UN CASO DI COVID-19 ANCHE A CHIUSI. E ADESSO CHIUDONO PURE I NEGOZI CINESI (COSA CHE NON SUCCEDE MAI)…
CHIUSI – Ormai è uno stillicidio. Non esistono più zone franche, inattaccate… Stamattina è stato il sindaco di Città della Pieve Fausto Risini ad annunciare un caso di positività al Covid-19 nel suo comune. Un imprenditore sessantenne che era stato di recente a Milano. Poco dopo l’oro di pranzo è toccato al sindaco di Chiusi annunciare urbi et orbi, via Facebook, un caso anche nel territorio chiusino. “La persona è già in carico al servizio sanitario e si trova attualmente in quarantena presso il proprio domicilio insieme al nucleo familiare. Per questo ho emesso apposita ordinanza sindacale” ha scritto Juri Bettollini facendo seguire all’annuncio un appello alla calma e a non allarmarsi.
“Al momento – scrive Bettollini – non ci sono rischi per nessun plesso scolastico o di altre strutture pubbliche. Vi aggiornerò però tempestivamente se il quadro dovesse cambiare. Siamo in stretto contatto con Asl, Prefettura e servizio sanitario regionale per monitorare con la massima attenzione l’evoluzione della situazione. Prego tutta la cittadinanza di attenersi alle norme di prevenzione igenico-sanitarie previste dalla Regione Toscana.
In presenza di casi sospetti si consiglia di contattare il proprio medico o pediatra di base mentre per informazioni è possibile contattare il numero telefonico di pubblica utilità istituito da Ministero della Sanità, 1500, attivo 24 ore su 24. Per favorire una corretta informazione sul Covid-19, la Regione Toscana ha messo a disposizione dei cittadini un numero verde, presso il Centro di Ascolto Regionale, al quale rispondono operatori adeguatamente formati.
Il servizio fornisce orientamento e indicazioni sui percorsi e le iniziative individuate dalla Regione sul tema del Coronavirus. Il numero verde a cui il cittadino può rivolgersi è 800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 18.
E’ possibile contattare, inoltre, il numero verde della Asl Toscana Sud Est 800.579579. Seguiranno ulteriori informazioni sullo sviluppo del caso di positività riscontrato nel Comune di Chiusi”.
L’annuncio-appello del primiocittadino chiusino si conclude con un invito: “Chiamateci, scriveteci, ma vi prego davvero, niente panico: tutte le istituzioni sono a lavoro ed a loro va il mio e il nostro ringraziamento per tutto quello che faranno per la nostra comunità; per questo vi chiedo di leggere solamente le informazioni istituzionali e non rincorrete mai alcuna diceria”.
Chiaro che il continuo battage mediatico sui casi sospetti o conclamati di contagio, anche se doveroso da parte delle autorità, non faccia altro che alimentare la paura e la psicosi.
Nei poliambulatori (come quello di Chiusi Scalo presso la Misericordia) i medici di base non ricevono pazienti, su indicazione degli addetti, fanno filtro via telefono… Anche questo crea disorientamento nell’utenza e sembra contraddire la direttiva di non andare al Pronto Soccorso e far riferimento al medico di famiglia. Al primo colpo di tosse, che in questo periodo è abbastanza normale, la gente si allarma. ” A scuola tossiscono tutti” dice una maestra elementare che si chiede se le scuole verranno chiuse oppure no e quando… Ma anche un anno fa, di questi tempi, probabilmente a scuola tossivano tutti…
Forse sarebbe utile che i genitori tenessero a casa i bambini con la tosse o il raffreddore quando c’è in giro l’influenza. A maggior ragione adesso che c’è anche il Covid-19…
E’ vero che il fumo, l’obesità, l’ipertensione, l’alcol, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, le schifezze che mangiamo (polli allevati ad antibiotici, farine, verdure e frutta trattate con pesticidi, pesce al mercurio, acqua con arsenico e metalli pesanti…) fanno ogni giorno dei morti, molti di più di quanti ne stia facendo il coronavirus, e non solo nelle situazioni più estreme (tipo Taranto con l’Ilva o la Terra dei fuochi), ma le misure straordinarie e così stringenti prese per arginare il diffondersi del contagio, fanno pensare a qualcosa di veramente eccezionale, a qualcosa di più serio di una influenza solo un po’ più aggressiva. Sui social si legge d tutto: da articoli molto allarmisti ad altri che invece minimizzano e tendono ad evitare il diffondersi del virus del panico e dell’allarmismo che sta facendo danni enormi all’economia e alla vita sociale.
A Chiusi, per dirne una, hanno chiuso anche i negozi cinesi, cosa che non è mai avvenuta e non avviene mai, neanche nelle feste ricordate. Il fatto è davvero insolito e segno inequivocabile che si è in presenza di qualcosa di anomalo. C’è chi si domanda se le autorità sanitarie e governative ce la raccontino tutta e giusta oppure dietro alle misure draconiane adottate ci siano motivi non ancora divulgati…
Credo che Bettollini più di così non possa fare ! Non addebitiamogli anche sta colpa !
