiara del Pd, potrebbe anche essere visto come… “intelligenza col nemico”, che in campo diplomatico-militare (ma anche dal codice penale) è considerata un atto di tradimento: si rischia la corte marziale…
Per carità, che un partito incontri un altro partito, anche di opposizione, a 6-7 mesi dalle elezioni comunali, è normale, non c’è niente di strano. Lo strano è che il Pd chiusino, al momento – secondo una parte della stessa segreteria- non è nelle condizioni di farlo e per altri la segretaria non ne aveva neanche il mandato.
Insomma non c’è pace nella stanze del Pd. Ogni occasione, ogni passaggio sembra fatto apposta per scatenare tensioni e divisioni.
Quando nel febbraio scorso, in piena emergenza covid, il Pd si ridiede finalmente dopo mesi, una “rassettata” ed elesse Simona Cardaioli segretaria, su queste colonne salutammo la cosa come un fatto positivo, perché donna, perché coraggiosa, perché la sua era una storia non renziana, perché sembrava potesse spostare l’asse del partito di maggioranza un po’ più a sinistra. Il risultato però, ad oggi, è stato disastroso: il Pd ha perso il sindaco, si è spaccato in due come una mela nel gruppo dirigente e forse in 2/3 e 1/3 nella base, alle regionali ha ottenuto il minimo storico dei voti, meno di quanti ne prese la Primavera nel 2011, che allora fu più che doppiata dal Pd. Di spostamenti a sinistra con qualche idea o iniziativa, neanche l’ombra. La prima, questo incontro coi Podemos, che però è saltato.
Simona Cardaioli, già da questa estate ha impostato la sua linea sulla rigidità procedurale e sull’affermazione dell’autonomia del partito rispetto all’amministrazione, che in sé sarebbe cosa giusta e salutare per entrambi, ma che di fatto si è ridotta ad una vendetta nei confronti del sindaco, accusato di aver fatto e di voler fare l’uomo solo al comando…
Ma mentre Bettollini, nonostante l’uscita turbolenta dal partito le sue truppe sostanzalmente non le ha mai perse, adesso nel Pd è Simona Cardaioli a ritrovarsi nei panni della donna sola al comando, che sembra voler procedere di testa sua indipendentemente da ciò che il partito nel suo complesso ritiene più opportuno fare.
Non si capisce bene se la rigidità brezneviana della segretaria sia insita nel suo carattere forgiato da dure prove personali, o sia piuttosto frutto di consigli sbagliati. Fatto sta che il partito al momento non la segue. E tra silenzi e passi falsi rischia pure di trovarsi l’esercito in rivolta. La sua gestione del partito, invece di una “primavera” e un nuovo inizio si è dimostrata per ora un tentativo di normalizzazione con annessa qualche piccola vendetta per i torti subiti in passato, quando i renziani presero il Palazzo d’Inverno. Lei stessa è stata 8 anni fuori dal Pd dopo la “rottamazione” operata da Scaramelli ed è rientrata da segretaria, come nella migliore tradizione filosovietica…
Una donna sola al comando, al posto dell’uomo solo al comando, sarà anche un passo avanti verso la parità di genere, ma politicamente, nello specifico quadro chiusino, il passo sembra davvero poca cosa. Se non addirittura un inciampo.
M.L.
Solidarietà con Simona. Comunque la primavera è davvero finita. Ci prepariamo all’inverno. Peccato, ci avevo sperato.
Ripetiamolo ancora una volta dopo tante. Bettollini è fuori dal PD ormai da più di tre mesi, non pare abbia chiesto di rientrare. Se lo farà la richiesta dovrà passare per la Commissione Provinciale di Garanzia come già avvenuto almeno in un altro caso a Siena per un ex presidente del Consiglio Regionale. La questione del futuro di Bettollini riguarda lui e lui soltanto. . È stato ribadito molte volte, anche troppe. L’impressione è che non si voglia capire, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
A quanto ne so la riunione della segreteria, se non c’è già stata si terrà a breve.
