CASO BETTOLLINI, IL PD E LA CONSEGNA DEL SILENZIO: GUAI A CHI PARLA! MA CRESCE IL MALUMORE TRA I MILITANTI
CHIUSI – E niente, il Pd chiusino proprio non ce la fa a trovare una sintesi e una via d’uscita dall’impasse in cui si è cacciato, dopo la frattura estiva con il sindaco Bettollini.
Il tour delle assemblee di circolo che ha fatto seguito a quella dell’Unione comunale è finito da quasi due settimane e ancora la segreteria non ha reso note le conclusioni. Giovedì scorso presso il circolo di Chiusi Scalo si è tenuto un incontro tra segreteria del partito, sindaco, giunta e gruppo consiliare, e anche in questo caso non è uscita una parola su come sia finito. La novità dell’incontro, rispetto ai passaggi precedenti è stato senza dubbio il fatto che ci fosse anche il sindaco Bettollini, invitato in presenza, e non più convitato di pietra. Il faccia a faccia davanti allo stesso gruppo consiliare e alla segreteria avrebbe dovuto quantomeno chiarire le posizioni e tirare una riga. Per poi provare a ricucire oppure dirsi arrivederci e grazie.
Si sa che il sindaco ha fatto un intervento lungo e appassionato, un discorso fiume, alla Fidel, come ha fatto spesso anche in passato nei momenti cruciali. Ma non si sa chi alla fine abbia vinto, se il sarto o il… gatto. Cioè chi voleva provare a ricucire, oppure chi invece strappa tutto: divano, tappeto, cuscini…
Nessuno parla, tutti quelli che abbiamo interpellato per saperne qualcosa di più, hanno risposto che sono stati invitati a non rilasciare dichiarazioni prima del comunicato ufficiale del partito. Che però non arriva. Roba che nemmeno a Volgograd quando c’era qualche contrasto tra Breznev e Kossighin…
Si sa – da indiscrezioni -che il riassunto delle puntate precedenti fatto in apertura di riunione dalla segretaria Cardaioli ad alcuni non è piaciuto. C’è chi l’ha definito una “sentenza premeditata”. Qualcun altro- sempre stando alle indiscrezioni – ha rilevato come non ci fosse alcun riferimento alle critiche rivolte alla segreteria (compresa la richiesta di dimissioni presentata da Marco Vannuccini e fatta propria praticamente da tutto il circolo di Montallese).
Ancora una volta come nelle assemblee di circolo, anche dall’incontro partito-compagine amministrativa è emerso un giudizio non solo sostanzialmente positivo, ma “molto positivo” sull’operato dell’Amministrazione e anche su quello del sindaco Bettollini come amministratore. Con un giudizio diverso invece sul Bettollini dirigente politico.
Su questo punto non sono mancate le solite sottolineature critiche nei confronti del sindaco. Solo che Bettollini è un amministratore e non un dirigente politico, se nei 5 anni, in più di una circostanza si è assunto il ruolo o è apparso come il front man del Pd e non solo come il sindaco, è perché il Pd è stato assente e lo ha lasciato solo. Ha insomma espletato una funzione di supplenza di un partito inesistente.
Ovvio che l’assenza o latitanza del partito non può essere addebitata solo alla attuale segreteria e quindi in prima persona a Simona Cardaioli, ma è altrettanto evidente che né lei né la nuova segreteria siano riusciti ad invertire la tendenza. Anzi l’assenza e il silenzio adesso sono diventati pilastri fondanti della linea politica. E il partito sembra avere anche la memoria corta.
Per esempio, un anno fa, novembre 2019, quando cominciava a montare la protesta sul progetto Acea e Bettolini minacciò di dimettersi dopo gli attacchi delle opposizioni, fu la maggioranza, il gruppo consiliare in particolare a fare quadrato e a invitarlo a non cedere alle fake news e a tenere duro… Quindi anche sentire esponenti Pd parlare di errori del sindaco della vicenda Acea fa sorridere. Errori ce ne sono stati e Bettollini li ha anche ammessi, ma il Pd è l’ultimo soggetto che possa sventolare quella bandiera.
Il continuo rinviare ad ulteriori appuntamenti, l’incapacità del gruppo dirigente del partito di maggioranza di prendere una decisione, in un senso o nell’altro, il silenzio sprezzante e pervicace, l’invito ai militanti a tenere la bocca chiusa, sono tutte cose che cominciano a stancare ed irritare non poco gli stessi iscritti. Pare che qualcuno abbia anche minacciato dimissioni dagli organismi, perché non si riconosce più in un partito che non riesce a proferir parola e… traccheggia.
