REGIONALI TOSCANA: CHIUSI TERRENO DI GUERRE FRATRICIDE A SINISTRA. SCARAMELLI, BETTOLLINI, LANARI E CARDAIOLI, TUTTI IN PISTA?
CHIUSI – A proposito delle elezioni regionali toscane che si terranno a settembre, il Corriere di Siena di oggi adombra uno scenario che sarebbe clamoroso. Soprattutto per la provincia di Siena e per Chiusi in particolare. Anche in vista delle elezioni comunali chiusine in programma nel 2021. Dando per scontata e certa la candidatura nelle file di Italia Viva del consigliere uscente Stefano Scaramelli, come “nome forte” del partito di Renzi, il “Corriere” scrive che ci sarebbe però una parte del Pd senese che vorrebbe candidare, proprio per bilanciare la presenza di Scaramelli, Juri Bettollini, suo successore alla guida del Comune di Chiusi, ex amico e sodale, artefice principale della cavalcata che portò Scaramelli a scalare la Regione, sull’onda di 15 mila preferenze.
Insomma per il quotidiano senese, alle regionali di settembre potrebbe andare in scena uno scontro all’ultimo voto, che sarebbe però comunque uno scontro fratricida, all’interno della medesima coalizione di centro sinistra. Lo scenario sarebbe indubbiamente suggestivo. E carico di interrogativi. Perché vorrebbe dire, intanto, che Bettollini mollerebbe in anticipo il Comune di Chiusi e difficilmente potrebbe essere lui il prossimo candidato sindaco. Se si candida in Regione e viene eletto, dovrà lasciare, come fecero a suo tempo Ceccobao e Scaramelli, la poltrona di sindaco. Se si candida e resta a piedi, chi lo ricandida al comune?
Certo siamo ancora ai “si dice”, certo, il tempo che rimane dalle regionali alla fine del mandato di Bettollini in Comune ormai è poco, siamo praticamente al’ultimo chilometro (qualche mese: da ottobre a febbraio) e non sarebbe come lasciare l’ente un anno o due prima della scadenza… Ma che Bettollini stia pensando seriamente ad una candidatura in Regione è tutto da vedere. L’operazione, come dicevamo, potrebbe avere dei rischi. Va detto che la candidatura Scaramelli alle regionali qualche problemino a Bettollini e al Pd lo pone, perché in caso di un buon successo è facile immaginare che l’ex sindaco qualcosa vorrebbe anche a livello locale. Magari far parte della coalizione e avere un assessore forte in caso di vittoria alle comunali…
Cosa questa che, dalle cose che ha detto negli ultimi mesi, il sindaco Bettollini vedrebbe come il fumo negli occhi.
Fantapolitica? può darsi. Ma lo scenario ipotizzato dal Corriere di Siena, una sua logica ce l’ha. Del resto l’altro eletto senese è Simone Bezzini, che probabilmente verrà ricandidato dal Pd, ma è considerato molto… valdelsano, poco presente sulle questioni del sud della provincia (che era terreno di Scaramelli). Per cui è molto probabile che Siena e la Valdichiana, l’Amiata e la Valdorcia chiedano di candidare una figura di riferimento del territorio più riconoscibile. Ed essendo Chiusi l’unico comune che andrà al voto nella primavera 2021, potrebbe essere proprio la città di Porsenna a chiedere rappresentanza al Pd, al di là delle scelte di Italia Viva e di Scaramelli.
E a questo punto potrebbero però aprirsi altri scenari e andare in scena altre “guerre fratricide”, non più nella coalizione, ma addirittura dentro lo stesso partito.
