CHIUSI, IL PD SCARICA DI FATTO BETTOLLINI. MA LA BASE DEL PARTITO INSORGE
CHIUSI – Alla fine, la segreteria del Pd chiusino ha partorito. L’atteso documento di sintesi delle consultazioni nei circoli e dell’incontro con sindaco e gruppo consiliare ha visto finalmente la luce. Ma, come nella famosissima tammuriata napoletana “è nata ‘na criatura e è nata nira”… E molti, anche tra gli stessi militanti del Pd non ci si riconoscono e non riconoscono la “criatura” come roba loro. Sui social nessuno si esprime, ma nelle chat interne al partito è una rivolta. I documento partorito ieri sera dalla segreteria Pd non è infatti una sintesi del dibattito che c’è stato nei circoli e del summit e con sindaco e grippo consiliare, quanto piuttosto una prese di posizione della segreteria stessa. O per essere più precisi di una parte di essa, perché non tutti i componenti nel dibattito si sono espressi come recita il documento (almeno un paio di segretari più il tesoriere Bittoni).
Per esempio, laddove la segreteria scrive “La maggioranza degli iscritti ritiene comunque doveroso instaurare un dialogo con il sindaco per ricucire un rapporto tra sindaco e PD ed uscire da questo stallo politico ed amministrativo per arrivare serenamente a fine mandato per poi ragionare del futuro”, fa una evidente forzatura e non dice il vero. La maggioranza degli iscritti si è espressa per la ricucitura tra sindaco e Pd, non solo per arrivare serenamente a fine mandato, ma in funzione di una ricandidatura di Bettollini alle comunali 2021. Questa richiesta che molti intervenuti hanno avanzato nelle assemblee di circolo, il documento l’ha completamente ignorata.
E laddove scrive “Durante gli incontri quasi la totalità degli iscritti di tutti i circoli ha riconosciuto il lavoro positivo dell’attuale dirigenza del partito mosso da un approccio di apertura e confronto sia a livello locale che territoriale, nella ricerca di una identità politica che segua le linee nazionali caratterizzate da pluralità ed inclusione…”, la segreteria non cita e ignora invece le critiche che le sono state mosse (alcune con interventi scritti fatti mettere agli atti) e sorvola del tutto sulla richiesta di dimissioni avanzata dal consigliere comunale Marco Vannuccini e fatta propria praticamente da tutto il circolo di Montallese. Anche l’intervento di Vannccini è stato presentato per scritto e messo agli atti.
Basterebbero queste due fughe dalla realtà per bollare il documento come un autogol piuttosto clamoroso. Così come è un bell’autogol, l’ammissione che la segreteria avesse imposto la consegna del silenzio ai militanti: “Sono emerse anche alcune mancanze di rispetto, a livello comportamentale, da parte di alcuni iscritti che hanno riportato, direttamente o indirettamente, alla stampa locale nomi e contenuti di interventi interni al dibattito e non si sono limitati ad una mera sintesi come sarebbe stato corretto fare, magari al termine delle consultazioni e non prima”. Una concezione della politica, della militanza e del rapporto con la stampa di stile brezneviano. Come abbiamo più volte scritto nelle settimane scorse. Questa è la prova del nove. Anche nel Pci durante altre crisi politiche precedenti c’era chi sosteneva che i panni sporchi si lavano in famiglia, ma quella parte di Pci uscì sconfitta anche allora perché già allora fuori tempo massimo (parliamo di Chiusi, non del mondo). Il Partito Comunista non esiste più da 30 anni, adesso il partito di maggioranza si chiama Partito Democratico. Che dovrebbe significare anche una maggiore apertura, un diverso approccio con l’esterno… Qualcuno non deve aver rimesso l’orologio e deve essere rimasto a quando i dissidenti li mandavano in Siberia. Anche quelli solo presunti…
E’ piuttosto singolare anche il resto del documento. C’è, questa sì, la conferma che gli iscritti hanno espresso “valutazioni positive sull’amministrazione comunale, sul mandato elettorale e sulla positiva gestione dell’emergenza sanitaria derivante dal Covid-19″.E nello specifico nel documento si legge che “è stata espressa soddisfazione ad esempio per la realizzazione di rilevanti opere pubbliche come il completamento (ancora in corso) del nuovo palasport in località Pania, gli interventi per il recupero del Parco dei Forti e degli ex Lavatoi a Chiusi Città; per il miglioramento del patrimonio storico e culturale; per i lavori di riqualificazione urbana; per aver prestato attenzione alle manutenzioni ordinarie e straordinarie; per aver introdotto nel piano urbanistico comunale norme paesaggistiche e ambientali importanti per lo sviluppo economico e produttivo; per il recupero di una centralità in progetti turistici e culturali a livello Toscano ed interregionale collegati agli Etruschi; per il risultato politico per la riconferma della fermata del Frecciarossa nella nostra stazione ferroviaria, riconosciuta come punto di riferimento tra la Toscana del Sud e l’Umbria, a cui è collegata una progettualità tra ambiti turistici regionali e interregionali; per la nomina di Chiusi a Città Europea dello sport, anche grazie agli interventi realizzati e in corso di realizzazione nei nostri impianti sportivi; per aver messo in campo importanti azioni per la salvaguardia ambientale che hanno permesso al nostro Comune di ottenere il primato di Comune virtuoso nella raccolta differenziata dei rifiuti (primo comune nell’ATO di riferimento) “…
Passando alle “criticità” la nota della segreteria Pd si sofferma su alcuni lavori non realizzati nelle frazioni, ma soprattutto su alcune “situazioni complesse, non positive, sono scaturite da una mancanza di confronto tra l’amministrazione, il partito, i cittadini e la società, come per esempio il dibattito sul progetto presentato da ACEA Ambiente e il rapporto con l’Istituzione scolastica ed i genitori per l’introduzione della settimana breve o lunga, dove le valutazioni pedagogiche sono passate in secondo piano rispetto ad altri aspetti, questioni come queste hanno generato un acceso dibattito nel nostro Paese provocando divisioni nell’opinione pubblica”.
