CHIUSI, MAI PIU’ ALLUVIONI A CHIUSI SCALO. PARTE IL CANTIERE SUL MONTELUNGO

mercoledì 17th, aprile 2019 / 18:28
CHIUSI, MAI PIU’ ALLUVIONI A CHIUSI SCALO. PARTE IL CANTIERE SUL MONTELUNGO
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CHIUSI – Il Montelungo a Chiusi Scalo è un “fossetto”. Per lo più asciutto. Ma se per caso piove per qualche giorno in più e con una certa intensità, diventa un torrente e addirittura un fiume in grado di fare danni seri. E’ successo nel 1936, poi nel ’61 e nel 2006. Chiusi Scalo è finita varie volte sott’acqua anche a causa dell’esondazione di quel fossetto chiamato Montelungo che scarica sull’area urbana l’acqua delle colline di Montorio e Fico Montano… Per la verità scarica acqua verso il lago, ma nei casi di piena può causare alluvioni vere e proprie. Ma il Montelungo non era/è solo un problema. Una spada di Damocle sull’abitato. Fino ad ora è stato pure un “vincolo”, un ostacolo per ogni intervento urbanistico sia nell’area di via Oslavia e della ex Fornace, sia nella zona del Mar Nero, laddove il fosso si incammina verso il lago…

Questa mattina il sindaco e l’assessore Micheletti hanno presentato alla stampa i lavori appena iniziati per la realizzazione di una vasca di espansione e di rafforzamento degli argini del Montelungo a monte della zona Fornace. Si tratta di un’opera importante, decisiva per la messa in sicurezza  delle due zone citate dal possibile rischio idraulico legato alle esondazioni del Montelungo: 450 mila euro di investimento finanziati in parte dalla Fondazione Mps, in parte attingendo a risorse del bilancio comunale e della Regione Toscana.

L’opera, prevista nel programma elettorale di Bettollini e inserita nel Piano strutturale, è considerata strategica perché preliminare e necessaria per poter dare il via al recupero dell’area ex Fornace e dell’area Della Ciana in zona Mar Nero. Senza la vasca di espansione non sarebbe possibile avviare alcun progetto.

Bettollini e Micheletti, nel presentare il cantiere, non hanno nascosto la propria soddisfazione: “Oggi è una giornata importante perché abbiamo mantenuto quella che può essere definita la promessa delle promesse. In politica è necessario avere il coraggio di mantenere la parola data ai cittadini e oggi siamo, quindi, orgogliosi di rendere conto delle parole dette e di inaugurare l’inizio di questi lavori che rivestono assoluta importanza per la nostra città”. Bettollini ha anticipato che entro l’estate potrebbe vedere la luce anche il progetto per il recupero della Fornace. Cioè dell’area. Perché della fornace c’è rimasto ormai ben poco.  La struttura del vecchio opificio è praticamente crollata. Unica cosa salvabile (forse) la ciminiera. Sperando che regga. 

 

 

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