Bettollini dal canto suo, con il discorso alla Fidel di giovedì, la porta l’ha lasciata aperta. Lo aveva già fatto in una recente intervista e pure in consiglio comunale. Adesso ha messo il partito con le spalle al muro. Ed è il partito che deve dire la sua e decidere se andare avanti insieme seppellendo l’ascia di guerra o se invece sia il caso di lasciar perdere e dirsi addio, come nelle coppie che non funzionano più.
Solo che al momento a trovarsi tra l’incudine e il martello, più che il sindaco è la segretaria del Pd Simona Cardaioli, che se non tira fuori una posizione (e fin’ora non lo ha fatto) rischia di apparire del tutto inadeguata a gestire una partita complicata, ma che spetta al partito e non ad altri risolvere.
Qualche malumore, nei nostri tentativi di avere informazioni sull’esito dell’incontro di giovedì, lo abbiamo colto non solo tra i consiglieri comunali, ma anche tra gli stessi componenti della segreteria Pd.
E con Bettolini che nel frattempo si fa trovare al pezzo sull’emergenza covid e annuncia, insieme agli assessori, l’imminente conclusione di lavori importanti come il rifacimento del parco dei Forti e la sistemazione esterna del nuovo Palasport, mentre Chiusi incassa giudizi lusinghieri sulla percentuale di raccolta differenziata, è evidente che un partito totalmente incartato su sé stesso, incapace di fare anche solo la sintesi di ciò che hanno detto le assemblee dei suoi circoli (forse perché ciò che è emerso non è il linea con il pensiero della segretaria e di qualcun altro), rischia di fare la figura di Qui Quo Qua…
Il silenzio (o mutismo) della segretaria e del gruppo dirigente del Pd può sembrare sprezzante (e lo è), può sembrare un atteggiamento sovietico, quindi fuori del tempo (e lo è). Può sembrare un modo per ingaggiare una prova di forza, mentre in realtà è sintomo di debolezza estrema, di titubanza, di mancanza di leadership e di carisma, e di argomenti. E anche sintomo di indifferenza verso gli iscritti. A questo punto Simona Cardaioli o dà un colpo di coda o rischia la debacle personale e politica. Lei e chi ne ha sostenuto la linea del silenzio e della freddezza.
Con l’emergenza Covid che avanza e dilaga, con le nuove chiusure che non saranno un lockdown generale, ma gli somigliano molto e faranno morti e feriti e dispersi dal punto di vista economico e culturale, un partito così rischia di essere la fotografia dell’insipienza e di essere spazzato via, nell’immaginario della gente. Del suo stesso elettorato. E non ci saranno discorsi sulla ricomposizione della sinistra che tengano… Certo parlare della “sintesi delle assemblee Pd” nel momento in cui il Paese si richiude in casa per decreto, con il pericolo di una esplosione della pandemia e di una implosione economica e sociale, fa quasi sorridere e può sembrare fuori luogo. Ma prima o poi questa benedetta “sintesi” il Pd la dovrà fare e rendere nota. E dovrà anche essere rispondente a ciò che nei circoli è stato detto davvero. Sempre che il Pd a Chiusi sia un partito vero e non un gruppetto di amici e nemici che si guardano in cagnesco.
m.l.
Io so soltanto che Bettollini ha lasciatola riunione in maniera burrascosa sbattendo clamorosamente la porta. Mi sembra strano che il giornalista questa volta non sia riuscito a raccogliere nulla. Le fonti i sono seccate?
