“LA BELLEZZA DELLA FAMIGLIA”: UN CONVEGNO SBAGLIATO, ERA MEGLIO PARLARE DI ARTE…
CHIUSI – Chi legge abitualmente primapagina sa bene che questo giornale non ha mai avuto un gran feeling con la Chiesa cattolica apostolica romana. Non per scelta religiosa, che riteniamo sia una questione privata, quanto per una questione di laicità del pensiero. Di approccio laico alle questioni, senza dogmi, senza dichiarazioni di fede… I Padri Nostri sono quelli che hanno scritto la Costituzione. E poi anche qualcun altro, da Gramsci a Berlinguer, da Bianciardi a Pasolini, da Don Milani a Woodward e Bernstein i due che fecero scoppiare il Watergate.. e magari anche Tex Willer e John Lennon, Giorgio Gaber e Bruce Springsteen, Joan Cruijff e Gimondi…
Detto questo vorremmo tornare su un convegno in programma sabato 8 febbraio a Chiusi: “La bellezza della famiglia”. Questo il tema, con la partecipazione di Massimo Gandolfini dell’Associazione “Family Day” e Antonio Brandi, detto Tony, dell’associazione “Pro Vita & Famiglia”. Due campioni del peggiore oscurantismo cattolico, uno addirittura amico e vicino ad esponenti di Forza Nuova. Personaggi che si oppongono pubblicamente a leggi dello stato (la 194 sull’aborto e la legge sul divorzio) e ad alcuni diritti civili: dall’eutanasia ai matrimoni gay, alle coppie di fatto, addirittura all’omosessualità, considerata una malattia o un comportamento deviante…
Abbiamo già scritto che per noi quell’iniziativa è un’iniziativa integralista, oscurantista e dunque dal nostro punto di vista “urticante”. Inaccettabile e improponibile. Tanto più a Chiusi, città governata da una amministrazione di centro sinistra e dove, almeno dai primi anni ’60 c’è sempre stata una Chiesa “conciliare”, aperta e attenta anche ai diritti e al pensiero degli altri.
L’organizzazione del Convegno in questione è delle parrocchie di Chiusi città. Con la benedizione e partecipazione del Vescovo Mons. Manetti.
Ecco, a nostro modestissimo avviso, se proprio voleva fare un convegno sulla famiglia, la Chiesa di Chiusi avrebbe fatto bene proporre una cosa diversa da quella di sabato 8. Avrebbe per esempio potuto proporre un convegno culturale sulla “sacra famiglia” partendo dallo Sposalizio della Vergine, evento immortalato da due dipinti tra i più famosi al mondo: uno di Pietro Vannucci detto il Perugino e uno del suo allievo (poi superiore al maestro) Raffaello Sanzio di Urbino. Forse il più grande pittore in assoluto che lo dipinse per una chiesa di Città di Castello.
Diciamo che la Chiesa di Chiusi avrebbe potuto parlare di famiglia prendendo spunto dalla sua “famiglia di riferimento”, la famiglia del Cristo redentore… Magari spiegando che era una famiglia ebrea. Anche quella non del tutto tradizionale, perché frutto di un matrimonio “combinato” per volontà superiore, tra un “carpentiere” di nome Giuseppe che aveva avuto già una moglie e sei figli e una giovane di nome Maria già incinta di imprecisato padre… Una famiglia che si troverà proprio al momento della nascita del figlio nella condizione di dover sfuggire alla persecuzione dell’esercito di occupazione (i Romani) e dunque nella condizione tipica dei profughi in fuga…
Ma, al di là di questi aspetti non certo secondari, dicevamo dei due dipinti sullo Sposalizio della Vergine, non solo perché sono due capolavori assoluti, ma anche perché sentirne parlare da qualche esperto, tipo Sgarbi o Montanari o Caroli, sarebbe stato veramente interessante.
C’è però un altro motivo: Chiusi ha una speciale connessione con l’evento dipinto da Perugino e Raffaello.
L’anello che nei dipinti Giuseppe mette al dito di Maria, sarebbe stato infatti custodito a Chiusi, monastero di San Francesco, per circa 3 secoli, dalle Crociate fino al 1473, quando un frate infedele di origine germanica, tale fra Winterio di Magonza lo trafugò per venderlo a Perugia, dove è tutt’ora custodito e venerato, in una teca che viene esposta una volta l’anno in Duomo ed è chiusa da 14 chiavi… Chiusi da tempo rivendica la “patria potestà” su quell’anello, qualche anno fa ne chiese almeno la restituzione temporanea…
Ecco, parlare della bellezza della famiglia attraverso l’arte di due grandissimi pittori e attraverso la storia e la leggenda sarebbe stata un’operazione interessante anche per chi frequenta poco le stanze della sacrestia e le panche della Cattedrale. Il Convegno di sabato, con Gandolfini e Brandi, ci sembra invece uno scivolone rovinoso della Chiesa chiusina (e un errore politico la presenza del sindaco e del consigliere regionale Scaramelli).