Non c’è bisogno di grandi riflessioni e capire per chi tifi.Come vedi ad ogni domanda che ti fai e che indori di colori politicizzanti dandoti una risposta,evochi un problema che in teoria visto da una angolatura di sinistra sarebbe giusto ma poi nei fatti si riconduce a sostenere una parte:”Simona Cardaioli ha impostato la sua linea sulla rigidità procedurale e sull’affermazione dell’autonomia del partito rispetto all’amministrazione che in sè sarebbe cosa giusta e salutare per entrambi ma che di fatto si è ridotta ad una vendetta nei confronti del sindaco che di fatto è stato accusato di aver fatto e di voler fare l’uomo solo al comando”. Constatazione questa che hai fatto che mi sembra faccia a pugni con una equivalenza doverosa che si deve a chi contesta la posizione del sindaco che la contesta -secondo tale parte- sui fatti accaduti e cioè anche nelle sue iniziative. Non è vero forse che per esempio nella vicenda Acea il sindaco si sia assunto un ruolo di primo piano ritenendo di non sentire la popolazione? Questo il PD l’ha valutato? Ci si chieda come mai la gente si sia incazzata e questo abbia portato ancora astio anche dentro al partito non avendo ascoltato la voce inche iniziale dei comitati e di chi protestava? C’è inoltre una colorazione di parte nel tuo discorso che improvvisamente guarda caso non viene valutato-vengono valutate teoricamente le esigenze riconoscendole giuste, ma poi guarda caso si dice- ” di fatto si è ridotta ad una vendetta nei confronti del Sindaco”. Ma poi, scusa , tutti questi discorsi ”tradizione brezneviana, ecc ecc ”che si crede facciano vedere che il PD sia legato ancora alla tradizione vetero -comunista sperando che qualcuno abbocchi a tali film-perchè sono film- questi caro Marco sono mezzucci per sposare la parte che vuole il sindaco che è quella più parallela alla consistenza ed alle istanze scaramelliane perchè adesso anche tu sembra che nella tua ”presunta indipendenza” faccia finta di non accorgerti che spingi per l’allontanamento della segretaria dal partito perchè una parte di quel partito (non tutta) sia per vendetta schierata contro la segretaria. A me da esterno questo non interessa e sono un osservatore disinteressato poichè non sono mai stato iscritto nè mai ho votato per quel partito, ma la tua visione di ” sistemi brezneviani” io credo che avresti potuto risprmiartela perchè così facendo quando sembri essere stato-e lo sei stato-a livello iniziale uno dei proponenti la creazione di un partito alla Possiamo per la paura incognita di un successo dei cinque stelle e come ”lista di disturbo e civetta” paventando posizioni di sinistra, adesso dopo aver rinforzato con i tuoi discorsi i tormenti di un Bettollini per farlo passare nei confronti della gente e del suo partito in 15 giorni da una posizione renziana a zingarettiana,adesso marci contro la segretaria per far validare quello che non possa essere più validato e cioè una ” ricucitura”dello stesso Bettollini col partito. Ma indipendentemente se fosse vero o meno vero il fatto del silenzio del partito,ma ti sembra normale che l’uomo solo al comando sia nello stesso tempo Sindaco e factotum indirizzatore di un partito e che il partito ceda a questa figura?
