LA LEGA SMENTISCE APPROCCI CON IL SINDACO DI CHIUSI. IL PD TACE E PENSA ALLA CONTINUITA’ CON BETTOLINI, MA SENZA BETTOLLINI

lunedì 07th, settembre 2020 / 12:14
LA LEGA SMENTISCE APPROCCI CON IL SINDACO DI CHIUSI.  IL PD TACE E PENSA ALLA CONTINUITA’ CON BETTOLINI, MA SENZA BETTOLLINI
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CHIUSI – La notizia di un possibile apparentamento tra una ipotetica lista Bettollini e la Lega, adombrata dalla rivista Centritalia sabato sera, dopo quella perentoria e immediata di Bettolini trova la smentita anche da parte della Lega. Altrettanto perentoria., pubblicata, n ai sensi della legge sulla stampa per ciò che riguarda le rettifiche sempre da Centritalia. Si legge: “Il referente della Lega della bassa Valdichiana Stefano Giorni ha smentito “nella maniera più totale  che la Lega possa appoggiare una eventuale lista civica guidata dal sindaco di Chiusi Bettollini alle prossime amministrative. Smentisco in maniera decisa. Non abbiamo mai cercato Bettollini e lo abbiamo sempre contrastato. Se qualcuno ha cercato in maniera subdola di accreditare la Lega come possibile supporter di un sindaco che non sa più da che parte mettersi alle prossime elezioni comunali ha sbagliato di grosso. E’ stato un tentativo goffo e mal riuscito. Noi non ci stiamo a questi giochetti della sinistra. La Lega è sempre stata trasparente e chiara: mai con la sinistra e mai con uomini che hanno fatto quello che hanno fatto a Chiusi, specialmente riguardo al progetto del carbonizzatore di Acea portato avanti senza sentire il parere dei cittadini, anzi andando contro le loro esigenze.” 

Poi però, di seguito,la testata diretta da Leonardo Mattioli, insiste: “da fonti bene informate della Lega provinciale si è saputo che  da qualche settimana sarebbe stato lo stesso Bettollini, tramite alcuni suoi emissari, a “ricercare un contatto con il Carroccio per sondare la possibilità di una sorta di apparentamento”.

Ma uno che scrive “io non mi lego” dici minuti dopo l’uscita di un articolo di stampa in cui si parla di un possibile accordo elettorale tra n sua eventuale lista e la Lega, può aver cerato nei giorni precedenti un approccio con la stessa Lega? e se così fosse, il referente leghista per la Bassa Valdichiana dove dorme, in un cassetto pieno di bambagia da non saperne niente? I vertici del suo partito non lo avrebbero infornato e lui non sarebbe stato un po’ più cauto nella smentita? via…

E’ vero che la politica attuale non è più quella di una volta e ormai si vede di tutto, ma a tutto c’è un limite. E per quanto la politica sia spesso poco attendibile, ad oggi valgono più le due smentite di Bettollini e del referente leghista Giorni, che le “illazioni” da retrobottega di Centritalia.

Probabilmente si è tentato di avvelenare i pozzi (accreditando contatti e amicizie sconvenienti a Bettollini) tirando in ballo la Lega, all’insaputa della Lega. E il tentativo è venuto male. Ci domandavamo anche ieri, chi abbia interesse a far circolare notizie del genere. Probabilmente più che la Lega, chi vuole far fuori Bettollini, dentro, intorno e fuori dal Pd. Il motivo è semplice: una eventuale lista Bettollini alle comunali di Chiusi sarebbe la variabile incontrollabile, e una bella “rogna” per tutti, sia per il Pd che si ritroverebbe un concorrente nel suo stesso campo, sia per gli altri, che potrebbero sì avvantaggiarsi dalla spaccatura del Pd, ma troverebbero comunque un avversario inedito e con tutta probabilità a livello di consensi più robusto e agguerrito del Pd stesso.

La Lega che è un partito vero, ha capito che certi minestroni sono più deleteri che altro  e che se è andata bene da qualche parte, vedi Città della Pieve, non è detto che vada bene sempre e dovunque. Per questo si tiene sulle sue.

Da alcuni commenti di Luca Scaramelli, leader dei Podemos, sembra che la formazione di sinistra sarebbe disponibile ad un confronto aperto con il Pd, ma la condizione è che Bettolini non sia della partita. La stessa cosa la sostiene, più o meno, Paolo Scattoni che è iscritto al Pd e ricorda che “l’assemblea degli iscritti Pd ha deciso che si debba aprire un confronto con altre forze politiche progressiste, a partire da quelle in consiglio, ma anche con espressioni civiche rilevanti o singoli che vi operano“. E che a suo parere il Pd dovrebbe farlo subito e non dopo l regionali.  Su questo siamo d’accordo. E pure  sul confronto, anche se pare difficile, ad esempio che il Pd chiusino, dopo aver sempre sostenuto l’azione amministrativa di Bettollini e della giunta, senza mai mettersi di traverso, neanche per mezzo minuto, possa mettersi a sedere allo stesso tavolo coi 5 Stelle, coi Podemos e con esponenti progressisti del Comitato Aria che invece ne hanno detto peste e corna. Perché questo intende Scattoni.

