IL “TEATRINO” DELLE PRIMARIE PER LA SEGRETERIA NAZIONALE PD. BETTOLLINI LA BUTTA SUL SARCASMO

CHIUSI – Se anche il sindaco di Chiusi Juri Bettollini, renziano della prima ora, e voce quasi unica del Pd locale (parlano solo lui e l’assessore Micheletti), la butta sull’ironia amara, vuol dire che davvero la corsa per la segreteria nazionale del Pd è davvero una farsa. Uno spettacolo indecoroso. “Appena svegliato ho controllato la casella mail…. mi mancano 1499 firme e mi candido anche io alla segreteria nazionale. C’è tempo fino alle ore 18 di questa sera. Affrettatevi. Ma dai!“, ha scritto stamattina sul suo profilo facebook. Il tutto condito da 3 o 4 faccette piangenti…
La goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha scatenato pure l’ironia di Bettollini, deve essere stato l’annuncio dell’ultima candidatura, quella di Roberto Giachetti in ticket con la giovane umbra Anna Ascani. Come dice il sindaco di Chiusi c’è tempo fino alle 18 di oggi e non si escludono sorprese, la corsa verso le primarie del 3 marzo sembra un treno da cui si sale e si scende con grande facilità: prima è sceso Matteo Richetti, poi Minniti, infine anche Cesare Damiano si è ritirato, annunciando il suo appoggio a Zingaretti. Ma negli ultimi giorni sono saliti al volo tale Maria Saladino e appunto Giachetti con Ascani come “navigatore” o passeggero a bordo. Sempre che trovino le firme. Al momento sarebbero in lizza Nicola Zingaretti, Maurizio Martina, Francesco Boccia, Dario Corallo, Maria Saladino, e Giachetti. Ma oggi di sicuro qualcun altro si aggiungerà. Tanto per fare un po’ di carnevale. Stasera sapremo chi parteciperà alle primarie e chi no. Ma davvero tutto ciò appare come un teatrino stucchevole. Quella dell’orchestra del Titanic che continua a suonare mentre il transatlatico già sta affondando, imbarcando acqua da tutte le parti, è l’immagine che si attaglia meglio alla situazione. Con il Pd che è messo peggio del Titanic, già inclinato pericolosamente e pieno di falle. Una nave che affonda, senza più una rotta, senza un comandante, con sei, sette persone che si litigano il timone e nessuno che dica dove vuole andare… Molti, della ciurma e dei passeggeri imbarcati, sia quelli di lungo corso, sia qualche “clandestino” e qualche “imbucato” nel momento della grande ubriacatura renziana, stanno già fuggendo, come i topi… Renzi stesso non si sa cosa farà, se resta o se fa un partito tutto suo, a sua immagine e somiglianza, dopo aver dato il colpo di grazia al partito che aveva scalato e conquistato tra il 2012 e il 2015, arrivando perfino a Palazzo Chigi.
Il Pd-Titanic affonda, l’orchestra incurante continua a suonare la sua milonga stanca ed estenuante, nessuno balla, naturalmente, nessuno applaude. E intanto l’Italia brucia, letteralmente. I roghi ai depositi di rifiuti, che scoppiano uno dopo l’altro, sembrano le bombe delle stragi di mafia dei primi ani ’90. Sembrano e probabilmente sono il frutto di una strategia destabilizzante. O magari di una strategia per costruire inceneritori ovunque. Intanto il terrorismo torna a colpire nel cuore geografico e politico dell’Europa, seminando morti e feriti tra la gente. Intanto un ministro italiano, il più influente, va in Libano e definisce Hezobollah terroristi, mettendo a rischio i soldati italiani impegnati in quel territorio in una missione di pace superpartes e non dalla sola parte di Israele… Cosa che giustamente ha fatto infuriare il ministro della difesa, i comandi militari e anche Giggino Di Maio…
Con un governo che non riesce a cavare un ragno dal buco e in perenne campagna elettorale, adesso addirittura con i due contraenti sempre più spesso in fibrillazione tra loro, Il Pd che fa? rimanda le primarie di 3 mesi, si aggroviglia in una sfida tra signor nessuno che a nessuno interessa. Lascia che gli unici dirigenti che gli sono rimasti si brucino su una graticola senza fine, aspettando forse il fischio del “liberi tutti!” da Renzi. Che se rimane sfiancherà definitivamente il Pd. Se va via, con le sue truppe, per rifare una piccola Dc, lo ridurrà ad un partito ancora più marginale di quello che è già. E a primavera oltre alle Europee ci saranno anche le amministrative, con il rischio più che concreto, per il Pd, di una nuova disfatta epocale. Potrebbe infatti perdere anche comuni storicamente “rossi”, ma ormai diventati contendibili, come quelli della Valdichiana senese e del Trasimeno, per intenderci. La situazione paradossale che si è creata a livello nazionale si riflette sul partito anche a livello locale, dove nessuno parla, prende posizione, se non per autocandidarsi o per gettare la spugna e dire “mi avete scocciato, me ne vado, io non gioco più”. Bettollini l’ha buttata sul ridere. Sul sarcasmo. Ma quel suo post è emblematico e vuol dire che davvero c’è poco da ridere. Fosse il segnale che la base, chi sta al pezzo, comincia a rompersi le scatole di una situazione del genere, sarebbe già un segnale positivo. Se invece è solo una battuta dettata da scoramento…
m.l.