”….in particolare fu il gruppo consiliare a fare quadrato ed invitarlo a non cedere alle FAKE NEWS, ed a tenere duro”. Siccome sei tu che tiri in ballo la memoria non mi ricordo bene quali fossero le fake news del caso che dici. Sai,essendo quasi io astemio, non credo mi si possa accusare di aver tracannato un fiasco di vino a digiuno, ma può darsi che l’età mi faccia vedere cose che invece non ci sono….ma tutto è possibile…
Mia madre quando ero ragazzo e prendevo delle cotte sonore per le mie coetanee, mi metteva in guardia e diceva che lì dove era stato il fuoco,anche a distanza di tempo covavano sotto la cenere i carboni accesi e che quei carboni erano pericolosi perchè facevano travisare la realtà.Io andavo per la mia strada ma poi pagavo dei prezzi che mi facevano col tempo rinsavire e vedere che talvolta la mente giustificava certi atteggiamenti ma tendenzialmente col proprio cervello si faceva pace subito proprio perchè si sposava un idea sola e si trascuravano le altre,che pur c’erano ed erano migliori delle mie.Solo che di questo me ne rendevo conto dopo i fuochi…
Solo dopo ci si rendeva conto che il terreno che si batteva era paludoso e si rimaneva impantanati e per sortirne fuori era una grande fatica.Con questo voglio dire che nessuno di noi ha la sfera di cristallo e perciò non mi spiego il motivo che ti faccia dire che non ci potrà essere come dici ”una ricomposizione della sinistra” da parte di un partito che perda di credibilità. Questo tu arrivi a dire,trascurando volutamente il fatto che la credibilità l’ha persa proprio perchè è stato un partito inerte che mai si è pronunciato ed ha avallato nei fatti tutto, anche l’identificazione propria col timoniere.E’ il contrario di quanto affermi se si parla della necessità di una nuova strada.E se la nuova strada debba passare per le orme già impresse nel terreno da quei scarponi quella è si veramente una strada che porta verso l’estinzione.Io credo che invece serva un coacervo di forze che quel partito lo aiutino a liberarsi da una stagione e da dei concetti la cui dipendenza dura ormai da molti anni,con una classe politica rinnovata e non dipendente da quei due meccanismi dei quali ho sempre parlato che sono stati da anni una zavorra quali il sistema dei soldi e il sistema clientelare politico-religioso concretizzatosi ed interferente nella vita laica e civile del paese e talvolta anche in quella personale dei singoli.Tutti nella propria peculiarità, sia le forze di un PD diverso chè quelle dell’opposizione servano degli obiettivi comuni da poter immaginare e realizzare gradualmente per avviare una politica di cui abbisogna Chiusi e che non è più possibile portare avanti e realizzare senza una unione di tali forze.Se prendiamo come entità peculiari sia la maggioranza chè le opposizioni, nessuna di queste entità oggi è all’altezza di far uscire da sola una Chiusi presa dal sottosviluppo che esiste e che ancora forse si annuncia oggi peggiore di quello che è attualmente.Non è facile, ma credo che sia l’unica strada possibile e che la sua realizzazione possa segnare un passo in avanti da dove poter ripartire e per piacere smettiamola di dire che le opposizioni puntano all’unisono nel volere la testa del re sul cestino della ghigliottina.Non è questo il problema, ma anche se lo fosse sarebbe un problema insignificante quello del rinnovo e della sostituzione di una guida se guardiamo alla storia di Chiusi ed alle possibilità che potremmo avere della valorizzazione dei suoi contenuti. Il problema vero è il degrado culturale delle persone che lo hanno fino a qui guidata.Persone che sono state scelte per fare gli yes men e quando non si proferivano tali stavano silenti.E’ un problema di educazione politica,di dipendenza di tali rappresentanti dalle cinghie di distribuzione della politica ma soprattutto dalla formazione culturale a pensarsi esenti da tali cinghie.Fin’ora è stata questa la politica che ha regnato e che porta severe responsabilità.Invertire la rotta in maniera sicura e credibile dovrebbe essere una esigenza,anche diciamolo francamente senza assistere a sceneggiate rabbiose se i gangli della politica ed il sistema premiante girino a senso inverso su ciò che personalmente si possa credere e sperare. In primis credo che per potersi considerare un vero politico,la persona debba avere l’umiltà di accettare le condizioni a cui il proprio partito la metta di fronte…e quando non si ha tale umiltà tutto il resto manca,anche se sembra che certi risultati si siano raggiunti ma che a ben vedere, quella sempre ordinaria amministrazione è.E non ci sono ” pedine da aggiungere ai pallottolieri…..” Quella è propaganda,anche e sempre più spesso insensata,visti i tempi che corrono e che soprattutto si annunciano.
1) il termine fake news fu utilizzato dal gruppo consiliare all’epoca, a proposito di alcune “notizie” diffuse dalle opposizioni (articolo del Corriere di Siena 19 novembre 2019); 2) le fonti non si sono seccate, ma rispettano la “consegna del silenzio” imposta dalla segreteria del partito, sezione di Volgograd. Qualche spiffero è uscito comunque e quello è stato riportato… Ma questo articolo non è tanto su ciò che si è detto nell’incontro al circolo di Chiusi Scalo, quanto piuttosto sul mutismo del Pd, che comincia a diventare imbarazzante (per l Pd).