Anche su questi due temi, la ricostruzione della segreteria appare parziale e non del tutto corretta. Per vari motivi: sul caso Acea il Pd e la maggioranza non hanno mai preso una posizione diversa rispetto all’amministrazione, in varie occasioni partito e gruppo consiliare hanno difeso e sostenuto le posizioni del sindaco. Che qualche errore soprattutto nella comunicazione e nel rapporto con la popolazione lo ha commesso, ma lo ha ammesso e riconosciuto. E’ vero che c’era un altro gruppo dirigente rispetto a quello attuale, ma nessuno ha visto Simona Cardaioli o altri esponenti adesso critici con Bettollini sulle barricate a sventolare i lenzuoli del Comitato Aria. Quindi di fatto sul caso Acea, il Pd chiusino prende adesso le distanza da sé stesso, non solo dal sindaco. Tra l’altro senza citare nemmeno en passant, la norma di piano regolatore che vieta la costruzione e l’insediamento di impianti per il trattamento di rifiuti, conseguente alla bagarre che si scatenò durante l’inchiesta pubblica, o la proposta fatta dallo stesso sindaco di utilizzare l’area Centro Carni in modo alternativo, cioè per un grande parco fotovoltaico. Niente.
Sulla vicenda delle scuole e della settimana breve, il sindaco alzò forse un po’ troppo i toni, ma nella realtà tenne ferma la barra su un pilastro della cultura di sinistra: la libertà di scelta delle famiglie, il diritto allo studio garantito anche attraverso il trasporto pubblico degli alunni, e la parità di trattamento e di condizioni di accesso tra centri urbani e periferie e campagne… L’amministrazione in quella occasione fece prevalere l’interesse collettivo ed un principio di uguaglianza rispetto alle richieste legittime, ma particolari, di una parte del corpo docente e delle famiglie. Lo scrivemmo allora e lo ribadiamo adesso, ricordando tra l’altro che il Provveditore di Siena diede ragione all’Amministrazione e non al dirigente scolastico.
Si dice anche nel documento Pd che “ora è il momento di andare avanti, di guardare oltre e lavorare ancora più attentamente per la nostra città, inserendoci ancora di più nelle politiche di area a livello Valdichiana ma anche provinciale, regionale e con i Comuni della vicina Umbria, ragionando su temi come l’ambiente con particolare attenzione al nostro lago compresa l’adduzione dell’acqua da Montedoglio sia per fini potabili che irrigui, la gestione dei rifiuti, le infrastrutture, la valorizzazione degli istituti scolastici, la costruzione di un nuovo assetto socio/sanitario generato dal Covid-19″. Anche in questo c’è una velata critica a Bettollini, reso di aver isolato Chiusi, quando in realtà, almeno riguardo al rapporto con i comuni umbri, è sicuramente il sindaco, tra gli ultimi 5, che più si è mosso e dato da fare in tal senso, basti ricordare le diverse iniziative con il collega castiglionese Burico, prima ancora con Batino, il sostegno ala campagna elettorale di Simona Fabbrizzi a Città della Pieve ecc… Evidentemente però il nuovo gruppo dirigente Pd è arrivato da poco e molte cose non le sa…
Diciamolo, il documento Pd è in sostanza il tentativo di giubilare Bettollini, al di là di ciò che hanno detto i circoli del partito. E questo si capisce anche laddove il testo affronta il problema dell’iscrizione del sindaco al partito: “Non sono mancate valutazioni negative su alcune posizioni del sindaco, sia per le sue dimissioni dal PD ad un mese dalle elezioni regionali, sia per le modalità con cui sono state comunicate che per il suo atteggiamento tenuto in campagna elettorale (…). In ogni caso, dato che il sindaco ha deciso in autonomia di uscire dal PD, dovrà essere lui stesso a pronunciarsi sulla volontà di rientrare senza porre condizioni, seguendo i percorsi previsti dallo statuto. Il PD di Chiusi è disponibile a considerare un suo rientro e nel contempo a fare chiarezza, viste le incomprensioni nate da entrambi, per capire se ci sono le condizioni affinché il sindaco possa e voglia dare il suo contributo in questo partito che si sta misurando con nuove sfide e che sta cercando di tracciare un nuovo percorso politico”. Che significa “senza porre condizioni”? che Bettolini può rientrare nel Pd se vuole, ma non può chiedere la ricandidatura? Sembrerebbe proprio così. Che altre condizioni potrebbe porre?
Ora, è del tutto legittimo che il partito di maggioranza faccia le sue valutazioni e decida in autonomia chi candidare alle elezioni. E’ legittimo che pensi pure ad un cambio di cavallo per la prossima corsa elettorale, ma non può farlo contrabbandando una presa di posizione di una parte del gruppo dirigente, come la sintesi di un dibattito che ha coinvolto 5 circoli e il gruppo consiliare. Ancora una vota il Pd non dice cosa intende fare, lascia intendere che non ama Bettollini, che non gli sono piaciuti alcuni suoi atteggiamenti, ma non dice chiaramente che non può essere lui il candidato a sindaco. Parla di un ipotetico confronto con le altre forze d centro sinistra ma non distingue per esempio tra Italia Viva e i Podemos, che sulla carta sembrano incompatibili. Tra le forze del centro sinistra il Pd chiusino inserisce anche i 5 Stelle? e chi altro?
Alla fine della fiera la tanto sospirata relazione finale non dice nulla di nuovo che non si sapesse già e di cui ampiamente si è scritto. Che può fare adesso Bettolini? a caldo può dichiarare “irricevibile” il documento, prendere atto dell’ostilità nei sui confronti e chiudere ogni ragionamento sul futuro. Magari organizzandosi di conseguenza in proprio. Oppure può aspettare e vedere se la “contestazione” del documento della segreteria da parte dei militanti assumerà connotati di rivolta di massa e a quel punto, forte anche del consenso sull’operato dell’amministrazione ricevuto nei circoli, cercare di contendere e strappare la leadership del partito a Simona Cardaioli. Molto dipenderà dall’umore. Da cosa prevarrà, se l’amarezza di sentirsi scaricato o la voglia di combattere la battaglia fino alla fine…
Una cosa è certa: il Pd è ancora il partito di maggioranza, ma ormai è è al suo minimo storico, alle ultime regionali ha preso meno voti di quanti ne prese la Primavera ne 2011 e meno della somma tra Podemos e 5 Stelle nel 2016, insomma è al di sotto della quota che finora era delle opposizioni. E un partito così, avviluppato ancora in logiche brezneviane, che chiama gli iscritti a pronunciarsi, poi li ignora, gettando a mare quella che è stata bene o male la sua risorsa principale negli ultimi 6 anni, dandone un giudizio positivo sull’operato, meno sugli aspetti caratteriali, sta davvero ballando sul ponte del Titanic. Viene da chiedersi, anche a chi come noi guarda le cose da una angolatura di sinistra e ritiene il Pd nonostante le sue magagne, un soggetto irrinunciabile per qualsiasi ragionamento, se un partito così serva a qualcosa.
