REGIONALI IN TOSCANA, LA CARICA DELLE SECONDE LINEE
CHIUSI – Si è discusso molto, anche su queste colonne, sulla lista senese del Pd per le elezioni regionali, anche per le ripercussioni che la formazione di quella lista ha avuto (e avrà) in relazione alle prossime comunali di Chiusi, con il sindaco Bettollini che è uscito dal partito e il partito che adesso no sa che pesci pigliare. Probabilmente anche a Chiusi si aspetterà di vedere il risultato delle regionali, per poi fare ognuno le sue mosse.
Ma rimanendo sul discorso elezioni regionali in Toscana, vale forse la pensa soffermarsi anche su quelle che sono le… seconde linee. Ovvero le liste di appoggio al partito di maggioranza (che per la prima volta rischia di diventare minoranza) e anche sulle liste alternative e avverse.
Se Bettollini non ce l’ha fatta a farsi candidare come “uomo forte” del Pd e come concorrente di Stefano Scaramelli nella coalizione di centro sinistra, di nomi locali che faranno “concorrenza” al consigliere uscente di Italia Viva ce ne sono.
Ma sono, appunto, nella “seconda linea”. Non parliamo dei candidati Pd del territorio Elena Rosignoli e Stefano Betti (che lo stesso segretario provinciale Pd Valenti ha detto di non conoscere: ma ci le decide le candidature? e quali santi in paradiso aveva questo Betti per essere candidato all’insaputa del segretario del partito?). Parliamo di quelli delle liste di appoggio, che sono per lo più liste civetta, come si diceva un tempo. Improvvisate, messe su in quattro e quattr’otto da qualche specifico ambiente.
Andiamo con ordine. Nella coalizione di centro sinistra troviamo Luciano Garosi, ex assessore a Montepulciano, nella lista personale di Eugenio Giani Orgoglio Toscana. Con Italia Viva, insieme a Stefano Scaramelli, altra candidatura poliziana: Eleonora Contucci.
Nella lista Sinistra Civica Ecologista, altri die nomi noti della politica locale: Fabio Dionori, ex sindaco di Sarteano, per i Ds, poi transitato per le truppe di Di Pietro e Nicoletta Innocenti, ex Psi, ecologista, animatrice di comitati e associazioni in Valdorcia (Quercia delle Checche, Ripa d’Orcia, geotermia…). e la domanda è, perché una figura così, se doveva essere candidata, non l’ha presentata il Pd, e non una listarella di contorno, magari al posto della giovane imprenditrice agricola di Montalcino o dello sconosciuto Betti? Misteri gloriosi. Dionori invece evidentemente uno di quelli che senza una candidatura non riesce a vivere. Deve servirgli come la cardioaspirina a chi ha problemi di circolazione…
Per il resto nella lista Sì Toscana a sinistra di Tommaso Fattori troviamo Michel Pinassi, già capogruppo 5 Stelle al comune di Siena, in guerra con il movimento dopo che lo staff nazionale non diede l’ok alla presentazione della lista pentastellata alle comunali di Siena. Per Fattori un bell’acquisto.
Sempre a sinistra, ma in concorrenza con Fattori troviamo ben due partiti comunisti. Uno con il simbolo del vecchio e storico Pci e candidato presidente Marco Barzanti, e il Pc di Marco Rizzo con candidato Salvatore Catello. Quest’ultimo schiera tra i suoi candidati il segretario della Valdichiana Nicola Bettollini, poi anche Deborah Lia, altra candidata perenne, ma mai vista né sentita in pubblico, più Giorgio Fiaschini, ex sindacalista di ambito ferroviario.
Due partiti comunisti, uno contro l’altro armato e, appunto, in concorrenza con la lista di sinistra a sinistra del Pd, già presente in Regione (Fattori): roba ce nemmeno alle comiche. Gramsci e Berlinguer, ma anche Ingrao o Luigi Pintor si rivolteranno nella tomba. O forse si sbelicheranno dalla risate.