La questione politica ,che e’poi quella che interessa i cittadini,appare per un Partito delle dimensioni e consenso come il PD,mal posta e comunque in maniera poco chiara:se il ha in mente una visione complessiva dovrebbe dire ,al di la’ dei personalismi,quale dovrebbe essere e su quali alleati poter contare per presentarla in maniera credibile.Il compito e la sintesi spettano non al sindaco in carica ma al segretario del partito che se ne assume l’onere.Il resto sono quisquiglie.Tradotto vuol dire se provare a vincere o rischiare di perdere…alcuni comuni, limitrofi e non ,sembrano un chiaro esempio
Iffatti, il sindaco dopo 6 assemblee degli iscritti in cui ha fatto il convitato di pietra, giovedì scorso è stato invitato a dire la sua. Lo ha fatto. Ora la sintesi dovrà farla il partito, che però non la fa… e non si capisce neanche il perché. O forse sì…
C’è una c0onsegna del silenzio? Ma da chi il giornalista ha saputo che ha parlato per oltre un’ora? Le indiscrezioni sono venute da chi? Perché le indiscrezioni non si son soffermate sulla clamorosa e rumorosa decisione di Bettollini di andarsene sbattendo la porta? Ha confermato, ma ce n’era bisogno, un carattere instabile che non ammette contestazioni. Non proprio l’ideale per chi vuole fare il sindaco.
Io credo che il PD faccia bene a considerare chiusi i rapporti con Bettolini per la sua condizione di ex iscritto. La procedura è chiara. Se Bettollini si è pentito delle dimissioni per rientrare deve seguire una procedura che passa dalla Commissione provinciale di garanzia. Ci sono precedenti.
Per me da iscritto il silenzio che pesa è invece sui problemi aperti. Cosa si dice sull’area delle Biffe considerata dal cosiddetto accordo per l’innovazione come zona “vocata” al trattamento dei rifiuti? Che si dice di un palazzetto che dopo aver ingoiato oltre 5 milioni di euro parte dei quali pesano sui ratei per la restituzione di un finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti? Si è favorevoli o contrari sull’istituzione del question time?Quale altre misure per la trasparenza?
Da tesserato PD mi preoccupa il ritardo dell’apertura di un confronto con le altre forze politiche locali che hanno espresso la loro disponibilità così pure con espressioni civiche disponibili a confrontarsi. Per questo ci sono a disposizione strumenti che permettono di farlo anche in questo periodo di Covid.
Se fosse davvero un partito alla ” Volkograd” come tu lo definisci probabilmente non si sarebbe trovato in queste peste dove si trova adesso.Vedi Marco, tutto questo ed anche il tuo modo di presentare le cose,sposando aprioristicamente pezzi ed idee di partito e sue istanze, porta a descrivere situazioni affibbiandone estrapolazioni e paragoni che non sono veri.C’è stata una discussione interna, ok ?Quasi una resa dei conti e c’è una istanza fra i due fronti interni che mira a risollevarsi da una stagione di nebbia e di tenebre nella quale il partito tutto è stato immerso per lungo tempo ( anche grazie -come dici tu- al silenzio assenso alla politica fatta da un solo timoniere – e qui stanno le responsabilità sia del partito quando rimette tutto su di una persona investendolo di responsabilità che non può avere, sia del timoniere stesso e questo lo si capisce).Le testate contro il muro servono a capire che si è calcato un terreno non idoneo ed il peso di tale non idoneità sono stati i limiti della politica che si è cercato di imporre con una visione personale e non concertata(e cosa volevi concertare con una maggioranza silente fatta di” yes men” perchè questa è stata la realtà vera ) con tutta l’acqua che è passata sotto i ponti ed è inutile anche riscrivere per capitoli le discrasie: Acea ecc ecc. cercando di scavallare queste e presentando le questioni come le presenti tu certamente allora vengono fuori le fake news che dicevi; quelle sono ”fake news” per davvero che mirano a ricostituire una ossatura ormai sbriciolata, ma a ricostituirla sullo stesso terreno perchè chi ha guidato e dato voce alla maggioranza silente -e qui te lo ripeto- non ha espresso nemmeno un briciolo di autonomia politica nè dal partito ridotto in tali condizioni dal bombardamento interno del renzismo nè da un Sindaco, perchè ti ricordo il fatto che pur facendo parte di una maggioranza non è possibile che le impostazioni politiche e le iniziative fatte sul territorio per anni abbiano trovato nella maggioranza un nulla da eccepire ma si sono appiattite sulla volontà e sugli intenti del capitano nocchiere, ricoprendosi anche di ridicolo su quei temi noti alla popolazione come il Carbonizzatore, il mancato incontro con la popolazione, Il Pala Pania ed altro anche più lontano,pur non essendo tali capitoli uguali l’uno all’altro certamente per diverse ragioni. Allora, per non dilungarmi più di tanto-e l’ho già