M.L.
QUESTO E’ IL DOCUMENTO DELLA SEGRETERIA PD, INTEGRALE: Nei giorni scorsi si sono tenute le assemblee degli iscritti di ogni circolo del Partito Democratico di Chiusi per valutare il lavoro svolto dal sindaco e dall’amministrazione comunale negli ultimi 5 anni di mandato. In ogni circolo è stato chiesto di dare una valutazione sia amministrativa che politica all’operato del sindaco, degli assessori e del gruppo consiliare.
Il clima che si è respirato nella maggior parte dei circoli è stato sereno e costruttivo e la maggioranza degli iscritti ha manifestato la voglia di esprimersi e di condividere i propri pensieri con ragionamenti e contributi ampi e propositivi, seppur, alcune volte, non siano mancati toni ed atteggiamenti non molto consoni al dibattito civile e democratico.
Durante i dibattiti sono emerse valutazioni positive sull’amministrazione comunale, sul mandato elettorale e sulla positiva gestione dell’emergenza sanitaria derivante dal Covid-19. Nell’importanza di valorizzare il lavoro svolto è stata espressa soddisfazione ad esempio per la realizzazione di rilevanti opere pubbliche come il completamento (ancora in corso) del nuovo palasport in località Pania, gli interventi per il recupero del Parco dei Forti e degli ex Lavatoi a Chiusi Città; per il miglioramento del patrimonio storico e culturale; per i lavori di riqualificazione urbana; per aver prestato attenzione alle manutenzioni ordinarie e straordinarie; per aver introdotto nel piano urbanistico comunale norme paesaggistiche e ambientali importanti per lo sviluppo economico e produttivo; per il recupero di una centralità in progetti turistici e culturali a livello Toscano ed interregionale collegati agli Etruschi; per il risultato politico per la riconferma della fermata del Frecciarossa nella nostra stazione ferroviaria, riconosciuta come punto di riferimento tra la Toscana del Sud e l’Umbria, a cui è collegata una progettualità tra ambiti turistici regionali e interregionali; per la nomina di Chiusi a Città Europea dello sport, anche grazie agli interventi realizzati e in corso di realizzazione nei nostri impianti sportivi; per aver messo in campo importanti azioni per la salvaguardia ambientale che hanno permesso al nostro Comune di ottenere il primato di Comune virtuoso nella raccolta differenziata dei rifiuti (primo comune nell’ATO di riferimento) … Questi sono solo alcuni dei risultati raggiunti rispondenti alla maggior parte degli obiettivi di mandato, nonostante le difficoltà in cui l’amministrazione si è trovata ad operare.
Nei dibattiti non sono mancate delle criticità rispetto ad alcuni obiettivi, soprattutto quelli a lungo termine che devono essere ancora completati. E’ stato evidenziato il fatto, ad esempio, che alcuni lavori previsti nel programma elettorale non sono stati realizzati, altri sono stati rallentati per il lockdown (come quelli che dovevano interessare le frazioni), alcuni verranno intrapresi in questi mesi che ci separano dalle elezioni, altri dovranno essere riproposti nel prossimo programma elettorale se ritenuti ancora attuali.
Alcune situazioni complesse, non positive, sono scaturite da una mancanza di confronto tra l’amministrazione, il partito, i cittadini e la società, come per esempio il dibattito sul progetto presentato da ACEA Ambiente e il rapporto con l’Istituzione scolastica ed i genitori per l’introduzione della settimana breve o lunga, dove le valutazioni pedagogiche sono passate in secondo piano rispetto ad altri aspetti, questioni come queste hanno generato un acceso dibattito nel nostro Paese provocando divisioni nell’opinione pubblica.
E’ necessario imparare dagli errori fatti per riprendere la discussione sugli argomenti e maturare maggiore consapevolezza e dialogo con la società civile.
Dopo le vicende legate alla recente scissione di Italia Viva, dopo il difficile percorso elettorale regionale e dopo mesi non facili a causa dell’emergenza sanitaria, con l’insediamento della nuova segreteria – a seguito di un complicato percorso precongressuale – il bisogno di confrontarsi ha generato una serie di incomprensioni e di comportamenti che, in ogni caso, non hanno inficiato l’andamento delle assemblee in cui sono stati affrontati importanti temi, sottolineati gli aspetti positivi del lavoro svolto ma anche rilevati errori, appunto, su cui riflettere ed imparare anche per il percorso futuro.
Sono emerse anche alcune mancanze di rispetto, a livello comportamentale, da parte di alcuni iscritti che hanno riportato, direttamente o indirettamente, alla stampa locale nomi e contenuti di interventi interni al dibattito e non si sono limitati ad una mera sintesi come sarebbe stato corretto fare, magari al termine delle consultazioni e non prima; le strategie si decidono insieme e non singolarmente. Anche questo deve far riflettere per non ripetere gli stessi errori e non generare confusione e tensioni sia all’interno del PD che tra l’opinione pubblica.
Ora è il momento di andare avanti, di guardare oltre e lavorare ancora più attentamente per la nostra città, inserendoci ancora di più nelle politiche di area a livello Valdichiana ma anche provinciale, regionale e con i Comuni della vicina Umbria, ragionando su temi come l’ambiente con particolare attenzione al nostro lago compresa l’adduzione dell’acqua da Montedoglio sia per fini potabili che irrigui, la gestione dei rifiuti, le infrastrutture, la valorizzazione degli istituti scolastici, la costruzione di un nuovo assetto socio/sanitario generato dal Covid-19. Dovranno essere considerate ulteriori prospettive economiche, commerciali, culturali, turistiche e di sviluppo usando anche ampiamente la tecnologia al fine di reperire risorse che arriveranno dall’Europa.
