JAVIER GIROTTO E IL SUO TANGO NUEVO A SARTEANO JAZZ & BLUES
SARTEANO – Tra i festival musicali della zona è il più vecchio e longevo. Quella che apre domani è la 3oesima edizione. La prima si tenne nel 1990. Parliamo di Sarteano Jazz & Blues che ha le stessa età di Primapagina. Inizialmente si chiamava solo Sarteano Jazz. Poi si è aggiunto il blues che è comunque parente stretto, trait d’union, a volte, tra jazz e rock…
E il festival sarteanese in questi trent’anni ha proposto nomi di prima grandezza, in alcuni casi anche un po’ prima che diventassero star di prima grandezza, dimostrando lungimiranza e competenza. Tra questi Paolo Fresu, Antonello Salis, Roberto Ciotti, Enrico Rava, per dirne alcuni. Domani sera, per la serata di apertura, in piazza San Lorenzo (in caso di maltempo Teatro Arrischianti), sarà sul palco il sassofonista argentino Javier Girotto con Alessandro Gwis al pianoforte e Gianni Iorio al bandoneon. Il trio propone “Tango nuevo revisited”, un concerto che è un omaggio ad Astor Piazzolla e Gerry Mulligan, che nel 1974 per la prima volta unirono il mondo del tango argentino al jazz classico statunitense, in un disco nato in Italia, dove al tempo risiedevano i due musicisti, intitolato programmaticamente Tango Nuevo, in cui le atmosfere malinconiche e struggenti del tango si fondono con il suono potente e suadente del sax baritono di Mulligan.
Girotto è uno dei migliori interpreti di questo genere al mondo… Quindi la serata di Sarteano Jazz & Blues è una vera e propria “chicca”, per gli appassionati, ma non solo.
La rassegna continua sabato 24 agosto con “Short stories” (su musica di Kenny Dorhan) con Pietro Tonolo (sax), Giampaolo Castri (tromba), Alfonso Deidda (Sax e flauto), Greg Hutchinson (batteria), mentre domenica 25, sarà la volta di “la Restanza e altre storie” con Luciano Biondini (fisarmonica), Pedro Spallati (Sax), Andrea Ambrosi (Contrabbasso), Giampaolo Casati (tromba) e Giovanni Paolo Liguori (batteria).
Certo, il jazz è sempre stato una musica di nicchia, lo dice anche Paolo Conte, e non sono più i tempi di Umbria Jazz con le invasioni di fricchettoni e saccopelisti che da queste parti son si erano mai visti prima… Ma il festival sarteanese resta un appuntamento da segnare in agenda. Propone sempre roba buona e a Sarteano non fa neanche troppo caldo…