spiegato come la penso- quello che può far uscire dalle secche Chiusi è un progressivo accostamento di tutte le forze presenti,senza umiliarne nessuna ben inteso-per una nuova politica della quale Chiusi ha bisogno,mettendo in soffitta i personalismi e soprattutto cercando fra le persone quelle idonee a creare un nuova maggioranza partecipata veramente che finalmente liberi le energie che ci sono latenti nella popolazione stanca di assistere a questo genere di diatribe facendola diventare pian piano protagonista della rinascita di Chiusi. Solo così’ secondo me si impedisce lo sprofondamento nella palude pestilenziale che anche Dante diceva ai suoi tempi di Chiusi e di Senigallia che nominasti tu in un Post,ma se si guarda ai personalismi si rientra consapevolmente nel vortice della guerra per bande,prodotta dall’interesse ad emergere di condottieri che davanti a loro hanno dimostrato nonostante i discorsi che hanno sempre portato ad ingrassare le loro politiche, a far vedere dimostrandolo con i fatti che l’interesse non era nella politica come mezzo rivolto all’elevazione della gente ma alla scalata sociale poggiando sulla macchina politica del partito, come se nelle due volte precedenti gli esempi non ci fossero stati.E se qualcuno dalla provincia ha avuto il merito di poter porre la parola fine a tale politica è colui che ha dimostrato di avere comunque a cuore le sorti sia del partito che rischiava e rischia il precipizio ma anche e soprattutto quelle della popolazione.Ecco perchè fino ad adesso, si è fatta una polemica sterile, da quattro soldi intorno alle vicissitudini di un cavallo che invece di essere un purosangue come lo hai sempre dipinto tu era un brocco,e sono d’accordo per certi aspetti anche con te quando dici che tali responsabilità esulano anche dalle stesse persone ma in verità stanno nell’espletamento della dirigenza di un partito impallinato da coloro che per motivi di successo personale l’hanno preso a scalare come se fosse un trampolino di lancio. Tu stesso nei tuoi commenti quando parlasti dei treni che passavano solo una volta facendo quel genere di commenti -che personalmente non ho mai approvato- ”che non potevano essere trascurati dalle persone che ambivano a salirci sopra” e che ti sembrava giusto che lo facessero.Questo denota anche una certa concezione della politica che mira ad ingraziarsi strutture, persone, affinchè nel tempo si creino dei ritorni in qualche modo.Anche stavolta in quello che hai fino a qui sostenuto c’è contenuto tutto questo, perchè la gente, i militanti, la gente anche semplice certe cose le capisce e le sà leggere anche fra le righe,anche se non si dicono espressamente. Ed allora tutto questo le segreterie provinciali che possono avere più il polso del territorio ed anche certamente la responsabilità, certe cose le vedono ed agiscono di conseguenza.E se qualcuno rabbiosamente sbatte la porta,vuol dire che non concepisce la politica come servizio,anche se nel corso della sua carica abbia espletato procedure e servizi che sono però di normale amministrazione alle quali tu fai riferimento ed ingrassi i meccanismi credendo che questo lavoro sia da collocarsi nella pagella delle positività. Io non sono di tale parere e quasi tutte le volte te l’ho detto,sentendo anche di essere in buona compagnia quando esprimevo tali dissensi pur non essendo come appartenenza a tale partito e tutto ciò che hai letto adesso è solo una ripetizione che rischia di essere anche insopportabile dato il clima che si è instaurato di ”guerra calda”. Se mi posso permettere senza voler dare consigli a nessuno,se non si è più in sintonia con un partito e se si voglia continuare a far politica, si passi ad altro se si hanno dentro le ragioni per fare tutto questo.C’è una prateria sconfinata davanti,c’è italia Viva che può rappresentare un ritorno a vecchi amori cancellati solo dall’ansia di apparire zingarettiani anzichè renziani….Io con questo non critico le idee, credo che le persone debbano esprimere ciò che hanno dentro loro stessi, liberamente e solo in tal modo si debbano sentire libere e soddisfatte. Critico solo chi per opportunismo politico si fregia di etiche e di etichette artificiali affibbiate alle persone più che altro dal complesso mediatico che crede di vedere strade percorribili solo al fine dei propri interessi,facendo alla fine diventare vittime delle proprie idee distorte le stesse persone.Questo lo considero deleterio per se stessi e per gli altri.E la politica intesa come servizio alla gente deve essere esente da tutto questo perchè la gente tutta di qualsiasi idea politica possa essere, ha bisogno di chiarezza, di scorgere onestà intellettuale nelle persone che delega col voto al governo dei paesi e delle regioni.Di questo c’è assoluto bisogno ed è questo il primo passo che deve