Nella valutazione politica da parte dei circoli è stato riconosciuto il merito a tutto il gruppo consiliare di essere rimasto coeso ed unito a seguito della scissione di Italia Viva dal Partito Democratico, ciò è stato un elemento fondamentale anche per le elezioni regionali, grazie all’importante contributo di alcuni consiglieri ed amministratori, un lavoro di squadra tra partito, amministrazione e consiglio comunale è sempre auspicabile. Tuttavia non sono mancate valutazioni negative su alcune posizioni del sindaco, sia per le sue dimissioni dal PD ad un mese dalle elezioni regionali, sia per le modalità con cui sono state comunicate che per il suo atteggiamento tenuto in campagna elettorale.
La maggioranza degli iscritti ritiene comunque doveroso instaurare un dialogo con il sindaco per ricucire un rapporto tra sindaco e PD ed uscire da questo stallo politico ed amministrativo per arrivare serenamente a fine mandato per poi ragionare del futuro.
In ogni caso, dato che il sindaco ha deciso in autonomia di uscire dal PD, dovrà essere lui stesso a pronunciarsi sulla volontà di rientrare senza porre condizioni, seguendo i percorsi previsti dallo statuto. Il PD di Chiusi è disponibile a considerare un suo rientro e nel contempo a fare chiarezza, viste le incomprensioni nate da entrambi, per capire se ci sono le condizioni affinché il sindaco possa e voglia dare il suo contributo in questo partito che si sta misurando con nuove sfide e che sta cercando di tracciare un nuovo percorso politico.
Durante gli incontri quasi la totalità degli iscritti di tutti i circoli ha riconosciuto il lavoro positivo dell’attuale dirigenza del partito mosso da un approccio di apertura e confronto sia a livello locale che territoriale, nella ricerca di una identità politica che segua le linee nazionali caratterizzate da pluralità ed inclusione, nonostante le difficoltà di dialogo e coinvolgimento degli iscritti per poter rispettare le norme anti pandemia, resesi necessarie all’indomani dell’insediamento.
In questa ottica dobbiamo guardare al futuro, confrontarci sui temi per il nuovo programma elettorale e dialogare con le altre forze politiche di centro sinistra, indipendentemente dal fatto che possano andare in porto alleanze. Infine dovremmo confrontarci sui nominativi per la futura squadra di governo della Città di Chiusi che, ci auguriamo, possano essere ampiamente condivisi.
Non capisco l’insistenza. Il PD ha parlato chiaro. Bettollini si è messo fuori dal PD. Un eventuale ritorno passa per la Commissione Provinciale di Garanzia del PD. Non mi pare ci voglia molto a capirlo. Perdere ancora tempo su questo dato è inutile. La segreteria del PD Unione Comunale chiama al confronto con le forze progressiste, è una decisione saggia. Quello che mi pare non si voglia capire è che l’allontanamento di una parte degli iscritti e degli elettori è dovuta a come è stato gestito il PD di Chiusi negli ultimi anni. Chi c’era nel gruppo dirigente?
La risposta è semplice: non mi pare che l’uscita o l’allontanamento volontario o indotto di Bettollini dal partito e l’insediamento di un gruppo dirigente nuovo, non bettoliniano, sul piano degli iscritti e dei voti abbia portato risultati positivi. Se è vero come è vero che sia il numero di iscritti che quello dei voti alle regionali corrisponde al minimo storico. Quindi la gestione precedente (ma non addebitabile tutta a Bettollini che era sindaco, ma non segretario del partito) ha sicuramente delle responsabilità, ma quella attuale non ha invertito la tendenza, neanche minimamente, anzi, ha registrato una ulteriore caduta. Questo è scritto nei risultati elettorali e nei registri del Pd. Non è una fantasia o interpretazione giornalistica.
Il declino è di anni. La nuova segreteria alle elezioni regionali aveva sei mesi di età. Neanche mago Merlino. Comunque questa segreteria qualche piccolo passo in direzione degli orientamenti nazionali del partito li ha fatti. Bettollini è sindaco da più di 5 anni. Prima era assessore al bilancio. Il PD locale in epoca renziana ha fatto sempre coincidere gli orientamenti del partito con quelli dell’Amministrazione, sena possibilità di dibattito. In un incontro degli iscritti sono stato costretto a lasciare la riunione per un’indecente cagnara messa su da pochi perché volevo documentare le posizioni del Comitato ARIA. Nelle riunioni delle ultimi mesi a cui sono stato presente tutti hanno potuto parlare.