I candidati della provincia di Siena alle regionali saranno 6, tre uomini e tre donne. Sulla scheda si potrà votare un uomo e una donna. Dando per certa la ricandidatura di Bezzini, al Pd ne rimangono altri 5. Tra le donne si parla molto di Serenella Pallecchi, presidente provinciale dell’Arci. Ma anche di Chiara Lanari, che è stata assessore con Scaramelli ed è attualmente vicesindaco di Bettollini. Ma sopratutto è data come “vicinissima” al candidato presidente Eugenio Giani, con il quale condivide il percorso politico: dal Psi al renzismo, al Pd depurato dei renziani…
Se Giani avrebbe così una “fedelissima” su cui contare in consiglio regionale, pare che anche a Scaramelli una candidatura Lanari in quota Pd, non dispiacerebbe affatto. Dal suo punto di vista, insomma meglio Chiara Lanari che Bettollini come concorrente in casa.
Ma anche questa non è l’unica ipotesi sul tappeto. A Chiusi c’è infatti chi pensa che la candidatura locale del Pd alle regionali, per bilanciare quella di Scaramelli con Italia Viva, potrebbe rispondere al nome di Simona Cardaioli, attuale segretaria del partito, mai renziana, quindi mai scaramelliana, ma soprattutto donna che ha condotto una durissima battaglia contro una malattia e ha trasformato quella battaglia in un impegno sociale e civile con una associazione delle donne operate al seno, quindi un esempio di “cittadinanza attiva”molto significativo ed encomiabile.
Ovvio che una candidatura Cardaioli o una candidatura Lanari, pur avendo una logica, non avrebbero oggettivamente la stessa forza di una candidatura Bettollini, né in funzione di una neutralizzazione di Scaramelli, né in senso politico generale. E difficilmente potrebbero accompagnare una candidatura Bettollini nel ticket uomo-donna. Due chiusini su 35 comuni sarebbero improponibili.
Nel Pd chiusino, che ancora non parla di queste vicende (in una riunione degli organismo dirigenti tenutasi ieri sera si è parlato d’altro), c’è anche chi “spinge” per candidare Bettollini in Regione in modo che si liberi – comunque vada l’avventura del sindaco – la casella della candidatura alla guida del comune nel 20121. E’ normale che sia così. E’ nel gioco delle cose e degli appetiti.
E quando la politica con la P maiuscola è latitante, proliferano le cordate amicali, parentali e familistiche, gli accordi sottobanco per interessi economici e particolari e anche qualche legittima aspirazione o velleità personale.
Ad oggi, però, Bettollini, con la gestione dell’emergenza Covid sembra aver recuperato gran parte del consenso personale che aveva perso con la vicenda Acea (più per incomprensioni e preconcetti e per qualche dichiarazione improvvida, che per gli atti amministrativi concreti) e resta il candidato più credibile e robusto alla successione di sé stesso come sindaco di Chiusi. Ogni altra ipotesi nel centro sinistra si porterebbe dietro incognite, se non dei rischi.
Ma torniamo alle regionali: la candidatura di Eugenio Giani per il centro sinistra, uscita fuori senza discussioni preventive e senza confronti aperti, come auspicava lo stesso governatore Rossi qualche mese fa, non ha grande appeal. Giani appare come il classico uomo per tutte le stagioni, una figura che finora è stata più di rappresentanza che di governo. E il fatto che la sinistra a sinistra del Pd abbia deciso di “ballare da sola” senza nemmeno provare a costringere il Pd ad una trattativa e a spostare l’asse della coalizione verso politiche più marcatamente sociali, sembra un altro bell’autogol di quelli che nemmeno Niccolai…
A nostro modestissimo avviso servirebbe che il candidato locale del Pd (ammesso che il sud senese riesca a strapparne uno), che sia uomo o donna non importa, si presentasse come “rappresentante di tutta la sinistra”, come una figura che non garantisca solo obbedienza, lealtà o vicinanza al capo di turno, ma si ponga l’obiettivo di riunire intorno a sé, già dalla campagna elettorale, le sensibilità storiche della sinistra toscana, anche quelle che sembrano smarrite o annebbiate: l’antifascismo, la memoria, l’attenzione al lavoro e soprattutto a quello precario e meno garantito, la tutela dell’ambiente, della biodiversità, del paesaggio, il sostegno alle attività culturali e alla creatività, la difesa della scuola e della sanità pubblica, l’accoglienza come principio irrinunciabile, la laicità delle istituzioni, la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e architettonico…
La Toscana per la prima volta è contendibile, per la prima volta la Regione può passare di mano, come è successo all’Umbria il 26 ottobre. Le prime mosse del centro sinistra toscano sono discutibili. Come quelle della sinistra a sinistra del Pd. Ci vuole qualcunio che provi a rimettere insieme i cocci e guardi un po’ più avanti del proprio naso. Alla fine dei salmi, la questione non è come “neutralizzare Scaramelli” e i renziani, o chi candidare nel Pd, è come impedire che vinca la Lega insieme alla destra. Perché – l’Umbria insegna – sarebbe una iattura. E sarebbe una toppa peggiore del buco.