essere compiuto. E’ una grande fatica lo sò bene,che deve e dovrà spesso veder essere messe in campo innanzitutto onestà intellettuale e politica, umiltà, e controllo costante dell’etica di cui ogni parte politica è portatrice.Io credo che non si possa prescindere da tutto questo, e quindi c’è bisogno di una nuova stagione,vera, senza ” la vendita di articoli di gomma” tipica di come è stata in passato.Non c’è alternativa a tutto questo e credo-lasciami aggiungere una nota finale- che quanto manifestato dalla popolazione negli ultimi mesi nell’espletamento di quanto è stato portato avanti dai comitati debba avere il peso che merita all’interno di un qualsiasi partito che abbia come riferimento la società civile e gli interessi di questa.questa incomincia ad essere democrazia perchè fino ad adesso non lo è stata, perchè ne è stata data una rappresentazione falsata basandosi sull’annebbiamento della vista e del sentire delle persone.sono molti i complici di tutto questo e sono in mezzo a noi,specialmente in quello che ho sempre sostenuto siano le aggregazioni di interessi,con l’uso del denaro, guidate e consigliate anche da coloro che dicono di fare del bene agli altri e organizzano le cose per loro stretto interesse. Sono queste le cose di cui nessuno ha bisogno, e tantomeno Chiusi ed i suoi cittadini.Questo io penso.
Paolo Scattoni, ma la notizia che il sindaco sia uscito dall’incontro anzitempo sbattendo la porta è verificata? A me nessuno degli interpellati l’ha riportata. Tu c’eri?
Le mie indiscrezioni valgono quanto le tue. L’ho ricevute però da due fonti diverse abbastanza attendibili.
Certo che dare la colpa di tutto questo schifo alla povera Simona Cardaioli che e’ l’unica che tenta di gestire con un briciolo di dignità questo postribolo politico che è diventato il PD Chiusino vi rende veramente miserrimi!
Qui alla fin fine siamo al punto che si possa pensare che il sindaco può essere confermato per i prossimi 5 anni che partiranno dal 2021 o con la ricucitura col suo ex partito o della sua defenestrazione a seconda di come si chiudano le porte di una sezione…ma non mi stupisco di certi segnali perchè sono la prosecuzione giusta e coerente di quanto è stato prima in un contesto di platea insufficiente a produrre quanto servirebbe al paese ed alle proprie necessità di partito.. Qual’è il motivo e la ragione per la quale sia vero che non si debba sapere nulla di ciò che succede dentro un partito che ha espresso una maggioranza che amministra Chiusi ? Lo chiedo a te Paolo Scattoni, c’è qualcosa che i cittadini non possono conoscere e/o qualcosa da nascondere che metterebbe in forse la credibilità di un partito ? Tu che parli sempre di trasparenza ti sembra normale-semprechè sia vero-che i cittadini soprattutto i votanti del PD non debbano sapere cosa succeda all’interno del loro partito? Ma dove siamo ? Ma sono queste le basi etiche e culturali di un partito della sinistra? Sinistra si fa per dire, perchè con quanto è passato sulla sinistra,i suoi rimasugli nelle persone che dicono di essere di sinistra, non hanno lasciato nulla soprattutto se guardiamo ai comportamenti. Mi sembra una storia di caccia alle streghe e di tirare a nascondere un aborto come si faceva nel medio evo che nessuno doveva sapere di chi fosse figlio, ed allora si stà zitti. Ma non si capisce che è tanto bella e proficua la libertà e che questi sono tempi dove serva più che altro la libertà di dire e di pensare e di confrontarsi senza il coltello sotto la maglia e che tali svicolamenti sono ancor più nefasti ? Ma cosa ha da perdere tale classe politica che ha governato sin’ora più di quanto ha perso ? E non lo dico solo alla segreteria ma anche alla giunta di maggioranza,che a odor di naso anche stavolta aspetta di alzare il ditino senza dire una parola e prendere posizione rispetto al problema che non solo attraversa il sindaco ma anche e soprattutto loro stessi ? Distributori di civiltà politica a senso inverso.Non c’è nulla da rimpiangere credo. Ed allora,stante la situazione descritta, c’è una ragione ancora in più perchè si debba fare piazza pulita di ciò che è stato fin’ora e che tutti comprendano che occorre un sistema di governo e di alleanze che fin’ora Chiusi non ha mai conosciuto ma che invece hanno conosciuto diversi paesi limitrofi che da basi di partenza simili hanno risolto i dilemmi creando altre condizioni di governo e di affrontare le realtà che gli si paravano davanti? Nulla è impossibile se lo si voglia.E chi si ammanta di progressivismo che a giudicare dai discorsi tanto pochi non sono , anche in questa fase dovrà misurarsi con la reale disponibilità a metter su una nuova famiglia anzichè nuove chiacchiere, perchè di queste ce ne sono state abbastanza e non solo da una parte; quelle lo si è visto a cosa hanno contribuito.