Due domande che ti potranno sembrare forse sibilline.Posto innanzitutto anche il fatto che non devi essere imboccato da me che ti debba suggerire quale debba essere la ”linea” del tuo giornale,vorrei sapere il motivo per il quale hai pubblicato il Post con i tuoi commenti ad ogni passaggio accanto alle comunicazioni del partito e non il contrario, e cioè prima pubblicare la risoluzione scritta e poi commentarla.Hai prima invece fatto i commenti che reputavi opportuno fare accanto ai brani della comunicazione ufficiale, poi nel tuo secondo intervento hai pubblicato integralmente la risoluzione del documento del partito, fatto come hai invece fatto immediatamente accanto alla comunicazione stessa. Spiegamelo in maniera credibile questo pur puntualizzandoti di non mettermi nei panni di un Torquemada.Poi l’altra domanda è – dal momento che personalmente non sono sui social come ben sai ma solamente scrivo quando lo ritengo opportuno solo sul tuo giornale- non riesco a comprendere il significato del fatto che tu dica che ”nelle chat interne al partito”vi sia una RIVOLTA mentre sui social nessuno si esprima.Cosa intenderesti dire lo capisco anche da me, ma metti in evidenza- semprechè fosse vero-una realtà che farebbe vedere che i panni sporchi si lavino in famiglia ma che non si abbia il coraggio di esprimere ciò che si pensa fino al punto che tutto questo venga fatto come si fosse fra ”carbonari”. Premetto che i paragoni che porti a tale tesi sul periodo” Brezneviano e Volkograd” personalmente non li ritengo nemmeno plausibili di essere evocati con tali accostamenti perchè forse metterebbero il partito stesso in una condizione da essere reputata una associazione segreta,quasi massonica, dove non traspaia la verità e quando possa trasparire si inumidiscano i vetri per non renderli trasparenti alle bisogna senz’altro con volontà manipolatrice, ma dico io ci vuole un bel coraggio a riportare notizie dove si parla fra le chat di partito facendo vedere che dentro due condomini e mezzo pochi erano in un modo ed altri in un altro modo di fronte a quel problema, che poi poi riguarda una persona(non tanto come tale che non interessa a nessuno) ma la persona nella funzione che ricopre anche attualmente. Mi sembra che nessuno abbia invocato il commissario prefettizio per sostituire tale amministrazione ma il partito ha espresso un giudizio sul fatto della attendibilità politica di colui che era un membro di tale partito e l’ha fatto con gli atti politici che sono quelli che hanno determinato poi la presa di posizione di Bettollini spiegandone le ragioni.Carta canta si dice, o no ? Ma quello che tu porti ad esempio e che ho gia detto nell’altro mio precedente intervento sottolineando il mio accordo con la tua visione sul partito che non ha mai alzato un dito( le lodi a quanto fatto credo che possano più essere di prammatica chè rappresentare altro, perchè è quasi come ad essere in presenza della domanda rivolta al’oste se il vino sia buono e quindi la cosa ha il valore che ha…) a maggior ragione mi sembra che mettano in evidenza che lo stesso partito proprio per essere stato sempre silente non possa essere proprio tanto credibile politicamente nemmeno delle risoluzioni anche se come dici te prese a maggioranza poichè la richiamata da te differenza e peso sarebbe meno di metà di un condominio.O no? La stessa cosa vale logicamente per la parte non favorevole a Bettollini anche se devo dire- e qui mi si permetta di essere ”partigiano”- quella parte probabilmente ha individuato che vi sarebbero motivi più sufficenti per andare verso un altra natura di Giunta frutto di una alleanza allargata.Mi sembra che così dicendo io entri in questioni che si debbano lasciare risolvere autonomamente allo stesso partito non influenzandolo dall’esterno,ma vedo che invece pur esprimendo personalmente una partigianeria da spettatore nella mia critica, tu tale fatto lo rispetti poco poichè in ciò che scrivi prevale subito in te accanto una critica diretta al documento che controbatte la comunicazione stessa.Forse-lasciamelo dire- avresti dato di più l’immagine della equidistanza di giornalista non schierato -se avessi criticato quanto espresso sul documento lasciando chi legge nella condizione di ragionare da sè stesso sulle cose che esprime.Poi sarebbero venuti i commenti.Forse sarebbe stato meglio sgombrare il campo da possibili illazioni come le chiameresti tu, ma tutt’ora che ho letto il tutto mi viene da domandarmi: sono proprio illazioni le mie ? Mah ?….
ho pubblicato il testo integrale solo nei commenti perché era oggettivamente troppo lungo per essere inserito nel corpo dell’articolo, riportandone comunque, ampi stralci virgolettati, come è costume di primapagina da sempre. Mai pubblicati comunicati stampa tout court. Devo anche precisare che il comunicato Pd è stato commentato e pubblicato da primapagina prima che il Pd lo rendesse noto e lo pubblicasse sulla propria pagina fb. Questo per precisazione. Ovviamente quando il Pd lo ha pubblicato, era esattamente uguale.
Ci sono dei passi significativi nella relazione della segreteria che chiunque abbia “un’angolatura di sinistra” comprende benissimo e che un appassionato giornalista indipendente dovrebbe tradurre per i non addetti ai lavori…come quello del “… è il momento di andare avanti, di guardare oltre e lavorare ancora più attentamente per la nostra città, inserendoci ancora di più nelle politiche di area…” perché su questo aspetto (al di là del lato umbro) in Valdichiana e a livello provinciale…c’è molto da recuperare rispetto all’isolamento politico in cui si è cacciato …o mi sbaglio?
D’accordo con Massimo Mercanti. Una zona come la nostra si avvia sempre di più a quella che possiamo definire come “area interna”. Da questo punto di vista Bettollini si è “scaricato” da solo, non comprendendo che una strategia con qualche probabilità di successo le politiche di area sono essenziali. Quanto è successo con le candidature alle regionali offre un messaggio inequivocabile.