m.l.
Nella foto: Bettollini e Scaramelli nella campagna elettorale del 2015. Altri tempi…
A me pare che tutto questo fumo non serva a niente. Basta chiedere agli interessati, se i giornalisti non fanno questo cosa fanno?
E chi ti dice che non siano stati sentiti? Ovviamente tutto quello che è scritto in questo articolo (come in tutti gli altri pubblicati su questo giornale) non è frutto di fantasia, o di interpretazioni personali, ma di riscontri oggettivi e incrociati, come qualunque giornalista deve fare. Poi ognuno fa le valutazioni che crede. Fammi sapere cosa hai scritto a comment dell’articolo apparso sul Corriere di Siena, qui citato. So’ curioso…
Io dovrei commentare? Ma che discorsi sono? Non faccio il giornalista di professione. Quello ce credo è che il paginone del Corriere sia come al solito strumentale. “Un pezzo del PD vuole candidare Bettollini…..” Quale parte del PD? chi sono?
Su Giani, su Scaramelli e su Bettollini mi sono espresso da tempo. Per me tutti e tre non sono adatti agli incarichi attuali e ipotizzati. Se e quando se ne potrà parlare non potrò che confermare quanto scritto in epoca non sospetta.
Ormai sono anziano e di memoria ce n’ho poca, ma non ricordo in quale occasione mi sembra che proprio tu descrivessi la caparbia volontà di Bettollini anche citando le sue parole di impegno a terminare il mandato di Sindaco.E ora ? In mezzo alle ipotesi che riporti-perchè ne hai riportate parecchie-anche spiegandole e per le quali da come tu le descrivi sembra di giuocare ad una vera e propria battaglia navale, che sarà anche vera e reale, ma le cui ragioni che cerchi di spiegare mi dovresti dire cosa possono rappresentare agli occhi della gente se non il detrimento della politica e la sua REALE POVERTA’,se a quella gente si pensa un attimo a cosa gli si presenti davanti dopo aver letto appunto tale battaglia navale.Perchè battaglia navale è, da come la presenti. E fra l’altro mi sembra che proprio tutte queste rotelline del meccanismo delle ipotesi non facciano certamente onore alla politica a senso di chi legge…perchè se parlano di politica,dalla battaglia navale che dipingi esce solo ed esclusivamente il senso della POVERTA’ DELLA POLITICA,almeno su come la intenda io che debba essere invece la politica.Non sò tu. Ma se parli solo dei probabili movimenti di persone, anche definendone i limiti,mi sembra che non vi sia nemmeno un cenno a spiegare le ragioni di tutto questo e sembra che nel pentolone dopo la rimestata rimarrebbe non facile concepire il perchè di tutto questo movimento, dove la carota prende il posto del sedano, l’insalata il posto delle ravanelle, i pomodori sarebbero ben accetti nella giardiniera ma l’insalata russa non li vuole…. Io attenzione non critico te che hai fatto tale quadro(magari ciò che riporti è vero e fra l’altro lo riportano anche le pagine di altri giornali), ma mi chiedo se sia possibile che da tutta la situazione che definisci,possa uscire un plauso,una giustificazione politica finalizzata al benessere della gente e che possa essere cosa normale che dalla stessa gente tutta questa ”ruota della fortuna e del riciclo” debba essere apprezzata e che si debba assistere a queste scene di detrimento umano e presa per i fondelli della gente, che avrebbe fra l’altro bisogno di ben altro in questi frangenti che passiamo tutti ed anche fra l’altro all’ultimo pensando che tutto questo ha anche un costo. E CERTAMENTE SI che la gente poi s’incazza e come minimo vota Lega, ma come minimo davanti a certi spettacoli….