Carlo, nell’articolo non c’è alcun riferimento alla porta sbattuta, perché nessuno di coloro che ho sentito, ha parlato dell’episodio. Ma siccome Scattoni ne fa una questione rilevante per dire che il sindaco è “instabile”, forse è bene chiarire anche questa storia. Dato che Paolo Scattoni non fa parte né della segreteria Pd, né del gruppo consiliare, deve averla saputa per sentito dire o anche lui da qualche spiffero. Probabilmente interessato. O no? Poi è chiaro che gli spifferi valgono tutti allo stesso modo. Così come è chiaro la decisione sulla eventuale ricandidatura di Bettollini nella coalizione imperniata sul Pd, dipenderà anche da altre cose. Soprattutto da cosa deciderà il Pd. Che per ora ha solo dato un giudizio positivo sull’operato dell’amministrazione e del sindaco come amministratore (vorrei vedere, in 5 anni non ha mai alzato un dito per segnalare un minimo dissenso). Sul Bettolini politico invece ha lasciato intendere, senza dirlo ufficialmente, che ha delle riserve. Ma Bettolini, come ho già scritto in questo pezzo, non è un dirigente politico, è il sindaco, ovvero un amministratore. Capisco che tu speri, come Scattoni e altri, che il Pd decida per la rottura e il cambio di cavallo, nonostante il parere della maggioranza degli iscritti sia diverso. Ma la politica non è fatta di speranze. Il problema è che il Pd non decide e non favella. Indovina perché…
Lo dica Bettollini che non è vero. Tu hai un rapporto privilegiato con il sindaco. Lui non è neppure condizionato dal “patto del silenzio” che tu ipotizzi per i PD, non essendo più nel partito.
Non ho detto che non sia vero, ho detto che a me nessuno ha riferito tale episodio. Può darsi che quelli che ho sentito io (più d’uno) siano andati via prima del sindaco oppure che anche l’episodio in questione rientri nelle cose da non divulgare, come da consegna della segreteria… E comunque dato il clima che si è creato nel Pd, penso che possa essere abbastanza normale che qualcuno si incazzi e sbatta la porta. Ho l’impressione – come ho scritto – che non sia solo Bettollini, a mordere il freno…
Non vedo il mio ultimo commento. Lo ripeto citando a memoria. Bettollini era un ospite e buona educazione vorrebbe che non si faccia la voce grossa e si sbatta l porta. L’atteggiamento comunque denota un rifiuto del dialogo. Se ci fosse stata una presa di posizione pubblica da parte della segreteria ora non si sarebbe bisogno di discutere su quanto successo e permettere di negare l’evidenza dei fatti.
E in questo articolo e altri cos’è che si chiede o si sottolinea se non il silenzio della segreteria Pd, certo che la “sintesi” del partito toglierebbe molte castagne dal fuoco. Francamente faccio a fatica a capire perché non la faccia…
Il documento della segreteria è stato inviato agli iscritti un quarto d’ora fa. La mia valutazione su certe cose fatte non coincide con quella della segreteria. Le ho espresse anche nell’incontro di Chiusi Scalo (http://www.chiusiblog.it/?page_id=37400) Ma si sa sono in minoranza.
