CANOTTAGGIO, UN GIOVANE ATLETA DELLA D’ALOJA CHIUSI INVENTA UN’APP PER ALLENARSI MEGLIO. L’IDEA PIACE AL DT DELLA NAZIONALE AZZURRA
CHIUSI – Lo sport ai tempi del coronavirus. Una cosa complicata. La pandemia ha fermato tutto: campionati, coppe, allenamenti. Da un paio di settimane è in atto una ripresa, lenta e scaglionata, il calcio professionistico (Serie A, B e C) dovrebbe ricominciare a giugno per provare a terminare la stagione, assegnare lo scudetto e decretare promozioni e retrocessioni, partecipazione alle coppe europee. Vedremo come andrà. D ciclismo si riparlerà ad agosto. Per Volley e Basket stagione congelata e mirino già puntato sulla prossima. Si può giocare a tennis e a Chiusi, si può anche fare canottaggio al lago. In barca singola ma si può. I ragazzi della D’Aloja sono tornati in acqua il 17 maggio. Ma durante il lock down uno degli atleti del sodalizio chiusino, Tommaso Parrini ha cercato sfruttato la quarantena per cercare una soluzione che rendesse lo sport distanziato il più vicino e simile a quello vero gareggiato in situazione normale. Il ragazzo ha creato un’App che mette in relazione più atleti e li collega tramite cellulare all’energometro che usano per allenarsi. Questa app consente dunque di avere la sensazione di gareggiare insieme anche se a distanza, ma anche di misurare le prestazioni e avere indicazioni precise anche da parte di allenatori e preparatori atletici. L’idea è piaciuta molto al Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di Canottaggio, che è una delle più forti del mondo, il quale non solo ha fatto i complimenti al ragazzo della D’Aloja Chiusi, ma ha anche chiesto di incontrarlo appena sarà possibile. L’app messa a punto da Tommaso Parrini potrebbe interessare la Nazionale che potrebbe anche utilizzarla per gli allenamenti…
Ricordiamo che la Canottieri D’Aloja ha già un paio di atleti nel giro azzurro: Anita Gnassi che si è già fatta valere nelle competizioni under 23 e Marco Venturini che adesso è in forza al Cus Pavia e punta a partecipare e Europei e Mondiali.
Lo sport è fatica e sudore, ma anche passione e dedizione e i ragazzi spesso ci mettono del loro, dentro la fatica e la passione, sfruttando anche le personali conoscenze tecniche o scientifiche (in questo caso informatiche) per migliorare ciò che fanno. La App creata da Tommaso Parrini, nata inizialmente per sentirsi meno soli e ritrovare almeno una parvenza di relazione con i compagni, può rivelarsi utile anche cul piano strettamente tecnico. Belle cose succedono sulle acque del Chiaro…
m.l.
Grande ragazzo Tommaso Parrini, io ho visto come funziona la app è geniale… I ragazzi della D’aloja Chiusi e tutto il loro staff, ancora una volta dimostrano attaccamento passione e dedizione in qualsiasi situazione, questo si che chiama Sport! Bravo Tommaso bravi Canottieri D’aloja.