Non è anche questa una posizione brezneviana come dici tu per la quale al dirigente si guardi come al ” conductor sine qua non”,fra l’altro criticato per gli errori che ha fatto sulla politica per la quale le segreterie provinciali lo abbiano cassato dalla prospettiva potenziale di poter accedere ad un livello superiore di comando verso la regione? Ora da parte tua si tenta di mettere grimaldelli per rovesciare la posizione di un segretario,ritornata dopo ciò che personalmente ha passato,bene o male a fare politica per il suo partito e questa per te è la parte da sconfiggere perchè cerca un incontro e di vedere le prospettive per una alleanza più larga che possa portare certamente più bene al paese di quella che ha condotto un Bettollini con le sue ultime mosse? Le parole hanno un significato, non te lo devo insegnare io, ma dal tuo scritto traspare la volontà assoluta, di fare ogni salto mortale,con avvitamento, tripli salti mortali fino alla fine per salvare di fronte alla popolazione un sindaco che si è screditato da solo con le ultime prese di posizione e mostrando un carattere- secondo molti- non idoneo ad assumere politiche di natura dirigenziale che possano far uscire dalle secche il PD. Fra l’altro adesso da tale Pd se ne è tirato fuori lui stesso , quindi cosa si vada ”a trescare nel vangato” da parte tua è spiegabile solo con una visione corta,decisamente più corta rispetto ad un futuro che ogni minima intelligenza politica che si rispetti possa vedere come strada da battere8comprendente anche il concetto di validatura di ”rottamazione” per un futuro un po’ più decente di Chiusi.Le differenze che faresti pesare fra i componenti contrapposti di un partito ai minimi termini- dove fra l’altro tale situazione mi sembra che rifacendosi al passato-sia stata accettata e portata avanti anche da Bettollini- investito od autoinvestitosi che fosse stato- dell’impersonificazione della funzione dell’uomo solo al comando e dal momento che parli di prevalenza-ti faccio notare sempre ripetendomi che trattasi di una enumerazione relativa a ”mezzo condominio”. Da qui la tua posizione che non esamina la questione con la dovuta intelligenza politica ma che sà solo di tifo….e ti ripeto che vedendo dall’esterno tale posizione,l’acqua si prepara a fluire dalla parte di qualcuno che guarda, siede sulla sponda del fiume e si frega le mano, che capisci da te chi possa essere. Vedi il motivo per il quale la tua posizione ed anche funzione – se mi permetti- passi inizialmente dal sostegno e di spinta alla creazione di Possiamo intesa come ” lista civetta” da cui hai preso le distanze subito dopo essere stata creata, a quella di procurare consenso finale a coloro che nella carta siano stati reputati parte contraria come Italia viva….perchè se guardiamo alla determinazione finale di tutto questo movimento , questo è, e non altro. E’ poca cosa Marco e non mi sembra una posizione da condividere e che aiuti il futuro di Chiusi nella riproposizione e nei tentativi di salvataggio di funzioni politicamente proponibili.Ma al peggio come dice qualcuno non c’è mai fondo, altro che ” Breznev”…..e questa sarebbe la sinistra della quale tu da sempre ti sei fatto paladino? Io almeno per la mia critica personale quando c’è stato da criticarla l’ho sempre fatto e non comprendo perchè quella specie di rammarico misto a larvata incredulità e critica negativa da parte tua nell’identificare i compagni di una volta che hanno assunto posizioni precise verso il detrimento di una sinistra quando questa non ha più ottemperato alle sue finalità.Questo è servito a te ed a coloro che oggi si fregano le mano per affermare la loro supremazia che sicuramente si manifesterà a Chiusi anche se adesso hanno realizzato bassi numeri di consenso.E questo lo dico leggendo le istanze ed il modo con il quale ragiona la gente,soprattutto quella che ha sempre votato a sinistra nel nostro paese.Non c’è che dire bella funzione….ecco uno dei motivi principali per i quali io non sia stato d’accordo con te. Ma si sà,credo di essere in buona compagnia su tale tema.