Per carità, il confronto è sempre cosa buona e giusta, lo abbiamo sempre sostenuto, e si può fare anche tra soggetti e posizioni molto distanti. Ma da qui a ipotizzare un percorso che veda il Pd insieme ai suoi detrattori, solo per rimarcare la rottura con Betttolini, ce ne corre. E la cosa farebbe anche sorridere. Vorrebbe dire che il Pd chiusino, quando sosteneva le posizioni dell’amministrazione e ne dava un giudizio positivo (lo ha fatto anche venerdì scorso all’incontro con il sindaco) faceva finta. Scherzava. O teneva una posizione di circostanza e di convenienza.

E’ vero, adesso 5 Stelle e sinistra a sinistra del Pd, sono insieme al Pd nel governo nazionale e questo potrebbe aiutare a smussare qualche angolo, ma alle regionali intanto ognuno viaggia per sé.

E i podemos appoggiano Fattori che corre da solo, in concorrenza con Giani, e “dileggiano” anche la proposta del voto disgiunto che abbiano fatto tra gli altri anche noi (voto di lista a Sì Toscana a sinistra e a Giani presidente), proprio per dire che con questo Pd non vogliono confondersi… Idem i 5 Stelle i cui esponenti locali, pur ostentando appoggio al governo nazionale, trattano Lega e Pd allo stesso modo in Toscana…

Insomma  grande è la confusione sotto il cielo chiusino…

E in questo quadro chi dovrebbe parlare e togliere qualche castagna dal fuoco è i Pd, ma non lo fa. E la situazione si incancrenisce.

Cresce anche al’interno del partito il malumore dei militanti che non si capacitano di ciò che sta avvenendo e cominciano a mettere alla berlina la segretaria Cardaioli e il gruppo dirigente.

Stefano Scaramelli è super impegnato nella sua campagna elettorale e finora, anche per questo motivo si è tenuto abbastanza ala larga dalle beghe chiusine, ma alla fine è l’unico che può trarne un vantaggio immediato e anche un vantaggio in prospettiva: può raccogliere un buon numero di voti alle regionali e poi far pesare il pacchetto in vista delle comunali di primavera. Con il Pd che non potrebbe rifiutare l’alleanza coi renziani, dopo che sono andati insieme alle regionali. E a quel punto sarebbe ancora più difficile ipotizzare un fronte ampio progressista (sarebbe progressista?) che comprenda anche 5 Stelle, Possiamo e i comitati…

L’aria che tira non è buona per una ricucitura Bettolini-Pd, sembra quasi che il Pd voglia tirarla per le lunghe per far sfilacciare la situazione. Aspettare le regionali, può essere rischioso però per il Pd, perché se non vanno bene, salta il banco.

E procrastinare ogni decisione sulla vicenda sindaco a dopo il 21 settembre è anche irriguardoso nei confronti del sindaco stesso e della popolazione chiusina, che vede il partito di maggioranza anteporre una competizione elettorale ad una questione cittadina rilevante.

Così come ha sperato che Bettollini si togliesse dai piedi da solo, adesso il Pd chiusino spera che Bettolini perda la pazienza, rompa definitivamente, rovesci il tavolo e faccia una sua lista, per addossare a lui tutte le colpe della diatriba. Ma la domanda di fondo è sempre la stessa: se il giudizio politico sull’operato dell’amministrazione da parte del Pd è positivo perché, a questo punto, non tentare una ricucitura? cosa osta? L’incompatibilità di carattere tra il sindaco e la segretaria del partito? Le ruggini pregresse? I fantasmi dell’era Cecobao che rispuntano e tornano ad aleggiare intorno a piazza XX Settembre?

Il Pd una spiegazione la dovrà pur dare. Il duello all’ok Corral di venerdì, adesso è un partita a poker, sfiancante.

E poi detto fuori dai denti: se Bettollini fa davvero una sua lista, il Pd ci guadagna o ci perde? Per il Pd sono più le prospettive che si aprono, magari nei rapporti con altre forze o i rischi di perdere tutto?

Quanto all’apertura di un confronto con le altre forze progressiste l’assunto quale sarebbe, che con Bettollini in campo non sarebbe possibile e senza sì? Infine queste non meglio precisate altre forze progressiste quali sarebbero e quanto pesano al momento in termini di consenso reale, di voti e di presenza politica nel dibattito cittadino? E al loro interno queste forze sono compatte e univoche oppure.

Il risultato delle regionali toscane potrebbe fornire un quadro più preciso, ma altre due settimane con la politica a bagnomaria Chiusi se le può permettere? Da oggi comincia di fatto la ripresa autunnale, lunedì 14 riaprono le scuole, l’attenzione alle misure anticovid dovrà aumentare. Saranno mesi complicati.

Il sindaco e la giunta continuano a lavorare apparentemente come se niente fosse. Ma non è come se niente fosse. Anche l’amministrazione non può avere briglia sciolta in una situazione come questa. Il chiarimento politico che non arriva e non fissa dei punti fermi mette tutti in oggettiva difficoltà. L’assessore Marchini è quella che più si è esposta a sostegno di Bettollini; la vicesindaco Lanari e l’assessore Micheletti pur non nascondendo un certo disappunto, sono rimasti finora più defilati. Comprensibile: in caso di rottura definitiva con il sindaco (o del sindaco) potrebbe essere uno dei due, o il capogruppo Agostinelli il cavallo su cui potrebbe puntare il Pd. Continuità con il bettollinismo, senza Bettollini. Qualcosa tipo le convergenze parallele…

m.l.

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