Sul lato opposto della barricata, politicamente parlando, la sinalunghese Angelina Rappuoli è in lista con “Patto per la Toscana” del candidato presidente Roberto Salvini, omonimo del leader della Lega e ex leghista, cacciato dal partito dopo la proposta di mettere e donne in vetrina per rilanciare il turismo termale, come nelle strade a luci rosse di Amsterdam…
Quanti di questi candidati hanno qualche possibilità concreta di elezione? Sulla carta nessuno, tranne forse Stefano Scaramelli che punta al secondo posto nel collegio senese, dietro a Bezzini del Pd. E se la giocherà con Anna Paris...
Qualche chance potrebbe averla invece Letizia Giorgianni, compagna del sindaco di Chianciano Marchetti e leader del comitato “vittime del salvabanche” candidata per Fratelli d’Italia, ma nel collegio provinciale di Arezzo.
m.l.
Non voglio assolutamente mettere in dubbio il fatto che Letizia Giorgianni , compagna del Sindaco di Chianciano , Andrea Marchetti , creda fermamente a quanto è dato leggere sul suo profilo FB : “Chi mi conosce sa che in questi anni ho sempre combattuto a tutela dei più deboli, come quando con un tratto di penna, sono stati cancellati i risparmi di una vita di migliaia di persone…..la condivisione delle sofferenze e la solidarietà verso il prossimo non possono essere un mestiere, ma solo una scelta di vita. Oggi è arrivato il momento di fare una scelta e di provare a contribuire in prima persona ad un cambiamento significativo per i nostro territorio. Ho scelto di presentarmi come candidata al Consiglio Regionale della Toscana nel collegio di Arezzo, per provare a portare avanti, con ancora più determinazione, la mia attitudine a mettermi a disposizione degli altri. Ci aspettano nuove sfide: a fianco degli imprenditori, dei piccoli artigiani a rischio chiusura, a sostegno della nostra sanità, dalla parte di chi lavora e soprattutto di chi si sente abbandonato” . Vi intravedo però una situazione chiaramente simile ai concetti espressi da Marco Travaglio in merito a “Gli imboscati” https://www.leggimarcotravaglio.it/2020/08/23/gli-imboscati-il-fatto-quotidiano/. Là un padre ed una figlia, qua due compagni di vita ove l’una professa parole smentite dalle attività/fatti/comportamenti dell’altro.
Riteniamo, come Partito Comunista che non si sbellicherà nessuno dalle risate, meno mai che Gramsci, visto che si è rivoltato nella tomba dopo che il PD ha equiparato il Comunismo al nazismo ed al fascismo con la risoluzione Europea. Pensiamo che l’esperienza del PCI sia terminata quando quel partito abbandonò la via rivoluzionaria e trasformandosi poi nella DC, quindi presentare di nuovo quell’idea di partito secondo noi è errata ma vedremo un pò che diranno gli elettori, facendo gli auguri a tutti. Noi stiamo costruendo IL PARTITO COMUNISTA, ci vorrà del tempo ma almeno non saremo complici di nessuno ma padroni solo di lottare per chi ha bisogno di CASA, SANITA’, LAVORO ED ISTRUZIONE
Non capisco cosa ci sia da sbellicarsi dalle risate. Si legge spesso in questo giornale che i partiti storici della sinistra non lo sono più, ma poi ci si lamenta se si presentano altri che non hanno cambiato rotta. Diciamo che oggi la gente ha vergogna di pronuciarsi a favore di un idea che nel passato aveva milioni di sostenitori. Oggi diciamo che è cambiata la gente che li votava. Fa piu chic dire che uno è di sinistra ma non comunista.
A far sbelicare dalla risate non è che si presenti un partito comunista, ma due, separati e contrapporti, più una lista che si chiama Sì Toscana a a sinistra, tutti l’un contro l’altro armato. Poi ce n’è anche un’altra di liste di sinistra nella coalizione di Giani. Non ne bastava una? Io per esempio, una sola, unitaria l’avrei pure votata, pensa un po’…
Le differenze ci sono, c’erano anche nel PCI e vedi la fine che ha fatto…è confluito nella DC, una sola linea coerente e avanti per la costruzione del Partito
Ci dispiace di non essere noti ad uno dei più attenti giornalisti della zona come Marco Lorenzoni. Tuttavia i militanti comunisti non fanno politica per dare spettacolo ma per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e di chi purtroppo non ha neanche il tempo e la voglia per assistere agli scempi della politica del grande spettacolo!