ANNA ASCANI, Juri Bettollini, Nicola Zingaretti, pd
Il richiamo della foresta… renziana
Hanno messo il partito e l’Italia in mano a Renzi che ha guidato contro un muro a 300 all’ora quel che rimaneva della sinistra…e davano dei gufi a chi non la vedeva come loro. Hanno finito per mettere in mano il paese a un uomo che ha sdoganato il razzismo latente che serpeggia da sempre nella nostra società. Chi ha sostenuto tutto questo dovrebbe avere il coraggio di andarsene a casa, chiedere scusa e tornare a fare quello che faceva prima, non si può pensare sempre di fare il triplo salto mortale e riciclarsi in qualche modo, così come dovrebbero tacere tutti quegli elettori boccaloni che al renzismo hanno creduto, svendendo un secolo di storia e tutto questo non significa fare processi politici sommari o emettere “condanne” esemplari verso chi ha sbagliato, significa chiedere di prendere atto delle proprie responsabilità
credo che, in questo momento storico, con il nazifascismo alle porte, se il pd si liberasse di renzi e dei suoi bravi, potrei iniziare a votare pd. in caso di permanenza di renzi, sarebbe inutile votare comunque un partito di destra.
Sì, ma le politiche di destra il Pd ha cominciato a farle prima di Renzi e qualcun altro prima del Pd. Poi le ubriacature, prima quella d Veltroni per la vocazione maggioritaria, poi quella per la rottamazione renziana, hanno dato il colpo di grazia, cancellando la sinistra e mettendo di fatto l’Italia in mano a Salvini e Di Maio. Il Pd, al momento – come è scritto nell’articolo – sembra incapace di rimettersi in moto… ma nella situazione in cui siamo, in cui è il Paese, a mio avviso un “qualcosa di sinistra” è necessario, e allora c’è da sperare che Renzi se ne vada, faccia il partitino suo, e il resto riparta. Con chi ci sta e se c’è qualcuno di quelli che avevano creduto alle ubriacature, o è tra quelli che hanno consentito l’ascesa di Renzi, bene, vuol dire che si è ravveduto. Fare le scremature e le analisi del sangue preventive, non mi sembra la strada giusta. Non siamo nelle condizioni di fare gli schizzinosi…Tira un vento cattivo.
X Storelli. Ah, perchè secondo te la destra dentro il PD la fa Renzi, e gli altri sono di sinistra. …ndamo bene ..ndamo. Ma com’è sto fatto me lo spiegate? Tutti criticano il PD, io compreso chiaramente, ma si cercano di salvare i poveri Don Chisciotte che contro i malefici mulini a vento adesso si vorrebbero scagliare contro ed hanno dei ronzinante come cavalli che non trovano accordo fra loro e stanno affondando ma si vorrebbero secondo la stampa salvare chi era renziano facendone apparire il sarcasmo e la giusta incomprensione per la linea politica e per il futuro che si prospetta al partito, che fra l’altro hanno scelto da sempre quella linea di essere con renzi. Ma secondo voi un partito lo fa il leader o lo fa la base,che fra l’altro è renziana.Di più ancora, si dice che se ne andasse via Renzi si sarebbe disposti anche a votare PD, ma secondo voi non è che vi appaia un edificio minato già alla base? Ci comprereste mai un appartamento dentro un edificio minato? Ragionate sennò le vostre istanze appaiono solo in funzione del mantenimento di questo status, poi vi trovate male e non serviranno come fa qualcuno i tentativi di sovvertimento a 360 gradi per far apparire di sinistra chi militava nella ”destra” di quel partito. E per favore sia dia il significato alle parole perchè sento che si parla di nazifascismo….ma Nanni Moretti ve lo ricordare che disse proprio a voi che eravate in piazza con la sinistra e c’ero anch’oi quel giorno a San Giovanni parlando dei dirigenti di quel PD, primi fra tutti di Veltroni e Prodi: ”con questi non vinceremo mai”.E chi difendete adesso ? Mi sembra proprio ”questi” e che fra l’altro diventano sarcastici perchè riciclarsi è difficile dopo la lunga stagione trascorsa.Serve a poco anche l’aiuto dei giornali.ma si sà il sistema questo è e se non lo avete capito- ma non credo che sia così- allora mi domando la pasta costitutiva quale sia.
