UN CASO DI COVID-19 ANCHE A CHIUSI. E ADESSO CHIUDONO PURE I NEGOZI CINESI (COSA CHE NON SUCCEDE MAI)…

martedì 03rd, marzo 2020 / 18:17
UN CASO DI COVID-19 ANCHE A CHIUSI. E ADESSO CHIUDONO PURE I NEGOZI CINESI (COSA CHE NON SUCCEDE MAI)…
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CHIUSI – Ormai è uno stillicidio. Non esistono più zone franche, inattaccate… Stamattina è stato il sindaco di Città della Pieve Fausto Risini ad annunciare un caso di positività al Covid-19 nel suo comune. Un imprenditore sessantenne che era stato di recente a Milano. Poco dopo l’oro di pranzo è toccato al sindaco di Chiusi annunciare urbi et orbi, via Facebook, un caso anche nel territorio chiusino. “La persona è già in carico al servizio sanitario e si trova attualmente in quarantena presso il proprio domicilio insieme al nucleo familiare. Per questo ho emesso apposita ordinanza sindacale” ha scritto Juri Bettollini facendo seguire all’annuncio un appello alla calma e a non allarmarsi.

“Al momento – scrive Bettollini – non ci sono rischi per nessun plesso scolastico o di altre strutture pubbliche. Vi aggiornerò però tempestivamente se il quadro dovesse cambiare.  Siamo in stretto contatto con Asl, Prefettura e servizio sanitario regionale per monitorare con la massima attenzione l’evoluzione della situazione.  Prego tutta la cittadinanza di attenersi alle norme di prevenzione igenico-sanitarie previste dalla Regione Toscana.
In presenza di casi sospetti si consiglia di contattare il proprio medico o pediatra di base mentre per informazioni è possibile contattare il numero telefonico di pubblica utilità istituito da Ministero della Sanità, 1500, attivo 24 ore su 24. Per favorire una corretta informazione sul Covid-19, la Regione Toscana ha messo a disposizione dei cittadini un numero verde, presso il Centro di Ascolto Regionale, al quale rispondono operatori adeguatamente formati.
Il servizio fornisce orientamento e indicazioni sui percorsi e le iniziative individuate dalla Regione sul tema del Coronavirus. Il numero verde a cui il cittadino può rivolgersi è 800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 18.
E’ possibile contattare, inoltre, il numero verde della Asl Toscana Sud Est 800.579579. Seguiranno ulteriori informazioni sullo sviluppo del caso di positività riscontrato nel Comune di Chiusi”. 

L’annuncio-appello del primiocittadino chiusino si conclude con un invito:  “Chiamateci, scriveteci, ma vi prego davvero, niente panico: tutte le istituzioni sono a lavoro ed a loro va il mio e il nostro ringraziamento per tutto quello che faranno per la nostra comunità; per questo vi chiedo di leggere solamente le informazioni istituzionali e non rincorrete mai alcuna diceria”. 

Chiaro che il continuo battage mediatico sui casi sospetti o conclamati di contagio, anche se doveroso da parte delle autorità, non faccia altro che alimentare la paura e la psicosi.

Nei poliambulatori (come quello di Chiusi Scalo presso la Misericordia) i medici di base non ricevono pazienti, su indicazione degli addetti, fanno filtro via telefono… Anche questo crea disorientamento nell’utenza e sembra contraddire la direttiva di non andare al Pronto Soccorso e far riferimento al medico di famiglia. Al primo colpo di tosse, che in questo periodo è abbastanza normale, la gente si allarma. ” A scuola tossiscono tutti” dice una maestra elementare che si chiede se le scuole verranno chiuse oppure no e quando… Ma anche un anno fa, di questi tempi, probabilmente a scuola tossivano tutti…

Forse sarebbe utile che i genitori tenessero a casa i bambini con la tosse o il raffreddore quando c’è in giro l’influenza. A maggior ragione adesso che c’è anche il Covid-19…

E’ vero che il fumo, l’obesità, l’ipertensione, l’alcol, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, le schifezze che mangiamo (polli allevati ad antibiotici, farine, verdure e frutta trattate con pesticidi, pesce al mercurio, acqua con arsenico e metalli pesanti…) fanno ogni giorno dei morti, molti di più di quanti ne stia facendo il coronavirus, e non solo nelle situazioni più estreme (tipo Taranto con l’Ilva o la Terra dei fuochi), ma le misure straordinarie e così stringenti prese per arginare il diffondersi del contagio, fanno pensare a qualcosa di veramente eccezionale, a qualcosa di più serio di una influenza solo un po’ più aggressiva. Sui social si legge d tutto: da articoli molto allarmisti ad altri che invece minimizzano e tendono ad evitare il diffondersi del virus del panico e dell’allarmismo che sta facendo danni enormi all’economia e alla vita sociale.

A Chiusi, per dirne una, hanno chiuso anche i negozi cinesi, cosa che non è mai avvenuta e non avviene mai, neanche nelle feste ricordate. Il fatto è davvero insolito e segno inequivocabile che si è in presenza di qualcosa di anomalo. C’è chi si domanda se le autorità sanitarie e governative ce la raccontino tutta e giusta oppure dietro alle misure draconiane adottate ci siano motivi non ancora divulgati…

 

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