Sì, ma qui che cosa c’entra Bettolini e la trafila che dovrebbe fare, se mai, per rientrare nel Pd? qui si parla di un incontro tra partiti, uno di maggioranza e uno di opposizione, che è saltato, perché una parte del partito di maggioranza ha ritenuto che non fosse opportuno, “sfiduciando” di fatto la segretaria che pensava il contrario. Questo è il nodo e riguarda essenzialmente il Pd. E nessun altro. Neanche i Podemos che sono solo soggetto coinvolto, ma “esterno” e ininfluente… Come scritto nell’articolo, in condizioni normali l’incontro sarebbe stato normale. Ma nella situazione attuale del Pd, personalmente ho l’impressione che abbia ragione chi l’ha stoppato. Devo anche dire, che a richiesta specifica su come sia andata, i Podemos interpellati, non hanno neanche risposto. Pur avendo visualizzato il messaggio. Sono in imbarazzo pure loro? Non ne capisco il motivo…
Siamo in in barazzo e preoccupati per te Lorenzoni. Rilassati, guarda la Fiorentina che mi pare abbia bisogno del tuo sostegno, approfitta di questa semichiusura per qualche buon piatto e buon vino, tanto le cose andranno indipendentemente da quello che scrivi. Non ti abbiamo risposto perché sono anni che non ci interpello su nulla, ora che volevi la conferma a quanto ti spifferano i tuoi informatori? Buona giornata.
Noi abbiamo lanciato una campagna di ascolto alle varie componenti politiche sociali culturali sportive e ricreative del nostro comune, alcune iniziative le abbiamo gia svolte, ora è più difficile perché gli incontri in presenza sono impossibili, ci organizzeremo per farli in altre forme. La nostra trasparenza ci rende tranquilli, forse sei te in imbarazzo perché in questa situazione, al di là di sostenere un’unica persona, mi sembra che annaspa a vuoto.
ma neanche per sogno., Nessun imbarazzo. Voi fate giustamente il vs lavoro (e gli incontri di cui parli sono buona cosa e del tutto legittima), io faccio il mio (che è altrettanto legittimo) raccontando ciò che accade. In questo caso, con o senza la risposta dei Podemos, la situazione mi pare chiara. Ma il problema non è certo dei Podemos. E’ tutto del Pd ed è il Pd che lo deve risolvere al proprio interno, prima di fare qualsiasi altra mossa. Se il Pd non decide che fare con Bettollini che ci parla a fare coi Podemos che Bettolini non lo vogliono vedere neanche in fotografia? In questo piccola bufera, voi siete solo “comparenti”, spettatori interessati, ma niente di più. Anche a me piacerebbe vedere finalmente una sinistra ricompattata e unita anche a Chiusi, ma questo, con tutto il rispetto, non mi sembra il verso… P.S. E comunque questo giornale le prese di posizione di Possiamo le ha riportate sempre tutte, senza esclusione alcuna, dandone pure ampio risalto.
X Marco. In queste quattro risposte di persone tutte e quattro diverse (quella mia l’ho fatta lunga ma ormai è un classico e mi perdoneranno i lettori, ma chi vuole legge chi non voglia farlo non legge) che riguardano tutte la tua posizione rispetto al problema,c’è un ”senso comune” di cui sarebbe opportuno prendere nota se fossi in te.Ma non perchè tu debba perseguire ciò che ti dico-ma senza dubbio ed oggettivamente-il tuo sostenere un percorso politico munito di grimaldelli, sperando di servire alla ”causa”( che poi che genere di causa sia, pensiamo a quale possa essere) del tuo pupillo che poi è giustamente libero di fare ciò che gli aggrada essendosi liberato dai lacci di un partito,mi sembrerebbe ormai al punto di dove sono le questioni, cosa inutile,faragginosa e che serva solamente a te e pochi altri che dipingono la scena come se puntare a lidi diversi fosse un insulto alla politica del PD come è stata fin’ora. C’è sempre uno spazio di manovra dentro alle persone se vogliono affrontare l’autocritica del loro percorso politico se la ritenessero redditizia per loro stessi ed anche per il paese, ma stavolta mi sembra che la tua indefessa lotta sia quella di marciare verso lidi che potrebbero portare a ciò che nel mio precedente intervento ti ho detto, e cioè all’ingrassamento di altri serragli.Si vuole questo da parte del PD? Penserei modestamente