L’iniziativa delle parrocchie di Chiusi Città è un ritorno al medioevo. Al peggior conservatorismo cattolico, roba che a Chiusi non si vedeva dagli anni ’50 e che quando si è riaffacciata, anche di recente, vedi l’ostracismo verso il vescovo Cetoloni considerato troppo “compagno”, è sempre stata ricacciata indietro. Adesso rialza la testa e non è un caso. Meditate gente, meditate…
m.l.
Nelle foto. in copertina lo Sposalizio della vergine di Raffaello. In basso il dipinto del Perugino.
Da laico avevo già meditato anche se non ne avvertivo tutta questa necessità,perché certe posizioni le davo per scontate, ma….tu dici bene…ma tutto questo è un segno dei tempi ed i tempi sono quelli nei quali quello che è stato
seminato in questi anni arriva a mietitura e c’è chi alla fine tenta di raccogliere, magari mediando e non esponendosi od esponendosi poco sottolineandola tendenza cerchiobottista di tutto un entourage che quando annusa che i tempi potrebbero cambiare scende in piazza con tutta la forza, coinvolgendo anche le istituzioni od almeno quella parte di queste CREATE DA LORO e lo fa quasi.in sordina,preoccupandosi di non creare scompiglio.Ed allora-ma è solo un mio pensiero- credo che alla fine c’entri proprio poco la Chiusi progressista che secondo te dovrebbe far fiato alle trombe quando i trombati sono già stati i suoi cittadini da più di illo tempore ai quali non fa’ effetto alcuno vedere sfilare il tricolore nelle processioni….il ragionamento sano per ristabilire una parte delle verità ormai usurpate per usucapione politica dovrebbe comprendere anche l’amministrare certe differenze e segnare i confini dalle invadenze permesse dall’ignoranza politica.I concetti della necessaria convivenza fra stato laico e chiesa cattolica non sono cambiati e le sfere d’influenza si esprimono attraverso diversi livelli partecipativi e culturalmente diversi fra loro ed esprimendo reciprocamente doveroso rispetto l’uno verso l’altro e ricordo che anche quando mio zio era Sindaco non sfilava con la fascia tricolore accanto agli ostensori.Oggi tutto questo sembra normale,ed allora chi è fra le due parti in questione che possa essere ritenuto frutto del rincitrullimento dei tempi moderni che poi a veder bene sono quelli appartenenti a coloro che non sanno più distinguere i fatti? Non credo proprio quella che sostiene l’ostensorio; quella lo sa’ bene che promettendo il paradiso a chi si comporta come dicono altri uomini è la parte vincente.Ed allora mi domando,se tutto questo è vero e reale, dove è questo grande scandalo che la politica – e vediamo poi di che panni si vesta tale politica che trasuda di interessi collaborazionistici da decenni con LA SOVRASTRUTTURA, se questa decida di indire un convegno dove non esistano sanculotti che presero la Bastiglia ma dei novelli e moderni Torquemada che spesso si nutrono nel pubblico sentire anche dell’essere “uomini contro” e guarda caso segnando anche risultati in diverse menti obliterate?!
Senza fare una piega parteciperà al convegno, almeno è scritto nel volantino che ho visto, manchi il Sindaco di Chiusi.
*anche
Infatti nell’articolo c’è scritto che la sua presenza e quella di Scaramelli è un errore politico. E in un articolo precedente che è anche cosa inopportuna. Con l’auspicio che si tratti di cortesia istituzionale e che prendano le distanze da certi relatori.
Massimo Gandolfini, che ridere. Nel suo comune alle ultime elezioni regionali, ha preso solamente due voti. Un risultato che basta da solo a farci capire quanto questo residuo oscurantista del cattolicesimo più retrivo, riscuota fiducia tra la gente. La sua gente infatti, che lo conosce benissimo, lo ha mandato letteralmente a cagare. Insomma certi personaggi più si muovono, più la gente li conosce e più li scarica nella pattumiera della storia.
A Chiusi ci arriviamo sempre dopo, anche chi coprendo ruoli istituzionali dovrebbe conoscere certi personaggi