Osservo con non poco disappunto ed anche dispiacere la cassatura del mio intervento,come al solito lungo, ma che conteneva in proposito due domande rivolte a te che erano quelle sul perchè avevi pubblicato prima il post con accanto ad ogni intervento del documento ufficiale le tue osservazioni e dopo avevi pubblicato il documento,mentre semmai secondo me doveva essere il contrario.Non voglio insegnare a nessuno il proprio mestiere ma la mia spiegazione su questo te l’ho data ma tu non l’hai fatto apparire(strana la cosa perchè fin’ora hai accettato e commentato tutto,perfino delle volte gli insulti che ti sono stati rivolti da persone senza cervello ed anche con la mia solidarietà verso di te pur non condividendo le tue posizioni ).Ma tale fatto non è che sia difficile a capirlo anche da parte di coloro che non sono giornalisti ed è il fatto di ciò che sia importante che resti dentro alle persone perchè l’idea si forma con quello e quando non coincide è bene che non appaia una cosa diversa.Cosa devo pensare se non questo che hai letto ? Ne prendo atto ma questo rinforza le conclusioni che avevo.L’altra era sulla riflessione che se è vero come è vero-e tu stesso lo dici- che nel PD nessuno ha mai contestato il modo di fare di Bettollini anche tale notizia non è che possa spezzare una lancia in favore della corrente che tu dici che abbia prevalso perchè la cosa del ” ditino non alzato mai” è di duplice valore anche per l’altra corrente, poichè semmai mette in luce solo una cosa: la non attendibilità generale di ogni cosa e la guerra per bande.Solo il contrario di quello che necessiterebbe.Ma senza dubbio si tratta se non di due condomini e mezzo ma della differenza di mezzo condominio che come dici tu possa aver prevalso.Penso di aver reso l’idea di ciò che volevo dire.Anche un altro mi cassava sempre gli interventi che non gradiva ed infatti come avrai visto non intervengo più da un po’ di tempo a questa parte( l’ho liberato da questa incombenza),ma quello non era dovuto alla lunghezza degli articoli poichè in quel blog la lunghezza è misurata in caratteri bensì al loro contenuto che non aggradava ed era meglio non farlo sapere. Ho tolto il disturbo come ti sarai reso conto.Ora anche te.Non sò chi di noi diventi insopportabile,non tanto ai lettori che se vogliono leggono o se non vogliono non leggono, ma di fronte ad un etica di correttezza ed anche di sincera onestà intellettuale io credo che sia opportuno pubblicare. Perchè è bene che chi legge se lo chieda questo. Vedi, altri che prima intervenivano non intervengono più,e se questo a te sembra non interessarti e posto che nessuno abbia il patrimonio della ”verità”credo che possa essere un danno che possa ricevere il pubblico.Lo dico anche perchè sulla politica locale ormai abbiamo visto che ci separa un bel fosso ma purtuttavia continuavo a scrivere perchè pensavo in qualche modo potesse servire a chi legge.E chi legge non lo deve fare in maniera superficiale, mai, ma deve mostrare pazienza, e mostrarla anche chi è l’oggetto della critica. Se non avviene questo si vede che si è raggiunto il limite alla sopportabilità. Ma si campa ugualmente eh ? Fin’ora sono campati quasi sempre coloro che hanno fatto parte di scuderie e sono andati a fondo spesso anche insieme alle scuderie quando queste sono affondate,anzi nel caso di cui si parla direi ”autoaffondate”, ma nel confronto e nella battaglia delle idee ci sono anche liberi battitori e se le idee di questi si dimostrano più giuste di quelle di prima allora vorrà dire che si sarà fatto un passo avanti.Non ti devo insegnare nulla perchè ci conosciamo da molto tempo ed abbiamo grosso modo la stessa fascia di età, siamo stati spettatori per decenni e decenni anche e più che altro degli stessi avvenimenti della realtà del mondo che ci circonda e non mi sorprende pensare che in questo sistema basato sui soldi siano questi ultimi purtroppo che segnino la libertà e non mi stupisco nemmeno di coloro che una volta dicevano ”adesso mi posso tirare su i pantaloni sor padrone?” e sono tanti, li conosci anche te, ed anche te me ne hai sempre parlato perchè tu hai vissuto qui io invece ci vivo solo da qualche anno. Ma credo comunque in tutti i casi che faresti bene ad ascoltare di più, non Carlo Sacco che può dire anche cazzate emerite e che ti ha sempre risposto dicendo ciò che pensava, ma ascoltare di più la ragione delle cose e meno il tifo mirato. Perchè se si ascolta il tifo vengono inevitabilmente alla mente strani pensieri,che fanno a cazzotti sia con l’oggettività di dove certe considerazioni diventano inspiegabili, ma anche con altro che per rispetto non nomino ma che posso pensare..Ma qui mi fermo e ”ad ognuno il proprio” come diceva qualcuno.
Sull’isolamento di Chiusi e di Bettollini, qualcosa nell’articolo c’è scritto. A me non sembra che la situazione sia quella di un uomo solo contro tutti. Se Chiusi ha recuperato un minimo di centralità e di visibilità è stato in questi ultimi 4-5 anni, intorno alla questione Frecciarossa, ma non solo. Con i sindaci e istituzione umbre – come ho scritto – nessuno degli ultimi 5 sindaci si è mosso più di Bettollini e ha ottenuto risultati migliori. E questo gli umbri stessi lo riconoscono. Si può fare ancora di più e meglio, sia sul versante senese che su quello umbro, ma c’è qualche forza politica chiusina che ha proposto qualcosa di concreto e di diverso in tal senso? E c’è qualche sindaco dei dintorni che abbia fatto delle politiche di area un caposaldo della propria azione, sul serio e non a parole? Quale? Va anche detto ad onor del vero che la frammentazione politica e il cambio di bandiera di alcuni comuni, sia in Valdichiana che in Umbria, non aiuta la coesione e la visione comune, di area. Chiusi confina con due paesi a maggioranza di diverso colore, così Montepulciano o Sarteano… Già è difficile a quanto pare trovare unità d’intenti tra sindaci dello stesso partito, figuriamoci con gli altri…
Inutile commentare. Riporto uno stralcio dello scritto del segretario provinciale Andrea Valenti sulla mancata designazione di Bettollini a candidato alle regionali:
“Magari non sarebbe male dirla tutta, ma se Juri Bettollini non ne ha il coraggio, nonostante i post ad effetto con leoni e compagnia, forse tocca dirla a me.
Il problema di Bettollini è uno solo, che in quella lista non c’è lui. E, nella sua logica, se non c’è lui non c’è nessuno.
Ma la domanda da farsi allora è un’altra. Perché non c’è lui in quella lista?
La risposta è semplice: perché il suo territorio non ce l’ha voluto. Nessuno. Nè la sua unione comunale né le altre unioni comunali della val di chiana. Sono stati fatti non uno, ma tre passaggi sulla sua candidatura. Ad ogni passaggio la situazione è peggiorata, fino ad arrivare all’ultimo, dove mi hanno fatto sapere che in caso di sua candidatura c’erano segretari e iscritti pronti a restituire la tessera.
Lui definisce sfiducia un voto unanime in direzione, non saprei come definire questi passaggi, sicuramente non ‘attestazione di stima’
A me risulta che ci siano iscritti pronti a ridare ta tessera anche dopo la relazione conclusiva della segreteria Pd di Chiusi… Ma il problema è l’isolamento rispetto ad una parte del suo partito (ex) relativamente ad una eventuale candidatura, oppure il rapporto con gli altri comuni, con i territori e gli amministratori senesi e umbri? (con valutazione dell’approccio e dei risultati ottenuti su questo terreno, rispetto ai precedessori). Comunque secondo me il Pd ha scaricato di fatto Bettollini, quindi il problema è risolto…
Quello che dice Valenti è chiaro. Per tre volte ha fatto il giro di tutte le segreterie PD dei i comuni della Valdichiana ed è stato invitato a non insistere perché quella candidatura non era accettabile. Più isolato di così? La responsabilità di quell’isolamento di chi è?
Anche io credo che Bettollini sia definitivamente fuori e il suo futuro politico non dipende più dal PD.