di no e se invece come dici tu a maggioranza abbiano deciso di tenersi ” il bambino ed i panni” facessero con coraggio tale scelta per vedere cosa raccattino e se ne assumano la responsabilità.Ma credo che la parte dalla quale provenga tale impostazione sia quella più favorevole al percorso futuro che possa vedere il partito frantumarsi e passare ad italia viva-questo si che sarebbe per desiderio di vendetta e per obliterazione visiva della sua politica. Non credo che Simona Cardaioli possa per amor di partito e di scelte personali sostenere tutto questo, ma anche per dignità politica.La parte che tu dici che sia maggioritaria è quella che gli stà bene la continuità del loro leader ed è questo che segna l’impotenza a concepire le necessità di un territorio sotto impostazioni nuove delle quali- ed a veder bene- ce n’è necessità impellente.Di rattoppi più grandi del buco ne abbiamo ormai le tasche piene e non lo dico tenendo presente solo le necessità interne e limitrofe di un partito ma soprattutto se si guarda a quelle dei cittadini. Ed è per questo che tutti, in ogni partito dovrebbero mettere un tappo di natura di umiltà alle loro peculiarità più evidenti e poter concepire e programmare una politica di avvicinamento e di fattiva collaborazione messa in campo con umiltà ed intelligenza politica.Servirebbe in questa fase che stiamo traversando adare il segno anche allo stesso PD che sulla sua strada incontra persone ragionevoli con intenti ragionevoli che si ripromettono di ripartire dalla programmzione di un lavoro pesante ma necessario fatto nei confronti delle cose che hanno visto l’impotenza di una guida che anche attraverso fatti positivi sono stati obliterati da errori che hanno significato la mancana di ogni cultura politica.ancora, scusami se insisto, ma tutto questo è dovuto alla formazione delle poersone che il partito hanno retto e rappresentato in questi anni,anche anni di si salvi chi può, ed infatti due si sono salvati andando a rappresentare livelli decisionali più alti ma che sono saliti su treni in corsa che passavano non certo per la loro capacità politica ma perchè nelle crepe della politica stessa hanno approfittato del momento favorevole.la lezione che si è avuta adesso invece è un segnale positivo perchè tende a ristabilire le basi per le quali la fiducia spetti a chi sa meritarsela e quindi che pone fine ad un epoca. E si vorrebbe continuare ? Ma per carità….
Francamente non ho capito niente di dove vuoi andare a parare. Posso capire che a te non piaccia Bettollini e che speri che il Pd lo faccia fuori. Io posso pensare il contrario, ma il tuo e il mio pensiero non contano un cazzo. Il Pd deve decidere che fare, se andare avanti e riproporre Bettollini, come chiede una parte rilevante del partito, oppure se cambiare cavallo, alleati e strategia, come sembra voler fare la segretaria. Ma finché non scioglie questo nodo, tutto il resto è fuffa… compresi gli incontri che saltano. Se il Pd decide in un modo (confermando Bettollini), Podemos e 5 Stelle neanche si siedono al tavolo, se va in direzione opposta (e scarica Bettollini), il confronto può anche cominciare, ma solo dopo che la decisione è stata presa… L’aria che tira nel Pd – che piaccia o meno a te e a me – è che mezzo partito tira da una parte e mezzo (o forse più) dall’altra e la segretaria è sempre più sola e in mezzo al guado. Chiamiamolo guado, per non essere scurrili… Gli altri partiti possono anche tirare il Pd per la giacchetta, provando a forzargli la mano, ma la scelta spetta agli organismi del Pd. E non è certo una questione procedurale sulle modalità di un eventuale rientro del sindaco nel partito. Non sono bastate finora una assemblea comunale e 5 assemblee di circolo, più un incontro tra segreteria, sindaco e gruppo consiliare… Tutto questo è cronaca e mi pare che gli eventi stiano confermando in pieno ciò che su queste colonne è stato scritto. Te lo dico francamente: sono curioso anche io di vedere come va a finire…
Ma perché il PD dovrebbe riproporre Bettollini se è uscito dal partito sbattendo la porta? Se fossi ACEA tiferei per una riconferma.