X Marco Lorenzoni.Come credo sia vero ciò che dici riguardo al PD che in 5 anni non ha mai alzato un dito per manifestare il suo dissenso dall’operato del sindaco,questo -e lo capisci-non vuol anche dire che il sindaco abbia fatto tutto bene.Lo pensa il Pd questo ma credo che occorra anche osservare le reazioni della popolazione ed è soprattutto su tali ragoni che si cade sulla brace.E nel campo del ”non fatto bene” c’entrano le cose dette e ridette fino alla noia e non sono affatto secondarie ma primarie.Ora che c’è la resa dei conti fra sindaco e partito pensi davvero che dopo tutto quanto è successo possa essere proficua una ricucitura? Non occorre guardare agli interessi di una persona o di un partito ma un partito che si preoccupa del proprio futuro e di poter esprimere una qualsiasi forza in un domani che è abbastanza vicino, se lo dovrà porre o no il problema se una persona possa essere idonea a soddisfare quei requisiti e quei programmi che lo stesso partito si prefigge? Qui ancora si parla di persone e non di ciò che si dovrebbe parlare che è la possibilità di una alleanza più larga a soddisfare gli interessi di Chiusi fra l’altro-se mi permetti- portati avanti in maniera un po’ per non dire abbastanza diversa da come sono stati portati avanti fin’ora.E’ un sistema incartapecorito che occorre cambiare e siamo al punto che il grado di incartapecorimento è talmente elevato che tutti o quasi non sanno quale soluzione prendere,allora ci si autocondanna alla sparizione.Il punto è questo non Bettollini, anche perchè nessuno è indispensabile,lo ha detto anche lui stesso più di una volta. Ed allora per quale motivo quel partito non si dà una mossa ed invece di restare silente non dica alla popolazione soprattutto cosa intende fare? Pensa che debbano essere le segreterie provinciali a togliere le castagne dal fuoco e a dare segnali di direzione di marcia? Io credo che l’abbiano già data la direzione di marcia con la presa di posizione che hanno assunto a cominciare dalle parole di Valenti.La spiegazione razionale del silenzio non c’è se non quella da osservatore esterno che spinga a pensare che se si parli si vada dentro un burrone dal quale non ci si risolleva più per parecchio.Ma dentro al burrone probabilmente ci si è già edi caduti dentro voglio rischiare il meno possibile in attesa di risollevarsi e di potersi muovere rischiando il meno possibile per il posto che si occupa? Farebbe ridere una considerazione tale ma conoscendo i cervelli da come si sono comportati in questi 5 anni soprattutto quelli della Giunta di maggioranza non mi meraviglierei se così fosse. ”Lealtà al capo ?”. Ma cosa vuol dire questo se sia stato prima di tutto il capo a mettersi fuori dal partito e la Giunta col silenzio a non prendere politicamente una posizione e poi a dire timidamente a parole e testa bassa che la lealtà era confermata ? Bene, ma se fossi il partito- e l’ho già ridetto- li convocherei uno ad uno e gli farei restituire la tessera.Perchè questo non viene fatto ? Motivi di opportunità? E qual’è questa opportunità quella di continuare a tenere un soggetto che amministri a mio nome e che produce ciò che abbiamo più volte detto che sia stato prodotto ? Ma si scherza davvero ? Io credo che si debba risolvere subito tale conquibus e che venga esplicitato al paese perchè politicamente si hanno delle responsabilità.Ed allora se è vero come è vero che tali responsabilità possono inficiare la salute del partito più di quanto sia attualmente inficiata( e che non è nè poca nè poco tutto questo) si attui una sintesi e si dica espressamente al pubblico che osserva ed a cui preme sapere, quali sono le risultanze che ne escono ed il perchè di tali risultanze. Ma a quest punto occorre vedere quali siano le macchie nei vestiti e fare autocritica. E’ dura la situazione da ambedue le parti in contendere,l’una che sostiene un ex renziano diventato per opportunità politica zingarettiano( ed anche solo questo dovrebbe far riflettere parecchio), che ha polarizzato sui di se la concezione di partito perchè lo stesso non ne esprimeva alcuna ma si adattava a ciò che hai detto tu quando hai nominato il ditino mai alzato(ma il ditino mai alzato è stato anche un altro se si vuol dire tutto e cioè quello della maggioranza in giunta) e tuttigli elementi dove il sindaco ha toppato di cui sono mesi e mesi che se ne parla ed che è alquanto inutile ripetere, e dall’altra un partito inesistente che ha la quantità di due condomìni e mezzo.ecco quindi che tale situazione io credo intelligentemente per chi voglia fare un fabvore a Chiusi che ci sia bisogno di pensare e progettare velocemente un sistema di alleanze tale che possa far prendere una direzione diversa sia atutta la città ma ancor prima anche al suo partito di maggioranza, aiutarlo ad uscore dalle secche e collaborare con altre forze ad un nuovo impegno.Tutte cose diverse da quella della riproposizione dello stesso autista, ma no per punto preso ma per oggettiva e materiale necessità.