No caro Marco Lorenzoni, troppo semplice la metti….non è proprio il caso che prima si sia in un modo poi ci si ricicli in un altro soprattutto quando si è fatto un percorso pubblico dicendo che ci si è ravveduti perchè evidentemente ci faccia comodo rimanere in sella.Facendo così si ripassa dal solco che anche tu hai sempre criticato fortemente anche tu ed adesso vieni a prospettare che per cause ” di forza maggiore” tutti dovremmo essere in un modo quando c’è gente che dal PD è venuta via perchè credeva di rappresentare dei valori sinistra vera e che invece ha raccolto friarielli e pulezze come si dice a Chiusi ? E’ un bel modo di opporsi e di trasformismo vero e proprio codesto che tu faresti passare come normalità. Ma dopo tanti anni di militanza della sinistra a questo siete arrivati fra chi hai attaccato nel tempo (PD e Ceccobao) e chi adesso tiri per la giacchetta ( Bettollini)che hai sempre presentato come un solitario alle prese con un partito che non riceveva nè dava stimoli e quindi il nostromo si trovava spiazzato a lottare contro tutto e tutti? Ma ci pensi cosa dici quando dici questo e quale partito abbia dietro Bettollini e che proprio per dignità che debba risultare organico a questo PD ? Ora lo vorresti allontanare perchè pensi di essere tu il regista di una operazione di trasformismo che possa salvare capra e cavoli o comunque forse capra sola e senza cavoli? Evidentemente a te piacerebbe così ma non tutti la pensano in tal modo. Caro Marco, bisogna imparare che la prima cosa di chi stà in politica e di chi ne fa la cassa di risonanza si chiama ”dignità” e di essere tirato per la giacchetta non credo piaccia nemmeno al tuo pupillo.Non credere che tutti siano disponibili a rinnegare le posizioni politiche per cambiare cavallo, casacca, ed andatura.Questo mi sembra un principio alla base delle cose. Io sono stato sempre di sinistra e lo sono tutt’ora senza giravolte, anche se ho sempre detto che in questo sfacelo della sinistra mi sono avvicinato ai 5 Stelle come hanno fatto centinaia di migliaia di persone che erano di sinistra e che non hanno più riconosciuto il PD come un partito di sinistra. Ed allora per tutti ci vorrebbe dignità di assolvere ai propri ruoli senza rinnegare nulla.Gli uomini sbagliano ed i politici sono uomini, ma proprio perchè ricoprono una funzione pubblica debbono essere loro stessi intelligenti e non sottostare ad alcun tentativo di riciclarsi corroborato o nascosto da stati di sarcasmo o di senso di pena ed angoscia.Bettollini se non altro ho sempre detto che pur non condividendo la sua politica ho sempre riconosciuto essere diverso dal suo precedente facente funzioni ma guarda caso che tutti e due appartengono ad un solo DNA che è quello che il sottoscritto non condivide e si chiama DNA di quel PD dalla linea renziana ma non tanto perchè sia renziana(che nulla vorrebbedire fra l’altro ) ma proprio perchè fa parte di un altro ambito di idee lontane un miglio dalle mie e non m’interessa andare a vedere chi sia il più disturbato, il più affranto, chi abbia maggior sarcasmo o meno.La politica non deve essere fatta con i personalismi ma deve essere portata avanti con delle idee. Mi sembra che in questa fase che attraversiamo di idee ce ne siano poche sula breccia e perdipiù portate avanti da persone che arrancano e mentre arrancano-” poverini”- li si vorrebbe portare a sinistra con articoli di giornale non considerando che questi sono stati renziani e rimasti renziani , rottamatori e che hanno anche loro contribuito a quell’idea che la sinistra fosse affossata. Missione compiuta direbbe Renzi, perchè se non altro anche se si è attratto le antipatie, gli odi dei suoi colleghi di partito, conserva ancora la maggioranza messa in frigo e che al momento opportuno spera di ritirare fuori per