Quindi Paolo, devi prendertela con Il Pd e con il centrosinistra (che pensano a Giani, Scaramelli e Bettollini), non con i giornali, che riportano notizie. E parlano dei “movimenti” interni a partiti e coalizioni. Nel Pd senese e chiusino nomi che che finora sono circolati e di cui si parla sono quelli citati in questo articolo. E non è la stampa che li tira fuori per vedere l’effetto che fa. Che lo faccia qualcuno all’interno dei partiti e delle coalizioni è possibile, ma anche questo fa notizia. Qualche giorno fa ti lamentavi che si scriveva delle comunali e non delle regionali, ora non ti va bene neanche che si scriva delle regionali. Non è che le notizie solo tali solo se piacciono a te. O se parlano delle cose che ti stanno a cuore. Ce ne sono tante altre…Fattene una ragione.
Quanto all’affermazione di Carlo “di fronte a certi spettacoli è chiaro che la gente come minimo vota Lega”, che dire? che sarebbe come tagliarsi l’uccello per far dispetto alla moglie. Umbria docet. Tre inchieste della corte dei conti nei primi sei mesi di governo della Regione e tutte e tre su questioni relative all’emergenza covid. Figuriamoci il resto…
Per fortuna ho avuto l’accortezza di rendere sempre pubbliche le mie posizioni all’interno del partito. La mia posizione sul renzismo è stata espressa da molti anni, quando la quasi totalità degli iscritti a Chiusi era renziano. La mia posizione sulla candidatura del renziano Giani l’ho espressa pubblicamente(dopo averla comunicata all’interno del partito) sin dal dicembre del 2019, quando era il candidato che avrebbe vinto “a mani basse” perché appoggiato da 15 associazioni e movimenti di cui però non si faceva il nome. Ora per raccattare qualche consenso in più si fa la chiamata alle armi perché la candidatura sarebbe contendibile. L’ultima trovata (fonte Corriere di Siena) è che un “pezzo del PD” vorrebbe la candidatura Bettollini alle regionali in una guerra fraticida con Scaramelli. Quale pezzo del PD? Boh, io questa non l’ho mai sentita prima. Non c’è nessuna guerra, almeno per quanto è emerso. Potrebbe però far comodo inventala per eventuali accordi per le regionali e le comunali. La mia posizione è sempre quella: trasparenza, traparenza, trasparenza…..