Se c’è qualcuno che fa pressioni o tira per la giacchetta è questo giornale che non.perde occasione per mettere in cattiva luce gli sforzi della segretaria del pd di aprire una fase di confronto, che non vuol dire fare alleanze immediate né decidere candidature. Io ad un confronto con il PD così come con eventuali altre forze politiche vicine alle mie idee ci vado volentieri senza pensare a nomi di candidati, il confronto è alla base della politica, chi lo ostacola è in malafede. Così come è scorretto quando affermi che il PD ha perso il Sindaco, devi dire le cose come stanno, il Sindaco si è dimesso lui, non lo ha cacciato nessuno, perché voleva essere candidato alle regionali e la stragrande maggioranza del Partito a livello provinciale non lo ha voluto, non lo dico io ma il ben noto comunicato del segretario provinciale Valenti.
X Marco Lorenzoni. Che sia una questione che possa riguardare solo il PD sono d’accordo ma anche no, dal momento che se il Pd è cosa vera che debba risolvere i suoi problemi prima di confrontarsi con altre forze, ma anche quella di valutare che da tale confronto possa scaturire o non scaturire un altra idea di Chiusi.Ed è da questo, cioè il poter vedere oltre il proprio naso,dove risieda anche il fatto che il PD si debba porre tale problema.Fin’ora mi sembra che una parte tiri da un lato e l’altra da un altro lato.Ad ogni modo, ed a scanso ulteriori polemiche,anche la questione procedurale che dicevi tu,al contrario secondo me riveste invece importanza perchè dietro alla questione procedurale c’è una intera questione di democrazia che si pone ed è quella del rispetto degli statuti e delle regole. O no? Oppure esiste che uno possa fare quello che vuole sulla macchina della quale anche altri hanno partecipato alla sua conduzione e smontare meccanica,sospensioni, strutture e sostituirne altre non con l’accordo del co-pilota. E’ anche un problema demandato alla segreteria che si è assunta l’onere di guidare tale macchina o no? Qui nessuno pretende l’unanimità di vedute, ma l’unanimità di lucidità, di chiarezza e soprattutto della certezza di intenti a poter continuare nella direzione che la segretaria ha indicato a tutti, questo credo si debba pretendere.Ed a questo punto i personalismi non contano una bella cicca parlando bene, non contano prima cosa perchè sono elementi estranei e non compatibili alla direzione ed al modo di pensare della segretaria, del partito stesso nelle sue sedi provinciali e nei suoi organi ben definiti che si sono espressi con parole precise.E’ inutile continuare a menar il can per l’aia, si fà solo danno, prima al partito ma indirettamente anche a quel complesso di iniziative che potrebbero essere prese di concerto con altre forze che esistono -dato che serve l’apporto di tutti- sennò non se ne esce da questi momenti di depressione economica e psicologica.Allora si rema per una condizione futura che possa soddisfare Chiusi ed il futuro che può avere di fronte la nostra città oppure per i personalismi e le giravolte a far apparire questo maggiore numericamente di quell’altro? E’ questo il giuoco al massacro che può aprire il ponti alle destre affinchè queste penetrino nel castello.Cosa c’è di più malevolo e pericoloso di questo che tanti cittadini di Chiusi non riuscirebbero a comprendere? Io ho parlato sempre della situazione di Chiusi abbastanza chiaramente per quanto la possa intendere-poi mi potrò anche sbagliare- ma fin’ora ho sempre cercato di dire ciò che pensavo cercando di essere esente da condizionamenti di appartenenza o simili di natura clientelare mentre invece altri ne hanno risentito e tutt’ora ne risentono e cioè parlo del fatto sostanziale e di ripartenza che possa alla fine di un percorso- che sicuramente sarà accidentato ed ostacolato- ma che invece possa liberare Chiusi da quelle due zavorre di cui ho sempre parlato e che mi sembra inutile dover ripetere perchè i lettori hanno capito benissimo e delle quali anche tu da tempo immemorabile hai sempre parlato di come sia stato segnato lo sviluppo-sottosvilupo di questa città, da chi e con quali mezzi ed i relativi perchè. Allora, si può forse attendere e scatenare tutta questa diatriba