essere applicata e pesare in un ambito di voti che il sottoscritto non vede e non scambia come fai tu per sinistra ben sapendo invece che questi di sinistra non hanno nemmeno la radice di un capello. Ed allora è meglio che parliamo di calcio, di tennis, di altro. Dopo che siano passati per una bella stanza di decantazione dove disincrostino i loro smalti centristi mascherati da sinistra, allora si dovrebbero mettere in fila ad uno ad uno e fare un bell’esame che abbia per indirizzo l’etica di sinistra, la conoscenza della politica e non del compromesso a perdere, l’identificazione degli obiettivi certi per poter garantire ai meno abbienti ed ai loro figli un domani più dignitoso, come veniva prendendo forma negli anni ’70.Questi-è bene metterselo in testa- hanno fatto funzionare in maniera migliore il capitalismo dal volto umano, che ha fottuto i poveri con la vasellina e dicendo loro che avrebbero avuto un futuro migliore. E’ successo tutto il contrario ed allora di questi non ci si può fidare perchè hanno rinunciato a cambiare il mondo mentre il mondo ha cambiato loro e l’hanno accolto allargando le braccia. A casa e ci restino,facciano altro ma non la politica, venga chi venga perchè il futuro che non è davvero come dice qualcuno da questo giornale che possa essere il Nazifascismo e venga chi venga sarà sempre meglio di quello che hanno prodotto loro. Ed è chiaro che siano quelli che più si oppongano a coloro che li hanno detronizzati.Basterà la camera caritatis della decantazione che a sinistra dicono che ci voglia e che nessuno di loro spera? Io penso che nemmeno con l’ H2SO4 li potresti sgrossare.La maggioranza della gente sembra essere contro di loro ma ci siamo arrivati perchè hanno abdicato ai loro scopi ed ai loro principi ed allora chiediamoci perchè siano fra quelli più odiati, anche fra quelli che hanno sempre votato a sinistra e che a questa sinistra non credono più ma nemmeno a quella degli arbusti di LEU and Co. ecco la vera rovina compiuta. E la rovina non è solo questa ma è anche quella che porta le persone di sinistra a leggere in maniera incompleta e parziale la situazione ed a venir fuori col dire che se buttassero via Renzi forse li rivoterebbe.Ma si è capito cosa è passato dentro all’italia oppure no e cosa ha voluto dire per 70 anni il dominio etico-politico-economico e culturale della Democrazia Cristiana e mentre la maggior parte non ha ancora capito una piccola parte ha capito benissimo ed oggi cerca camaleontamente di riclicarsi ed apparire diversa? Vi hanno fottuto due volte: con la prima e con la seconda repubblica e stare ancora a fare dei distingo che non servono a nessuno se non a coloro che ne vorrebbero approfittare e rimanere in sella, ma spesso si meriterebbero insieme ai loro accoliti che fra l’altro non mancano- ecco la loro forza vera che è anche del sistema che hanno creato -anche la terza di repubbliche.
Non è questione di fare le analisi del sangue ma di assunzione di responsabilità da parte di chi ha creato le condizioni per le ubriacature e le ha sostenute accusando chi non la vedeva allo stesso modo di essere un gufo. In questo paese credo sia giunta l’ora di riconoscere gli errori da parte di chi ha sbagliato, altrimenti si alimenta un circuito continuo on cui basta chiedere scusa e riciclarsi.Non è neppure questione di essere schizzinosi ma io personalmente con chi mi ha accusato di essere gufo non credo di poter avere niente da soartire è credo che finalmente sia giunto il momento di ricominciare a costruire piuttosto che dover per forza accettare situazioni insostenibili solo perché bisogna far fronte ad un nuovo pericolo, è dal 1994, dopo il successo di Berlusconi che bisogna fare qualcosa contro perché c’è un pericolo, un quarto di secolo passato a digerire qualunque cosa .
Appunto: costruire, o ricostruire. Ma per farlo servono tante travi e tanti mattoni, anche quelli un po’ scalfiti o macchiati. Puntare il dito e dire “noi l’avevamo detto” (e l’avevamo detto) oggi serve a poco. Il rischio è sempre quello di buttare via il bambino e pure il secchio, insieme all’acqua sporca. Chi dovrebbe rimetterla in piedi sta sinistra?
Intanto si può chiedere al signor Bettollini di giustificare le sue affermazioni. Il congresso, a mio modestissimo avviso, potrebbe non essere un teatrino della politica. Il teatrino lo hanno fatto alcuni con la politica dei selfie e degli annunci. Cominci il PD quale espressione numericamente più significativa ad invitare a un confronto prima di tutto con le forze del centrosinistra e cercando di recuperare coloro che la politica renziana aveva emarginato e/o indotto ad uscire dal PD.
Certi personaggi che ancora predicano e che dalla politica hanno avuto pane e companatico si astengano per un po a raccontare cavolate. Del loro contributo al momento possiamo farne a meno.
Le basi forti per rimettere in piedi un certo percorso le deve mettere chi ha sempre creduto in quel percorso, una cosa è fare gli spocchiosi un’altra è lavorare con chi una certa strada non l’ha mai abbandonata, come ho già detto in altro commento è una questione di responsabilità se nessuno ha mai sbagliato o chi ha sbagliato vuole riciclare i per forza non andremo mai da nessuna parte. Funziona così nelle vita, in tutti i settori, la politica non può rimanere una zona franca dove improvvisamente ognuno può dire signori fino a ieri scherzavo da oggi la penso in modo opposto.
E allora Luca, a livello locale, senza aspettare che sia Bettollini o chi per lui a fare la prima mossa, la facciano i podemos. Chiamino a raccolta il “popolo della sinistra” a cominciare da coloro che non hanno creduto alle ubriacature o che quelle ubriacature hanno emarginato e allontanato dal Pd. E non parlo di chi “dalla politica ha avuto pane e companatico”, ma delle centinaia di elettori che hanno votato Possiamo nel 2016 e poi si sono dispersi, senza rassegnarsi né a morire democristiani, né a morire leghisti o pentastellati. Se ognuno nel suo piccolo (nel suo comune, nella sua zona, nella sua provincia) fa qualche passo, sarà più facile poi arrivare ad una sintesi anche nazionale, le cose calate dall’alto non hanno mai funzionato. Se il Pd e suoi dirigenti cambiano linea o provano in qualche modo a farlo io credo che vadano incoraggiati, e coinvolti nel ragionamento non tenuti a distanza…
Chi dovrebbe nel PD prendere l’iniziativa non è certo Bettollini, ma i segratari dei circoli e il segretario dell’unione comunale. Personalmente spero che ci siano anche iniziative del PD nei comuni vicini. Io parteciperei volentieri.
Concordo. Ma non è colpa mia se nel pd locale parla solo Bettollini (e Micheletti) e i segretari sono scomparsi dalla scena o non ci sono mai entrati….e questo è sritto anche nell’articolo. So che qualcuno pensava di rivolgersi a “Chi l’ha visto” per averne notizia.
Ho scritto più volte sulla necessità di aprire un dibattito e si è per ora risposto esclusivamente riportando i successi dell’amministrazione comunale sui quali nutro moltissimi dubbi ( anche su questo ho scritto spesso). Ora spetta a chi di dovere rilanciare il dibattito. Non c’è altra strada. I surrogati non servono.
