CHIUSI, IL PD IMPLODE: 5 SEGRETARI DIMISSIONARI, TUTTI CON RENZI E SCARAMELLI. QUALCHE CONSIGLIERE PURE. BETTOLLINI COSTRETTO AD ALLARGARE LA MAGGIORANZA AD ITALIA VIVA…
MA ADESSO IL PARTITO E’ TOTALMENTE DERENZIZZATO. MICHELETTI, AGOSTINELLI E MARCHINI LA TROIKA PER RIPARTIRE (INSIEME AL SINDACO)
CHIUSI – Che il Pd fosse assente da tempo dalla politica locale ce ne eravamo accorti e lo abbiamo scritto tante volte. Ieri sera, però, l’assemblea degli iscritti, convocata anche per discutere l’addio di Stefano Scaramelli, passato a Italia Viva, ne ha sancito la messa in liquidazione. Non solo assenza politica o inadeguatezza, adesso siamo in presenza di un fuggi fuggi. La voragine di cui parlavamo ieri, in relazione all’uscita dal partito di Scaramelli, è uno smottamento, una frana che potrebbe avere a livello locale le conseguenze che la parete del monte Toc ebbe sul Vajont.
Il segretario dell’Unione Comunale Francesco Cimarelli e i 4 segretari di circolo (Davide Canini di Chiusi città, Fabio Montebove di Chiusi Scalo, Doretta Rossi di Montevenere e Irene Vannuccini di Montallese) tutti dimissionari e tutti pronti a seguire Scaramelli nel nuovo partito di Renzi.
Diciamolo, non è che i segretari, a partire da Cimarelli, abbiano mai brillato per presenza e acume politico, mai visti né sentiti. Nessuno. E viene anche da pensare come un partito organizzato come il Pd, in un paese che ne è stato una roccaforte potesse avere dei segretari di così basso profilo e senza storia alcuna, forse anche senza alcuna concezione di cosa sia un partito, la sinistra, la storia di quelle sezioni che sono diventate circoli Pd… Quindi la perdita dal punto di vista qualitativo non è di quelle che fanno tremare i polsi. Ma il segnale è serio, serissimo. E la dice anche lunga su come sia stato gestito il Pd a Chiusi negli ultimi anni.
Ma lo smottamento mette anche a rischio la tenuta stessa della maggioranza che governa il Comune. Perché oltre ai segretari, che formalmente, sono i frontmen e frontwomen del partito, pare che anche alcuni consiglieri comunali abbiano dichiarato l’intenzione di aderire a Italia Viva... Tant’è che l’assemblea degli iscritti di ieri sera ha dato mandato al sindaco Bettollini di avviareuna consultazione ad personam e poi collettiva nel gruppo consiliare, per verificare la possibilità di allargare la coalizione anche a Italia Viva e non avere conseguenze sulla tenuta della maggioranza. Tutto questo nel giro di 10 giorni, non di più. Intanto ieri sera, Bettollini ha salvato il salvabile. Ora ha un po’ di tempo per cercare di limitare i danni. .
Poi, una volta “sistemata” la questione gruppo consiliare-maggioranza, senza strappi, Bettollini comincerà ad occuparsi anche della ricostruzione del Pd. Si spiega forse con questa “apertura” a Italia Viva (necessaria per non far saltare il banco) l’intervento in assemblea dell’assessore Andrea Micheletti , un intervento molto “buonista” su Stefano Scaramelli e sul nuovo partito di Renzi : “Italia Viva non è e non deve essere infatti il nostro avversario politico, i nostri avversari politici sono altri e ben più pericolosi, sono una destra sempre più estremista e razzista che insinua dubbi e che cavalca le paure fra la gente (basta vedere ciò che sta facendo la Lega a livello locale sulla questione Acea, dove a livello nazionale spinge per la costruzione di nuovi inceneritori mentre qui a Chiusi si dichiara contraria a priori ad un impianto che tratta fanghi biologici ), una destra che incita all’odio razziale e alla discriminazione territoriale, una destra che sta conquistando Comuni e Regioni anche a noi vicini sotto falsi civismi (basta vedere quello che è successo a Città della Pieve) e grazie ad una campagna elettorale permanente fatta solo di slogan ad effetto ma senza programmi concreti, una destra che proverà a contenderci anche il Nostro Comune alle prossime elezioni amministrative”.
Mentre sul partito Micheletti si assume una sorta di ruolo guida e detta la sua linea: rilancio del Pd, cambio di marcia, ancoraggio forte alle idee e ai valori della sinistra, apertura del partito a sensibilità nuove e meno nuove. E messaggi in questo senso sono venuti anche da Simone Agostinelli e Sara Marchini. Il Pd riparte da loro. Una “troika” che affiancherà il sindaco e anzi adesso sembra assumersi anche l’onere della copertura politica e non solo di braccio amministrativo. Ma dovranno assumere ruoli decisivi. E il Pd non potrà rimanere a lungo senza almeno un segretario-portavoce.
Certo, Bettollini, Micheletti & C. in comune rischiano di trovarsi “ostaggi” di Italia Viva, se questa dovesse risultare decisiva nel numero dei consiglieri e ad un anno e poco più dalle elezioni non è una bella prospettiva.
Il Pd di Chiusi, nonostante l’endorsement bettolliniano per Zingaretti era rimasto evidentemente un partito a forti tinte renziane, con segretari renziani che lo hanno prima democristianizzato, poi piano pian depotenziato e portato all’asfissia. Ora tutti fuori. Se ne vanno come i topi dalla nave che affonda.
Il comandante e i suoi luogotenenti restano sul ponte e al timone, ma non sono mai stati così soli, isolati e in difficoltà. E se anche loro dicono di voler lavorare e lavorano per costruire un accordo con il partito di Renzi e Scaramelli, che “non deve essere considerato un nemico, ma un soggetto con cui confrontarsi e anche fare alleanze”, è chiaro che la frana in atto è di fatto una implosione. Il re è nudo. E il Pd è più morto che vivo. Ma è vero anche che adesso, quel che resta del Pd è un Pd “del tutto derenzizzato”, nessuno è rimasto dentro a fare la quinta colonna o il cavallo di Troia. I renziani o più precisamente i fedelissimi di Scaramelli adesso sono out. Tutti. Quelle presenze che costituivano una sorta di tappo che scoraggiava adesioni da sinistra ed erano una delle ragioni per cui molti si sono allontanati dal Pd, adesso non sono più in campo, stanno altrove, faranno gli assenti in Italia Viva. A forza di scissioni il Pd è ormai poca cosa, anche a Chiusi, ma a questo punto è anche un contenitore da riaprire e riempire. L’equivoco renziano è finito. Non in gloria, ma è finito. Micheletti, Agostinelli, Marchini e lo stesso Bettollini (se avrà la costanza di resistere e non gettare a spugna) possono provare a riaprire i giochi, a uscire dalla difensiva e dall’appiattimento sull’amministrazione, rilanciando la politica, aprendo porte e finestre e apparecchiando tavoli di confronto, di discussione. Anche sulla forma e gestione del partito.
Dopo le elezioni regionali umbre si è capito che a sinistra del Pd gli spazi sono pochi e quei pochi sono angusti. Che la Lega può dilagare anche in zone in cui solo pochi anni fa era impensabile che potesse riuscirsi. Che i 5 Stelle non sono più un argine al populismo peggiore e alle derive fasciorazziste. Per un po’ lo sono stati, catalizzando la protesta su binari comunque democratici, adesso anche loro, come il Pd, sono meno della metà di ciò che erano nel 2018, una forza quasi inesistente e ininfluente nei territori. Alternative al Pd (da un’ottica di sinistra) al momento non se ne vedono.
Chiusi è stata per certi versi un laboratorio, un’incubatrice del renzismo. Adesso può diventare – in forza degli eventi – un laboratorio della derenzizzazione del Pd. Che però, come ammette lo stesso Micheletti, da solo non va da nessuna parte. E non può essere un accordo con quelli di Italia Viva la soluzione. O l’unica soluzione. Perché sarebbe semplicemente un accordo con chi era già dentro e ha solo cambiato etichetta.
m.l.
Ecco, le ultime due righe mi trovano daccordo.Tutte le altre precedenti dall’inizio alla fine mi stimolano quasi il sorriso, non sarcastico, ma benevolo. Ma come? Siamo ancora a codesti punti? E dico questo perchè vedo che nonostante tutto si rimane meravigliati. Ma meravigliati di cosa? Ma teste per fare un minimo di analisi valoriale, storica, di intenti e di rappresentanza ,ma soprattutto il saper leggere l’etica contenuta sotto i capelli di coloro i quali adesso ci si meraviglia che cambino sella del cavallo, uscendo a fare i discorsi che vengono fatti sul Post da chi l’ha scritto quando viene presentata tale situazione,uno è spinto davvero a domandarsi ma dove si è vissuto fin’ora? Ci si meraviglia di coloro che si sono meravigliati cadendo dalle nuvole, se le cose stanno a codesti punti mi sembra che le loro considerazioni non le avevano fatte oppure le avevano tenute dentro senza esporle, senza manifestarle verso nessuno,anzi divenendo strumenti consapevoli di ciò che sarebbe successo ma rimanendo inerti, e dico che non mi sembravano considerazioni difficili ad essere fatte, soprattutto per gente che essendo adulta in politica ha letto e visto passare di tutto sotto i ponti. Dico di tutto, non solo nella politica nazionale ma anche in quella locale.Ma scusate- adesso mi attirerò le ire dei rimasti meravigliati ed a bocca aperta- ma quando da sempre ho detto nei miei interminabili discorsi che il PD era una democrazia cristiana sotto falso nome ho detto forse uno sproposito? Ho esagerato ? Ho errato nella mia valutazione? La dimostrazione se non bastasse questa non sò cosa vi possa portare come esemplificazione. Dalle liti, alle divisioni, al procedere per schieramenti, adesso che si è formato un nuovo partito che si chiama con un altro nome ed almeno molto più vero e vicino agli intenti etici e morali della galassia spiccatamente ecclesiale, cattolica, rottamatrice,furbesca, ed infine democristiana,alla quale onestamente c’è da dare il merito se non esclusivo ma di primaria importanza dell’aver frantumato la sinistra come era nel suo intento e nell’intento di quello dei suoi uomini che ne hanno sposato da subito le istanze, ci si meraviglia che certuni salgano sulla groppa nel nuovo stallone che si è sempre pasciuto guardando i recinti della politica più a destra e che oggi passa vicino in un crescente galoppo mostrando le selle per tutti o quasi tutti ? ”Salite fratres un altro recinto ci attende in comunicazione con quello di prima ! ”Ma che mi prendete per i fondelli e mi vorreste dire che non siete tutti un TUTT’UNO E CHE VI FACEVATE CHIAMARE SINISTRA BEN SAPENDO CHE DI SINISTRA NON AVEVATE NEMMENO L’ODORE ? Ed oggi si fanno le previsioni catastrofiche per bocca dei media come ho letto or ora che si rischia la debacle e si rischia di regalare il comune alla destra? Ma ditemi, io rispetto tutti e vorrei rispettare le idee di tutti, ma man mano che sento e leggo certe notizie mi riesce sempre più difficile pensare che la legge Basaglia abbia fatto del bene al paese …scusate forse l’esagerazione, ma c’è veramente da pensarlo, perchè nei rigirii che fà Lorenzoni che sembra che sposti le pedine, facendo le analisi di quale dama pesi di più, di quale dama resti a difendere il fortino, anche agli occhi di un ragazzo di 15 anni che non abbia mai fatto politica quando si accorge di cosa si parla gli viene spontaneo il rigetto. Vedete quindi quale è il fatto? Che la maggiore responsabilità del detrimento dell’Italia in questi anni andando a ritroso non è stata dei ladrocini della destra e dell’impostazione surrettizia del capitalismo piratesco che la stessa destra ha sostenuto e sostiene ancor oggi basando i suoi discorsi sulla pancia e sul razzismo, la responsabilità più grande è quella che la sinistra abbia abdicato alla sua missione facendosi scalare dalla rovinosa concezione di ciò che è il centro, di ciò che ha rappresentato ed ancora continui a rappresentare il riformismo,ed ogni conseguenza di questo anche quelle più dure sono state prodotte dallo spazio che si sono ritagliato in casa di altri e di quello che i dirigenti hanno consentito. Segno è per parafrasare uno slogan in uso da anni che-come si diceva- ” la DC esiste e lotta insieme a noi”, e vi ha conquistato inesorabilmente, alternando per quanto poteva, riforme gradite, messaggi di intesa e strizzando l’occhio non al ceto non abbiente, non agli operai e tantomeno ai disoccupati(quelli sono una zavorra ma non si può dire….)ma a chi saprà tessere le strutture e l’ideologia che portano alla supremazia di classe, dei ceti abbienti, dei professionisti, degli evasori. ed anche dei grandi e medi imprenditori. A questi è stato strizzato l’occhiolino,anche se molto di tali intenti non si è poi verificato e tutto è caduto nell’abulia corroborata da una buona dose di crisi economica e di reazione dovuta alla ”pancia”,anche di coloro che sono entrati come ospiti nel partito e che oggi sono usciti.Personalmente non sono contento di questo perchè da quando l’ho compreso l’ho da subito contestato, ma voi, militanti compresi, l’avete accettato acriticamente, anzi tale procedere l’avete difeso. Ed allora adesso è tempo del raccolto, ma vi prego, non stupitevi se il pane sarà fatto con la ”pula” e non con il grano. Perchè di grano raccolto ce n’è proprio poco.E questo vale per parecchi, anche in parte per i 5 stelle ultimamente che se non altro inizialmente erano per cambiare questo sistema e che adesso mi sembra che sia il sistema che stia cambiando loro.E di questo sinceramente me ne dolgo ma spero sempre che ce la possano fare, ma credo che sarà sempre più difficile.Questo è il sistema che vi ha guidato indirizzando i vostri pensieri e non c’è nessuno oggi che lo possa cambiare, tranne le sue vittime,ma vedo che comunque sono vittime disorganizzate, che soccombono mordendosi le labbra dei loro errori prima di tutto concettuali e politici e poi errori di alleanze, guidati spesso dalla fame di poltrone, infischiandosi di tutti e di tutto.Mi sembra che siamo al 1921-1922 con la differenza che a quel tempo il fascismo passò per l’ignavia e la volontà del Re ma anche per quella dei gangli essenziali dei governi e dell’establishment statale perchè la paura era quella che più ad est qualche lampadina l’aveva accesa.Oggi soprattutto grazie a ciò che voi avete sempre osannato come riformismo ha prodotto nelle menti di chi avrebbe dovuto opporsi il sonno della ragione.E quando c’è il sonno della ragione chi vince ha casa al di là del Tevere, e spesso non paga nemmeno l’IMU e non vi preoccupate che non è vero che non c’entri nulla, c’entra eccome se c’entra ! Penserete che come si dice a Chiusi -rioco sempre lì instancabilmente quasi come fosse una mia fissazione- ma la guerra, tranquilli che parte da quel territorio, ad ogni scala di grandezza, sia nazionale chè locale.Quindi, l’augurio mio per quanto possa contare è quello di sciogliere i cani, trovare un cane addestrato che li rimetta in corsa, ben sapendo che la vendita di fumo non paga mai.Ed oggi il fumo annebbia anche chi scende dal treno per salire su un altro perchè viene creduto che prendendo il nuovo treno si possa uscire dalla palude.Attenzione, la direzione del nuovo treno è la stessa di quello che avete lasciato prima ed a nulla servono i graffiti alla moda disegnati sui suoi vagoni.Quello vecchio non ce li aveva o li aveva pochi, quello nuovo invece li mostra a tutti,ma servono per la vasellina,perchè la cosmesi ne è l’elemento costitutivo; sono passati 100 anni e solo una seria riflessione può spiegare le ragioni per le quali l’italia ed il suo popolo sono rimasti imbrigliati nella rete che è la stessa in chiave moderna del 1921-1922 ma se non si trova la forza di organizzarsi ed uscire da tale rete non credete che le altre nazioni europee allarghino le maglie per voi. Per rispondere a questo passate in rassegna ai nomi che contano in Italia e vi accorgerete che mentre il Parlamento si è rinnovato, chi conta sono sempre gli stessi,tranne logicamente i defunti.Ma a loro interessa poco, perchè come sta scritto all’entrata del Verano ”quello che noi fummo siete, quello che noi siamo sarete”.
Chi si meraviglia e di cosa? dove leggi parole di meraviglia? Mi pare che l’articolo oltre alla notizia dello “smottamento” ratificato ieri sera all’assemblea Pd, fornisca una serie di constatazioni e valutazioni sullo stato pregresso, presente e futuro del Pd. Meraviglia no davvero. Tant’è che alcune “avvisaglie” le avevamo già date ieri, nell’articolo che annunciava l’assemblea del partito sull’addio di Scaramelli.
Visto che Lorenzoni non c’era, sarebbe interessante sapere da chi ha avuto la registrazione. Io a quell’assemblea sono rimasto quasi fino in fondo. Me ne sono andato dopo che alcuni partecipanti vocianti mi hanno contestato per non farmi parlare. Poi dopo che i contestatori sono stati richiamati all’ordine, Bettollini ha interrotto il mio intervento quasi all’inizio. Prima di allora avevo sentito l’intervento di Scaramelli e quello di Cimarelli che annunciavano il passaggio ad altro partito. Dei segretari di circolo fino quasi alla fine non ho sentito parola sul loro passaggio. C’è una segreteria provinciale che dovrà promunciarsi.
Paolo, i giornalisti, come sai, hanno sempre le loro fonti. Ma non sono tenuti a rivelarle, neanche in Tribunale. E stai tranquillo che quello che è scritto è anche verificato.Ovvio che le fonti sono figure interne al Pd, presenti all’assemblea degli iscritti.. Ed è altrettanto ovvio che l’articolo non è la cronaca del dibattito – l’unico intervento citato con virgolette è quello di Micheletti, che lo ha anche pubblicato su facebook – ma il racconto di quello che è successo. Con tanto di risultato finale… E qualche congettura sul prosieguo della vicenda. Che non riguarda solo gli iscritti al Pd, ma anche il Comune e quindi alla fine, tutta la comunità chiusina. Fino a prova contraria il Pd è ancora a Chiusi il partito di maggioranza e rappresenta una buona percentuale di cittadini. Quanto alla vicende interre riguardanti gli organismi del Pd chiusino, non credo che la segreteria provinciale possa fermare l’addio dei segretari dimissionari. E per quanto mi riguarda non me lo auguro e non lo auguro neanche al Pd. Prima si libera della zavorra e meglio è.
Una presa di posizione di Valenti, soltanto una presa di posizione chiara. Al momento non si sa neppure chii è dentro e chi è fuori. Gli organo dell’unione comunale sono ancora validi?
La meraviglia ancor oggi più rafforzata di ieri la intendo da parte di chi il PD l’ha votato fino ad oggi e c’ha creduto, ed il racconto che tu ne fai e che vedrebbe Bettollini and Co. che per reggere dovranno guardare ad Italia Viva a me sembra come una sconfessione anche se in fondo non lo fai sembrare, e lo è perchè i fondamenti della casa, di tutta quella casa, secondo me non possono non essere stati che fasulli, per il semplice fatto che si sono volutamente fasciati di zingarettismo quando erano renziani.Ma ti sembra logico e normale che la gente non possa non meravigliarsi se i due renziani Scaramelli e Bettollini, l’uno renziano della prima ora che ha ceduto l’incarico ad un altro renziano, poi questo divenuto in 10-15 giorni zingarettiano( Dio solo sà come si faccia in questo lasso di tempo) dopo che Zingaretti è stato proclamato segretario ed oggi per sostenere le sorti della giunta, pensi- come tu dici- ad una alleanza con chi aveva già dentro casa e che appena Renzi ha fondato italia Viva quei transfughi sono stati colpiti dallo strabismo di venere non vedendo l’ora di confluire in un rassemblement che era nella sostanza come quello di prima e che si tenta di far passare con alchimie verbali come ferreo alleato del PD ? Ma c’è da domandarsi che partito sia questo se non un partito che già dalla sua nascita ha fatto dell’opportunismo politico la sua ragione di esistenza oppure tutto va bene così? Quali altri bocconi amari dovranno deglutire i suoi votanti o chi lo credeva un partito di sinistra del quale io ho sempre parlato che non lo era portandone le ragioni? Questa intendo come meraviglia perchè tu oltre a parlare di chi uscirà dalla porta per rientrare dalla finestra fai delle considerazioni probabilistiche e non metti l’accento sul perchè avvenga tutto questo.Alla gente interesserebbe credo poter capire il perchè di tutto questo non chi si schiererà con Renzi o con zingaretti che come vedi la qualità che ne esce sempre quella è. Ed allora la gente che legge la tua notizia è giusto che venga illuminata ed il verbo che ”in politica tutto sia possibile” personalmente non la condivido, come non ne condividevo altre sui ”treni che passano e che occorreva salirci sopra”.Che vuoi sono fatto così e le cose ogni tanto me le ricordo. Mi sbaglio oppure si parla di una aggettivazione che finisca in ”ismo politico”ma che prima mostri il suffisso”opportun”?
Oh, oggi non ci si meraviglia di nulla purtroppo, specie quando vediamo una come la Lorenzin aderire al PD. Oltre all’aggettivazione detta sopra fra virgolette ,tutto questo ci parla dimostrandolo anche quale possa essere ”la salute” della casa che la accoglie e la sua tendenza a fare la morale a diversi.
” Non in gloria, ma è finito. Micheletti, Agostinelli, Marchini e lo stesso Bettollini (se avrà la costanza di resistere e non gettare a spugna) possono provare a riaprire i giochi, a uscire dalla difensiva e dall’appiattimento sull’amministrazione, rilanciando la politica, aprendo porte e finestre e apparecchiando tavoli di confronto, di discussione. Anche sulla forma e gestione del partito.”
La proposta di trika è del giornalista o anche su questo lo ha ricevuto dalle fonti.
La “troika” Micheletti, Agostinelli, Marchini non è una proposta del giornalista, né una indicazione delle fonti. Mi pare invece la fotografia di quanto avvenuto lunedì sera. I tre sono infatti coloro che si sono espressi in modo netto per restare nel Pd e provare a salvarlo e rilanciarlo. Se il sindaco Bettollini, anche lui per ora dalla stessa parte e con un mandato ad esplorare soluzioni per salvare anche il gruppo consiliare e quindi la maggioranza in comune, non getterà la spugna, la troika sarà un quadrumvirato… Ovvio che non basterà, perché un Pd rinnovato e non appiattito sull’amministrazione non può contare solo su 4 amministratori. Ci vorrà anche qualche altra presenza, possibilmente di peso. Dai commenti letti qua e là sui social sembra che possa esserci gente che si era allontanata o non era mai entrata nel Pd che adesso, con il Pd derenzizzato, è pronta ad entrare o a tornare. Ma adesso credo che il primissimo obiettivo sia quello di salvare la maggioranza e non far saltare oltre il partito anche il Comune e regalarlo impacchettato e infiocchettato alla Lega. Quanto al “pronunciamento del segretario provinciale Valenti” evocato da Scattoni, va detto che Valenti si è pronunciato sull’addio di Scaramelli e anche, genericamente, sul fuggi fuggi di coloro che lo stanno seguendo. Ma non sulla specifica vicenda di Chiusi e sulle dimissioni del segretario dell’unione comunale e di tutti i segretari di circolo, quindi sulla validità o meno degli organismi chiusini. Concordo sul fatto che sarebbe opportuno lo facesse…
Fra partito e amministrazione c’è reciproca autonomia. Quindi il partito dovrà decidere con i suoi tesserati. Mi pare di capire che ormai tutti gli organismi di gestione dai circoli all’unione comunale siano a gambe all’aria.