SIENA, AREZZO, GROSSETO: CAMBIA IL SISTEMA PER CHIEDERE E FARE I TAMPONI E SCOPPIA IL CAOS. PER BEZZINI DUE BEGHE DA RISOLVERE ALLA SVELTA
SIENA – Uno dei problemi più stringenti relativamente alla gestione sanitaria dell’emergenza covid è senza dubbio come richiedere e come e dove fare i tamponi. Fino a domenica 18 ottobre, nel territorio della Asl Sud Est della Toscana (Siena, Arezzo e Grosseto), erano medici di famiglia e pediatri a gestire la procedura e il sistema – la piattaforma denominata GECOV – dicono funzionava piuttosto bene, con tempi di richiesta e risposta relativamente brevi.
Da domenca 18 in poi, non è più così. Questo perché la Regione Toscana “ha di fatto soppresso l’utilizzo della piattaforma Gecov (utilizzata dalla Usl Sud Est) con la quale i medici di base potevano richiedere i tamponi per i loro assistiti; ciò al dichiarato scopo di omogeneizzare i percorsi di prenotazione e consultazione dei referti su tutto il territorio regionale. Adesso è il paziente stesso (e non più il medico di base) che deve prenotare il test molecolare (tampone) o antigenico (tampone rapido) accedendo, previa richiesta dematerializzata del proprio medico di base, ad un link del portale regionale”. Così scrive il consigliere regionale di Forza Italia Massimo Castellani.
Solo che l’omogeneizzazione dei sistemi, non offre le stesse risposte. Infatti, afferma ancora Castellani “il portale regionale ha da subito dimostrato delle forti criticità. Anzitutto si è creato un imbuto informatico a causa della saturazione del sistema costringendo gli utenti a delle attese snervanti e non compatibili con l’ attività di lavoro di ognuno. Per non parlare del fatto che, non avendo più la possibilità i medici di base di inserire la prenotazione (possibile ai soli utenti), ci sono molte persone che sono di fatto nell’impossibilità di richiedere il tampone a causa della loro non dimestichezza nell’ uso dell’ informatica; si pensi alle persone anziane che invece sono proprio quelle più a rischio“.
Gli anziani in particolare, ma anche molti cittadini di origine straniera si trovano in difficoltà, per la scarsa dimestichezza con i portali informatici, ma anche per la lingua. Molti accessi devono essere ripetuti più volte per errori materiali… La gente snervata si rivolge al proprio medico o pediatra intasandogli in telefono, e questi è costretto a dire che non può farci niente… Che il sistema è cambiato. E che se prima poteva pensarci lui, adesso non può…
Non solo, sempre secondo i consigliere di Forza Italia, “quando finalmente si verifica il sospirato accesso, il sistema propone un appuntamento, indipendentemente dalla zona di residenza, ad un qualunque punto di prelievo presente nel territorio della ASL Sudest (Siena Arezzo Grosseto), così negli ultimi giorni molti cittadini hanno dovuto spostarsi dalla propria zona di residenza per poter effettuare il test. Ci sono testimonianze di cittadini residenti ad esempio a Sovicille che sono stati inviati a Grosseto, o di Siena che sono stati inviati ad Abbadia San Salvadore”.
Insomma un caos totale. Con conseguente allungamento dei tempi del test e rischio che nel frattempo l’utente, se fosso positivo possa infettare altre persone…Medici di famiglia e pediatri sono sull’orlo di una crisi di nervi.
La cosa che in effetti pare meno comprensibile, è come mai sia stato soppresso un sistema (la piattaforma GECOV in vigore nella Asl Sud Est) che funzionava, con i medici che riuscivano a gestire e smaltire le richieste tutto sommato agevolmente, per uniformarsi alle altre Asl, invece di fare il contrario ovvero uniformare le altre asl al sistema che stava dando migliori risultati.
Da qualche giorno in Regione Toscana si è insediato il nuovo assessore alla Sanità, che è il senese Simone Bezzini. Forza Italia gli chiede di “intervenire rapidamente e ripristinare il sistema Gecov”. Dopo la grana dell’annunciato taglio al medico a bordo delle automediche del 118 nella zona Valdichiana, su cui è intervenuta anche la Conferenza dei Sindaci, Bezzini si ritrova sulla scrivania anche quest’altra vicenda che sembra surreale, ma non lo è. Intanto come primo atto, Bezzini ha firmato insieme a Giani l’ordinanza del 24 ottobre che per la parte sanitaria prevede quanto segue: