VERSO LE REGIONALI TOSCANE: PARTONO I CAMPER E LE GRANDI MANOVRE. SCARAMELLI ASSESSORE ALLA SANITA’ E CHIARA LANARI CANDIDATA PER IL PD?

sabato 01st, febbraio 2020 / 19:58
VERSO LE REGIONALI TOSCANE: PARTONO I CAMPER E LE GRANDI MANOVRE. SCARAMELLI ASSESSORE ALLA SANITA’ E CHIARA LANARI CANDIDATA PER IL PD?
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Dopo l’Umbria che ha votato ad ottobre, l’Emilia Romagna e Calabria che hanno votato il 26 gennaio, a primavera toccherà alla Toscana tornare alla urne per eleggere il governatore e il consiglio regionale. Anche nel’ex Granducato le grandi manovre sono già cominciate. Con qualche sorpresa.

La prima riguarda la candidatura a presidente del Movimento 5 Stelle. Alla vigilia tutti davano quasi per scontata l’investitura di Giacomo Giannarelli, consigliere uscente. Invece le “regionarie” sulla Piattaforma Rousseau svoltesi il 23 gennaio, hanno “incoronato”, a sorpresa, appunto, Irene Galletti, di Pisa. Galletti l’ha spuntata al “ballottaggio” dopo che nessun candidato alla prima votazione aveva superato il 50%. Ha vinto con 859 voti on line, pari al 57,1%, mentre Giannarelli si è fermato a 646, pari al 42,9%. L’esito delle regionarie grilline ha scatenato, anche in Valdichiana, un piccolo putiferio con alcuni che hanno stappato spumante postato sui social entusiasti per esser riusciti, “finalmente a togliersi dai coglioni Giannarelli” e altri, come la consigliera chiusina Martinozzi che invece lo ha difeso a spada tratta. La questione ha riaperto ferite antiche e recenti, con la stessa Martinozzi (e Giannarelli) accusati da vari esponenti (Lucia Lazzeri Contini, Romano Romanini e altri) di aver tenuto un atteggiamento ambiguo anche nella nota battaglia sul caso Acea a Chiusi… Sono volate anche parole grosse e improperi vari. A dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, della dissoluzione del movimento anche a livello locale.

Ma che i 5 Stelle non fossero più nella condizione del marzo 2018 si era capito da un pezzo. In Toscana hanno deciso di correre da soli, con un proprio candidato (Irene Galletti), ma il rischio per il Movimento è quello di fare la fine che ha fatto in Emilia e in Calabria, ovvero tornare ad essere una presenza del tutto marginale.

Intanto si è mosso anche il centro sinistra che ha deciso di candidare Eugenio Giani, attuale presidente del Consiglio regionale. Il quale Giani ha già ufficializzato la candidatura parlando da una terrazza di San Miniato (Pisa) da cui girando lo sguardo si possono “accarezzare” 9 province su 10 della Toscana. Una immagine suggestiva. E Giani ha anche incassato l’appoggio di Italia Viva oltre a Pd e Psi.

Renzi ha detto che in Toscana starà nella coalizione di centro sinistra. E non è escluso che si candidi personalmente come consigliere. Per Italia Viva ha già stretto la mano a Giani anche Stefano Scaramelli, attuale presidente della Commissione sanità del consiglio regionale, il quale da ieri ha cominciato la campagna elettorale facendosi fotografare mentre fa rifornimento di benzina al camper di Italia Viva. Pronto a partire per il Toscana Tour 2020…

A differenza del 2015, quando il giro in camper con Bettollini alla guida, gli fruttò 15 mila preferenze, stavolta Scaramelli potrebbe fare lui l’autista. Senza scendere direttamente e personalmente in campo alle elezioni. Ma solo perché forse ha già in tasca un biglietto migliore. Ovvero un accordo con Giani per fare l’assessore alla sanità. Come è noto in Regione Toscana gli assessori non possono essere consiglieri e se qualcuno viene nominato dopo l’elezione deve dimettersi da consigliere. Non è una cosa sicura al 100%, perché Italia Viva, oltre a Scaramelli ha anche la carta Stefania Saccardi, assessore uscente… Ma i rapporti tra Giani e Scara sono ottimi…

Due giorni fa il quotidiano Il Corriere di Siena ha anche accennato alle possibili candidature senesi in quota Pd. Quelle con possibilità di elezione, se il centro sinistra vincerà, sono due. Un uomo e una donna. Il candidato maschio potrebbe essere il consigliere uscente Simone Bezzini, che ha fatto un solo mandato e quindi potrebbe essere confermato senza troppi problemi. Per la quota rosa, secondo il Corriere, i nomi in lizza sarebbero due: Silvana Micheli, da poco confermata nell’esecutivo del Pd senese, ex sindaco di Torrita ex ex assessore provinciale, una figura che ha attraversato tutte le fasi dal Pds, ai Ds, al Pd, che è stata renziana di ferro e adesso è ancora in pista nell’era Zingaretti. Una sorta si soprabito per tutte le stagioni. L’altro nome sarebbe invece quello di Chiara Lanari attuale vicesindaco e assessore alla cultura a Chiusi. Stesso paese di Scaramelli.

Ma perché proprio Chiara Lanari che politicamente non si è mai esposta, neanche nei momenti più concitati e complicati? Semplice, perché Chiusi e il sud senese sono considerati ancora una roccaforte e soprattutto perché la vicesindaca chiusina può vantare buoni, buonissimi, anzi ottimi rapporti con Eugenio Giani, che infatti si è visto spesso a Chiusi a presenziare a iniziative varie: dal festival Orizzonti, ai Ruzzi della Conca, a presentazioni di libri e eventi turistico promozionali…  Tra l’altro sia Giani che Chiara Lanari vengono dall’area socialista e la vicesindaca di Chiusi può considerarsi una possibile fedelissima di Giani che da governatore avrebbe in Consiglio una sicura sponda.

Per ora sono illazioni, ipotesi, congetture. Ma pare che lo stesso Giani abbia deciso di avviare la campagna elettorale nel sud della regione proprio con una mega iniziativa a Chiusi. Perché Chiusi, non è dato sapere.

Certo, dal punto di vista politico, a differenza della candidatura Scaramelli del 2015, una eventuale candidatura Lanari sarebbe oggettivamente più debole. In amministrazione si è data da fare, ha lavorato molto sulla promozione turistica e sugli eventi. Ha spesso ricoperto un ruolo di… rappresentanza. Ma, come dicevamo, senza mai esporsi, senza mai prendere una posizione che una sulle questioni calde, men che mai sulle questioni politiche, di partito o di coalizione…

Ed è singolare che il nome di Chiara Lanari, cioè di una chiusina, sia uscito senza che nessuno ne abbia discusso prima a livello locale (gli stessi colleghi di giunta e di gruppo consiliare sono caduti dalle… nubi. Pare che nessuno ne sapesse niente, neanche come ipotesi) e a pochi giorni da una assemblea degli iscritti, annunciata per il 7 o 8 febbraio in cui il Pd proverà a darsi una assestata dal punto di vista organizzativo e anche un nuovo segretario. Sembra insomma che qualcuno abbia voluto mettere le mani avanti, creando una sorta di fatto compiuto.

A meno che al fondo o dietro alla ipotesi di candidatura alle regionali non ci sia un obiettivo diverso. Quello magari di candidare Chiara Lanari alle regionali, ma senza che abbia effettive chances di elezione, e giocarsi lo stesso nome alla comunali del 2021 in alternativa al sindaco attuale Juri Bettollini, che potrebbe trovare qualche resistenza per un possibile bis.

Staremo a vedere. Di sicuro, anche se tutto ufficialmente ed esternamente tace, le bocce sono già in movimento. Per ora il gioco si svolge a carte coperte… e ognuno cerca di far capire agli altri che qualche carta buona in mano ce l’ha. Se sono effettivamente carte buone o bluff più o meno spudorati lo capiremo tra non molto. L’assemblea del Pd una “smazzata” la darà…

m.l.

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