CHIUSI, IL CAOS-SCUOLA: I PODEMOS PROPONGONO UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE, IL SINDACO DIFFIDA FORMALMENTE IL PRESIDE E SCRIVE AL PREFETTO

venerdì 12th, luglio 2019 / 10:36
CHIUSI, IL CAOS-SCUOLA: I PODEMOS PROPONGONO UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE, IL SINDACO DIFFIDA FORMALMENTE IL PRESIDE E SCRIVE AL PREFETTO
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CHIUSI –  Sulla “guerra aperta e guerreggiata” tra Comune e Dirigente scolastico scatenatasi dopo l’annuncio da parte della scuola della soppressione della classe prima delle elementari di Chiusi città (a tempo normale) e il “trasferimento” della stessa a Chiusi Scalo, con orario a tempo pieno, interviene adesso anche il gruppo di opposizione Possiamo che con un comunicato stampa chiede l’apertura di un tavolo di confronto.

“Ormai da tempo l’istituto comprensivo “Graziano da Chiusi” è al centro di una polemica in cui troppi soggetti, anche aldilà delle rispettive competenze e ruoli, sono intervenuti in maniera inopportuna provocando tensioni tra l’istituzione scolastica e l’amministrazione comunale.
Noi crediamo – scrive Possiamo – che la scuola rappresenti uno dei cardini fondamentali di ogni comunità e che quindi non possa essere terreno di scontro o mezzo per l’affermazione di personalismi.
Riteniamo che occorra innanzitutto ristabilire i ruoli e le competenze delle diverse partii in campo e che le soluzioni debbano essere costruite attraverso la collaborazione e la serena analisi delle problematiche.
Pertanto proponiamo l’apertura di un tavolo di confronto in cui siano presenti il Sindaco, l’Assessore con delega alla scuola, l’Istituzione scolastica rappresentata dal Dirigente e dal Presidente del Consiglio di Istituto ed i rappresentanti dei gruppi consiliari di opposizione e di maggioranza.
Auspichiamo che i soggetti menzionati possano trovare un accordo nell’interesse della collettività ristabilendo un rapporto di fiducia reciproca”.

E’ una posizione non belligerante, quasi da forza di interposizione. I Podemos vestono insomma i panni dei pacieri… E questa uscita che non “parteggia”,  ma punta a ristabilire un dialogo e un rapporto di reciproca fiducia smentisce e contraddice vari commenti che sulla vicenda hanno fatto fino ad ora il capogruppo Luca Scaramelli e la consigliera Daria Lottarini (basta leggere quelli a margine dei nostri articoli precedenti sull’argomento) . Commenti in cui Scaramelli e Lottarini prendevano apertamente capello a favore del preside e contro il sindaco, l’assessore e  la stampa  accusata di fare da grancassa alla voce del padrone…

Forse all’interno dei Podemos c’è stato un confronto tra i due consiglieri e altri esponenti, legati al mondo della scuola, che la pensano in maniera diametralmente opposta e hanno espresso solidarietà e sostegno agli amministratori. Forse anche i due frontmen del movimento si sono resi conto di aver preso un abbaglio. E’ molto più utile e intelligente e anche politicamente corretta  la posizione assunta adesso che non i commenti “tranchant” dei giorni scorsi o le puntigliose precisazioni sul numero degli alunni e sulle competenze…  Solo che pur essendo intelligente, la richiesta del tavolo di confronto dei Podemos arriva probabilmente tropo tardi. Perché proprio ieri, 11 luglio, il sindaco Bettollini ha inviato una nota al Preside, al Presidente del Consiglio d’Istituto, al Direttore Generale del’Ufficio Scolastico Regionale, al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Siena e al Prefetto nella quale, dopo aver ricordato tutta la trafila della vicenda e le problematiche a suo tempo evidenziate dal Comune circa il trasporto pubblico degli alunni in relazione al nuovo orario e che cioò comporterebbe pure un aumento dei costi del servizio che confligge con la normativa in materia, “diffida formalmente il Dirigente scolastico a procedere con il cambiamento dell’orario, senza una preventiva e reale concertazione con il Comune“.

Non solo, ma in merito alla formazione delle classi, il sindaco scrive che  “tramite votazione in Conferenza Zonale per l’Istruzione e l’Educazione della Valdichiana senese, per il l’Istituto Comprensivo di Chiusi sono state richieste per il prossimo anno scolastico 3 classi prime, di cui una a tempo pieno, confermando l’impostazione dell’anno scolastico 2018-2019. Classi che , a quanto ci risulta, sono state confermate dall’Ufficio Scolastico Provinciale. Di queste si richiede che una delle classi prime a tempo normale venga formata nel plesso scolastico di Chiusi Città, diffidando il Dirigente Scolastico a formare tutte le nuove classi prime a Chiusi Scalo”.

Quindi il Comune sembra non voler transigere e intima di ripristinare la ripartizione concordata, con la prima elementare a tempo normale anche a Chiusi città.  La “diffida” del sindaco mira dunque a far fare marcia indietro al Dirigente Scolastico e ad evitare l’accorpamento di tutte le prime a Chiusi Scalo. L’Amministrazione vuole salvare a tutti i costi la prima elementare nel centro storico, e anche la ripartizione due classi a tempo normale e una a tempo pieno, unica soluzione praticabile anche dal punto di vista del trasporto pubblico.

Si attende la risposta del Dirigente Scolastico, che finora è rimasto inusitatamente in silenzio. Non si può escludere nemmeno un intervento dall’alto, cioè dell’Ufficio Scolastico Provinciale, di quello regionale o addirittura del Prefetto. Intanto le famiglie interessate aspettano di sapere dove potranno iscrivere i figli e se potranno scegliere o saranno obbligati a prendere quello che passa il convento (come dovrebbero fare gli iscritti alla prima di Chiusi Città, trasferita alla Stazione). Ma è evidente che la soppressione della prima classe è preludio alla chiusura della scuola nel centro storico. E questo è un problema che riguarda tutta la comunità e non solo le 10-15 famiglie interessate.

m.l.

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