CHIUSI, IL PALLONE TORNA A RIMBALZARE. VENTI AUTARCHICI ANCHE ALLA POLISPORTIVA: IL RITORNO DI BOMBER BALLONE

lunedì 20th, luglio 2020 / 12:15
CHIUSI, IL PALLONE TORNA A RIMBALZARE. VENTI AUTARCHICI ANCHE ALLA POLISPORTIVA: IL RITORNO DI BOMBER BALLONE
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CHIUSI –  La querelle di un mesetto fa sul futuro del calcio chiusino, con commissioni consiliari e interventi a mezzo stampa del sindaco, del presidente della Polisportiva Amedeo Fei, di altri esponenti politici e figure varie, si è sgonfiata più del pallone. La fusione tra Polisportiva e ASD Città di Chiusi che sembrava dovesse esserne lo sbocco, non è stata fatta. E per ora non si farà.  Il matrimonio che il sindaco Bettollini avrebbe celebrato volentieri è rinviato. La prossima stagione vedrà ancora due squadre chiusine. Gli Autarchici dell Asd Città di Chiusi giocheranno ancora in Seconda categoria, la Polisportiva Chiusi invece disputerà il campionato di Promozione e porterà avanti anche il settore giovanile.

La compagine del presidente Fei è già al lavoro per riallestire la rosa. Per ora la società biancorossa ha annunciato la conferma di mister Parretti in panchina, e di tre giocatori importanti: Alessio Feri, Simone Giannelli e Niccolò Rampelli, tutti e tre avevano richieste e potevano andar via, ma hanno preferito dar credito al progetto di rilancio del Chiusi, perché “indossare la maglia del proprio paese non ha prezzo”. Al tempo del calcio senza più bandiere, un bel segnale di attaccamento alla maglia, alla città e alla società.

Annunciato anche l’ingaggio del centravanti Michele Ballone (foto). Si tratta di un ritorno a casa. Perché Ballone è di Chiusi e ha giocato nel Chiusi. Fu protagonista nella stagione della vitoria del campionato di Promozione, ma poi, chiuso da Bastianelli e Pallanti, decise di cambiare aria. L’ultima stagione l’ha fatta a San Quirico e poi a Castiglion Fiorentino. Adesso di nuovo in biancorosso.

E’ un bomber di razza, di quelli che fanno reparto da soli e che fisicamente si fanno valere. E siccome le squadre si costruiscono partendo dall’asse portiere, regista, centravanti, il Chiusi, oltre Ballone, si è assicurato anche le prestazioni del portiere Figuretti, prelevato a Chianciano.

Ma siamo solo al’inizio. Altri colpi arriveranno. E la fuga di massa che sembrava profilarsi per ora sembra arginata. Già questo può considerarsi un colpo di mercato.

Chiaro che i tempi delle vacche grasse sono finiti e che anche l’emergenza covid consiglia parsimonia e attenzione. Il vento dell’autarchia soffia adesso anche in casa Polisportiva e non solo nella seconda squadra chiusina.

La rosa sarà infatti impostata per lo più su giocatori del posto e del vivaio, scelta questa dettata certo da esigenze economiche,  ma anche dalla volontà di ripartire su basi diverse puntando forte sul radicamento locale, che è anche una delle molle che fa andare la gente allo stadio. Del resto gli  acquisti eclatanti fatti negli ultimi anni a Roma o in altre regioni, hanno comportato quasi esclusivamente spese in più, ma senza risultati apprezzabili sul piano del gioco, dei gol, della classifica… Al momento del congelamento del campionato causa emergenza coronavirus, il Chiusi navigava in acque basse, appena un passo sopra la soglia retrocessione.  L’attaccamento alla maglia, il fatto di giocare per i colori della propria città potrebbero essere fattori decisivi anche nel rendimento dei giocatori. Un po’ come benzina più pura in un motore ingolfato…

Tutto ciò può segnare anche un “avvicinamento” nell’approccio e  nella filosofia di fondo delle due società calcistiche chiusine, una sorta di rodaggio o di “fidanzamento” a distanza, prima di fissare la data delle nozze, che potrebbero avvenire alla fine della prossima stagione.

m.l.

 

 

 

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