Scusa Marco, forse sarà una questione troppo lunga per analizzarla su queste righe ma tu mi sembra che svicoli alle domande.Mi sforzo come vedi per essere breve ma ci riesco poco….Il mio intervento sull’articolo tuo è la critica a quello che fornisce lo spettacolo che tu colori (io non ti ho detto che non è vero o che sia vero, forse purtroppo è vero quello che dici)e credo che indubbiamente chi legga il post se non gli viene la carne pollina a sentire tutto quello che è in pentola e come la politica all’interno della sedicente sinistra venga effettuata,chi si ritiene di sinistra probabilmente viene colpito da una sincope a sentire i movimenti che ci sono dietro e che tu descrivi, perchè invece ci sarebbe bisogno di unità ferrea e di considerare sinistra la sinistra,il centro il centro e destra la destra.Ma la tua funzione, oltre che a riportare i fatti, dovrebbe essere quella di interpretarli e far sortire da questi una critica di genere politico ed invece questo non lo fai perchè o per non nuocere all’uno o per preferire l’altro ti trinceri sempre dietro al fatto che tu fai da cronista, osservi e riporti.Ma questo è tipico di chi non si vuole colorare le mano toccando la panchina verniciata perchè si vuole riservare l’occasione di parlare in un modo quando reputa ci sia bisogno ed in un altro alle bisogna.Ed è per questo che nel tuo modo di rappresentare quella realtà manca la conclusione alla quale tu sai bene che dovresti arrivare se è vero come dici che il tuo foglio sia di sinistra.Mentre invece critichi il fatto che SI Toscana si presenti da sola.Tieni presente che tira tira e quando la situazione si appresta a far spezzare la corda il fatto di dover mettere la colla oppure l’attack al canapo affinchè non si rompa è la cosa più controproducente proprio per chi ha un concetto di sinistra, è Giani ed il voto a lui sono quella colla che tu definisci la migliore alternativa e se uno per far valere le proprie ragioni si dissocia dici che è un errore tipico della sinistra che ha nel suo DNA di andare al fronte divisa.Ormai sono vecchio e certe cose le sò anch’io ma noto che anche su questo tema ormai i campi sono definiti e stà succedento quello che ho detto io e che è il riconoscimento che alla fine il ceto medio è renziano e questo lo si era capito,e voterà Renzi cioè Giani, a cui conviene che la sinistra venga spezzata.Ma in nome dell’unità tu dopo tutto questo ragionamento e quello che fai l’unica cosa che sai dire è il fatto di tagliarsi gli attributi per far dispetto alla moglie e quindi come conseguenza per mantenersi gli attributi attaccati al sottopancia votare per Giani? E votalo Giani allora…ma allora come vedi sarebbe il caso di riflettere di come sia strisciante e caratterizzante l’evoluzione della situazione che contrasta la sinistra e la trascini al centro.E tu di fronte a tutto questo che in passato hai difeso e riconosciuto che Bettollini in 15 giorni di ” riflessione spassionata ”-così l’hai commentato- io invece un po’ diversamente da te – sia passato da Renziano a Zingarettiano adesso vieni fuori dicendo meglio Giani e Renzi che altro? E porti a suffragio di tale tesi quella della perdita degli attributi? Complimenti! Allora, mi va bene che tu delinei ciò che bolle nel pentolone PD ma bisognerebbe aver memoria delle vicissitudini passate e di quello che si racconta intorno alle persone,tutte, nessuno escluso sennò è inutile parlare e scrivere quando si è di fronte ad un panorama di battaglia navale come hai delineato e di fronte al dislocamento delle pedine come ho già detto nell’altro intervento il carciofo potrebbe sostituire la carota ma l’insalata russa non vuole ecc ecc… e ne và della credibilità,prima della politica, poi delle persone che a seconda dei momenti gli viene fatto il panegirico intorno poi anche di chi scrive.E se questa è politica e questa è la funzione dei media io sono Papa Francesco. Ma tale riflessione non la fai, volutamente non la fai ,ma chiditelo perchè la gente se lo chiede che non venga fatta. Ecco, cosa porta la gente stessa a votare Lega. Allora la responsabilità di tutto questo di chi è se non di un apparato e di quelle pedine che cercano di affondarsi l’una con le altre? Ma tutto questo succede perchè sono quelle pedine che come forniscono di loro stesse il riferimento alla gente, la politica non sanno dove sia di casa, anzi non l’hanno mai saputo !! E la gente dovrebbe dar loro credibilità soprattutto anche in momenti come questi ? Ma per carità…..credo che ci possa essere ben altro nel panorama politico italiano che possa essere anche con le sue strampalate posizioni che talvolta esprime,degno di maggior concretezza ed anche di credibilità,se non altro di sincera volontà politica,che in questi tempi è merce rara.