SCARAMELLI FA VOLANTINAGGIO ALLE SCOTTE E SCOPPIA UN CASO… PECCATUCCIO VENIALE O FIBRILLAZIONE POLITICA?
SIENA – Guerra aperta in Regione Toscana tra l’assessore alla sanità Stefania Saccardi e il presidente della Terza Commissione Stefano Scaramelli. Il “casus belli” è un blitz fatto da Scaramelli al Policlinico Le Scotte di Siena, durante il quale il consigliere regionale avrebbe distribuito insieme a due medici in camice bianco dei volantini riguardanti una iniziativa del Pd a Siena, sulla sanità.
“Faremo tutti gli accertamenti dovuti, perché abbiamo più volte detto che gli ospedali sono luoghi dove si curano le persone, e non dove si fa politica. Non siamo quindi disposti a tollerare l’utilizzo improprio delle strutture ospedaliere, da qualunque parte provenga”, ha detto l’assessore Saccardi rispondendo ad una interrogazione a tal proposito del consigliere Marchetti di Forza Italia.
Scaramelli dunque nel mirino, per una iniziativa “impropria”, per aver fatto propaganda politica, in un luogo in cui non si può fare… E l’assessore Saccardi minaccia provvedimenti. Anche nei confronti dei due medici che avrebbero dato man forte a Scaramelli.
“Ho già dato mandato al direttore generale dell’AOU Senese di verificare la veridicità di quanto affermato nell’interrogazione – dice Stefania Saccardi -, anche in ordine al coinvolgimento dei due sanitari citati. Dopodiché adotteremo gli atti conseguenti”. E il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera senese Giovannini ha immediatamente ribadito che “non è consentito effettuare visite di natura politica, distribuire materiale informativo o organizzare eventi politici all’interno delle aziende sanitarie toscane”. Lo stesso Giovannini continua: “Il presidente Scaramelli sa benissimo che qualsiasi iniziativa di carattere istituzionale, comprese le visite ufficiali, devono essere sempre concordate con la Direzione Aziendale e autorizzate”. Detto questo, però Giovannini getta acqua sul fuoco: “Da quanto abbiamo potuto verificare il presidente Scaramelli ha incontrato casualmente alcuni professionisti a cui, in virtù del rapporto amicale e di conoscenza, ha consegnato materiale informativo relativo ad un evento di natura politica che si svolgerà nei prossimi giorni a Siena, e al di fuori dell’ospedale. I professionisti non hanno quindi fatto volantinaggio attivo. È stato un gesto poco opportuno ma accaduto con casuale spontaneità”. Insomma Scaramelli ha fatto una cazzata, e i due medici pure, ma non hanno “forzato le norme deontologiche e nemmeno il confine che deve esserci tra gestione della sanità e politica”. Però la “fibrillazione” tra Saccardi e Scaramelli è in qualche modo un campanello d’allarme. Con l’ex sindaco di Chiusi indicato come uno che con la propaganda ha le tendenza ad esagerare… Ma questo chi lo conosce lo sa. Scaramelli è un bravo ragazzo, un boyscout della politica, che si butta anima e corpo nelle proprie battaglie, ma spesso lo fa senza guardare in faccia nessuno, senza curarsi troppo del bon ton, lo fa usando più l’io che il noi. Spesso tende a personalizzare lo scontro, ad utilizzare tutti i mezzi che ha, anche quelli “impropri” o improvvidi pur di far passare le sue idee.
In questo è un renziano non solo della prima ora (è con Matteo dai tempi in cui c’era più da perdere che da guadagnarci), ma della specie più autentica. I metodi di Scaramelli nella comunicazione sono quelli della “scuola-Renzi”, non della “Scuola Holden”… In questo caso ha invaso un campo che non doveva invadere, senza curarsi troppo del contesto. E dei limiti previsti. Ma ha fatto un peccatuccio veniale. Lui che viene dalla Sinistra Giovanile del Pds, ma è cresciuto in sacrestia, sa bene che con 4 ave Maria e un Padre Nostro se la caverà…
Se invece lo scontro con la Saccardi nasconde altre cose e prelude altre fibrillazioni lo capiremo più avanti. Intanto il 3 marzo ci saranno le primarie per il segretario del Pd (e lì qualcosa si vedrà), poi nel 2020 si tornerà al voto per la Regione e la campagna elettorale sta per cominciare. Anzi, questa diatriba Saccardi-Scaramelli ci dice che forse è già cominciata.