Purtroppo non ci sono schermi,filtri o stratagemmi . Questo virus è subdolo,ormai si è sparso,dobbiamo subire e prevenire in qualsiasi modo ” NOI ” ! gli altri ( istituzioni ) ci possono aiutare ma non proteggere più di cosi !
Speriamo passi e non faccia ancora più danni (quelli li ha già fatti Giuseppi e tutto il governo ) !
X Niccolò Martinozzi .Le cose dipendono sempre dai punti di vista,ma nessuno credo abbia avuto l’iniziativa di attribuire le colpe al Sindaco( almeno che io sappia anche se non vado sui social per abitudine, di quali colpe gli si possano attribuire non saprei.Se previdente è stato ha fatto bene ma ha fatto il proprio dovere nella normalità in tale occasione che normale non è.E cosa altro avrebbe dovuto fare? ).Purtroppo ” le teste pensanti” quando muovono e rimestano la pentola della politica si attaccano a tutto ma sono anche talvolta gli stessi messi sotto accusa da qualche testa di cavolo che prendono al volo le occasioni per rifarsi cosmesi e quant’altro, questo occorre pur dirlo perchè oggi dobbiamo essere preparati a tutto e dobbiamo ammetterlo che sia così).Oltre ai punti di vista vi sono però anche i fatti oggettivi,che sono quelli che spesso in una situazione del genere la responsabilità si rovescia sul governo perchè le idee e le opinioni sono destinate a farle i media ed il circuito mediatico non è certamente un circuito ad amministrazione ed etica di natura sociale,ma nettamente privata,quindi l’imparzialità tendenzialmente viene meno. Quali sarebbero state queste responsabilità che dici? Forse quella di non aver dato seguito a ciò che alternativamente un giorno sì ed uno no ha proclamato Salvini e cioè quella che ci fossero voluti almeno 50 miliardi di euro per aiutare gli imprenditori del Nord ? Perchè questo ha detto papale papale Salvini mentre il Governo con senso di responsabilità ha comunicato lo stanziamento di una cifra molto minore che potrà senz’altro salire ma come si vede la prima cosa che salta agli occhi è quella che in un siffatto sitema tutto serve per far diventare privato il pubblico,anche se si deve tener conto senz’altro della produttività di un pezzo d’italia che è l’asse portante dell’economia e del commercio questo va detto, ma tutto questo non deve essere preso d’occasione per lo stanziamento di una somma astronomica buttata là sul tavolo delle richieste che poi vorrei vedere come verrebbe ripartita e con quali criteri, o sono sempre gli impreditori del Nord e Confindustria che stabiliscono tali criteri? Mi si spieghi allora per quale recondito motivo in una economia normale l’attività imprenditoriale consegue il profitto ma quando succedono queste cose ci vogliono i soldi di tutti per riparare le perdite-che da una parte mi sembra una cosa logica e doverosa,ma come si vede la preferenza è sempre nella storia d’italia stata data all’etica dell’aziendalismo poichè secondo certi criteri è da quella che parte tutto, gli altri invece, tutti gli altri sono sottoposti a leccarsi le dita,perdere i posti di lavoro e quanto ne consegue.Anzi spesso la perdita dei posti di lavoro è il punto di forza per attivare politiche ricattatrici nei confronti del pubblico per fruire di finanziamenti e di rattoppi che non risolvono quasi mai le situazioni.La stessa cosa in occasione della diffusione del Corona Virus si è vista che a fronteggiare la situazione ci sono in prima fila le strutture pubbliche come lo Spallanzani od il Luigi Sacco ed altri mentre il tanto osannato privato è quasi costantemente assente.Di questo deve tener conto la popolazione di un paese altro che delle richieste di solo una parte anche se questa è quella più produttiva,diversamente da questo si entrerebbe in altri discorsi di natura del sistema e sò che molti non li vogliono sentire tali discorsi anche se certe realtà sono destinate a subirle.C’è molta differenza fra l’Italia e le altre nazioni di questa Europa,soprattutto per la consapevolezza e la cultura di tutto un popolo, ed i risultati si vedono e si sentono soprattutto anche durante le necessità,che oltre ad essere individuali sono ancor più sociali.Il resto, il modo di pensare e le modalità di rapportarsi a quresti fatti che ci piovono in testa li fanno i mass media.Questi sono i mattoni con i quali è stato costruito ed alimentato il sistema, ma anche nelle difficoltà enormi dove siamo costretti a vivere ed anche di fronte all’incertezza della vita, la maggioranza delle persone purtroppo diventa succube di quanto gli viene detto.Questa è una debolezza strutturale di questa Italia,patria di santi, poeti, navigatori filosofi e scienziati,che ha fatto nei secoli la cultura dell’occidente tutto, ma il cemento spesso che tiene insieme tutto questo è anche l’ignoranza.
Carocarlo,come dici tu : questioni di punti di vista !
Che cosa vuoi che abbia potuto fare un governo cosi ? Quello che sa fare meglio : nulla ! Assolutamente nulla solamente pensare a tenersi le poltrone sotto il culo e continuare a ” galleggiare ” per tirare la volata al futuro presidente della repubblica,e pensare a mettere qualche centinaio di altri incapaci ai posti di comando di altrettante poltrone prestigiose e basilari !
Carocarlo ,questo non è il verso ,come disse quello che si voleva impiccare per i piedi !