che non serve a nessuno pensando di ricucire uno strappo che c’è stato per OVVI MOTIVI,anche se lo stesso partito non ne abbia mai fatto cenno nelle sue determinazioni che sono comparse all’esterno ma anche allo stesso suo interno? Si superi allora tale condizione, si pensi ad un vestito nuovo che voglia dire SOSTANZA e non APPARENZA se si ha la coscenza di aver a che fare con un partito degno di attendibilità e di propositi basate su altre visioni,e non si continui ad incincischiare su aspetti che parlano di arretratezza culturale e politica e di tifo di natura clientelare.Questo partito trasformatosi nel tempo governa Chiusi dal dopoguerra; io ho 74 anni dei quali la metà vissuti fuori ma osservo che certe condizioni sono cambiate nelle persone, certe in meglio certe sicuramente in peggio anche oggi,ma che soprattutto quelle odierne parlano di inaffidabilità, di pochezza culturale e politica, di impreparazione di chi ha governato.Una opposizione inconsistente ha contribuito di certo a rendere le cose ancora più incartapecortite, stantie ed avulse dalla partecipazione politica.E’ necessaria quindi una compartecipazione di forze per comporre una lista nuova che possa amministrare Chiusi su altre basi molto diverse da quelle percorse fin’ora e che credo s’ imponga come necessità irrinunciabile. Stà al PD come maggior partito presente sul territorio,di decidere se voglia essere dentro tale processo con peso considerevole oppure guardarlo da di fuori ed ammirare l’incartapecorimento anche delle forze positive che animano la stessa Chiusi e che chiedono quello spazio che non hanno avuto fin’ora soprattutto per la testarda chiusura di un factotum come un Bettollini ma soprattutto di una maggioranza tutta dipendente dal concetto di ” un solo conductor” al punto di rimanere sempre silenziosa di fronte alle scelte mai criticate,anche quando c’era vera necessità dei distinguo o di riportare su un terreno più giusto lo stesso ”conductor”.Tutto questo esige che siano superati questi stalli con decisionismo consapevole ed alla fine scegliere se essere dalla parte del carceriere che tiene il fringuello in gabbia oppure aprire lo sportello della gabbia perchè il fringuello esprima le potenzialità se è vero che dice di averle.E sicuramente assisteremo al formarsi di fazioni come mi sembra che ci siano in effetti nella realtà, poichè precostituite da sempre nella natura di tale partito che non ha superato il rebus della sua nascita ed anche sulla sua iscrizione all’anagrafe del peso delle sue paternità e maternità.Ed in tali condizioni ha governato per quasi 20 anni ma alla fine i limiti a ciò che si è sempre pensato scappano fuori, soprattutto nel modo di come è costituita e formata la sua gente che l’ha votato e che influenzata da altre forze ad esso estranee ha finito in tutti i sensi-perdonatemi il paragone- per ” rendere l’anima a Dio”.Un anima che ci sono voluti un secolo e più di lotte per formarla, per metterla al sicuro e per difenderla da una guerra guerreggiata costantemente e credetemi che vederla smontata e frammentata in pochi anni della sua storia per la crescita di un irrefrenabile volontà di prevalenza dei suoi costituenti, lascia dentro una pena accompagnata da una convinzione purtroppo che cresce semprepiù e che lascia risuonare un detto che può sembrare anche una bestemmia se lo si esamini sotto l’aspetto della genesi sociale e dalla parte di chi si è fatto carico per tanti decenni e decenni dell’elevazione morale e sociale dei poveri impersonificata dalla sinistra quando questa era vera e non collusa,attraverso vittorie e sconfitte,ma nello stesso tempo affermando la propria identità e la propria missione storica e culturale delle proprie ragioni :” peggio dei poveri non c’è quasi nulla”.Ed il tragico- l’ho sempre detto- non è tanto la sconfitta ma è il non comprenderne le ragioni e non farne tesoro di queste. Ed è questa la base di ciò che ha sempre sperato la destra, che nel tempo è riuscita ad imporre l’inattacabilità delle sue visioni e dei suoi programmi al punto che in tutto il mondo spesso gli schiavi diano il convinto consenso al loro incatenatore.Ma questa se pur vera è ormai roba vecchia.