Pongo un umile domanda: in consiglio comunale noi delle opposizioni siamo stati accusati dal sindaco di no sapere niente è di non informarci perché pensavamo che si fosse dimesso dal Pd invece ci ha detto che non si era dimesso dal partito ma dagli incarichi che aveva nel partito, poi in un intervista sul Corriere Pievese si è vantato di aver fatto perdere voti al PD a favore di Italia Viva grazie alle sue dimissioni dal PD, ora apprendiamo che se vuole rientrare nel PD deve seguire la procedura stabilita dal partito. Qualcuno bravo può spiegarci a noi poveri disinformati delle opposizioni se si è dimesso dal Pd o no? Chiaramente la domanda è retorica ma finalizzata ad un’altra domanda si può oveder ricandidato questo sindaco?
Se il partito scrive che il sindaco deve seguire una procedura prevista dallo statuto per rientrare nel partito, significa che si è dimesso e che il partito lo considera dimesso e quindi a tutti gli effetti non iscritto al momento. Ciò può essere un motivo per indurre il Pd a non ricandidare Bettollini, ma la domanda è se sia un motivo sufficiente. E la domanda di riserva è: se Bettollini rientra, il motivo decade?
Ma allora perchè in consiglio comunale ci ha detto che parlare delle sue dimissioni era da disinformati perché lui non si era dimesso?
C’è una lettera di dimissioni di cui il PD ha preso atto. Punto. Se Bettollini vuole ritornare sui suoi passi dovrà rispettare una procedura già seguita per altri: la sua domanda verrà valutata dalla Commissione Provinciale di Garanzia. Comunque a me non risulta che questa domanda ci sia.
La segreteria dell’Unione Comunale ha inoltre stabilito un percorso che prevede un largo confronto con le altre forze politiche ed eventualmente con altre espressioni della società civile per l’eventuale messa a punto di una strategia condivisa. Solo dopo si parlerà dei candidati. Non mi sembra difficile da comprendere.
Poi da semplice militante di base devo essermi distratto perché non mi sono accorto di una base che starebbe insorgendo come dal titolo di questo articolo.
Io non sono un militante del Pd, ma certe “insorgenze” mi capita di registrarle… Nel senso letterale della parola
Bene documentale allora.
Io credo che sia ”fuffa” e se non lo fosse è fuffa lo stesso da qualsiasi lato si guardi.Una cosa l’hai detta giusta: ”Il PD ha scaricato Bettollini.Il problema è risolto.” Ma non era secondo me roba da farci uno studio, era risolto anche due mesi fa,solo come vedi la fuffa di questi due mesi che son passati dall’iniziativa di Bettollini è stata promossa una canizza da parte degli afficionados e l’altra parte contrapposta , canizza espletata e creata con la benzina sul fuoco anche da te,che poi è finita come è finita. Questo dovrebbe insegnare a parecchi che a parte il ritenersi idonei o meno per fare passi in avanti, ma che soprattutto sarebbe l’ora CHE CHI FA POLITICA NON LA FACCIA PER CARRIERA ma la faccia per curare gli interessi di una comunità. Ma quanto passa per le intenzioni di tanta gente è cosa dura a morire perchè non si vede che questo(l’avanzamento sociale) e la politica diventa un mezzo per la scalata sociale, non un fine. E’ un fatto prettamente culturale e di equilibrio con se stessi, sia degli interessati sia di coloro che gli interessati sostengono.Diventa tutta una fascia che ha le caratteristiche comuni di tifare per uno scopo: l’interessato con il proprio team che lo sostiene,non altro e così si ritiene di costituire un aggregato vincente perchè si crede di possedere le ragioni che possano prevalere ed affermarsi.E la cosa tragica non è tanto la sconfitta ma è il fatto che da tali lezioni non si impari nulla.Questo è tragico ! Questo non solo vale per il singolo ma anche per tutti i suoi adepti.Ma dentro a tale visione che si crede valida e che viene cercata di portare avanti, evidentemente c’è qualcosa di fondamentalmente errato e che produce i suoi effetti.Gi esempi che abbiamo avuto a Chiusi alla gente sembra che abbiano insegnato poco.Anche perchè la fiducia è una cosa talmente seria soprattutto quando si parla di intervenire nella vita delle persone che sono i cittadini.E quando si percorre quel fine (ed i fatti lo hanno dimostrato) che non ci dovrebbe essere perchè la politica dovrebbe essere intesa come servizio alla gente e non per carriera mi si dica quale fiducia si possa raccogliere.Poi ci si lamenta anche dei risultati,anche perchè tutto il mondo intorno parla del contrario e fà vedere agli aspiranti ed a chi sgambetta ed anche ai loro sostenitori il contrario di quanto dovrebbe essere. Scattano dentro delle molle che vengono identificate con elementi di distorsione quali ”amor proprio, dignità,successo sperato ma poi mancato,paragoni automatici con chi ce l’ha fatta a svoltare ,momenti di identificazione fra il successo degli altri e l’insuccesso proprio”.Tutti fattori di distorsione dei propri pensieri ed allora si hanno certe reazioni.Ma tali reazioni gli altri che osservano e che giudicano, le misurano, le avvertono, le collocano al di dentro oppure al di fuori dell’ammissibilità a ricoprire posti, posizioni, poi decidono.E se il giudizio che deriva dal vaglio del sistema premiante non ci piace perchè ci si ritiene meritevoli di una attenzione non ricevuta allora sarebbe bene riflettere su tale perchè. Ed è qui che si dimostra di avere equilibrio, serenità ed affidabilità,umiltà.Tutte caratteristiche che servono ad un politico. Perchè parte da questo il primo scalino della credibilità. E non si vuole adesso che tale fatto venga riconosciuto andando avanti a testa bassa? Ma di cosa si parla ? Bettollini farà le mosse che crede opportuno fare( domanda di riammissione, lista per conto proprio, passare ad altri partiti paralleli che in questo momento si fregano le mano ecc ecc , tutto lecito, ma una cosa è certa: i bisogni della politica e con essi la gente di Chiusi necessitano di respirare -ma davvero- un aria diversa da quella che si è respirata fin’ora.E se un partito diminuisce di consensi nella gente, vuol dire che diverse cose non hanno funzionato.Molte volte continuare ad insistere non solo è controproducente ma si arriva a mostrare di lottare creandosi un mondo dal quale si affibbiano tutte le negatività agli altri non riconoscendo le proprie..si, soprattutto agli altri mostrando che si è animati da insipienza e che non si tiene conto delle lezioni,non rendendosi conto che si vive nell’errore.Ed è il principio della fine.Ma forse per ripartire veramente, uno, come del resto siamo tutti, è destino umano che si debbano rialzare e ricominciare con forza il proprio percorso,ma se non fanno tesoro dei propri limiti e dei propri errori, tutta questa fatica rischia di essere inutile.E spesso per riconoscere i propri errori ci vuole di possedere cultura,cultura in senso lato,che non è solo conoscenza ed esperienza, ma anche e sempre più spesso umiltà. E questo vale per tutti,nessuno escluso.
