“LA BELLEZZA DELLA FAMIGLIA”: UN CONVEGNO SBAGLIATO, ERA MEGLIO PARLARE DI ARTE…

venerdì 07th, febbraio 2020 / 17:05
“LA BELLEZZA DELLA FAMIGLIA”: UN CONVEGNO SBAGLIATO, ERA MEGLIO PARLARE DI ARTE…
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CHIUSI – Chi legge abitualmente primapagina sa bene che questo giornale non ha mai avuto un gran feeling con la Chiesa cattolica apostolica romana. Non per scelta religiosa, che riteniamo sia una questione privata, quanto per una questione di laicità del pensiero. Di approccio laico alle questioni, senza dogmi, senza dichiarazioni di fede… I Padri Nostri sono quelli che hanno scritto la Costituzione. E poi anche qualcun altro, da Gramsci a Berlinguer, da Bianciardi a Pasolini, da Don Milani a Woodward e Bernstein i due che fecero scoppiare il Watergate.. e magari anche Tex Willer e John Lennon, Giorgio Gaber e Bruce Springsteen, Joan Cruijff e Gimondi…

Detto questo vorremmo tornare su un convegno in programma sabato 8 febbraio a Chiusi: “La bellezza della famiglia”. Questo il tema, con la partecipazione di Massimo Gandolfini dell’Associazione “Family Day” e Antonio Brandi, detto Tony, dell’associazione “Pro Vita & Famiglia”. Due campioni del peggiore oscurantismo cattolico, uno addirittura amico e vicino ad esponenti di Forza Nuova. Personaggi che si oppongono pubblicamente a leggi dello stato (la 194 sull’aborto e la legge sul divorzio) e ad alcuni diritti civili: dall’eutanasia ai matrimoni gay, alle coppie di fatto, addirittura all’omosessualità, considerata una malattia o un comportamento deviante…

Abbiamo già scritto che per noi quell’iniziativa è un’iniziativa  integralista, oscurantista e dunque dal nostro punto di vista “urticante”. Inaccettabile e improponibile. Tanto più a Chiusi, città governata da una amministrazione di centro sinistra e dove, almeno dai primi anni ’60 c’è sempre stata una Chiesa “conciliare”, aperta e attenta anche ai diritti e al pensiero degli altri.

L’organizzazione del Convegno in questione è delle parrocchie di Chiusi città. Con la benedizione e partecipazione del Vescovo Mons. Manetti.

Ecco, a nostro modestissimo avviso, se proprio voleva fare un convegno sulla famiglia, la Chiesa di Chiusi avrebbe fatto bene proporre una cosa diversa da quella di sabato 8. Avrebbe per esempio potuto proporre un convegno culturale sulla “sacra famiglia” partendo dallo Sposalizio della Vergine, evento immortalato da due dipinti tra i più famosi al mondo: uno di Pietro Vannucci detto il Perugino e uno del suo allievo (poi superiore al maestro) Raffaello Sanzio di Urbino. Forse il più grande pittore in assoluto che lo dipinse per una chiesa di Città di Castello. 

Diciamo che la Chiesa di Chiusi avrebbe potuto parlare di famiglia prendendo spunto dalla sua “famiglia di riferimento”,  la famiglia del Cristo redentore… Magari spiegando che era una famiglia ebrea. Anche quella non del tutto tradizionale, perché frutto di un matrimonio “combinato” per volontà superiore, tra un “carpentiere” di nome Giuseppe che aveva avuto già una moglie e sei figli e una giovane di nome Maria già incinta di imprecisato padre… Una famiglia che si troverà proprio al momento della nascita del figlio nella condizione di dover sfuggire alla persecuzione dell’esercito di occupazione (i Romani) e dunque nella condizione tipica dei profughi in fuga…

Ma, al di là di questi aspetti non certo secondari, dicevamo dei due dipinti sullo Sposalizio della Vergine, non solo perché sono due capolavori assoluti,  ma anche perché sentirne parlare da qualche esperto, tipo Sgarbi o Montanari o Caroli, sarebbe stato veramente interessante.

C’è però un altro motivo: Chiusi ha una speciale connessione con l’evento dipinto da Perugino e Raffaello.

L’anello che nei dipinti Giuseppe mette al dito di Maria, sarebbe stato infatti custodito a Chiusi, monastero di San Francesco, per circa 3 secoli, dalle Crociate fino al 1473, quando un frate infedele di origine germanica, tale fra Winterio di Magonza lo trafugò per venderlo a Perugia, dove è  tutt’ora custodito e venerato,  in una teca  che viene esposta una volta l’anno in Duomo ed è chiusa da 14 chiavi… Chiusi da tempo rivendica la “patria potestà” su quell’anello, qualche anno fa ne chiese almeno la restituzione temporanea…

Ecco, parlare della bellezza della famiglia attraverso l’arte di due grandissimi pittori e attraverso la storia e la leggenda sarebbe stata un’operazione interessante anche per chi frequenta poco le stanze della sacrestia e le panche della Cattedrale. Il Convegno di sabato, con Gandolfini e Brandi, ci sembra invece uno scivolone rovinoso della Chiesa chiusina (e un errore politico la presenza del sindaco e del consigliere regionale Scaramelli).

L’iniziativa delle parrocchie di Chiusi Città è un ritorno al medioevo. Al peggior conservatorismo cattolico, roba che a Chiusi non si vedeva dagli anni ’50 e che quando si è riaffacciata, anche di recente, vedi l’ostracismo verso il vescovo Cetoloni considerato troppo “compagno”, è sempre stata ricacciata indietro. Adesso rialza la testa e non è un caso. Meditate gente, meditate…

m.l.

 

Nelle foto. in copertina lo Sposalizio della vergine di Raffaello. In basso il dipinto del Perugino.

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