“Interrogato, il morto non rispose” dice un proverbio…
Fo rose nessuno di voi vuole prendere a t to che il mondo all’intorno ai Propositi che dite sia cambiato.E siccome con quel mondo. Sento che non vi volete confrontare con quel mondo e con i motivi di cambiamento e forse il perché di questo è una strada che conduce ad analizzare motivi fondanti e fondamentali ed ecco spiegata l’idea che avete che si possano risollevare le sorti di percorsi già terminati -lo dico a Lorenzoni e Scattoni- allora correte il rischio di rimanere marginali.Lo siete rimasti nel paese Italia e correte il rischio di rimanerlo nelle ultime roccaforti.E purtroppo può darsi che sia solo questione di tempo anche se il Pd adesso sembra essere il terzo partito d’Italia. Ma lo sapete anche voi quanti sacrifici siano costati alla gente nel passato arrivare ad essere il secondo partito e se una volta al potere locale e regionale sono state assorbite tutte quelle caratteristiche di funzionamento proprie di come ha funzionato il sistema,per la gente siete sistema e la gente ha rimesso le proprie istanze in altre direzioni.Se pensate ala ricostituzione di un fronte incominciate a far prevalere nelle vostre scelte la cultura politica perché è solo con quella che si formano le persone, altrimenti ti avrete sempre nelle vostre file o subalterni o gente in buonafede alla quale si fa compiere atti illudendola della loro bontà oppure anche scalatori sociali. Ripartire significa appunto tutto questo,ma oggi è ancora più fatica di prima perché siete stati penetrati in maniera subdola da forze che erano già al tempo stesso subdole per loro natura.E’ inutile e fuorviante andare a cercare spiegazioni in altro modo ed ecco perché la sinistra deve essere sinistra, la destra deve essere destra ed il centro per sua costituzione etica e storica ha sempre servito agli scopi della destra ed ad annullare le istanze della sinistra.Oggi brancolate intorno a tale concetto ma siete al cospetto di questi fatti che ho detto.E’ per questo che una gran parte della società che si è nel tempo impersonificata con voi oggi è allo sbando ed è incazzata con voi e fa sorgere il populismo.Io sono con tale società perché anche se in maniera strampalata ha raggiunto un potere dal quale cerca di cambiare le cose, ma cambiarle in meglio e non in peggio poiché se seguisse quello che ha impersonificato il sistema in tutti questi anni sarebbe anch’ essa come siete stati voi.Ed Allora finché non farete chiarezza su questo credo che andrete poco lontano.La politica vuol dire saper ascoltare anche le ragioni dell’altro ma voi l’avete sempre guidata ascoltando le ragioni vostre ed oggi state discutendo di questioni piccole senza vedere quelle a cui siete stati soggetti in questi anni.Ed è inutile vedere il piccolo, percorrere quelle che si credono le sue ragioni,senza vedere il fatto fondamentale che faccia obbedire ad un percorso che il sistema ha già segnato.Ed il mio non è un discorso estremistico perché sono cosciente che lo possa sembrare ma Il capitalismo purtroppo per noi non cambia chiedendoglielo per favore ed ha una maggioranza di adepti votati a farlo affermare che molto spesso si dicono di sinistra e che riempiono anche le istituzioni locali e Chiusi non ne è esente.Ed allora chi ci deve convivere con tutto questo ha una vita difficile perché è minoranza ed è opposizione.L’ho sempredetto che il problema è la gente ma spesso mi sono sentito rispondere: “ed allora cosa facciamo, eliminiamo la gente.”No, io credo che l’unica strada sia ripartire da quella, ma sulle basi che ho detto prima e cioè della consapevolezza,della conoscenza e della coscienza politica.Senza queste dovaremo accettare quello che viene dal sistema senza lamentarci.Ma non mi sembra proprio un bel disegno.Con tutta la diversità di nazione ma in Francia le cose la gente le misura e le mette in atto in altro modo e non si fa ammorbidire da 100 euro in più al mese che il sistema concede per non essere scalzato.Sotto tale aspetto quello è un popolo, noi tutt’altro.
Avevo inviato un commento che ancora non vedo. Cerco di ricostruirlo. Il PD non è ne morto e neppure moribondo. Soffre della sua conduzione degli ultimi 5 anni, profondamente sbgliata. Oggi ci sono 6 candidati alla segreteria con altrettanti mozioni che contengono proposte di grande interesse anche in relazione all’organizzazione del partito. Una sintesi la si può leggere in: https://www.repubblica.it/politica/2018/12/12/news/congresso_pd_ambiente_immigrazione_lavoro_ecco_i_punti_chiave_delle_mozioni-214127083/
Al momento i sondaggi ci dicono che Zingaretti è al 52% mentre Martina si ferma al 33%. Gli altri quattro si dividono invaria misura il rimanente 15 %. La posizione di Zingaretti quella che più si avvicina al modo in cui il PD debba relazionarsi al resto della sinistra orgnizzata o diffusa che sia. Il tema portante dello sviluppo sostenibile che informa la mozione mi trova del tutto ‘accordo. Comunque il risultato non è ancora definitivo e comunque il confronto è necessario per arricchire tutte le mozioni. Il punto di vista di aree come la nostra che diventano sempre più marginali deve arrivare al congresso. Spero che esca presto un regolamento per l’accesso ai locali dei circoli in questa fae. È importante che iniziative che provengono dalla base del partito possano usufruire di spazi adeguati.