Fiamma Martinozzi
Sto pensando all’articolo su prima pagina nel quale si fa riferimento anche alle vicende della scuola.
Eh no, caro Lorenzoni, per quanto riguarda la scuola tengo a precisare che l’articolo non rispecchia la realtà dei fatti e delle procedure scolastiche. Come sempre ti hanno informato male e non ti sei documentato a sufficienza. Hai ritenuto giusto scrivere solo le notizie avute da una parte ma non ti sei preoccupato di ascoltare quelle che ti avrebbe dato l’istituzione scolastica.
1) Il provveditore non ha dato ragione al Sindaco ma al Dirigente Scolastico confermando il via libera alla “settimana breve”. Perché non è stata attivata? L’Istituzione scolastica è formata, per la maggior parte, da persone serie, responsabili, professionali e visto il clima da baraccone che si era venuto a creare, ha preferito continuare a lavorare nel silenzio e con professionalità senza alimentare ulteriori polemiche, non avendo bisogno né di visibilità né di consensi. Purtroppo non ha portato avanti la volontà della maggioranza dei genitori, con tanto tanto rammarico. Certamente un’occasione perduta.
2) L’Amministrazione non ha fatto prevalere l’interesse collettivo in quanto , da una consultazione fatta tra i genitori, 621 di loro avevano espresso voto favorevole per l’istituzione della settimana breve, 454 erano stati i no, 4 le schede nulle e 21 le bianche.
3) Per quanto riguarda i docenti, 55 di loro avevano votato per si, 15 per il no e 14 si erano astenuti.
4) Tutto il putiferio messo su per la formazione della classe prima nell’anno scolastico 2019 – 2020 è stato una vera vergogna. Infatti il Dirigente Scolastico insieme al suo staff stava provvedendo autonomamente e ha comunicato con circolare Prot.N2641 del 2 Agosto 2019, che su sua richiesta, era stato autorizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale a formare la classe nel plesso di Chiusi Città in deroga alle norme di legge, utilizzando l’organico di potenziamento.
Tutto ciò è visibile a pag.27 del sito della scuola.
La Scuola, ha fatto quello che era in suo potere, insieme con i rappresentanti dei genitori in Consiglio d’Istituto, per sopperire al drammatico risparmio della spesa che già da anni viene fatto a discapito di tutta l’Istituzione scolastica . Insegnanti, personale A.T.A, genitori, alunni e dirigenza è giusto che lavorino in team per valorizzare il delicato compito che si sono assunti. Fondamentale sarebbe l’appoggio degli “organi di informazione” che dovrebbero informare in maniera “corretta”e non in modo fazioso per non creare, fratture, liti e contrapposizioni tra gli utenti e i lavoratori della Scuola, tendono a raggiungere un solo obiettivo: dividere per comandare
Tutto quello che ho riferito è facilmente consultabile nel sito della scuola
Chi gestisce il sito della scuola? E vale più il sito della scuola o il sito del Comune? E comunque la decisione finale la prese il Provveditore, non il Comune né tantomeno primapagina, Forse anche il Porvveditore non aveva letto il sito della scuola?
Credi veramente che la scuola possa falsare i dati? La scuola è un’istituzione autonoma che procede in base alla legge 15/03/1997 N.59, che in base all’articolo 21 riconosce l’autonomia gestionale ai singoli istituti. Ciò non toglie che per problematiche complesse non si possa rivolga al Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale per avere un’opinione.. Ciò è avvenuto ed è stata data ragione alla scuola proprio in virtù della legge sopra citata. La mia parola vale quanto la tua, forse di più in quanto. Il Dirigente dell’USP mi ha ricevuto, quale collaboratrice del Dirigente Scolastico, per chiarire la situazione ,dopo il colloquio intercorso tra il Lui, il legale dell’USP il Preside e il Sindaco. In questo incontro ha ribadito che la scuola può decidere in autonomia la propria organizzazione.
Per le problematiche della scuola vale il sito che la scuola gestisce e che riporta atti attendibili suffragati dagli organi collegiali. E non fare battute……..non fanno neanche sorridere .Non c’è peggior sordo di quello che non vuol sentire.
Lorenzoni te l’ho scritto in questi due anni tante volte, sulla vicenda scuola hai scritto sempre per sentito dire, non ne hai mai saputo niente perchè invece che informarti ti sei fidato di quello che ti diceva il Sindaco, sono fatti, qui le opinioni non c’entrano niente e i fatti sono quelli che oggettivamente riporta il commento di Bonella Martinozzi. Se poi vuoi continuare a intignare con le tue opinioni per sentito dire fallo, ma non ci fai una bella figura e soprattutto fai torto a una corretta informazione.
ma la vicenda come è finita? MI pare come ho scritto io… e quella non è un’opinione
Prima cosa non è finita come hai scritto te, secondo che c’entra com’è finita, hai travisato completamente come è andata tutta la storia. Terzo sei l’unica persona che conosco a cui non ho mai sentito dire forse ho sbagliato a scrivere qualcosa su un argomento. Beato te che non sbagli mai o che sei convinto di non sbagliare. Stai invecchiando male Lorenzoni alla tua età dovevi trovarti nella condizione di essere una persona libera. Peccato.
io sono liberissimo. Non ricco certamente, ma molto libero e infatti scrivo quello che mi pare. Pensa un po’ ho anche creato un giornale apposta, proprio per essere libero.
avevi creato un giornale libero…
Che è e resta libero. Le bollette le ho sempre pagate da solo. E anche gli avvocati per rispondere alle querele per denunce di scempi ambientali. E siccome un giornale non è un comitato, né un partito, ma una iniziativa editoriale privata, non ho neanche mai chiesto aiuto e sostegno. E mai l’ho ricevuto…
Se non ricordo male è stata lanciata una sottoscrizione per 20.000 euro.