i discorsi stanno a zero. Anzi a… 40: https://www.primapaginachiusi.it/2020/11/chiusi-nel-pd-la-base-e-davvero-rivolta-4o-dissidenti-si-ribellano-alla-segretaria-cardaioli/
O non eri tu quello che ha sempre detto quando non gli quadravano le cose che ”non era detto che le maggioranze non si potessero sbagliare?” Ora, sembrerebbe che fossero le maggioranze a ribadire che abbiano eletto una segretaria che non faccia gli interessi del partito perchè faccia passare le istanze delle segreterie provinciali ? Ma quest’ultime me lo spieghi perchè hanno negato quello che invece secondo la base dei ”ribelli” sarebbe stato invece doveroso? Qual’è l’etica che si vuole sostenere con ciò che si ritenga ”doveroso”? Me lo chiedo.Sarebbe stato doveroso che il pupillo fosse rientrato nella lista dei papabili? sSrebbe stato doveroso che si fosse persa la memoria delle falle grossolane dove è caduto ma invece valutate solo quelle ritenute giuste ? E per questo si vorrebbe far fuori un segretario dando spazio al vendicazionismo ? Cosa pensano questi signori che potranno andare avanti sempre di tale passo? Decisamente sono destinati ad essere battuti, se non dai numeri ma dai fatti che si avvicinano sempre di più.L’arrivismo nei partiti c’è sempre stato e sempre ci sarà, dipende soprattutto dalla genia delle persone e dalla loro cultura politica ed umana.Ne ho avuto un piccolo esempio anche in famiglia con mio zio che tutti a Chiusi hanno conosciuto.Il partito lo fece fuori a Città della Pieve nella seconda metà degli anni ’50 perchè si opponeva alle ingiustizie clientelari, al mercimonio, alla politica che aveva intorno il partito fatta di avversari che avevano la forza istituzionale ma più che altro quella di far girare le rotelle del sistema per togliere forza e sostanza etica e morale alle persone determinate e di provata coscenza politica e ideale.E così fù, ma dopo si formò una generazione che ha fatto nel suo iter di carriera politica il bello e cattivo tempo e che ha portato l’Umbria ad essere alla fine conquistata dalle opposizioni.Il mondo è cambiato da quel lontano tempo si dirà ma le motivazioni che ne stanno alla base sono sempre quelle e sono soprattutto quelle culturali, politiche, quelle PULITE, che non consentano le fughe personali in avanti verso gli altari del benessere personale. E’ questo che oggi è dimenticato ed infatti più aumenta tale negazione più aumenta la necessità che le persone che si impegnano in politica debbano farlo non tenendo presente le situazioni personali ma tenendo presenti quelle della propria comunità. Se non avviene questo si ha davanti ciò che sta succedendo.Ed è quello che il sistema oggi vuole. Ed allora non ci si lamenti se si sceglie tale strada perchè gli esempi a Chiusi li abbiamo avuti per anni.